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GIOVEDI'SCIENZA 23, Anno 2008-2009

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view post Posted on 2/12/2018, 01:38
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Le registrazioni video sono disponibili a:
www.giovediscienza.it/old/giosci23....iovediscienza23

I file MP3 convertiti dal video sono disponibili a:
https://mega.nz/#F!aa53BYQb!1GzWv264Hd778ShrM5M7yA



01 Donal O'Shea - La sfera e il punto 2008-11-20
Nel 1904 Henri Poincaré scrisse sei saggi che avrebbero profondamente cambiato la matematica. Nell'ultimo paragrafo dell'ultima pagina dell'ultimo saggio, pose una domanda apparentemente semplice. Quella domanda sarebbe diventata una delle due più famose domande nel mondo della matematica. Sarebbe divenuta un'ossessione che avrebbe distrutto carriere e impedito di comprendere il nostro universo. Avrebbe attirato l'attenzione su di sé, con un premio di 1.000.000 di dollari per la sua soluzione. Nel 2003 un brillante matematico Russo, Grigory Perelman mise tre cartelle su Internet dichiarando di aver trovato la risposta e molto di più. A Madrid nel 2006, vinse la più alta onorificenza in matematica, ma la rifiutò e non si presentò al re di Spagna che doveva conferirgli il premio. I matematici sono d'accordo nel dire che il suo lavoro è rivoluzionario e corretto. Ma lui si è rifiutato di pubblicarlo su riviste referenziate e nessuno sa se abbia accettato il milione di dollari in palio.


02 Leonardo Muggeri - Sfuggire la trappola 2008-11-27
Come affrancarsi, in nome dell’ambiente, dalla dipendenza dalle fonti di energia fossili (che coprono più dell’80% del fabbisogno), considerando l’attuale inadeguatezza delle fonti alternative?
E’ questa la vera trappola energetica che ci condiziona, a fronte di un’umanità che consuma sempre più energia. Una trappola che rischia di aumentare il peso delle fonti cosiddette sporche, poiché nel breve-medio termine le energie pulite e rinnovabili non saranno in grado di compensare il relativo declino di altre fonti pulite come il nucleare o l’idroelettrico. La soluzione proposta – da “ambientalista razionale” come ama definirsi Maugeri – si basa su tre capisaldi. Due a medio-lungo termine: decisi investimenti in ricerca e innovazione da una parte sulle risorse fossili per migliorarne l’uso e dall’altra sulle fonti rinnovabili perché divengano veramente “alternative”, puntando particolarmente sul solare. Nel breve periodo occorre invece perseguire un’azione veramente incisiva e condivisa, anche a livello di politiche energetiche, sul fronte dell’efficienza energetica. E questo è un impegno che coinvolge tutti, da subito


03 Maria Caramelli - Quando il cibo fa paura 2008-12-04
Aumenta la paura per il cibo: quella alimentare sembra la nuova ansia, sostenuta da una sequenza incalzante di allarmi. Malattie come BSE e Influenza Aviaria, o fenomeni come la melamina nel latte cinese sono esempi di tutto ciò che si può scatenare attorno a una crisi alimentare.
Non essere sicuri di ciò che mangiamo genera paura e una percezione esasperata del rischio per la salute con il conseguente crollo del consumo. Questo si ripercuote negativamente sul patrimonio zootecnico del Paese colpito e, a cascata, provoca danni su settori dell’economia di mercato e cambiamenti radicali nella gestione degli allevamenti e dell’agricoltura ad essi collegati. Crisi come queste hanno però anche aspetti positivi (i cinesi nell’ideogramma “crisi” mettono la parola pericolo e opportunità): fanno scuola, insegnano come evitarne nuove o come affrontarle con un miglior rapporto costi-benefici. Non solo, lasciano anche scie benefiche, che aumentano la consapevolezza dei consumatori, come il concetto di tracciabilità alimentare e della necessità dell’etichettatura dopo “mucca pazza”: conoscere ciò che mangiamo è il primo passo per sentirsi sicuri.


04 Harold Kroto - Sfida per il futuro dell'uomo 2008-12-11
Nel diciottesimo secolo metà dei bambini moriva prima degli otto anni. Quelli di oggi, grazie alla scienza e alla tecnologia, hanno una speranza di vita di 80 anni (le bambine di più!). Ma sappiamo anche che esistono 28 mila testate nucleari sufficienti a distruggere decine di volte il nostro pianeta. Scienza e tecnologia possono essere usate bene o male: dipende dalle scelte dei politici, che non sempre sono ben informati sulle possibilità che stanno maturando nei laboratori di ricerca. L’uomo deve trovare soluzioni per uno sviluppo sostenibile: al problema delle fonti di energia, per il rispetto dell’ambiente, per la convivenza pacifica. Le nanoscienze e le nanotecnologie aprono opportunità fino a ieri inimmaginabili. È però fondamentale che la cultura scientifica, sorretta da valori sociali, si diffonda in modo capillare nell’intero pianeta. Internet e gli altri mezzi di comunicazione diventano perciò uno strumento prezioso come dimostra per esempio l’iniziativa Vega Science Trust (www.vega.org.uk) che ha prodotto oltre 150 programmi, la metà diffusi anche dalla Bbc. La vera sfida, dunque, è di tipo educativo e formativo. La vinceremo?


05 Piero Angela - Il paese senza figli 2008-12-18
L’Italia è fra i paesi dove nascono meno figli. E questo sta portando a conseguenze traumatiche. Perché in questo caso non si tratta più di una sana e auspicata regolazione delle nascite e quindi della popolazione (che comunque in Italia sta avvenendo) ma di una distorsione pericolosa, soprattutto per la velocità con cui sta verificandosi. Il punto chiave della questione è quello del crollo delle nascite, che rischia di mettere in seria crisi il nostro paese e più in generale l'Occidente.
Soprattutto se messo in relazione con un costante (per quanto benvenuto) innalzamento dell'età media (cioè della speranza di vita) e un conseguente invecchiamento della popolazione. Il rapporto fra popolazione attiva e popolazione passiva diventa così una delle questioni decisive per lo sviluppo del nostro paese, da inserire peraltro nell’ambito del boom demografico dei paesi emergenti e dell'alta natalità delle famiglie extracomunitarie immigrate in Italia.


06 Laura Beani - Cuccioli: giocando s'impara 2009-01-08
Che cos’è il gioco? “Nessun concetto comportamentale si è rivelato peggio definito, più elusivo, più controverso e persino più antiquato”, ha scritto il grande biologo evoluzionista Ed Wilson.
Tutti pensiamo di saper riconoscere un animale che gioca, ma i contorni del fenomeno sono sfuggenti.
Nel gioco si mescolano comportamenti bizzarri, esagerati, gratuiti, apparentemente privi di una finalità. Eppure tutto si svolge in modo stranamente “serio”. Il gioco riguarda i cuccioli più che gli adulti, e quelle specie con prolungate fasi di crescita e apprendimento, con cure parentali, interazioni sociali, abitudini alimentari che inducono ad un sottile sfruttamento dell’ambiente: quindi i mammiferi – anzitutto i primati – ma anche molti uccelli, e il ventaglio sta ora allargandosi fino ad insospettabili insetti sociali, molto poco giocosi: le vespe! Perché sacrificare tempo, energia e sicurezza per giocare? Qual è – nello scenario dell’evoluzione – il suo valore adattativo? Esplorare il gioco negli animali è affascinante proprio perché le domande sono più delle risposte.


07 Franco Becchis - I soldi in tasca: arrivare al 27 2009-01-15
Qual è il nesso tra un assegno e un ombrello prestato? La fiducia, il lubrificante degli affari, ma anche della felicità. Perché è più difficile riparare un bagno che rifarlo?
Gli idraulici lo sanno bene: accettano o rifiutano i lavori secondo una certa logica, e i guasti sono sulla lista nera. Perché affidarsi ai ragazzi per le prevendite dei biglietti delle discoteche? Semplice i giovani hanno buone informazioni e parlano molto fra loro. Davvero scambiare biscotti simili fra Italia e Olanda è follia come dice Grillo, che propone di scambiarsi le ricette e fermare i camion? Non proprio: se non ci fosse scambio di merci simili fra aree diverse non potremmo mai fare colazione con 1 euro. La terminologia finanziaria ha inventato nomi grotteschi come "securitization", che va letto non come "mettere al sicuro", ma come "opacization": compito di un economista di strada è anche ridare un nome semplice alle cose e guidarci tra trappole e vantaggi del mercato. Osservando ciò che succede in negozi, banche, bar o ai caselli autostradali possiamo capire le ragioni profonde del comportamento economico quotidiano. Insidie e opportunità ci tallonano tutto il santo giorno, e spesso si scaricano sulla quarta settimana, quando si fatica a far quadrare i conti. Successi o delusioni spesso dipendono dall’informazione e dalla fiducia, beni purtroppo non esposti sugli scaffali dei supermercati.


08 Richard Robert Ernst - Le spie magnetiche 2009-01-22
La Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) è una tecnica già premiata con il Nobel che usa i nuclei atomici come “spie magnetiche” per esplorare una vasta gamma di materiali, inclusi i tessuti viventi e in particolare gli organi del corpo umano. Questo strumento esplorativo ha assunto un’importanza primaria nella fisica dei solidi, in chimica organica e inorganica, nella biologia molecolare, e forse ancora di più in medicina clinica nella forma di Risonanza Magnetica (MRI). Quest’ultimo grande successo della risonanza magnetica dipende dal fatto che è una tecnologia molto poco invasiva e tale da permettere di osservare gli organi nel loro normale funzionamento. Tra le applicazioni più interessanti c’è la visualizzazione dei processi di pensiero nel cervello umano. Ne è scaturito un quadro rivoluzionario del nostro organo più complesso e meno conosciuto. La conferenza racconterà lo sviluppo storico e le recenti applicazioni delle più sofisticate tecniche per ottenere immagini tramite risonanza magnetica.


09 Tullio de Mauro - La cultura degli italiani 2009-01-29
In Italia il 5% degli adulti è del tutto analfabeta, il 33% semianalfabeta e un ulteriore 33% rischia di ripiombare in questa condizione. Tirando le somme, trentadue milioni d’italiani hanno un’insufficiente competenza alfabetica e aritmetica funzionale. Mentre in Europa la media supera di poco il 50%, in Italia siamo sopra i 70 punti. I due terzi della popolazione italiana non legge mai né un libro né un giornale mentre in molte zone del sud e nelle periferie delle grandi città il problema dell’abbandono scolastico è ancora a livelli molto alti. Un’antica tara che pesa ancora oggi è considerare cultura soltanto quella classica e letteraria. Invece è ovvio pensare che nella cultura esista anzitutto una componente scientifica, con accanto una componente tecnica che sostiene a sua volta le culture di tipo umanistico. Che fare? De Mauro, stimolato dai dati di recenti indagini proposti da Massimiano Bucchi, analizzerà mezzo secolo di vita del nostro paese e descriverà le trasformazioni della ricerca, dell'insegnamento, dell'informazione, dell'idea stessa di cultura e di sapere.


10 Margherita Hack - Una vita tra le stelle 2009-02-05
L’Onu ha proclamato il 2009 “Anno Internazionale dell’Astronomia”. Una scelta ben motivata: esattamente quattro secoli fa Galileo Galilei puntava al cielo il piccolo cannocchiale che si era costruito e scopriva le montagne della Luna, le stelle della Via Lattea, i satelliti di Giove, le macchie solari e altre meraviglie dell’universo. Da allora gli strumenti dell’astronomo si sono molto evoluti. Il telescopio di Galileo aveva una lente da 2 centimetri, oggi si progettano telescopi da 40 metri e una flotta di satelliti ha aperto nuove finestre che ci mostrano il cielo nei raggi infrarossi, ultravioletti, X e gamma, mentre decine di navicelle hanno esplorato il Sistema Solare sorvolando pianeti, asteroidi, comete. Margherita Hack ha vissuto in prima persona e da protagonista l’incredibile sviluppo dell’astronomia e dell’astrofisica degli ultimi cinquant’anni. In dialogo con Piero Bianucci ne rievocherà le tappe più importanti e indicherà i grandi problemi che gli astronomi si preparano ad affrontare.


11 Piergiorgio Odifreddi - (Ri)leggere Darwin 150 anni dopo 2009-02-12
Il 27 dicembre 1831 la nave Beagle salpò dall’Inghilterra con a bordo un passeggero d’eccezione, il giovane Charles Darwin, per un giro del mondo che durò cinque anni. In quel viaggio Darwin raccolse dati naturalistici di ogni genere, e tornato in patria si mise a esaminarli, arrivando, nel suo capolavoro, L’origine delle specie (1859), alla conclusione che le specie vegetali e animali non sono state create indipendentemente l’una dall’altra una volta per sempre, ma si sono evolute nel tempo.
Benché L’origine delle specie non facesse che un fugace riferimento all’uomo, era chiaro che la teoria dell’evoluzione minava alla radice la sua pretesa di essere stato creato “a immagine e somiglianza di Dio”, e faceva supporre invece una sua discendenza da qualche progenitore comune delle grandi scimmie. Queste idee eretiche vennero apertamente sviluppate nell’altro grande capolavoro di Darwin, L’origine dell’uomo e la selezione sessuale (1871). Per celebrare il bicentenario della nascita di Darwin, che cade proprio il 12 febbraio, e coincide anche con il centocinquantenario della pubblicazione de L'origine delle specie, leggeremo vari brani delle opere del grande naturalista, e discuteremo l'impatto e le reazioni che esse hanno avuto nella scienza e nella società.


12 Vincenzo Balzani - Il dedalo energetico 2009-02-19
Utilizziamo energia in ogni istante della giornata, magari senza accorgercene, anche quando dormiamo, con un’abbondanza mai goduta da nessun’altra generazione nella storia umana. Ma che cos’è l’energia? I nostri consumi possono aumentare all’infinito? Quali e quante riserve energetiche ospita ancora l’astronave Terra?
L’effetto serra e il riscaldamento globale del pianeta con conseguenze potenzialmente disastrose, sono fenomeni ormai noti a tutti. Molti esperti concordano sul fatto che sarà inevitabile utilizzare altre fonti, che non influiscano in modo così violento sull’ambiente e non siano destinate a esaurirsi presto. Orientarsi nel dedalo delle fonti di energia non è semplice: dal petrolio ai biocombustibili, dal solare al nucleare, dagli aspetti economici a quelli sociali. Tutti elementi che concorrono a disegnare uno scenario energetico possibile per la nostra fragile e complessa civiltà. Il Sole è, di fatto, una stazione di servizio inesauribile, che fornisce energia gratuitamente, in modo abbondante e senza sostanziali discriminazioni fra le varie nazioni della Terra. Imparare a usarlo è la sfida del secolo.


13 Fabrizio Benedetti - Il 13° mistero, l'effetto placebo 2009-02-26
Com’è possibile che una zolletta di zucchero o il credere nelle proprietà benefiche di una sorgente d’acqua possano avere effetti terapeutici? Fino a pochi anni fa si diceva che ciò era dovuto ad un “effetto placebo” (in latino placebo significa “piacerò”, futuro del verbo piacere), senza in realtà comprendere esattamente in che cosa consistesse. Negli ultimi anni si è cominciato a studiare il cervello dei pazienti che migliorano in seguito all’assunzione di un placebo, cioè di una sostanza senza effetti terapeutici, che però il paziente crede sia un potente farmaco. La cosa sorprendente che è emersa consiste nel fatto che credere in una terapia e l’aspettarsi da essa un beneficio, attiva gli stessi meccanismi biochimici messi in azione dai farmaci che assumiamo quotidianamente. La rivista britannica “New Scientist” (n° 2670 del 20 agosto 2008) annovera l’effetto placebo fra i più importanti 13 “misteri” della scienza moderna, insieme con quelli dell’astrofisica, della cosmologia, :shifty: della coscienza e del libero arbitrio.


14 Agostino Mathis - Energia nucleare: pozione futuro? 2009-03-05
Entro fine secolo gli abitanti della Terra aumenteranno dagli attuali 6,7 a oltre 10 miliardi di individui e sempre più servirà energia. Di fronte a questo problema Mathis fa un ragionamento e una proposta che non mancheranno di far discutere. Le fonti rinnovabili, apparentemente promettenti, in realtà risultano le opzioni energetiche col massimo impatto sul territorio. Nessuna di queste energie (a parte forse alcune soluzioni per l'idroelettrica) soddisfa, infatti, le due "leggi" che hanno regolato lo sviluppo delle tecnologie energetiche nel corso dell'era industriale: 1) una crescente "densità di potenza" nei generatori; 2) la "legge di scala" per cui un impianto di taglia quattro volte più grande costa soltanto il doppio, e quindi il costo del kWh, per la parte riguardante l’investimento, si dimezza. Non restano quindi che due opzioni realistiche: impianti termoelettrici a zero emissioni e/o impianti nucleari. La fissione di 1 kg di 235U produce una quantità di energia pari a quella fornita dalla combustione di 3000 tonnellate di carbone, senza emettere anidride carbonica. Sarà il “nuovo nucleare” a risolvere la crisi energetica e ambientale?



Le registrazioni video sono disponibili a:
www.giovediscienza.it/old/giosci23....iovediscienza23

I file MP3 convertiti dal video sono disponibili a:
https://mega.nz/#F!aa53BYQb!1GzWv264Hd778ShrM5M7yA


Edited by Elrond_55 - 2/12/2018, 12:35
 
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