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FESTIVAL DELLA MENTE DI SARZANA 2014, DA SOSTITUIRE 3A-10A-13-20-33

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view post Posted on 7/8/2021, 03:07
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01 Mario Calabresi - Ritrovare la ragione per non fare naufragio 29-08-2014
Il dibattito pubblico italiano è da alcuni anni soffocato dall’emotività e dal sensazionalismo: la razionalità è stata messa in disparte e le conseguenze si leggono prima di tutto nella nostra informazione e nella qualità del nostro ragionare politico. In tempi in cui i social network sono capaci di imprimere grandi accelerazioni alla discussione e in cui le immagini prevalgono sulle parole, è diventato urgente e necessario proporre con convinzione dibattiti laici e razionali, e dare un maggior valore alle parole che si usano. Due storie degli ultimi mesi sono illuminanti del prevalere di paure e irrazionalità: il dibattito scatenato dall’operazione Mare nostrum, con l’arrivo dal mare di decine di migliaia di persone dal nord Africa, e il caso Stamina, la presunta terapia per le malattie neurodegenerative rivelatasi una gigantesca truffa. Entrambe queste storie sono state capaci di scatenare campagne molto aggressive, di associazioni, partiti politici, semplici cittadini. In alcuni momenti è stato quasi impossibile ragionare e permettere il più elementare confronto delle idee. Il ruolo dell’informazione, in una democrazia sana e per una democrazia funzionante, oggi più che mai, deve essere quello di offrire ai cittadini gli strumenti per ragionare, per battere le paure, per non farsi travolgere dalle immagini e dalle emozioni. Ma questo ruolo va giocato con grande forza e con molta chiarezza. Non bisogna farsi paralizzare dal populismo e dall'irrazionalità e non bisogna arrendersi all’idea che le priorità dell’agenda pubblica siano dettate dalla potenza dei decibel o dall’aggressività.
https://mega.co.nz/#!qVxhUbzb!bsDs...NH-ynV61eh0QL8E

02 Francesco M. Cataluccio - L’epidemia di immaturità: da Peter Pan a Harry Potter 29-08-2014
Oggi la gioventù non è più una condizione biologica, ma una definizione culturale. Si è giovani non in quanto si ha una certa età, ma perché si partecipa di certi stili di vita e di consumo. Il Ventesimo secolo si è aperto con Peter Pan: uno svolazzante e crudele fanciullo che scappa via per non diventare grande. Se il mondo degli adulti è orribile, perchè prendervi parte? Meglio rimanere sulla soglia e rimanere immaturi (come farà alla fine degli anni ’50 il protagonista del Tamburo di latta di Gunter Grass). Il secolo dell’immaturità si è concluso con la saga del maghetto Harry Potter. La moderna immaturità è anche il prodotto della crisi del padre. Quando crolla il padre emergono dall’inconscio collettivo identità maschili più primitive. L’aggravarsi della crisi economica e la diminuzione di posti di lavoro potrebbero far saltare le fragili palafitte della convivenza sociale, rendendo patologici i conflitti intergenerazionali.
https://mega.co.nz/#!TYwlhJQL!oJMF...-udt39EhmVfVvBU

03 Marco Aime - La fatica di crescere 29-08-2014
Ci sono tappe e fasi del processo di crescita che segnano nell’esistenza degli individui un cambiamento di status, che la società ritiene fondamentale. Per questo tali eventi vengono drammatizzati in forma di rito e diventano momenti collettivi importanti. I riti più diffusi sono quelli legati al raggiungimento di un’età che ogni società, secondo i suoi parametri, definisce “adulta”, e spesso sono legati a prove di forza o di coraggio. Con il passare del tempo tali momenti di passaggio sono diventati sempre più rari o perlomeno rarefatti, non segnano più una vera e propria rottura nel percorso esistenziale degli individui. Si assiste a una sempre maggiore complicità e somiglianza tra genitori e figli nell’abbigliamento, nel comportamento, nella condivisione delle nuove tecnologie. Il rischio di questa continuità è una sempre minore indipendenza dei giovani nei confronti degli adulti.
https://mega.co.nz/#!nEhzBBDZ!DHg7...wmzORmvMO_t7o1g

03a Philippe Petit - Creatività: il crimine perfetto 29-08-2014
Fin da giovanissimo - molto prima di aver compiuto la sua epica traversata nel 1974 su un cavo metallico teso tra le Torri Gemelle del World Trade Center - Philippe Petit si è avventurato lungo i confini poco noti della ricerca di conoscenza e perfezione, che lui stesso ha intrapreso da autodidatta. Intuito, improvvisazione, osservazione, passione sono gli spunti primari che alimentano il suo lungo e frenetico percorso di creatività. Ma anche rigore, controllo, dedizione totale. Per Petit, l’invito a creare partendo dal caos e dalla ribellione sfocia inevitabilmente nell’ordine, indispensabile per definire ogni programma. Servendosi di esempi dal vivo, ispirati ai suoi personalissimi processi creativi (disegno, dimostrazioni, partecipazione dell’uditorio, proiezioni di video, persino trucchi di magia), Petit inviterà gli spettatori a trovare la propria strada per varcare le porte da lui dischiuse.
https://mega.co.nz/#!jtExkDra!nwyJ...f25RG7u1QlqReac

04 Emanuela Grimalda - Le difettose 29-08-2014
Uno spettacolo, un recital, in anteprima per il Festival della Mente, che nasce dall’incontro di un romanzo - Le difettose, uscito nel 2012 per Einaudi - e tre donne: l’autrice del libro, Eleonora Mazzoni; la regista, Serena Sinigaglia; l’attrice, Emanuela Grimalda. Un tema forte - quello della sterilità e della fecondazione assistita - oggetto di tanti pregiudizi e tabù, raccontato in modo divertente e amaro, per aprire una finestra sul mondo multiforme e misterioso di tante “donne sbagliate”, ricco di storie allegre e disperate, sotterranee e vitalissime. Sul palco Emanuela Grimalda, attrice versatile e originale, darà corpo e voce a quel desiderio di un figlio cercato con un’ostinazione cristallina, che ci conduce alla scoperta della parte più insondabile della vita umana, quella dedicata al concepimento e alla nascita, e che possiamo chiamare sorte, destino, karma. O fortuna, come la definivano gli antichi.
https://mega.co.nz/#!6Zp3wAqY!hUuP...yox-loeA1EKMtfE

05 Alessandro Barbero Come scoppiano le guerre? La prima guerra mondiale 29-08-2014
Ricorre quest’anno il centenario dello scoppio della prima guerra mondiale, scatenata dalle rivoltellate di Sarajevo. Le quattro settimane trascorse fra l’attentato e la dichiarazione di guerra dell’Austria-Ungheria alla Serbia il 28 luglio 1914, ma soprattutto i cinque o sei giorni successivi, in cui una dopo l’altra Germania, Russia, Francia e Inghilterra vennero trascinate nella guerra, sono studiati ancora oggi dai politologi come il classico, e agghiacciante, esempio di come una guerra possa scoppiare anche se nessuna delle potenze coinvolte lo desidera veramente. Ma c’è una condizione perché questo accada, ed è una cultura militarista in cui la guerra è comunque considerata possibile e tutti si preparano a combatterla nelle condizioni più favorevoli: se i paesi europei non fossero stati così bene armati e così sospettosi gli uni degli altri, non sarebbero stati travolti da quella tragedia.
https://mega.co.nz/#!PVwCxL7a!JFdZ...XGVRy7W8-TQJn6E

06 Sofia Bignamini - L’esplosione dei mutanti 30-08-2014
Negli ultimi tempi si assiste all’emergere di una crescente attenzione nei confronti della preadolescenza, periodo corrispondente agli anni delle scuole medie, caratterizzato dai cambiamenti fisici e psichici della pubertà. Sulla popolazione di questa età, abitante una delle più delicate “terre di mezzo” del ciclo di vita, la cultura narcisistica attuale sembra aver prodotto effetti spesso esplosivi per adulti ancora privi di capacità di lettura e intervento. I linguaggi concreti e spesso incoerenti con cui i preadolescenti si esprimono vanno oggi assumendo forme particolarmente drammatiche: i ragazzi smettono di studiare, diventando alunni insopportabili, o si isolano sui libri, divorati dall’ansia da prestazione; agghindano il loro corpo o lo sfregiano orribilmente. Sofia Bignamini cerca di decriptare i codici misteriosi, e ricchi di creatività, dei preadolescenti di oggi, immergendosi nel loro mondo per provare a offrire agli adulti possibilità di comprensione e linguaggi per comunicare.
https://mega.co.nz/#!LA4G2LxJ!ha8X...04dKxMgvaDUVq_Q

07 Davide Comazzi, Antonio Piotti, Laura Turuani - Altre madri, altri padri, nuovi adolescenti 30-08-2014
La famiglia postmoderna con i suoi pochi figli, desideratissimi e intrisi di aspettative, suggerisce alla mente materna e paterna pensieri e affetti nuovi rispetto a quelli di un tempo. Durante l’infanzia, la creazione di un buon clima relazionale promuove lo sviluppo di competenze nel bambino, dando l’impressione che, nonostante la fatica, le cose stiano andando bene. La metamorfosi adolescenziale, invece, disorienta sempre più spesso, lasciando intravedere un figlio fragile, sregolato, che stenta a nascere socialmente. Abitati da conflitti e intense angosce, le nuove madri e i nuovi padri interrogano le propensioni naturali di ruolo: la madre viene sospinta verso la colpa e la rievocazione di un repertorio di cure infantili, il padre verso un tentativo di regolamentazione e difesa di un’etica ormai in disuso. La trasformazione adolescenziale, dopo aver prima illuso, poi deluso e terrificato, sorprenderà: dalle macerie, con il tempo, compariranno i segni di un nuovo progetto futuro.
https://mega.co.nz/#!CYYhjQBQ!wsSM...rEF8-QBFyvaYXlw

08 Peter Cameron, Marco Missiroli - Un giorno questa creatività ti sarà utile 30-08-2014
Perché alcune persone sono creative mentre altre no? Da dove viene la creatività? E in che modo dà luogo a questa o quella forma d'arte? Che rapporto c'è fra creatività e talento? Peter Cameron e Marco Missiroli indagano il mistero della creatività e in particolare affrontano l'argomento della creatività nei bambini. È qualcosa che tutti i bambini hanno e che poi si perde via via che maturano? È forse vero che tutti nasciamo creativi e che è il mondo a cospirare contro la creatività? E ancora: la scoperta di essere creativi arriva da piccoli quando capiamo di dire bugie, ricamiamo sulla realtà con devozione? Da bugia a invenzione a scrittura. Non è solo questione di fantasia. L’alchimia di questa trasformazione è il mistero su cui indagare.
https://mega.co.nz/#!rRYBQbbT!zFZN...uiO_SPhO7LrEWgA

09 Mauro Ceruti - L’Europa rischia di nuovo l’autodistruzione 30-08-2014
L’Europa deve ritornare alla sua fonte vitale: la problematizzazione. E deve problematizzare innanzitutto se stessa rigenerando il principio costitutivo della sua identità: il principio dell’unità nella diversità e della diversità nell’unità. Solo riscoprendo e radicandosi nella propria tradizione l’Europa può cogliere la grande opportunità di avere un futuro. E' necessario rigenerare il volto dell’umanesimo europeo che ha esaltato il valore e la dignità di ogni essere umano, chiunque egli sia, da ovunque egli giunga; l’umanesimo dei diritti umani, dei diritti delle donne, della libertà-eguaglianza-fraternità, della democrazia, della solidarietà. L’umanesimo planetario è un umanesimo concreto: non oppone il diverso all’uno, il singolare al generale. La coscienza dei problemi planetari non può esistere senza un pensiero capace di collegare le nozioni ancora disgiunte e i pensieri ancora compartimentati.
https://mega.co.nz/#!HIZilZJb!NLgS...-4NQiBh9T8qfcd0

10 Massimo Recalcati - Si può perdonare in amore? 30-08-2014
L’amore eterno non esiste ma ogni amore vorrebbe esserlo. Cosa accade quando gli amori sono travolti dall’esperienza traumatica del tradimento e dell’abbandono? Cosa accade se uno dei due vive un’altra esperienza affettiva nel segreto e nello spergiuro? Cosa accade poi se chi tradisce chiede perdono e, dopo aver decretato che non era più come prima, vuole che tutto torni come prima? Dobbiamo ridicolizzare gli amanti nel loro sforzo di far durare l’amore? Oppure possiamo confrontarci con l’esperienza del tradimento, con l’offesa subita, con il dolore inflitto da chi per noi è sempre stato una ragione di vita? Il lavoro del perdono accosta quello del lutto ma ne differisce perché salva l’oggetto perduto. Questo lavoro è possibile? Si può perdonare l’imperdonabile? Si può perdonare in amore?
https://mega.co.nz/#!rQR3zQQQ!gGnf...ngkW2wI4a0MLGuM

10a Giorgio Diritti - Alla scoperta della nascita di un film 30-08-2014
Partendo da Il vento fa il suo giro e passando per L’uomo che verrà, Giorgio Diritti si sofferma sui motivi che lo hanno spinto alla creazione del suo ultimo film interpretato da Jasmine Trinca, Un giorno devi andare. La scoperta dell’Amazzonia grazie alla realizzazione di un documentario diventa l’inizio di un viaggio non solo attraverso la spettacolare bellezza della natura, la semplicità e la gentilezza delle popolazioni indigene, il dilatarsi infinito del tempo, ma anche dentro se stessi, alla ricerca di una spiritualità che spinge a interrogarsi sul ruolo dell’uomo e a indagare il senso di un “oltre”. Un viaggio esteriore e interiore che è al tempo stesso fuga e rinascita da un dolore e che porta con sé nuovi incontri, condivisioni e speranze.
https://mega.co.nz/#!jh0iSSYK!Y2hp...Qf2hd8lZTDQcyuY

11 Matteo Lancini - ‘’Vivervirtuale’’ 30-08-2014
La rivoluzione digitale ha promosso il “vivervirtuale”: spazi creativi, ambienti espressivi e relazionali, all’interno dei quali gli adolescenti e i giovani sperimentano nuove possibilità di realizzazione del sé individuale e sociale. Matteo Lancini propone un inquadramento generale sulle ragioni psicologiche delle relazioni e dei giochi “senza corpo” fra gli adolescenti e presenta testimonianze di protagonisti della moderna rivoluzione digitale. Le caratteristiche di questo cambiamento sono la rapida e pervasiva diffusione di qualsiasi contenuto, idea o prodotto creativo compaia sulla rete. In particolare, Lancini analizza le novità introdotte dal mondo virtuale nell’ambito del panorama musicale, in quello dei videogiochi e dei social network. Partecipano al workshop Emilio Cozzi, Massimo Guarini, Nitro, Flavio Parenti.
https://mega.co.nz/#!jZowGbbK!mohr...sYatRXZtpBaK7Wk

12 David McCullough jr. - Ragazzi, non siete speciali! 30-08-2014
Louis Agassiz, il noto zoologo che insegnò a Harvard a metà dell’Ottocento, era solito dire ai suoi studenti: ≪Guardate i vostri pesci≫; e spesso non aggiungeva molto. Il consiglio che dava loro senza dirlo era questo: fatevi carico delle vostre conoscenze, seguite i vostri interessi, create voi stessi la vostra ispirazione, osservate, riflettete, scoprite nessi, stabilite un rapporto indipendente e originale con i pesci… e con tutto l’universo. Oggi, proprio perché il clima in cui viviamo li sprona troppo spesso a cercare il risultato che fa colpo (e quindi, inavvertitamente, incentiva anche la dipendenza, l’autoreferenzialità e una consapevolezza dei propri diritti che giunge a essere paralizzante), ai giovani farebbe bene guardare più da vicino ciò che fanno e perché lo fanno. In questo modo, la ridefinizione di educazione proposta da Agassiz tornerebbe come un’eco, ma con un suono nuovo.
https://mega.co.nz/#!GMxBiJ6S!GgYu...l6r9kvp77SPK13c

13 Silvia Vegetti Finzi - Nuovi nonni per nuovi nipoti 30-08-2014
I nonni sono cambiati. Rispetto al passato sono più sani, benestanti e informati. Se una volta assistevano appartati alle vicende della famiglia, ora si collocano al centro offrendo tre contributi: un valido sostegno economico; un supporto organizzativo; una ricchezza affettiva che diviene provvidenziale quando i genitori si dividono. Oltre a rappresentare la nostra memoria storica, i nonni detengono competenze tradizionali che meritano di essere trasmesse. Nel frattempo però anche i nipoti sono cambiati: affrontano poche esperienze concrete ma possiedono un sapere enciclopedico. Incapaci di usare un ago o un rastrello, giocano con la PlayStation, inviano sms e navigano in Internet. Per la prima volta nonni e nipoti possono educarsi a vicenda, scambiandosi le rispettive competenze con beneficio di entrambi.
https://mega.co.nz/#!TtV2QDpL!i_Yc...c8FZul68-R7Ktbo

14 Katia Provantini - Sopravvivere alla scuola media 30-08-2014
Le problematiche di apprendimento in ambito scolastico sono in forte aumento. Compiti evolutivi e compiti scolastici a volte entrano in contrasto, tanto che divenire un buon studente può essere percepito come un tradimento nei confronti di se stessi. Nel caso sventurato di un incontro deludente con i coetanei, sentimenti di vergogna ed estraneità possono far desiderare di scomparire. Le materie sono talvolta in grado di apportare sollievo o, all’opposto, appesantire il già precario equilibrio. Così ad esempio, la matematica, con le sue regole e il linguaggio astratto, può introdurre ordine e distanza in un disordine emotivo; la storia con i suoi eventi epocali può amplificare il senso di marginalità. In questa prospettiva, acquisire consapevolezza di ciò che compromette il rapporto con lo studio e la conoscenza consente ai ragazzi di riappropriarsi del proprio percorso di crescita.
https://mega.co.nz/#!nA5jGQSZ!LvOB...WB6TvrljJGicjbw

15 Gianni Berengo Gardin, Roberto Koch - Scrivere con la macchina fotografica 30-08-2014
Incontri sulle pagine dei libri o incontri reali. Il lavoro di Gianni Berengo Gardin si è sempre alimentato delle influenze intellettuali che gli derivano dalle letture e dalle frequentazioni amicali. Come lui stesso ha affermato, ciò che ha maggiormente influenzato la sua fotografia «è stato il leggere». Da Caldwell a Dos Passos, da Faulkner a Hemingway e Steinbeck: questi sono i suoi scrittori preferiti. Roberto Koch condurrà il grande maestro della fotografia a ripercorrere il suo percorso professionale sulla base di questa attitudine a «scrivere con la macchina fotografica», oggetto che per Berengo Gardin è «come la penna per lo scrittore, uno strumento per raccontare le cose». La sua avventura prediletta, infatti, è sempre stata quella di realizzare fotografie che potessero finire in un libro.
https://mega.co.nz/#!OdQzhYKR!uBro...Hh_7bPowStvJBXE

16 Oscar Farinetti - Il più rimane da fare, per questo il futuro è meraviglioso 30-08-2014
L’Italia è una Repubblica fondata sulla bellezza. Eppure non la sappiamo raccontare. Siamo pieni di certezze e manchiamo di coraggio. Invece soffrire di coraggio è la più bella malattia che può capitarci perché è contagiosa. Il coraggio, quello sano e fruttuoso, deve essere accompagnato dal dubbio, dal senso civico e di responsabilità, dall'amicizia e dalla capacità di semplificazione, dalla bontà, dall'onestà e dalla furbizia. Non c'è coraggio senza orgoglio, ottimismo e coscienza. Il coraggio di pensare locale e di agire globale, il coraggio di esportare i nostri prodotti meravigliosi e di attirare turisti che vedano le bellezze italiane. Come ha detto Albert Einstein, la crisi è una benedizione per le persone e le nazioni perché porta progresso e fa nascere la creatività. Non resta altro che smettere di lamentarci, rimboccarci le maniche e fare quel “più” che ci manca.
https://mega.co.nz/#!uBgFyApA!1ylE...NXfHd8TjsB8q2Yk

17 Paola Mastrocola - La sparizione dello studio 30-08-2014
Oggi è cambiato o è sparito lo studio a scuola, specialmente delle materie umanistiche? I ragazzi non leggono o non rendono proprio ciò che leggono? Forse c’entra la scomparsa dell’introversione: se cade il piacere di stare dentro di sé, cade anche il piacere di fermarsi sulle parole di un libro. Tutto oggi ci spinge a vivere fuori di noi, a contatto perenne con gli altri. Sempre relazionati e connessi, mai soli. La scuola (ma anche la famiglia, la società) non ama i timidi, i solitari, forse neanche i ragazzi studiosi: celebra il lavoro di gruppo, la socializzazione, i social network. Ma se nessuno sarà più capace di trovare in sé gli stimoli necessari, come potranno ancora essere favorite attività quali la lettura, la riflessione, la scrittura, l’arte e lo studio? E ci importa ancora favorire queste attività o preferiamo lasciarle cadere, in nome del cambiamento?
https://mega.co.nz/#!GJ5EAaYI!HZnv...lbLcOtagZlgmsKE

18 Marcello Massimini, Paolo Cornaglia Ferraris - Il segreto della coscienza e la sua misura 30-08-2014
Possiamo vedere stelle lontane, ma non abbiamo un metodo affidabile per vedere dove brilla la luce della coscienza nel mondo intorno a noi. Perché la coscienza sparisce quando ci addormentiamo per poi ricomparire durante un sogno? E' cosciente un uomo che esce dal coma, ma rimane immobile e muto per mesi o anni? Secondo una teoria recente, la coscienza dipende da uno speciale tipo di complessità nei circuiti neuronali. Anche questa teoria - come quella eliocentrica di Copernico - ha bisogno del suo cannocchiale, per essere falsificata o validata: una sonda magnetica che invia impulsi al cervello per registrare l’eco che esso produce. Oggi, queste misure ci aiutano a individuare la presenza di coscienza anche in cervelli isolati dal mondo esterno. Ci aiuteranno, domani, a capire come fa un chilo e mezzo di materia gelatinosa a ospitare l’universo di un sogno?
https://mega.co.nz/#!vQZECIrS!iOc-...Gah7gJQDwexyccc

19 Alessandro Barbero - Come scoppiano le guerre? La seconda guerra mondiale 30-08-2014
Il 23 agosto 1939 Hitler e Stalin firmarono un patto di non aggressione, e il 1 settembre Hitler invase la Polonia sperando che le potenze democratiche, Francia e Inghilterra, non sarebbero intervenute. Si sbagliava: quel giorno scoppiò una guerra che doveva concludersi solo sei anni dopo e provocare distruzioni su una scala che il mondo non aveva mai conosciuto. Ma perché i negoziati che Stalin aveva condotto in vista di un’alleanza con i paesi democratici erano falliti, convincendolo all’innaturale alleanza con la Germania nazista? E cosa spinse Francia e Inghilterra a intervenire, quando l’anno prima avevano assistito passivamente all’invasione dell’Austria e della Cecoslovacchia da parte dei nazisti, dando a Hitler la sensazione che anche stavolta nessuno lo avrebbe fermato?
https://mega.co.nz/#!SAAAkbxR!RAN5...MTpmuZ_7MkNO8F0

20 Scuola Holden presenta: Fabio Geda - Absolute beginners 31-08-2014
Pare che Joyce scrivesse sdraiato a pancia in giù indossando un camice bianco. Mentre Hemingway continuava fino a quando non gli si consumava la matita, Stephen King deve raggiungere 2.000 parole al giorno, Tom Robbins non molla una frase finché non gli suona perfetta. Ogni scrittore ha le sue manie. Ma tutti hanno in comune l’esordio. Fabio Geda, con l’aiuto di Filippo Losito e Raffaele Riba (autori al primo romanzo), traccia il cammino che va dall’idea di romanzo allo scaffale di una libreria. Si parlerà delle tappe capaci di forzare il famoso cassetto in cui giacciono i manoscritti (dalle riviste, ai premi, alle agenzie letterarie) e delle regole, a patto che ne esistano, per arrivare all’essenza di un buon libro. Come questa, di Kurt Vonnegut: ≪Utilizzare il tempo di un perfetto sconosciuto in modo che lui o lei non senta di averlo sprecato≫.
https://mega.co.nz/#!jtlTHYZD!U4jU...PNOdw2Fb4GwL8i8

21 Daniele Novara - Litigare fa bene 31-08-2014
Quale rapporto esiste tra le difficoltà di un giovane a gestire contrarietà e conflitti, e la sua disponibilità alla violenza? Vale a dire, è possibile che quegli individui che da piccoli non sono in grado di gestire i conflitti diventeranno adulti violenti? La violenza può nascere infatti dalla “carenza conflittuale”, ossia dalla difficoltà dei giovani a reggere la frustrazione in caso di contrasto relazionale. Un deficit che compare quando durante l’infanzia non si impara a “litigare bene”. Grazie alle ricerche portate avanti dallo staff di Daniele Novara, si riuscirà a prevenire la violenza e a sostenere la capacità individuale di valorizzare i conflitti non come minaccia mortifera bensì come risorsa relazionale.
https://mega.co.nz/#!nBQ0WLjb!j671...93gIfiLFEaph48I

22 Anita Nair - Nuova identità della donna indiana 31-08-2014
Le donne sono le stesse in tutto il mondo, ma il ruolo della donna indiana per certi versi supera la comprensione di molti. Che cosa è cambiato per la donna indiana dal lontano passato ad oggi? È uno dei temi fondamentali del lavoro di Anita Nair: comprendere il modo in cui il mutamento della femminilità indiana si riflette nella sua scrittura. L’oppressione e la repressione della donna indiana sono determinate, secondo Nair, da qualcosa di più che non da meri fattori sociali o religiosi. Cosa rende la donna indiana ciò che è? E verso quale direzione si muove? Nair si sofferma in particolare sulla dicotomia presente fra donne ricche e povere, istruite e illetterate, e su come la stessa eguaglianza fra donne sia una questione aperta. È proprio questa situazione di disuguaglianza a essere sfruttata da elementi patriarcali e si aggiunge ai mali che colpiscono la vita di una donna nella società indiana.
https://mega.co.nz/#!2cxh2LpY!rOqS...e_hC8CF3FKEDbPM

23 Stefano Boeri, Luca Molinari - Un dialogo sugli spazi (e le cose) che abitiamo 31-08-2014
Stefano Boeri e Luca Molinari si confrontano in un dialogo a tutto campo su architettura, progetto urbano, design, spazi e habitat. Un dialogo che mette insieme due voci che in questi anni hanno contribuito a pensare, progettare, innovare gli spazi in cui ci muoviamo. Cos’è un progetto, come è cambiata la sua forma, come è mutato il suo modo di immaginare e dare sostanza al nostro mondo? Come sono cambiati in questi ultimi anni gli spazi domestici? E gli spazi urbani in cui viviamo possono avere una funzione etica, morale, partecipativa, ed essere realmente condivisi da una comunità? Il dialogo tra Boeri e Molinari racconta i nuovi luoghi urbani e vuole essere un punto di partenza per riportare al centro del progetto i nostri bisogni e il nostro modo di abitare il mondo.
https://mega.co.nz/#!bIwDgBiY!uWWo...fBpm90KAKpQwTis

24 Luigi Zoja - Crisi generazionale, crisi maschile, crisi italiana 31-08-2014
Il tema centrale del XXI secolo non è più il rapporto fra sessi, ma quello fra generazioni. È impossibile offrire ai figli il modello dell’alternanza: in una generazione cambiano più cose di quanto prima avvenisse in un secolo. Da sempre alle nuove generazioni vengono offerte immagini guida. Con la realtà virtuale le cose cambiano. Fin dall’infanzia le immagini dilagano nella psiche già confezionate: dagli schermi, e presto dagli occhiali-Google. Con lo svanire delle espressioni forti del padre, solo in parte si crea uno spazio per valori più femminili. Torna a emergere la figura del maschio competitivo che lotta per le femmine. Molti giovani maschi sensibili non ce la fanno e vanno a ingrossare le file degli esclusi. In tutta Europa è in corso una svolta neoconservatrice; in Italia essa è stata preceduta da due decenni che hanno indebolito le posizioni femministe e dato forza a un inatteso neomaschilismo.
https://mega.co.nz/#!zBRznDaS!ehK9...BR_GMtlxp6Sh4Ug

25 Franco Farinelli, Stefano Arienti - Viaggi e avventure nella conoscenza 31-08-2014
Fino al XIX secolo arte e scienza hanno intrattenuto rapporti cordiali, per poi allontanarsi, salvo rare eccezioni. Un momento d’incontro furono le grandi spedizioni scientifiche che si organizzarono, dall’epoca illuministica, in tutti i continenti. Una delle più celebri e avventurose fu il viaggio nelle regioni equinoziali di Alexander von Humboldt che, al principio del XIX secolo, perlustrò il Centro e il Sud America insieme al naturalista e illustratore Aime Bompland. Quella mitica esplorazione fornisce lo spunto di conversazione tra Franco Farinelli, il maggiore dei nostri geografi, e Stefano Arienti, artista italiano tra i più stimati nel mondo, sul viaggio come strumento di conoscenza, occasione per mettere in discussione paradigmi e idee ricevute.
https://mega.co.nz/#!rEYh0KJa!4iEk...o6h8biUWhNwkmE0

26 Errico Buonanno, Chiara Valerio - Figlioli miei, marxisti immaginari 31-08-2014
E' possibile comprendere, descrivere e gestire il reale attraverso i calcoli e l’oggettività matematica? E cosa succede quando nella vita delle persone irrompono alcune variabili come l’amore, il sogno, la poesia, il caos; in una parola: tutto ciò che è umano, tutto ciò che è realtà? Dopo aver affrontato questi temi nei loro romanzi, Errico Buonanno e Chiara Valerio, letterati sensibili e lucidissimi nell’indagare i meccanismi che regolano la contemporaneità, dialogano sulle conseguenze dell’attuale crollo di una visione che ha rincuorato generazioni precedenti, quella delle utopie “scientifiche” e della razionalità esasperata. Ma anche di un problema eterno: la realtà è ciò che vediamo, che possiamo contare, enumerare? O tutto ciò che c’è di invisibile e pronto a mandare all’aria i conti?
https://mega.co.nz/#!LQo1GZCR!X3OB...0opBVboIB7pbGKQ

27 Cesare Moreno - La dispersione scolastica e i suoi antagonisti 31-08-2014
Per i giovani la crisi di motivazione scolastica e la difficoltà a utilizzare il ruolo di studenti ai fini della realizzazione personale sono questioni di assoluta importanza educativa. In passato la responsabilità di questa dispersione scolastica è stata spesso attribuita a un “fuori-scuola” dannoso perché educativamente inadeguato. Esperienze recenti dimostrano come molti dei “dispersi” siano in contatto con insegnanti a loro volta carichi di disagio e dolore. E come sia proprio questa spirale a spingerli a condividere una “dispersione mentale” che non ha più alcun contenimento. Il cuore del lavoro educativo dei Maestri di Strada è la comunità animata dai “gruppi di pensiero” che pazientemente ritrovano - insieme ai giovani e nei contesti - un senso alla comune fatica di vivere. Collabora al workshop Santa Parrello.
https://mega.co.nz/#!GJASlAYK!IMR0...H62eR_dFy3a5cmA

28 Alfio Maggiolini - Da ragazzi “contro” a ragazzi responsabili 31-08-2014
Il comportamento trasgressivo è tipico dell’adolescenza. Gli adolescenti antisociali, i ragazzi spavaldi, duri e impulsivi, si oppongono alle norme educative degli adulti, fino a sfidare le leggi che governano le relazioni sociali. Questi comportamenti non sono solo espressione di un deficit di controllo o di empatia, della mancanza di vergogna o di senso di colpa, ma sono soprattutto un manifesto di intenzioni, un appello alla cultura degli adulti. I ragazzi “contro” hanno perso la fiducia che gli adulti possano aiutarli a crescere, cercando supporto nella solidarietà dei coetanei. Per aiutarli non servono regole, ma l’impegno degli adulti a regolare i loro bisogni evolutivi.
https://mega.co.nz/#!6M5FDYhI!3OfO...tCQ6H0cp8ySi97I

29 Chiara Saraceno - Eredità, tradizione, cambiamenti generazionali 31-08-2014
I cambiamenti avvenuti nei ruoli, nei rapporti fra generi e fra generazioni all’interno della famiglia hanno creato nuove tensioni. E' possibile collegare tali trasformazioni con la tensione fra eredità (tradizione) e cambiamento, fra rispetto dell’esperienza e impossibilità a cambiare, fra necessità di farsi avanti (dei giovani) e tentazione di fare tabula rasa? Da questo punto di vista il conflitto in corso tra chi non vorrebbe cambiare nulla e chi privilegia il cambiamento a prescindere dai contenuti sembra un caso esemplare di come la dicotomia “vecchi/giovani” (dove sono spariti gli adulti delle età di mezzo?) sia la chiave narrativa semplicistica di questioni ben più complesse.
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30 Beppe Severgnini - Creare non vuol dire improvvisare 31-08-2014
Creare non vuol dire improvvisare: vuol dire scegliere tra le idee. Partire da un’intuizione e lavorarci sopra. Favorire le associazioni mentali e le contaminazioni emotive. Evitare sciatterie e velleità. Saper leggere i propri talenti, e scongiurare le interferenze della passione. Beppe Severgnini prova a guidarci nel suo lavoro, sperando di poter essere utile al nostro. Libri, giornali, televisione, teatro, viaggi, lingue diverse: fare tante cose aiuta o distrae? Come e dove nascono le idee? Quante si concretizzano? Come portare le proprie idee in un gruppo, e accettare le idee che il gruppo restituisce? Per creare è utile mettere insieme competenze e generazioni diverse? Infine: metodo e fantasia sono incompatibili? La potenza senza controllo non serve a niente, recitava una pubblicità automobilistica: l’immaginazione senza metodo porta fuori strada, anche nel mondo delle idee e delle parole.
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31 Elena Riva - Il mito della perfezione nella femminilità contemporanea 31-08-2014
Nella società postmoderna si va diffondendo un nuovo modello di femminilità, ispirato a “essere, sapere e saper fare” tutto. Una femminilità “esageratamente magra, intelligente, forte e di successo”, capace di far proprio ogni ruolo affettivo, svincolandosi dalla complementarietà dello scambio relazionale. Se la civiltà pretende identità multiple e flessibili, la sollecitazione a far sempre meglio e di più che incombe sulle giovani donne alimenta un’affannosa ricerca di un’eccellenza multitasking. Il principio di prestazione imposto alla femminilità contemporanea rischia di soffocare l’espressione di progetti identitari, alimentando la diffusione, ormai epidemica nella popolazione femminile, dei disturbi del comportamento alimentare, esiti sintomatici della proiezione sul corpo e sull’immagine dell’intollerabilità del limite che ispira la cultura del narcisismo.
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32 Marco Belpoliti - Matteo e le sette camicie 31-08-2014
Matteo Renzi indossa camicie bianche. Secondo una versione avvalorata dai cronisti, reca sempre con sé, nella valigetta, una camicia bianca di ricambio. Partendo da questo dettaglio, Marco Belpoliti proverà a descrivere l’uomo-Renzi mediante l’abbigliamento. Un’indagine visiva e antropologica che riprende i suoi precedenti lavori su Berlusconi e Bossi, ma anche un intervento sugli abiti e i vestiti dei politici italiani, da De Gasperi sino a Grillo. E le sette camicie? Si dice “sudare sette camicie” per indicare un immane sforzo, un’impresa. Ma la camicia non è solo il capo di abbigliamento diventato il simbolo della classe media e della borghesia, in genere, nel XX secolo, bensì quella “cosa” che avvolge i bennati. Nascere con la camicia: essere fortunati, secondo una versione popolare, che s’affianca, nel caso di Renzi, alla sua vocazione a compiere immani imprese, novello Ercole contemporaneo.
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33 Amedeo Balbi, Antonio Pascale - Materia e libertà: un dialogo sul libero arbitrio 31-08-2014
Uno scrittore in crisi, Antonio Pascale, e un astrofisico affascinato dalla meraviglia dell’universo, Amedeo Balbi, ragionano in un incontro-spettacolo sul tema del determinismo e del libero arbitrio. I personaggi che lo scrittore vorrebbe mettere sulla pagina sono liberi o sono soggetti alle leggi fisiche? Le loro azioni possono essere descritte e calcolate da equazioni? E se tutto ciò che avviene in natura, inclusi gli impulsi nervosi nelle sinapsi e le deliberazioni della nostra mente, è determinato da una catena di cause che risale indietro fino al big bang, da dove nasce la nostra sensazione di essere liberi e di poter cambiare il futuro? Attraverso un dialogo filosofico, ironico e popolare, Pascale e Balbi cercheranno di fornire qualche spunto di riflessione, nel tentativo di fare il punto su ciò che finora abbiamo capito del legame tra materia, mente e libertà.
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34 Alessandro Barbero - Come scoppiano la guerre? La guerra delle Falkland 31-08-2014
Il 2 aprile 1982 truppe argentine sbarcarono nelle isole Falkland, possedimento inglese di cui da sempre l’Argentina rivendica il possesso. La giunta militare, che aveva già sulla coscienza decine di migliaia di desaparecidos, sperava di recuperare il consenso di un paese schiacciato da un’inflazione al 600%, e non immaginava che una moderna democrazia europea avrebbe reagito con la guerra. Invece accadde proprio questo: il governo britannico di Margaret Thatcher mandò un corpo di spedizione a riconquistare le isole. Benché non dichiarata, la guerra delle Falkland rimane guerra combattuta fra due grandi paesi occidentali. Ma in che modo i meccanismi della politica, la pressione dell’opinione pubblica e il gioco delle alleanze internazionali indussero i generali argentini a sbagliare i calcoli, e il governo del Regno Unito ad assumersi la responsabilità di una guerra?
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Edited by eos1948 - 7/8/2021, 16:12
 
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