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Migranti al portale Sud
Nel 1680 all'Università di Basilea lo studente svizzero Johannes Hofer conia il termine medico Heimweh, nostalgia, Mal du Pays (dal greco nostos=ritorno e algìa=dolore). La nostalgia era una malattia che coglieva i mercenari svizzeri durante il loro arruolamento negli eserciti stranieri portandoli al deperimento e alla morte. I personaggi della serie radiofonica (svizzeri o strettamente connessi alla Svizzera) soffrono tutti di nostalgia. Il continuo spostamento tra Sud e Nord di migranti, è simile al moto oscillatorio d’un gigantesco pendolo, che determina, per ogni puntata, in modo regolare, l’avanzare del tempo e l’inesorabile ripetersi degli eventi. Ogni migrante torna al punto dal quale è partito, per ripartire e tornare di nuovo, in attesa dell’ultima oscillazione: la morte, il punto dal quale tutti siamo partiti. Introduzione del Prof. Lorenzo Pezzoli - Migranti Portale Sud Ogni puntata della serie radiofonica Migranti al Portale Sud è introdotta da una “pillola” del Professor Lorenzo Pezzoli (Professore in Psicologia applicata presso il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della SUPSI di Lugano). La migrazione e la follia sono effetti dello stesso disagio: l’assenza di una terra, di una patria, di un’identità. Il rito, la magia, il sacro, l’irrazionale, il folclore, le processioni, la catarsi collettiva, come terapie alternative all’alienazione e ai farmaci. Uno spunto di riflessione che accompagna l’ascolto di “Migranti al portale sud” Programma: Colpo di scena Trasmesso da: RSI Rete Due Titolo: Migranti al portale Sud Autore: Nicolas Joos Regia: Nicolas Joos Ciclo: 5 puntate trasmesse dal 24 al 28 febbraio 2020 Produzione: Francesca Giorzi (RSI 2020) Fonte:https://www.rsi.ch/rete-due/programmi/cultura/colpo-di-scena/Migranti-al-portale-Sud-12670065.htmlhttps://mega.nz/#F!Z08nCYaR!FETBROZBweQwdQ06w5MuHg
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