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| CITAZIONE (pizzighettone @ 25/8/2013, 23:48) CITAZIONE (ramosit @ 24/8/2013, 20:46) Ascolto spesso Ad Alta Voce di Rai tre e mi piace un sacco il concetto di audiolibro. Rimane sempre però il dubbio o il rammarico (non saprei come definire) delle doverose riduzioni che bisogna fare quando si fa una lettura audio.. In qualche modo si perde qualcosa.. che ne pensate?? Penso che hai ragione, ma forse bisogna guardare alle positività. Faccio un esempio: non ho mai letto "Il Conte di Montecristo" ma ho visto film e ora ascoltandolo con la bella voce di un grande attore come Giordana e la presentazione di Siciliano mi fanno gustare una letteratura che non avevo avuto l'opportunità di leggere. Francamente non saprei valutare se ci sia stata una riduzione del testo, pertanto ciò che finora ho ascoltato lo trovo straordinario. L'adattamento del testo (leggi:tagli) è necessario, come avete detto per mantenere uno stile "tranquillo" nell'ascolto, che è il marchio della trasmissione. Esistono letture integrali, come quelle del progetto manuzio per chi vuole la completezza. Nel caso del Conte di Montecristo la riduzione è stata (secondo il mio parere) dolorosa. Nel senso che con tanti personaggi e relazioni fra di essi le "vacanze" nel testo impediscono di seguire tutti i piani del racconto. Un conto è tagliare una lunga descrizione retrospettiva su un personaggio, ad esempio tutta la storia del cardinale Borromeo nei Promessi Sposi (una ventina di pagine più o meno che non hanno diretta presa sul path della storia), altro è saltare di palo in frasca (lo fa già di suo Dumas) in questo romanzo. Chi segue questa lettura, ad esempio, non ha nessuna idea da dove scaturisca il rapporto di amicizia fra Edmond e la banda di tagliagole che opera a Roma.
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