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FESTIVAL DELLA MENTE DI SARZANA 2017

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view post Posted on 7/8/2021, 14:21

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Biella

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NOTA: Mancano gli eventi N°4, N°22 e N°38 - Non sono stati resi disponibili dal sito del festival


01 Elena Cattaneo Le reti che fanno bene alla scienza 01-09-2017
Negli anni ’80 del secolo scorso un gruppo di scienziati provenienti da diverse parti del mondo approdò sul lago Maracaibo, nel nord-ovest del Venezuela, per studiare le origini e le cause di una malattia neurodegenerativa, la Corea di Huntington, che in quelle zone ha la sua massima diffusione. Quest’anno alcune delle famiglie venezuelane colpite dalla malattia sono state accolte a Roma da ricercatori, scienziati e rappresentanti delle più alte istituzioni italiane. La rete che collega queste due esperienze parte da Maria Concepción Soto, vissuta alla fine del 1800 nel villaggio di Lagunetas e considerata una capostipite della malattia di Huntington, e di generazione in generazione – si parla di circa 20.000 discendenti – arriva fino a Maria Esther Soto Soto e ai suoi fratelli, Franklin e Yosbely; a loro Papa Francesco ha detto che la malattia ereditata dal padre non deve mai più restare nascosta, perché la fragilità dei loro corpi non è un peccato di cui vergognarsi. È una rete che passa attraverso i laboratori che in tutto il mondo studiano il gene che provoca la malattia, sperimentano nuovi trattamenti e farmaci per alleviarne i sintomi, nell’attesa di una cura. Passa attraverso i banconi degli studiosi americani, inglesi, canadesi che nel 1993 individuarono il gene mutato responsabile dell’Huntington, e attraverso le attuali sperimentazioni sul trapianto di neuroni generati da cellule staminali embrionali e sul silenziamento genico che mira a disinnescare il gene malato. Mentre la ricerca studia come mai questo gene, che ha un biliardo di anni, sia sopravvissuto all’evoluzione della specie, si continuano a tessere reti che si alimentano dei rapporti e delle connessioni che dai laboratori arrivano alla società, ai malati, alle associazioni, alle istituzioni, e viceversa. Sono le reti che fanno bene alla scienza, che affiancano gli infermi e permettono a tante persone di vivere al meglio la loro umanità.

02 Michele Mari Fra le maglie della rete 01-09-2017
La rete può essere considerata un sistema di relazioni pregresse che creano impedimenti e appunto irretiscono, come i mattoni di The Wall. Al tempo stesso le reti sono le coazioni e le nevrosi, gli automatismi e i pregiudizi, i nostri rituali e i nostri feticismi. In questo senso i libri di Michele Mari forniscono un abbondante campionario: dalla pratica ascetica del puzzle all’aritmomania, dagli avvitamenti mentali di tipo classificatorio-computistico all’interiorizzazione dei precetti e dei tabù, dal peso delle eredità letterali e metaforiche alla schiavitù dell’idolatrismo e del collezionismo, per arrivare infine alle tare ataviche.

03 Matteo Nucci, Valentina Carnelutti La rete di Eros. Seduzione 01-09-2017
Eros è cacciatore. Spinge la selvaggina dentro le «reti senza uscita» di Afrodite. Lo scrisse Ibico in un carme, mentre Saffo meglio di tutti dipinse questa rete e le sensazioni di chi vi si trova dentro: occhi senza sguardo, orecchie che ronzano, sudore che scorre, tremito. Perché la rete degli aphrodisia, ossia i desideri afrodisiaci che confusero Elena di fronte a Paride e che fecero di Zeus un indomabile predatore, è una «trappola erta e irresistibile», come scrisse Esiodo parlando del dono inviato dagli dèi agli umani attraverso il vaso di Pandora. Platone lo giudicò allora il mezzo più potente fra quelli presenti all’interno dell’animo umano e per questo lo scelse: rete invincibile per conquistare i giovani e spingerli alla liberazione dell’anima. Ma come si libera un’anima intrappolata?

05 Marco Albino Ferrari L’incanto. Dalla Val Grande ai ghiacci polari 01-09-2017
Il Sentiero Bove nel Parco Nazionale della Val Grande è la più antica alta via dell’arco alpino. È dedicata all’esploratore piemontese Giacomo Bove, figura centrale delle scoperte geografiche di fine Ottocento, poi caduto vittima di una damnatio memoriae dovuta alla sua “imperdonabile” fine. Seguendo le tracce di Bove, Marco Albino Ferrari ricostruisce una storia dimenticata, accompagnato dalle musiche dal vivo del chitarrista Denis Biason, in uno spettacolo di parole, suoni e immagini in anteprima per il Festival della Mente. Un sorprendente viaggio nel tempo che ci porta attraverso coincidenze e colpi di scena fino alla trappola della notte artica: 35 settimane di attesa immobilizzati tra i ghiacci. Entreranno in scena personaggi inaspettati come Emilio Salgari e il professore svedese Nordenskiöld, tutti rimasti impigliati nella rete del grande esploratore morto suicida nel 1887.

06 Alessandro Barbero Le reti clandestine. Una rete di spie: il dottor Sorge a Tokyo 01-09-2017
Per otto anni, dal 1933 al 1941, un giornalista tedesco a Tokyo, conosciutissimo e iscritto al partito nazista, fornì segretamente a Stalin informazioni di vitale importanza, fra cui la data dell’attacco di Hitler all’Unione Sovietica. Formata da cronisti e politici giapponesi, un giornalista jugoslavo e un esperto tedesco di cifrari, la rete di Richard Sorge aveva accesso ai segreti dell’ambasciata tedesca e del governo nipponico: nessun’altra rete di spie ha contribuito così tanto all’esito della Seconda guerra mondiale.

07 B.Livers B.LIVE, B.Strong, B.Happy 02-09-2017
Emozione, commozione e sorrisi sono gli ingredienti migliori per capire che ognuno di noi può e deve fare qualcosa per costruire un mondo migliore. In questo senso incontrare ragazzi affetti da gravi patologie croniche è un’esperienza unica perché le loro storie sono un esempio di resilienza e coraggio straordinari. Conoscerli significa ricevere uno sprone ad affrontare la propria esistenza con grande energia e con il desiderio di cambiare in positivo la propria vita e quella altrui. A raccontare le loro vite sul palco del festival si alterneranno due ragazzi B.Livers, accompagnati dalle parole di Bill Niada, presidente della Fondazione Near, di Sofia Segre Reinach e Martina De Marco, coordinatrici del progetto B.LIVE, di Giancarlo Perego, direttore del giornale Il Bullone, e di Paolo Cornaglia Ferraris, medico specializzato in ematologia e pediatria.

08 Elliot Ackerman, Imma Vitelli Vivere la guerra e raccontarla 02-09-2017
La guerra in Siria è oggi la guerra di tutte le guerre. È una guerra che ha attirato in una rete tutte le guerre della regione, è una guerra in cui tutti i nodi politici del Medio Oriente sono esplosi, distruggendo esseri umani, case, famiglie, congelando il tempo in sanguinosi frammenti, che si ripetono. Al centro di questa tragedia ci sono fittizi confini, disegnati dai colonizzatori inglesi e francesi, e le loro ombre cruente che si allungano sulle vite di giovani che si sono innamorati della rivoluzione e che hanno assistito al suo orribile fallimento, a opera della dittatura e dell’uso politico della religione. È in questo copione che si sono incagliati i sogni di una generazione, ed è con la perdita e con il senso di colpa che fanno oggi i conti gli amanti traditi della rivoluzione.
Interprete: Marina Astrologo

09 Franco Lorenzoni Silenzio e ascolto per tessere relazioni 02-09-2017
Il compito più difficile che hanno gli insegnanti è quello di contribuire a trasformare la classe in una piccola comunità solidale, accogliente, capace di ascolto reciproco. C’è comunità quando ci si sorprende e ci si stupisce gli uni degli altri, quando i ruoli e le posizioni non si cristallizzano. Ogni relazione soffre e si avvilisce quando ognuno di noi dà per scontato ciò che si aspetta dall’altro. Poiché nella cultura e nell’apprendimento tutto è relazione, è intorno alla qualità della rete dei rapporti che si stabiliscono tra noi – e tra noi e gli oggetti culturali che siamo chiamati a esplorare – che dobbiamo tessere la fragile tela della reciprocità. Recus e procus evocano l’andare indietro e avanti: un movimento che nasce dall’arretrare. Se gli educatori non fanno un passo indietro, non fanno un po’ di silenzio, è impossibile che si mettano in ascolto.

10 Axel Fiacco, Massimo Scaglioni Fra reti e format: la creatività in televisione 02-09-2017
Uno dei pregiudizi più comuni quando si parla di televisione è l’idea che la TV sia un mezzo di comunicazione caratterizzato da standardizzazione, ripetitività, scarsa originalità e volgarità. A differenza di altre aree della produzione culturale, come la scrittura e il cinema, la televisione presenta forme di creatività industriale molto specifiche e per lo più sconosciute agli spettatori, e per questo particolarmente interessanti da esplorare. Il format (di intrattenimento e di fiction) rappresenta perfettamente questo modello di inventiva. Attraverso concreti, e talvolta sorprendenti, casi internazionali, l’incontro mira a svelare i meccanismi nascosti della creatività televisiva.

11 Marco Malvaldi, Claudio Bartocci La Rete come struttura matematica 02-09-2017
L’esistenza del web suscita importanti questioni sullo sviluppo storico del concetto stesso di connessione. Alla base di ogni attivazione di un motore di ricerca ci sono complesse strutture matematiche che rendono possibili le nostre operazioni. Questi sistemi intervengono negli algoritmi matriciali necessari a valutare l’importanza di una pagina del web, come pure nei processi di apprendimento automatico su reti neuronali. Nel contempo, per capire il concetto astratto di rete come struttura, è possibile studiare l’enorme numero di architetture umane e naturali non necessariamente deputate alla comunicazione: da esempi semplici (il tragitto di un fiume, il funzionamento di una squadra di calcio) fino a casi al momento intrattabili (il connettoma neurale), la loro complessità emerge come conseguenza di pochi semplici elementi.

12 Benedetta Craveri Conversazioni 02-09-2017
A partire dai primi decenni del XVII secolo, le élites francesi mettevano a punto un’arte del vivere destinata a imporsi come tratto costitutivo del carattere nazionale fino alla Rivoluzione. Per la prima volta nella civiltà occidentale, tutta una società si guardava allo specchio e rifletteva sui problemi della comunicazione, facendone l’elemento distintivo della propria identità. La posta in gioco era un’arte della parola capace di stemperare l’aggressività, di favorire la coesione sociale e di produrre svago, piacere, cultura. Con l’avvento dei Lumi la riflessione sulla conversazione cambiava di segno: per i philosophes essa doveva essere al servizio della verità e aprirsi al confronto delle idee. Trasformatasi in una formidabile rete di informazione, la conversazione diventava, da divertimento per happy few, uno dei principali laboratori dell’opinione pubblica.

13 Giorgio Manzi Nella rete del tempo profondo: Lucy, Neanderthal e altre storie 02-09-2017
Non c’è disciplina scientifica che evolva più rapidamente di quella che studia l’evoluzione umana: la scienza delle nostre origini o paleoantropologia. Una scienza basata su ossa e denti fossili, impronte di ominidi bipedi e pelosi, siti preistorici, manufatti del Paleolitico, DNA antico: una quantità di indizi, attraverso i quali proviamo a ricostruire la nostra storia nel tempo profondo. È come ricomporre un puzzle fatto di tasselli, una rete di tasselli. Proveremo a districarci in questa rete, affrontando le più recenti scoperte riguardanti i nostri antenati dell’epoca di Lucy, i primi Homo, i Neanderthal con il loro genoma e le origini di Homo sapiens.

14 Matteo Cerri A mente fredda: l’ibernazione e la sua esotica fisiologia di rete 02-09-2017
L’ibernazione è una condizione caratterizzata da un’attiva riduzione del metabolismo dell’organismo, che consente ad alcuni mammiferi di sopravvivere in assenza di risorse. Durante l’ibernazione la rete di relazioni fisiologiche, che normalmente permette ai diversi apparati di lavorare in sintonia per mantenere l’organismo in vita, si trasforma drasticamente per ubbidire a un nuovo paradigma. La comprensione di questo paradigma è una delle grandi sfide della scienza contemporanea. L’interesse per lo studio della fisiologia dell’ibernazione è oggi elevato: l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha, per esempio, costituito un gruppo di lavoro dedicato alle possibili applicazioni di questa fisiologia nel campo dell’esplorazione spaziale e in quello medico.

15 Nicola Gardini La bellezza di accadere. Ovidio e la rete delle metamorfosi 02-09-2017
L’idea di rete può suggerire due opposte concezioni: il contenimento e la propagazione. La rete cattura e stringe e chiude, oppure si estende, prosegue, insegue se stessa. C’è la rete-gabbia e c’è la rete-ponte. Ovidio conosce entrambe le concezioni. Ci trovi la rete del cacciatore, la rete che imprigiona. Però hai anche la rete delle connessioni infinite: il reticolo che propaga, trasformando, la vita dell’universo. Questo modello del mondo si fa racconto meraviglioso, le Metamorfosi: sistema di nodi e fili, mappa di quadri e moduli, impeto alla continua variazione, dove tutti sono uguali e diversi in un ordine che non conosce altre ragioni se non la necessità e la bellezza di accadere.

16 Luciano Floridi Pensare in Rete 02-09-2017
Pensare è spesso una questione di punti vista dai quali partiamo senza saperlo, di assunti che non mettiamo in discussione, di premesse così implicite da essere invisibili. Per usare una vecchia ma utile analogia, l’occhio non vede se stesso, ma la sua prospettiva ne determina il modo di vedere. Lo stesso accade al pensiero. Immaginiamo di poter lavorare sui nostri assunti fondamentali, influenti e meno visibili, sulla “Ur-Philosophie”, la filosofia profonda che sta dietro al pensiero. In che modo il digitale sta influenzando la nostra Ur-Philosophie? Come sta cambiando il modo di pensare pre-critico? Che cosa succede alle nostre idee più radicate quando il mondo passa da una mentalità meccanicistica a una abituata al concetto di rete? La tecnologia formatta il nostro modo di pensare. E la tecnologia dell’informazione lo fa in modo ancora più radicale.

17 Claudio Bartocci, Marco Belpoliti Nodi 02-09-2017
Cos’è esattamente un nodo e quanti tipi di nodi esistono? I nodi marinari e quelli che ci sono nel corpo umano, i nodi come strumento per contare e i nodi come elemento decorativo, il nodo di Gordio e quello di Leonardo; e ancora i nodi come problema topologico e come espressione matematica. Claudio Bartocci e Marco Belpoliti ci guidano alla scoperta di questo fondamentale oggetto della civiltà umana, metafora ed espressione geometrica, in un viaggio tra antropologia, religione, filosofia, estetica e matematica.

18 Suad Amiry Le reti del mondo arabo 02-09-2017
«Estate 1965. Ferma a un parcheggio di taxi nel centro di Amman, vedo decine di tassisti in piedi a una certa distanza dalle loro automobili. Si contendono i clienti per dare inizio alle loro corse. Come un’orchestra stonata, ma formata da melodie memorabili, li sento cantare: “Baghdad”, “Il Sham” (il nome arabo di Damasco), “Beirut”, “Ramallah”, “Il Uds” (il nome arabo di Gerusalemme). In che modo una scena di banale quotidianità in una cittadina araba si è trasformata in un sogno irraggiungibile?». Raccontando le esperienze della sua infanzia e del passaggio all’età adulta nel mondo arabo, Suad Amiry ci trasporta in un mondo che potrà essere svanito o scomparso, ma sicuramente non dal suo cuore o dalla sua mente.
Interprete: Marina Astrologo

19 Massimo recalcati Morte dei tabù? 02-09-2017
La rete dei legami sociali ha, per Freud, come sua condizione di fondo mitica l’uccisione del padre e la nascita del tabù. Il nostro tempo sembra invece sbarazzarsi di ogni forma di divieto. Il legame sociale diventa più fragile e la massa contemporanea si atomizza. Dovremmo allora riesumare l’ombra delle vecchie interdizioni? Ma cosa ci insegnano i tabù e quanti ce ne sono nel mondo? L’esistenza del tabù implica la spinta al suo trascendimento. Quali figure mitologiche e quali nodi della vita contemporanea illuminano questa dialettica tra l’esistenza del limite e la spinta alla sua violazione?

20 Patricia Urquiola Rizomi 02-09-2017
Oggi viviamo immersi in una propagazione continua di reti e connessioni, apparenti o invisibili. Stiamo passando da sistemi arborescenti, gerarchici, lineari a sistemi rizomatici, con connessioni produttive, che si estendono in qualsiasi direzione e in modo multidimensionale. L’internet delle cose (IOT), l’intelligenza artificiale (AI), gli web robot (BOT) stanno già costruendo le loro reti in modo autonomo. A Patricia Urquiola viene chiesto non solo di progettare prodotti e spazi, ma sempre più di intuire e prevenire comportamenti. L’unica difesa di noi umani per abitare questi sistemi è quella di rafforzare la nostra rete sociale, emozionale, intellettuale e professionale con rizomi reali: radici solide, autoalimentate, che ci permettano di superare le condizioni sfavorevoli, rigenerandosi sempre.

21 Matteo Nucci, Valentina Carnelutti La rete di Eros. Tradimento 02-09-2017
La rete di Eros diventa inestricabile o addirittura ferrea nel tradimento. Efesto, tradito da Afrodite e fradicio d’ira, costruisce la trappola in cui i due amanti restano avvinti. È un famoso racconto che gli aedi omerici cantavano. Ma la trappola incastra gli amanti o Efesto stesso? Quando Paride e Elena fuggono a Troia e Menelao arma l’impresa, traboccante di ira, è Afrodite a compensare Paride o è Afrodite a intrappolare Elena e Menelao in un’inarrestabile guerra? E quale rete opera attraverso l’ira di Medea tradita, quando intrappola la sua nemica e intanto intrappola se stessa nell’infelicità eterna? È il momento dell’ira e dell’orgoglio che secondo Platone può dare veramente senso alla liberazione di eros attraverso l’anima. Per rendere l’anima finalmente unita nella riconquista di sé.

23 Massimo Recalcati, Federica Fracassi Il segreto del figlio 02-09-2017
Dopo le fondamentali e fortunate analisi della figura del padre e della madre nella civiltà contemporanea, Massimo Recalcati porta in anteprima al Festival della Mente uno spettacolo tratto dal suo ultimo libro — con la regia di Renzo Martinelli, le letture di Federica Fracassi e un coro di voci bianche — che completa un’ideale trilogia concentrando il suo sguardo sulla figura del figlio. Lo splendore di un figlio consiste nel suo segreto, che si sottrae alla retorica dell’empatia e del dialogo oggi conformisticamente dominante. Un figlio è un’esistenza unica, distinta e irriducibile a quella dei suoi genitori. Contro ogni autoritarismo e contro una pedagogia falsamente libertaria che vorrebbe annullare la differenza simbolica tra le generazioni, Recalcati afferma il diritto del figlio a custodire il segreto della sua vita e del suo desiderio.

24 Alessandro Barbero Le reti clandestine. Una rete di partigiani: i GAP di Roma e l’attentato di via Rasella 02-09-2017
Nella Roma occupata dai nazisti, un gruppo di ragazzi e ragazze ventenni, membri dei Gruppi di Azione Patriottica (GAP), rischia tutti i giorni la vita gettando bombe o sparando contro tedeschi e fascisti. Come tutte le organizzazioni della Resistenza, anche la loro rete clandestina è coordinata da responsabili politici al massimo livello, collegati al governo italiano. Quando nel marzo 1944 progettano un attacco alla colonna tedesca che passa da via Rasella diretta al Viminale, non immaginano che il loro sarà l’attentato più sanguinoso subito dai nazisti in una città dell’Europa occidentale, e che scatenerà una terribile rappresaglia: l’eccidio delle Fosse Ardeatine.

25 Edoardo Albinati Fedeltà/Infedeltà. Custodire o spezzare un legame? 03-09-2017
La parola data è tuttora il vincolo più forte che ci lega a una persona, a un ideale, a una comunità. Ma prima di tutto a noi stessi. Perché allora non la rispettiamo? Si tratta sempre e comunque di una caduta, di un peccato? È forse possibile il cambiamento individuale o collettivo se non si recidono dei legami per crearne di nuovi? Partendo da esistenze reali o romanzesche, e in modo spassionato, Albinati passa in rassegna le ragioni e i modi in cui riusciamo a restare fedeli oppure giriamo le spalle a ciò in cui credevamo e a chi aveva creduto in noi. Le figure del traditore, del rinnegato, dell’amante infedele (cioè i protagonisti di infinite storie e libri e film) si rispecchiano così nel loro opposto, il patriota irriducibile, l’individuo tutto d’un pezzo, chi è capace di coltivare il sentimento della durata e della fermezza: come se fossero i poli dello stesso animo umano.

26 Emanuele Biggi Ragni, seta e ragnatele: le meraviglie dei meno amati 03-09-2017
I ragni non godono di grande popolarità, ma per chi riesce ad andare oltre i falsi miti e le paure più superficiali, questi animali nascondono la capacità di affascinare i loro detrattori. Già molti popoli dell’Africa occidentale identificavano tantissimi poteri in Anansi, il Dio Ragno. Eppure persino la mitologia è superata dalle proprietà e la varietà di utilizzi che la seta dei ragni è capace di offrire, tanto che noi uomini la stiamo studiando da molto vicino. Con la seta e la ragnatela niente è impossibile: correre, difendersi, cacciare, volare, nutrirsi, muoversi nelle tre dimensioni e anche fare sesso. Basta aprire la mente e lasciarsi catturare dalla tela del ragno.

27 Umberto Fiori, Marco Belpoliti La luce sul muro 03-09-2017
In anteprima per il pubblico del Festival della Mente, un documentario dedicato alla personalità e all’opera di Umberto Fiori, interprete rigoroso delle inquietudini del nostro tempo, in una forte connessione tra poesia e musica, nel segno della centralità della parola. Nel film, che vede la regia di Giovanni Bonoldi e Massimo Cecconi e che si inserisce nella collana di video «Gente di Milano», sono presenti significative testimonianze del compositore Luca Francesconi, dell’attore Moni Ovadia e del pittore Marco Petrus, che hanno condiviso con Fiori importanti progetti artistici e culturali. Alla proiezione del film (40 minuti) seguirà l’incontro con Fiori e Belpoliti. L’evento ha la durata di 75 minuti.

28 Aravind Adiga, Marcello Fois Nella rete: narrare le famiglie 03-09-2017
Un dialogo fra due scrittori sulle infinite trame della rete familiare corrisponde a far entrare due bambini in un negozio di giocattoli. Paternità, maternità, fratellanza, sororanza, sono sistemi attraverso i quali si è potuto raccontare ogni storia possibile. Faccende di ordinaria straordinarietà che, da qualche millennio, ci aprono, magicamente, le porte della narrazione. Caino e Abele sono fratelli, esattamente come i Karamazov o i Tanner. Le sorelle che anelano a Mosca sono tre esattamente come quelle Brontë che anelavano all’immortalità. Aravind Adiga e Marcello Fois considerano la rete delle relazioni familiari un cardine del loro narrare. Nei loro ultimi romanzi per rispondere all’invadenza dei padri i figli devono innescare processi di difesa che fanno sfociare conflitti urlati, ma soprattutto silenziosi e terribili.
Interprete: Marina Astrologo

29 Marilù Gorno Tempini Neurodiversità e dislessia: da disagio a opportunità 03-09-2017
In passato l’intelligenza umana veniva descritta come una costellazione simmetrica di capacità cognitive cosiddette superiori, come il linguaggio, l’attenzione o il calcolo. Oggi si parla di intelligenze “asimmetriche” nel caso in cui le funzioni di un particolare network cerebrale associato a una specifica capacità cognitiva risultino difficoltose, mentre altre siano nella norma o superiori alla norma. È il caso della dislessia, caratterizzata da una difficoltà selettiva nel processare il linguaggio scritto. Spesso questi disturbi sono il risultato di una “neurodiversità”, cioè di una semplice variazione di efficienza di diverse reti neurali che si manifestano come intelligenze asimmetriche; queste neurodiversità, che sono spesso associate ad abilità adatte a un mondo tecnologico, dovrebbero essere maggiormente valorizzate dal sistema scolastico, lavorativo e sociale.

30 Darwin Pastorin Alla ricerca della rete perduta 03-09-2017
Il calcio è un romanzo popolare, una memoria collettiva e personale, la nostra giovinezza ripresa per mano. Ed è, soprattutto, come ci hanno insegnato Giovanni Arpino, Eduardo Galeano e Osvaldo Soriano, un infinito serbatoio di storie: dalla finta sbilenca di Mané Garrincha a Maradona che palleggia una goccia, dal volo interrotto di Moacir Barbosa all’orgoglio e alla malinconia di Obdulio Varela. Insomma: una “Grande Partita” di racconti e sogni, di letteratura e fantasia, dove giocano, tutti insieme appassionatamente, Umberto Saba e Gigi Buffon, Antonio Tabucchi e Francesco Totti, Peter Handke e Omar Sivori, Pier Paolo Pasolini e Roberto Baggio, Guido Gozzano e Gigi Meroni. Vicende di gol e autogol, rovesciate memorabili e occasioni incredibilmente mancate. In campo e nella vita.

31 B. Fantini, T. Pievani, S. Pimpinelli, F. Rufo Il codice della vita 03-09-2017
Nel 1866 Gregor Mendel pubblicava le sue ricerche sulle leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari da una generazione all’altra. Passato per lo più inosservato, l’articolo venne scovato nel 1900. Fu un evento che diede il via a eccezionali scoperte e alla nascita di nuove discipline: la genetica e la biologia molecolare. Lo sviluppo di queste scienze ha consentito di acquisire conoscenze basilari sulle strutture e sulle funzioni biologiche degli esseri viventi e ha aperto la possibilità di manipolare il genoma, uno degli avanzamenti più straordinari della ricerca attuale. La capacità di agire al livello dei meccanismi biologici fondamentali segna l’inizio di una nuova e delicata fase del sapere, destinata ad apportare radicali mutamenti di ordine concettuale e culturale e a sollecitare cruciali interrogativi di ordine morale e politico.

32 Anna Salvo, Tiziana Iaquinta Adolescenti presi nella Rete 03-09-2017
La forza di attrazione dei social network sugli adolescenti è sotto gli occhi di tutti. Ma quale impatto hanno sulla complessità del mondo affettivo l’ossessiva familiarità con le nuove tecnologie e la modalità comunicativa digitale? Quali conseguenze si delineano osservando che il codice non verbale viene messo in disparte dalla dominanza del codice verbale? E ancora, il bisogno di questi ragazzi di condividere ogni esperienza e ogni emozione intacca lo spazio dell’elaborazione individuale? Una prospettiva di questo genere può e deve essere allargata verso la relazione del mondo adulto con quello adolescenziale. Quali interventi si possono immaginare in ambito educativo? Di fronte alla pervasività e dominanza della rete, gli adulti rimarranno nella sola condizione di spettatori, anch’essi ammaliati?

33 C. Borgomeo, U. Bressanello, G. De Michelis, G. Giunta, V. Linarello Dal sociale “muto” al sociale che fa rete 03-09-2017
Nell’area del sociale – l’insieme variegato delle esperienze del Terzo settore: volontariato, cooperazione sociale, impresa sociale, associazioni di promozione sociale – si fa continuamente riferimento alla necessità di “fare rete”; eppure, spesso, l’impressione è che si resti nella dimensione del “dover essere”. Sembrerebbero mancare la ricerca, la condivisione e la qualificazione di obiettivi generali, in grado di determinare cambiamenti strutturali. La questione è quindi legata alla percezione che le organizzazioni hanno del loro ruolo: importanti soggetti in grado di dare risposte ai bisogni dei più deboli, ma forse restii a considerare il loro lavoro fondamentale per il rafforzamento di una cultura comunitaria e per la qualificazione del capitale sociale. In una parola, riluttanti a considerarsi soggetti capaci di una dimensione politica.

34 Peter Frankopan La via della seta 03-09-2017
Stiamo attraversando un’epoca di transizione. Il mondo attorno a noi sta mutando rapidamente. Per prepararci e adattarci, il primo passo è capire cosa sta succedendo e perché. Ma per farlo bisogna modificare radicalmente il modo in cui guardiamo il passato e il presente – e cambiare il nostro modo di guardare la Storia. Molti pensano alla via della seta come a un’esotica curiosità del passato. Ma le reti che hanno collegato l’Asia all’Europa e all’Africa e, più tardi, alle Americhe, sono — e sono sempre state — il sistema nervoso centrale del pianeta. Nel XXI secolo le vie della seta stanno risorgendo. E il destino dell’Occidente continuerà a essere sempre indissolubilmente legato a quello dell’Oriente.
Interprete: Marina Astrologo

35 Lucia Votano L’oscura ragnatela dell’universo 03-09-2017
La struttura a grande scala dell’universo è simile a una gigantesca ragnatela che connette gli aggregati di galassie con strutture filamentose per lo più costituite dall’enigmatica materia oscura. È il cosmic web. Come il deep web, inaccessibile ai comuni motori di ricerca, contiene la massima parte delle informazioni circolanti in rete, così la materia oscura, invisibile e dalla natura ancora ignota, nell’universo è cinque volte più numerosa della materia nota. La sua esistenza è come una crepa aperta nel Modello Standard delle particelle elementari che pure ha raggiunto il suo trionfo con la scoperta del bosone di Higgs. Scoprire la natura della materia oscura è tra gli obiettivi più eccitanti della fisica odierna e la caccia si svolge in laboratori sotterranei come il Gran Sasso, al CERN, con grandi telescopi e nello spazio.

36 Paolo Gavazzeni, Omer Meir Wellber Il direttore d’orchestra, l’orchestra e la partitura 03-09-2017
In un’epoca in cui si comunica, si instaurano rapporti e si costruiscono progetti senza mai guardarsi negli occhi, il lavoro del direttore d’orchestra è un esempio in controtendenza. L’esecuzione di un brano musicale è il risultato di un dialogo senza filtri e senza veli: con la sua empatia e la sua forza persuasiva, il direttore – al vertice di una rete – può stimolare nell’orchestra reazioni inimmaginabili. Dal canto suo l’orchestra è una società perfettamente organizzata dove ogni individuo ha un ruolo specifico e definito. È una società gerarchica, una gabbia, e il direttore d'orchestra non può prescindere dal considerarla come tale. Anche la partitura può costituire una gabbia. Tutto è scritto nella partitura: note, tempi d’esecuzione, dinamiche, accenti, fraseggi, agogica. E allora perché l’esecuzione di uno stesso brano musicale risulta essere sempre così diversa?

37 Matteo Nucci, Valentina Carnelutti La rete di Eros. Riconquista 03-09-2017
Il passaggio attraverso la rete erotica è quello che i greci chiamavano poros, ossia il guado, il canale, l’espediente, la risorsa. Riattraversando il mare, Elena e Menelao trovano infine pace nella casa un tempo perduta, riunendosi in un amore che sembra animato dai desideri della ragione. È in un eros fatto di parole e persuasione che Era ritrova Zeus dopo i suoi innumerevoli tradimenti. L’espediente, il passaggio per uscire dalla rete o per rendere quella rete libera e viva, è il segno della ricomposizione perfetta. Poros è padre di Eros stando a un mito raccontato da Platone. E infatti secondo il grande filosofo soltanto quando eros ha attraversato tutta l’anima, dai desideri sensuali a quelli gloriosi e iracondi, fino a quelli razionali, eros stesso e l’anima in cui fluisce riescono finalmente a liberare il loro immenso potere conoscitivo.

39 Centro Formazione Supereroi Neverending stories. Sfida di improvvisazione letteraria 03-09-2017
Un ring, due squadre, un arbitro, due coach, una giuria. Un’entusiasmante gara di scrittura in tre round, nel corso dei quali i concorrenti si misurano pubblicamente in test di improvvisazione letteraria. Due squadre dell’Istituto Parentucelli di Sarzana (una del liceo classico e una del liceo scientifico) si sfidano a colpi di creatività, freschezza di idee e padronanza del mezzo della scrittura. A guidare le squadre i coach Francesco Gungui e Leonardo Patrignani, scrittori e Formatori di Supereroi. Attingendo al mondo dei giochi surrealisti e dell’Oulipo, ibridato dai tesori che la rete spesso nasconde, questo match unico rivela il lato intelligentemente ludico della scrittura in un evento pubblico, spettacolare, divertente. Conduce Edoardo Brugnatelli del Centro Formazione Supereroi.

40 Marco Martinelli, Ermanna Montanari Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi 03-09-2017
Un frammento di storia contemporanea raccontato da un coro di narratrici-bambine. Un film che evoca la vita di Aung San Suu Kyi, leader del movimento per la democrazia in Birmania dalla fine degli anni ‘80, Premio Nobel per la pace nel 1991, e oggi alla guida di una Birmania libera. Un racconto-evocazione che prende le mosse in un misterioso magazzino di costumi teatrali: lì una bambina si avventura, e da lì ci conduce in un Oriente gravido di cronaca politica intessuta a musiche e colori sgargianti. A una Aung San Suu Kyi interpretata con intensità da Ermanna Montanari, si alternano i ritratti burattineschi dei generali-dittatori, dei Nat-spiriti cattivi, dei giornalisti e inviati dell’Onu, dei comici ribelli messi in prigione per le loro battute contro il regime. Alla proiezione del film (100 minuti) seguirà l’incontro con Martinelli e Montanari.

41 Alessandro Barbero Le reti clandestine. Una rete di terroristi: le BR e il rapimento Moro 03-09-2017
Il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro rappresentano l'azione più clamorosa compiuta dal terrorismo rivoluzionario nell'Europa del secondo Novecento. A compierla è un nucleo di militanti delle Brigate Rosse che dispone di basi, rifugi, fiancheggiatori nel cuore della capitale, ed è in grado di rifornirsi di armi, automobili con targhe false, divise militari: una rete clandestina talmente efficiente da alimentare, a posteriori, ogni sorta di dietrologie, nel tentativo di spiegare qualcosa di incredibile.

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Edited by marco.57 - 7/12/2021, 18:40
 
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