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FESTIVAL DELLA MENTE DI SARZANA 2010

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view post Posted on 7/8/2021, 02:45
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01 Salvatore Settis - Paesaggio come bene comune, bellezza e potere 03-09-2010
Il paesaggio, in particolare in Italia, è il prodotto dell’incontro fra natura e cultura. I segni dell’uomo lo plasmano secondo modalità e ritmi che corrispondono ad un orizzonte culturale sempre mutevole e diverso di luogo in luogo. Perciò il paesaggio è un bene comune: perché corrisponde all’accumulo secolare di gesti, di scelte di gusto, di tradizione ed innovazione. Anche la devastazione del paesaggio italiano, a cui assistiamo oggi, è un prodotto culturale ed appartiene all’orizzonte che ci circonda. Chiediamoci perché. Chiediamoci se il paesaggio può tornare ad essere un “bene comune” e come questo può dipendere da noi.
www.mediafire.com/?wbnfscx63c92za9

02 Achille Bonito Oliva - I portatori del tempo 03-09-2010
Nel XX secolo fa irruzione una nuova temporalità, sostenuta dalle diverse definizioni e rappresentazioni date da artisti, musicisti, poeti e letterati come Picasso, Marinetti, Tzara, de Chirico, Stravinskij, Joyce, Proust, Pound. Il tempo diventa “frullatore ossessivo” di ogni specificità linguistica, della separazione dei linguaggi, delle differenze tra cultura umanistica e scientifica, della distanza culturale tra Oriente e Occidente. Bonito Oliva propone un’analisi dei movimenti delle avanguardie storiche e delle neoavanguardie - espressionismo, cubismo, surrealismo, transavanguardia - fino alle ultime ricerche multimediali, tematizzando i diversi modi della temporalità: interiore, inclinata, comica, piena ed aperta.
www.mediafire.com/?mwu5basx1mtlwrt

03 Stefano Bolognini - Alla scoperta della mente: l'eredità di Freud 03-09-2010
Come si costituisce, come funziona la mente umana secondo il modello psicoanalitico freudiano e quali sono stati gli sviluppi del modello della mente nella psicoanalisi dopo Freud? Freud è "superato"? In cosa differisce un'analisi freudiana odierna rispetto a quella praticata ai tempi del Maestro? Stefano Bolognini esplorerà la ricchezza di un'eredità che, dopo più di un secolo, mantiene inalterata tutta la sua carica di imprevedibile forza mutativa, al servizio della crescita della persona e del contatto con la verità dei sentimenti più profondi di ogni essere umano. Si cercherà di chiarire a chi possa giovare un'analisi, come funzioni la psicoanalisi e quali trasformazioni interne possa produrre.
www.mediafire.com/?edpkdbcc9iws3xn

04 Alessandro Barbero - Pensare l’Italia. Cavour 03-09-2010
Alla vigilia dei 150 anni dell’Unità, il racconto storico e la visione dell'Italia che ebbero Cavour,Vittorio Emanuele II e Garibaldi. Cavour, nato suddito di Napoleone per tutta la vita parlò e scrisse in francese meglio che in italiano. Carlo Alberto lo considerava "un carbonaro impertinente". Sosteneva che l'Italia nata dal Risorgimento doveva incarnare i grandi principi della Rivoluzione francese e che gli operai dovevano essere pagati meglio "per prevenire il socialismo". Primo ministro per nove anni, terrorizzò i possidenti aumentando le imposte e investì per modernizzare il paese: durante il suo governo triplicò il PIL, creò dal nulla strade, ferrovie, canali e banche. Preparò l'unica delle Guerre d'Indipendenza che l'Italia sia riuscita a vincere e lasciò in eredità ai suoi successori un debito pubblico terrificante.
www.mediafire.com/?l00lcqbcs3lsn5q

05 Licia Maglietta, Nicoletta Maragno - La grande occasione (da Alan Bennett) 03-09-2010
Licia Maglietta mette a confronto due straordinari e famosi personaggi femminili di Bennett: due confessioni senza un confessore. Susan, moglie del vicario, e Lesley, attricetta, si incontrano per caso in una cappella laterale di una chiesa, sono due narratrici inesperte che raccontano una storia del cui contenuto non sono interamente consapevoli. Lesley ritiene di avere molto da offrire sia come attrice che come persona e Susan crede che solo la commessa dello spaccio sappia che lei è alcolizzata, e invece lo sa tutta la parrocchia. Sono probabilmente due donne “ordinarie”, e non è facile definire l’aggettivo ordinario senza apparire snob - dice Bennett - o socialmente pretenziosi.
www.mediafire.com/?m68t1f94h8a7r63

06 Antonio Ballista - “... e lasciatemi divertire!” Solo piano? 03-09-2010
Concerto per piano dedicato al tema del divertimento. Un programma fatto non da spericolate speculazioni di linguaggio od abissali esplorazioni nell'interiorità, ma dall’abbandono al piacere del divertimento e del capriccio liberatorio. Stranamente tutto ciò si presenta eccezionalmente fazioso, forse perché il divertimento in musica inquieta per il pregiudizio che vede la grandezza solo nella sofferenza, nella fatica e nell'impegno. I compositori presenti nel programma (da Stravisnkij a Satie, Debussy, Rossini...) ci appaiono qui fortemente impegnati a non adattarsi a questo pregiudizio.
www.mediafire.com/?lfc3l0w89uqshuo

07 Edoardo Boncinelli - La mente e il corpo. Le tre età: la formazione 03-09-2010
La mente è collegata all’attività del cervello, l’organo a cui dedichiamo maggior attenzione e che prediligiamo, fino a ritenerlo spesso avulso dal corpo stesso. Bambini si nasce, adulti si diventa, cosa che viene spesso dimenticata. Lunghi sono gli anni della strutturazione e della crescita del corpo, come lunghi quelli dell’emergere di una mente, di una memoria, di una coscienza di sé, praticamente dal nulla. Questo costituisce uno degli atti di creazione più stupefacenti e impressionanti. Da migliaia di anni ogni individuo si trova, nei tempi dovuti, ad “incontrare” la propria mente e la propria interiorità, prima confuse e informi e poi sempre più chiare e distinte. Come avviene tutto ciò? Attraverso quali meccanismi biologici e culturali?
www.mediafire.com/?p1ulejnaqsp8x51

08 Ludovica Lumer - La bella e la bestia: l’identità tra arte e scienza 04-09-2010
L’arte e le neuroscienze si uniscono oggi per raccontare come nasce il senso di identità nell’uomo, le modifiche che il sé subisce nel corso della vita di un individuo e di un popolo. L'arte, come modalità di rappresentare sensazioni ed emozioni, fornisce uno dei più preziosi documenti sul funzionamento del cervello, l'artista guarda contemporaneamente fuori e dentro di sé, come negli autoritratti di Giacometti e di Bacon. Negli ultimi anni le neuroscienze stanno contribuendo a fornirci un ulteriore livello di comprensione, in particolare la neuroestetica. Se sappiamo ascoltarle insieme, arte e scienza, possono insegnarci ad osservare i cambiamenti sociali, economici, culturali, di identità, ed i disagi che ne conseguono.
www.mediafire.com/?v80dicdkimr75aa

09 Laura Bosio - La ricerca dell’impossibile 04-09-2010
Voci della spiritualità femminile attraverso i testi di mistiche, poetesse, filosofe, scrittrici: lettere, autobiografie, trattati, romanzi, versi. Gli accostamenti – da Saffo a Catherine Pozzi, da Teresa d’Avila a Gaspara Stampa, da Maria Maddalena de’ Pazzi a Marina Cvetaeva, da Murasaki a Emily Brontë, da Ildegarda di Bingen a Rābi’a – producono una trama interna di associazioni, raccontando la vicenda, amorosa e di per sé sperimentale, di un “io” che si perde e si ritrova nell’ascolto o nella ricerca di un Assente. Una spiritualità che non rinvia necessariamente a un credo religioso, ma che nelle modalità delle esperienze e nelle parole che le traducono trova qui inattesi punti di contatto.
www.mediafire.com/?eagu3czj4z4blbs

10 Enrique Vila-Matas, Andrea Bajani - Da Gutenberg a Google 04-09-2010
Come si può reagire al tramonto dell’era di Gutenberg, alla probabile dissolvenza dell’editoria tradizionale e artigianale, e all’avanzata, sempre più prepotente e pervasiva, dell’era digitale? Il geniale scrittore spagnolo Vila-Matas risponde al quesito culturale cruciale di inizio millennio con uno dei suoi originali personaggi: un editore in disuso, che decide di celebrare le esequie della letteratura e al tempo stesso di congedarsi definitivamente dall’editoria, all’ombra del grande maestro Joyce. Un dialogo su letteratura e metaletteratura, fuori e dentro il nuovo atteso romanzo sulla presunta apocalisse della letteratura.
www.mediafire.com/?rc2sxemz5y4a20z

11 Paolo Rumiz - Il racconto che nasce dal cammino 04-09-2010
Nella scia di Chatwin e di Kapuscinski, Paolo Rumiz si è riappropriato della tradizione del viaggio come forma di ritmo letterario; il rapporto fra andatura e narrazione spiega come ogni viaggio abbia il suo linguaggio. Il viaggio diventa un’esplorazione geografica per raccontare la storia, ma anche un pellegrinaggio nelle solitudini fisiche ed esistenziali della gente. Nasce così il racconto dell’identità, spesso mutevole, delle persone e delle loro terre. A partire dall’esperienza dei suoi numerosi viaggi in Italia e all’estero, Paolo Rumiz spiega come la mente in viaggio crea ogni volta un linguaggio diverso per scovare l’anima profonda dei luoghi.
www.mediafire.com/?zb87p3htzs4ph9h

12 Roberto Escobar, Paolo Legrenzi - Perché crediamo alle storie? 04-09-2010
Da un lato c’è la realtà e le descrizioni dei suoi molteplici aspetti, dall’altro le finzioni, cioè le bugie, piacevoli e spiacevoli. I film sono allora bugie piacevoli? Non lo sono tutte le storie quotidiane? Eppure le storie non sono tutte uguali: alcune funzionano, altre no. Quando si realizza un film si decide come scrivere la storia, cosa va dentro e cosa fuori, perchè funzioni si cambia qualcosa della realtà, ad esempio si trasforma un uomo in un insetto, come in Kafka, e poi se ne esplorano le conseguenze, ma il mix deve essere credibile, plausibile. La libertà di chi fa un film è in conclusione vincolata. Un critico cinematografico e filosofo ed un cognitivista esplorano la natura di questi vincoli.
www.mediafire.com/?fu2dj3s5t31wpjz

13 Maurizio Ferraris - L’anima e l’iPad 04-09-2010
L’io, il soggetto puro della volontà, spesso interpretato come un homunculus che si agita in noi, si presta a venir descritto come una tabula su cui si iscrivono impressioni, ruoli e pensieri. Agiamo per imitazione (i neuroni specchio), l’imitazione si iscrive nelle nostre menti attraverso l’educazione e la cultura e, a questo punto, diveniamo capaci di azioni morali. Immaginando un vecchio telefono, in tempi pre-telefonino, quando squillava e noi non eravamo a casa, vivevamo felici, senza obblighi. Oggi ogni “chiamata non risposta” è registrata e genera l’obbligo di rispondere, suscita la fitta di rimorso che è “quello che diciamo l’anima”. C’è da chiedersi se la grande metafora dell’anima non sia, oggi, quella potentissima tavoletta scrittoria che è l’iPad.
www.mediafire.com/?22i2qzowoyvb2ey

14 Giulio Guidorizzi - Alle origini della ragione: il mito e la follia 04-09-2010
Alle radici della mente, esiste un terreno sottile e incerto, tra ragione e pre-ragione. In termini antropologici si parla di pensiero selvaggio o primitivo. I Greci possedevano una parola per esprimere questo procedimento mentale: mythos, e noi l’abbiamo ereditata assieme ad un rapporto ambivalente con il mito: finzione da un lato, manifestazione di creatività dall’altro. Ma c’è un altro aspetto dell’umano che porta oltre la mente: la follia. Una patologia, ma anche uno strumento per dilatare i confini dell’anima: così appunto era intesa dai Greci, fondatori del concetto occidentale di ragione. Probabilmente, essi hanno qualcosa ancora da insegnarci, come scriveva Eraclito: “per quanto tu cammini per ogni via, i confini dell’anima non li troverai”.
www.mediafire.com/?h06rdt7ytruktgc

15 Gianvito Martino - Uso e manutenzione del cervello. Staminali e non solo 04-09-2010
Non passa giorno che non vengano annunciate cure miracolistiche a base di cellule staminali per malattie come Alzheimer, sclerosi multipla, Parkinson, solo per citarne alcune. Purtroppo, però, non si traducono quasi mai in cure per i malati. E’ la nostra ancora scarsa conoscenza della complessità strutturale e funzionale del cervello, con più di 200 miliardi di cellule, che ci limita. Per questo non si può genericamente parlare di staminali per tutto e per tutti: in alcuni casi si stanno già sperimentando, in altri le evidenze di un potere curativo delle cellule bambine sono solo limitate e/o aneddotiche, ed in altri casi ancora, paradossalmente quelli più gridati, i risultati fino ad ora ottenuti sono addirittura contraddittori.
www.mediafire.com/?ujwv36rd77m8970

16 Francesco Tullio Altan, Sergio Staino - Uno nasce e poi muore. Il resto sono chiacchiere 04-09-2010
Un incontro con due tra i maggiori protagonisti del disegno satirico che sanno raccontare la realtà contemporanea da un’angolatura che ne fa dei veri e propri antropologi del contemporaneo, interpretando gli umori più sottili delle persone con sintesi straordinaria sia nel linguaggio che nel tratto. Narratori dell’Italia di oggi, capaci di essere di volta in volta sociologi e critici, senza la pedanteria di un linguaggio astruso, con la grande abilità di spostare la prospettiva, sdrammatizzare, e soprattutto far sorridere e confortare. Una conversazione per parole, disegni e satira.
www.mediafire.com/?ry2r3d66icg6h9a

17 John Banville, Ranieri Polese - The Angel of Beauty 04-09-2010
Uno tra i più incisivi scrittori contemporanei riflette sulla "bellezza", parola difficile per l’uso pervasivo per non dire promiscuo che se ne fa (dalla pubblicità per cosmetici sino al calcio) e sul rapporto fra bellezza e arte: ci può essere bellezza senza arte, ma non esiste arte senza bellezza - sostiene Banville - nonostante quanto ciò possa sembrare duro. Una riflessione sul ruolo dell’artista e sulla ricerca della bellezza come il fine ultimo dell’arte: “stabilire un rapporto diretto con la bellezza ci aiuta a ricordare ciò di cui siamo responsabili, non solo nei confronti di noi stessi, ma del mondo intero”. Parlando di Keats, Nietzsche, Kant, attraverso la sua esperienza creativa di scrittore e quella di artisti e poeti contemporanei, Banville ci parla di the Angel of Beauty.
www.mediafire.com/?1sm09x3dzjqpd6b

18 Luigi Zoja - Alla scoperta della mente: Jung, l’attualità dell’individuazione 04-09-2010
Jung sostituì l’idea di guarigione con quella di individuazione. Non propose per la mente una “norma” ma, il contrario: scoprire e realizzare ciò che ognuno è per disposizione naturale. Si tratta di un cammino che si conosce solo quando è quasi compiuto, non a priori. Nel discorso che più lo ha reso famoso, Steve Jobs non ha raccontato il suo successo, ma la sua storia personale come processo d’individuazione. L’eroe del XXI secolo non lotta sapendo cosa il mondo vuole da lui, ma per sapere cosa vuole da se stesso. Se religioni e ideologie non sono più in grado di unificare la società, moltissimi perseguono ancora questa utopia pensando di ottenerla attraverso la via interiore: non violenta ed individuativa.
www.mediafire.com/?9t1dk7p90zupol9

19 Georges Didi-Huberman - I mostri dell’immaginazione 04-09-2010
In un’acquaforte molto celebre del pittore spagnolo Francisco Goya (il foglio numero 43 dei Capricci) vi è un’iscrizione che recita “il sogno (o il sonno) della ragione genera mostri”. Georges Didi - Huberman cercherà di spiegare ed analizzare quest’opera di Goya, come “un’immagine dialettica”. L’indagine e l’analisi di quella che può essere considerata una politica dell’immaginazione, realizzata da uno dei più originali e attenti studiosi di estetica.
www.mediafire.com/?addexg6k4dowunf

20 Alessandro Barbero - Pensare l’Italia. Vittorio Emanuele II 04-09-2010
Alla vigilia dei 150 anni dell'Unità, il racconto storico e la visione dell'Italia che ebbe Vittorio Emanuele II. Salito al trono dopo la disfatta di Novara, rifiutò di abolire lo Statuto, incoraggiando il governo "a picchiare egualmente sui rossi come sui neri”. Quando si accorse che con la legge elettorale vigente, per cui votavano solo i borghesi e non i contadini, vinceva la sinistra, minacciò: “darò il suffragio universale e andrò io stesso a parlare agli elettori". Cattolico devoto, non ebbe paura di varare le leggi Siccardi, che eliminavano i privilegi del clero, e di far arrestare l'arcivescovo di Torino, che aveva invitato i cattolici a disobbedire alla legge. Diventato il primo re d'Italia, sposò in seconde nozze la sua amante, la "bella Rosina" analfabeta, figlia di un sergente, scappando appena possibile dal Quirinale per starsene in pantofole con lei.
www.mediafire.com/?se0w038ql3hc8ya

21 assente nel sito 04-09-2010

22 Ilvo Diamanti - Sicuri di essere insicuri. E viceversa 04-09-2010
L’insicurezza è una realtà difficile da definire, poiché noi ci sentiamo insicuri a causa di fenomeni – come ad esempio la criminalità comune e l’immigrazione – che non hanno una relazione diretta e misurabile con le nostre paure e con i nostri sentimenti. L’insicurezza è alimentata anche da altri fattori - come i media, le politiche e la politica - che seguono regole e logiche non sempre definibili o controllabili, anche dagli stessi attori e dalle stesse agenzie che le “agiscono”. Tuttavia, se siamo insicuri, se ci sentiamo tali, questa è “la realtà”, anche se appare irreale e irrealistica. E’ la costruzione sociale e mediale dell’insicurezza.
www.mediafire.com/?8vaq8ccrtj820mm

23 Edoardo Boncinelli - La mente e il corpo. Le tre età: la maturità 04-09-2010
La maturità è il fulgore e la gloria. Il sangue gira a pieno ritmo, il corpo tesse la sua tela, la mente si dispiega in tutta la sua potenza: percezione, apprendimento, memoria, progettazione, coscienza, ragionamento, immaginazione e creatività raggiungono il loro vertice nell’ambivalente luce della passionalità. Quando parliamo di mente, intendiamo di solito la mente matura ed è quindi questo il momento migliore per illustrarne tutti i dettagli noti, che sono infinitamente più interessanti di quelli immaginati. Il “mito delle marionette” di Platone impallidisce a confronto dei moti dell’amigdala e di tutto il sistema limbico. Sia che agiscano indisturbati, sia che si confrontino con le istanze della corteccia prefrontale, che impersona la “corda aurea” della ragione
www.mediafire.com/?vt7z21t1m5o7zhq

24 Alessandro Robecchi - Satira, l’opinione che ride 05-09-2010
“Se proprio devi dire la verità, dilla in modo divertente” diceva Billy Wilder. Ma nella satira, come in tutto il resto, passare dalla teoria alla pratica può essere un salto mortale piuttosto complesso. I meccanismi della battuta, la costruzione del paradosso, il salto logico, la visione laterale, sono tutti trucchi del mestiere che consentono di guardare la società, il mondo, la politica e la vita da un’ottica diversa. Del resto, ridere del potere è un’arma estrema di autodifesa che merita di essere maneggiata con cura. Ecco allora un incontro che è anche esercizio, esempio, gioco, scrittura ed esperimento, per sezionare e costruire meccanismi satirici e per maneggiare l’arma più appuntita che c’è: il giudizio e l’opinione che diventano risata.
www.mediafire.com/?wipeepmc79ee5z1

25 Giuseppe O. Longo - Mente e tecnologia: da Frankenstein all'intelligenza planetaria 05-09-2010
Dalla leggenda del Golem all'avventura di Frankenstein, dagli automi ai miti cinematografici, i nostri millenari tentativi di imitare la creazione divina approdano, verso la metà del Novecento, all'impresa dell'intelligenza artificiale consentita dalla nascita del computer. Dopo i primi entusiasmi, questo progetto dimostra i suoi limiti dovuti all'assenza di un corpo che interagisca con l'ambiente. Si rimedia con la costruzione del robot, mente artificiale in corpo artificiale. L'avvento di Internet prefigura la nascita di una mente connettiva che si estende su tutto il globo. Grazie all'ibridazione uomo-computer, l'intelligenza planetaria potrebbe compiere un salto quantitativo e manifestare una potenza colossale, tra grandi promesse e complicati problemi di ordine etico e socioculturale.
www.mediafire.com/?i8pifsks7j4vqod

26 Lella Ravasi Bellocchio - Identità femminile e materna, mondi opposti? 05-09-2010
C’è modo di vivere la ricerca e l’affermazione di un’identità complessa che tenga gli opposti in relazione dialettica tra loro? In ogni donna coesistono spinte alla realizzazione di sé, della propria autonomia e bisogno di dipendenza: tensioni opposte che spesso si manifestano in conflitti agiti nei rapporti con gli altri e soprattutto su di sé, con sofferenze psichiche, a volte con disturbi psicosomatici. La ricerca della propria identità, che tenga in un equilibrio l’appartenenza e la separatezza, è un vero lavoro che impegna per tutta l’esistenza e non può essere delegato, né vale il trucco di spostarlo su altri. Non servono illusioni d’amore: né un compagno né i figli potranno essere i contenitori delle nostre contraddizioni, a volte cariche d’ombre, a volte luminose.
www.mediafire.com/?bhcnc9q9a4ik1uk

27 Paolo Legrenzi - Creatività e stupidità 05-09-2010
Intelligenza e stupidità sono le due facce opposte di una stessa medaglia? La stupidità è assenza d’intelligenza? Quello che gli altri classificano come una sciocchezza non sempre è tale ed anche le persone intelligenti possono commetterla. Da Robinson Crusoe è lunga la tradizione narrativa di uomini solitari che se la cavano in condizioni estreme grazie a creatività e tenacia: si può essere creativi anche da soli. Una sciocchezza, invece, può essere fatta solo in compagnia, possibilmente piacevole: e saranno gli altri poi a condannarla. Se la società non ci giudicasse, non ci sarebbero sciocchezze, solo errori. Quali sono le differenze e le somiglianze tra errori e sciocchezze tra forme di creatività e di stupidità?
www.mediafire.com/?pyg3m826gygoinl

28 Gianni Celati, Nunzia Palmieri - A proposito dell’attore Vecchiatto 05-09-2010
“Cosi l’attor va tra le ombre vane, inetto, idiota, inerme a dir panzane”. Gianni Celati reciterà alcuni dei Sonetti del Badalucco nell’Italia odierna, del celebre attore internazionale Attilio Vecchiatto e di cui così poco si sa... Queste poesie, che sono una delle sue poche tracce italiane, sono dedicate, come lo stesso Celati suggerisce “alla figura dell’adulto italiano, il furbone che conosciamo tutti” quell’essere per cui Cesare Zavattini proponeva di “defurbizzare l’Italia”. Con Nunzia Palmieri leggerà anche il dialogo teatrale, Recita dell’attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto, l’ultima e unica recita italiana del glorioso attore con la moglie Carlotta, sul dramma della vecchiaia, in un’epoca che crede soltanto alla pubblicità per giovani e alle macchinette elettroniche per istupidirsi.
www.mediafire.com/?5jv58ohr7tat6qy

29 Luca Scarlini - Pagine fatali: i libri che fanno la storia 05-09-2010
I libri sono spesso diventati nel corso della storia bersaglio di dittature e intolleranze, come i roghi nazisti di tragica memoria anche troppo chiaramente dimostrano. Eppure in molti casi, nelle fragili pagine di carta, molti hanno trovato salvezza, non solo nel senso di un conforto religioso o spirituale, ma concependo di far parte di una visione del mondo, di una comunità sconosciuta eppure presente ai quattro angoli del globo. Pagine fatali racconta storie note e altre invece sconosciute sulla relazione fra libri e storia, tra indici di proibizione e roghi dei Khmer rossi, favole salvifiche e altri inquietanti racconti che svelano porte verso dimensioni spaventose. Una conferenza-spettacolo con immagini sul mondo del libro.
www.mediafire.com/?mzbmsbpf93vzj1l

30 Alberto Nocentini - L’etimologia come enciclopedia della mente 05-09-2010
Capita molto di rado di riflettere sulle parole per mezzo delle quali ci esprimiamo, raccontiamo, descriviamo. Eppure sono lo specchio della nostra mente, del mondo così come la nostra mente lo concepisce e lo rappresenta. Si può affermare che le cose affiorano alla nostra coscienza e diventano realtà definite quando ricevono un nome. Scoprire il nesso, la motivazione che lega le cose ai loro nomi equivale a render chiara la nostra rappresentazione del mondo e l’etimologia è la chiave che apre i segreti più o meno riposti della nostra mentalità. Le lingue sono diverse perché prodotto di culture e mentalità differenti, un’indagine etimologica permette di raccontare, descrivere e dare quindi un’immagine definita della nostra specificità culturale.
www.mediafire.com/?okugdif67cmhild

31 Javier Cercas, Aldo Cazzullo - Fra letteratura e realtà 05-09-2010
Il più importante scrittore civile spagnolo parla di una della questioni più delicate e cruciali della letteratura: il rapporto che la scrittura ha con la realtà ed in particolare con la storia. Questo, che è il filo conduttore di tutti i romanzi di Cercas, a partire dal celebre Soldati di Salamina, ambientato in Spagna alla fine della guerra civile, è anche il punto di partenza del suo nuovo romanzo-saggio, dedicato ad un momento oscuro e difficile della storia contemporanea spagnola. Quando la letteratura diventa cronaca storica, quando la finzione diviene realtà o viceversa, quando la realtà “possiede in sé tutta la forza drammatica e il potenziale simbolico che esigiamo dalla letteratura”, quale è il ruolo della scrittura? Il dialogo sul rapporto fra creatività e realtà.
www.mediafire.com/?zx69qgnzz1sj4sd

32 Massimo Recalcati - Alla scoperta della mente: Lacan e l’enigma del desiderio 05-09-2010
Qual è la natura del desiderio umano? Questa domanda ha impegnato tutto l’insegnamento di uno dei maggiori psicoanalisti del dopo Freud: Jacques Lacan. Il suo punto di partenza è una meditazione profonda attorno a quello che il padre della psicoanalisi definiva enigmaticamente come il carattere “indistruttibile” del desiderio inconscio. Di cosa si tratta? Qual è il senso dell’enigma del desiderio? Come in un galleria di ritratti Recalcati analizzerà i principali volti del desiderio secondo Lacan: il desiderio come desiderio di riconoscimento, come desiderio di desiderio, come desiderio di niente, come desiderio sessuale, come desiderio amoroso, come nostalgia e apertura sul mistero, infine il desiderio come desiderio di morte e come destino dell’esistenza.
www.mediafire.com/?vrrc4o0fttwsk78

33 Valerio Magrelli - Poesia e cronaca: le parole della tribù 05-09-2010
Quale può essere il ruolo della poesia in uno scenario di violenza indifferenziata, in un mondo infestato da sopraffazioni private e pubbliche, fratricidi e genocidi, dove anche la famiglia rappresenta una zona di guerra? Tra Erika e Irak, si allarga l’immensa distesa rappresentata dalla vorace banalità del Male e dalla tenace sopravvivenza del Bene. Può esistere oggi una poesia, se non politica, civile? E’ questa la scommessa affrontata da Valerio Magrelli nel corso di una conversazione-lettura. La speranza è che la poesia, come scrisse Marianne Moore, sia come lo struzzo: capace di digerire qualsiasi cosa.
www.mediafire.com/?4jo95ml374nk1js

34 Alessandro Barbero - Pensare l’Italia. Garibaldi 05-09-2010
Alla vigilia dei 150 anni dell'Unità, il racconto storico e la visione dell'Italia che ebbe Garibaldi. Ligure, visse quattro anni a Costantinopoli e diciotto in Sud America, fece il marinaio in Tunisia, il corsaro in Brasile e l'operaio a New York. Mazziniano, socialista e anticlericale, fu condannato a morte per cospirazione. Ebbe tre diversi nomi di guerra, "Cleombroto", "Joseph Pane" e "Borrel", per sfuggire alla polizia o per arruolarsi in incognito. E' l'unico italiano degli ultimi secoli di cui si possa dire tranquillamente che fu un grandissimo generale. L'Italia, unificata da lui, finse di onorarlo con vie, piazze e monumenti, e ignorò tacitamente tutti i valori per cui si era battuto; contrariamente a un luogo comune, in questo paese parlar male di Garibaldi è facilissimo, come dimostra l'odio cieco che si scatena contro di lui sul web.
www.mediafire.com/?j1b80pbqaacww1p

35 assente nel sito 05-09-2010

36 Salvatore Natoli - Liberi nell'agire, capaci di fare 05-09-2010
Si parla spesso di “uomini d’azione”, di “agire responsabile”, ma è importante conoscere il significato del termine ”agire” soprattutto oggi che viviamo in una “società del fare”, che invita a questo e che vi si appella costantemente. E il “fare” è un “agire”? In effetti l’essere attivi e impegnati in qualcosa o con qualcuno ci fa sentire in certo modo protagonisti, padroni di noi stessi, “soggetti”; ma lo siamo davvero? Il nostro “fare” è un “agire” o forse, semplicemente un “eseguire”? Si può infatti essere passivi pur dandosi da fare o, per dirla con i Greci, nel “contemplare”, nel dedicarsi all’ozio. Natoli parla delle varie forme del fare: lavoro, consumo, progresso, e del loro rapporto con il vero obbiettivo di ogni essere umano: un buon uso del mondo.
www.mediafire.com/?h1nfm1uysp9p76b

37 Edoardo Boncinelli - La mente e il corpo. Le tre età: l'invecchiamento (opzionale) 05-09-2010
Passata una certa età le forze che ci hanno spinto verso un sempre maggior vigore e una sempre maggiore lucidità si esauriscono, anche se non scompaiono mai del tutto dal palcoscenico della vita. Hanno allora il sopravvento la casualità dei processi e la fatica del loro controllo. Il corpo invecchia e spesso, ma non sempre, con lui la mente. Sappiamo oggi tante cose dell’invecchiamento del corpo e della sua eventuale procrastinazione e sappiamo qualcosa dell’invecchiamento del cervello, nei suoi luoghi, circuiti e tempi. Ma sono proprio queste conoscenze che ci danno una marcia in più e ci permettono, soprattutto ci permetteranno in futuro, di contrastare questo declino materiale senza che ce ne sia necessariamente uno esistenziale.
www.mediafire.com/?5vuk3tpknf09l4a



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Edited by eos1948 - 7/8/2021, 09:24
 
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