PODCAST HALL

BERGAMO SCIENZA, Edizione 2010

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 13/11/2017, 16:19
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
1,341
Location:
San Antonio, TX

Status:


2010



Le registrazioni video sono disponibili a:
https://vimeo.com/album/1676588

I file MP3 convertiti dal video sono disponibili a:
https://mega.nz/#F!1pQAiQwY!BIt5ottHMgA8R62c9u7wgQ


07 - Cellule artificiali
Nel maggio di quest’anno è stata costruita in laboratorio la prima cellula artificiale, controllata un Dna sintetico e in grado di dividersi e moltiplicarsi proprio come qualsiasi altra cellula vivente. Il risultato, pubblicato su Science, è stato ottenuto negli Stati Uniti, nell’istituto di Craig Venter. Si comincia a intravedere la realizzazione di uno dei sogni di Venter: costruire batteri salva-ambiente con un Dna programmato per produrre biocarburanti o per pulire acque e terreni contaminati. La sequenza genomica di un batterio è stata selezionata da un database genetico, poi è stato ricostruito chimicamente il genoma, aggiungendovi anche nuove sequenze. Il genoma artificiale è stato poi inserito in un batterio svuotato del suo Dna ottenendo una nuova forma di vita che funziona e si riproduce. La cellula così creata, infatti, prima non esisteva, e il suo genoma è diverso da quello del batterio esistente in natura.
relatori: Craig Venter biologo e imprenditore, U.S.A.; Edoardo Boncinelli presidente Comitato Scientifico BergamoScienza; Gianvito Martino Comitato Scientifico BergamoScienza
si ringrazia: Credito Bergamasco

10 - La storia di Ardi la nostra antenata più antica
Dalla prestigiosa rivista scientifica Science è stata definita come la più importante scoperta scientifica del 2009. In Etiopia, un team di ricercatori provenienti da tutto il mondo ha scoperto l’Ardipithecus ramidus, meglio noto come Ardi: una specie di ominide vissuta oltre 4,4 milioni di anni fa e più antica di oltre un milione di anni rispetto a Lucy. I ricercatori protagonisti di questa scoperta ci racconteranno come Ardi abbia una forma non specializzata e come l’analisi di cranio, denti, pelvi, mani, piedi, e altre ossa riveli un «mix» di tratti primitivi che Ardi condivide con i suoi progenitori, i primati del Miocene, ma che rivela anche caratteristiche presenti solo in ominidi di epoche posteriori. Ardi, dunque, non è né uno scimpanzé né un uomo.
relatore: Giday WoldeGabriel geologo, Los Alamos National Laboratory
introduce: Anna Paganoni Museo di Scienze Naturali
E. Caffi di Bergamo
si ringrazia: Camera di Commercio di Bergamo

12 - Homo sapiens?
La rappresentazione porta in scena un dialogo sulla storia dell’uomo, dalle sue origini alla "modernità", raccontata da chi più di tutti si è occupato di ricostruirne, attraverso il metodo scientifico, l’evoluzione e i fenomeni che l’hanno determinata: Luigi Luca Cavalli-Sforza. Il dialogo teatrale sarà condotto dal figlio, Francesco Cavalli-Sforza, che interrogherà il padre sui momenti più significativi dello scenario evolutivo, non ultimo lo sviluppo del linguaggio, che ha consentito all’uomo di divenire, se non più saggio, certo più capace rispetto ai suoi antenati. Uno dei momenti più significativi, di alta e immediata comunicazione che l’Homo sapiens ha prodotto, da quando ha imparato a parlare, è la poesia. Si è pensato così di intercalare alla narrazione la lettura di alcune poesie, prendendo come riferimento l’800- 900 italiano, da parte di uno dei maestri più importanti e universalmente riconosciuti del teatro di prosa italiano: il maestro Piero Mazzarella.
si ringrazia: Camera di Commercio di Bergamo

09a - L’ Agenzia Spaziale Europea e l’accesso globale allo spazio
Il rientro atmosferico costituisce un elemento fondamentale dell’accesso globale allo spazio, accesso che comprende sistemi di lancio e messa in orbita e sistemi di rientro per il ritorno dalla stessa. Pertanto per garantire all’Europa l’accesso globale allo spazio è necessario consolidare la capacità di realizzare sistemi di rientro, puntando in particolare a rafforzarne flessibilità e affidabilità. Il progetto dell’Intermediate eXperimental Vehicle (IXV) s’inserisce in questa logica, con l’obiettivo sia di verificare in volo le prestazioni di un veicolo sperimentale concepito per effettuare un ritorno dall’orbita in modo controllato, manovrato e, dunque, flessibile, che di sperimentare una missione europea "globale" in cui la fase di ascesa equatoriale è realizzata attraverso l’utilizzo del nuovo razzo di lancio europeo VEGA.
relatori: Giorgio Tumino IXV Programme Manager, Agenzia Spaziale Europea (ESA); Ilaria Zilioli IXV Contracts Officer, Agenzia Spaziale Europea (ESA)
collaborazione: Agenzia Spaziale Europea

11 - Siamo quello che ricordiamo
E’ guardando una specie di lumaca di una trentina di centimetri di lunghezza per tre chili di peso che cinquant’anni fa il neuroscienziato Eric R. Kandel fondò le neuroscienze moderne. Grazie all’Aplysia, questo è il nome della lumaca, Kandel scoprì come l’apprendimento dipende dalla nostra capacità di rinforzare le connessioni tra i neuroni, le cosiddette "sinapsi", e non i neuroni stessi. Questa scoperta, che nel 2000 valse a Kandel il premio Nobel per la medicina e che condivise con Arvid Carlsson dell’Università di Goteborg e con Paul Greengard della Rockefeller University, gettò le basi per quello che oggi chiamiamo plasticità cerebrale, cioè la capacità di modificare incessantemente il nostro cervello in risposta alle esperienze. Psichiatra prima, neuroscienziato poi, Kandel ci parlerà di un argomento che lui stesso ama sintetizzare in una frase «Siamo ciò che siamo in virtù di ciò che abbiamo imparato e che ricordiamo».
relatore: Eric R. Kandel Premio Nobel per la Medicina nel 2000, Columbia University, New York, USA
introduce: Edoardo Boncinelli Comitato Scientifico BergamoScienza
si ringrazia: Dompé

35 - Oltre la terza dimensione
Grazie alla ricerca del matematico Thomas Banchoff si realizza per la prima volta intorno agli anni settanta il modello geometrico dell’ipercubo. L’ipercubo è un modello geometrico appartenente alla quarta dimensione, è costituito da 8 cubi: uno interno, l’altro esterno e 6 cubi che prendono forma di piramide tronca, per la deformazione prospettica. La struttura geometrica dell’ipercubo si ottiene da una serie di regolari proiezioni interne ed esterne dell’immagine stessa del cubo, che generano attraverso le proprietà fisiche della luce una proiezione appartenente a una dimensione successiva rispetto alla terza.
relatore: Thomas Francis Banchoff matematico, Brown University, Providence, U.S.A. -
introduce: Stefano Paleari Università degli Studi di Bergamo

32 - PhD Day
Sono circa 50 i giovani a cui il Rettore dell’Ateneo di Bergamo, Stefano Paleari, insieme ad altri ospiti illustri, conferirà il titolo di "Dottore di ricerca" per il 2010. L’Ateneo è orgoglioso di presentare questi giovani Dottori, una preziosa risorsa di innovazione non solo in ambito lombardo, ma che rilancia il nostro Paese in un contesto europeo e internazionale. Con questa cerimonia, l’Università di Bergamo desidera consolidare il proprio rapporto con il territorio, avvicinando il pubblico all’alta formazione universitaria - il cosiddetto "terzo livello" - previsto nell’ordinamento italiano e funzionale all’acquisizione di competenze e conoscenze necessarie per esercitare attività di ricerca avanzata presso gli enti pubblici e i soggetti privati.
partecipano: Stefano Paleari Rettore dell’Università di Bergamo; Martin Chalfie Premio Nobel per la Chimica 2008; Gianpietro Cossali prorettore alla ricerca dell’Università degli Studi di Bergamo; Lucio Cassia Comitato Scientifico, BergamoScienza
organizzazione: Università degli Studi di Bergamo
collaborazione: Associazione BergamoScienza

38 - Energia e sostenibilità, un matrimonio possibile
Nella storia dell’uomo la possibilità di accedere a forme di energia, disponibili in quantità crescente e di semplice utilizzo, è andata di pari passo con il progresso economico e sociale e con una qualità della vita sempre più elevata. Come tutte le storie importanti, però, il rapporto dell’uomo con l’energia è costellato di errori e problemi, corretti, in buona parte, dalla ricerca tecnologica e dalla conoscenza.
Oggi viviamo una situazione in cui decenni di progresso e crescita hanno portato a un utilizzo intensivo delle fonti fossili di energia. Tuttavia, ci siamo accorti che continuare a replicare questo modello potrebbe causare gravi conseguenze climatiche e danni all’intera umanità. D’altra parte, paesi emergenti e popolazioni ancora in condizioni di povertà premono per avere accesso a fonti di energia moderne, che garantiscano una migliore qualità della vita. Si pone, quindi, un nuovo e pressante problema di convivenza. Ma il matrimonio non si può sciogliere e gli accordi internazionali, per quanto utili, pongono obiettivi difficili da raggiungere e rispettare, e non rappresentano una soluzione. Solo puntando con forza e convinzione su ricerca e conoscenza si potrà garantire un futuro felice a questo connubio.
relatori: Umberto Vergine Senior Executive Vice President, Studi e Ricerche ENI
modera: Andrea Moltrasio Associazione Bergamo-Scienza
organizzazione: Associazione BergamoScienza
collaborazione: Associazione Europea Rotary per l’Ambiente
si ringrazia: Confindustria Bergamo

41 - Il clima, dilemma o inganno
Quello che gli scienziati e i politici non vi diranno sul riscaldamento globale. La risposta del mondo al cambiamento climatico è fallimentare. La relazione tra l’uomo e l’ecosistema è biunivoca: gli uomini hanno un effetto sul pianeta e il sistema terrestre ha un effetto su di noi. Questa simbiosi è caratterizzata da fattori empirici complessi e incertezze, la più intensa delle quali è il dibattito sul riscaldamento globale degli ultimi anni. In questo dibattito c’è molto… calore, ma poca luce. Roger Pielke suggerisce che prima dovremmo capire perchè l’approccio attuale ha fallito e quindi considerare alternative migliori.
relatore: Roger A. Pielke Jr. Centre for Science and Technology Policy Research, Colorado, U.S.A.
introduce: Giancarlo Nicola Associazione Europea Rotary per l’Ambiente
organizzazione: Associazione BergamoScienza
collaborazione: Associazione Europea Rotary per l’Ambiente
si ringrazia: A2A

42 - Scienza, clima ed energia
Il riscaldamento globale è un problema complicato. Innanzitutto, il globo si sta realmente riscaldando in modo significativo? Tutto ciò è causa dell’uomo? Infine, può l’uomo modificare intenzionalmente il clima in modo favorevole riducendo il biossido di carbonio? Nella scienza, la prova di un effetto richiede un esperimento eseguito sotto stretto controllo, ripetuto e verificato molte volte. Il clima ha troppe variabili perché le sue modificazioni possano essere provate in modo assoluto. Misuriamo solo delle variabili che si correlano, come il biossido di carbonio e l’aumento di temperatura. Questa non è una prova, è solo una indicazione.
relatori: Alfonso Sutera Dipartimento di Fisica, Università degli Studi di Roma "La Sapienza"; Cesare Marchetti International Institute for Applied Systems Analysis, Laxenburg, Austria
modera: Renato Angelo Ricci Comitato Scientifico BergamoScienza
organizzazione: Associazione BergamoScienza - collaborazione:
Associazione Europea Rotary per l’Ambiente - si ringrazia: A2A

50 - Architettura delle emozioni umane
Sostenitore di quella branca delle neuroscienze che lui stesso ha definito neuroscienze sociali, John Cacioppo, partendo dal presupposto che l’uomo durante la sua evoluzione ha sviluppato parallelamente quei comportamenti sociali che gli hanno permesso di evolvere con quelle strutture ’fisiche’ (genetiche, cellulari, ormonali) che permettono la riproduzione e quindi l’evoluzione della specie, si pone come obiettivo quello di capire come i processi biologici sostengono e implementano i processi sociali e il comportamento. Le neuroscienze sociali rappresentano quindi un sistema di studio interdisciplinare che usa concetti biologici per spiegare fenomeni sociali. Da questo punto di vista, le emozioni sono sicuramente, all’interno del comportamento umano, una delle aree più affascinanti e che meglio esemplificano i legami tra fenomeni biologici e comportamenti sociali.
relatore: John Cacioppo fondatore e direttore del Dipartimento di Scienze cognitive e Neuroscienze sociali, University of Chicago, U.S.A.
introduce: Stefano Cappa Università Vita-Salute San Raffaele, Milano
si ringrazia: 3V Green Eagle

53 - La proteina verde fluorescente
Martin Chalfie ha avuto l’idea di usare la "proteina verde fluorescente" come marcatore di sonde a DNA. Questa molecola è estratta da un piccolo nematode e diventa verde quando viene esposta a una luce blu. Chalfie ha trovato il modo di attaccare la GFP alla sequenza "promoter" di un gene, che attiva il gene quando la cellula necessita di una certa proteina. In tal modo è riuscito ad avviare la produzione della GFP ogni volta che il gene viene attivato. "Ho immediatamente pensato che in questo modo si potessero osservare i processi biologici negli animali vivi, mentre fino ad allora per farlo bisognava sacrificare un animale e trattare i tessuti con sostanze chimiche per visualizzarne le proteine e i relativi geni". Da allora è stato possibile capire come e quando vengono attivate le proteine in una cellula e se queste possono essere utilizzate come bersaglio di nuovi farmaci destinati ad agire solo su cellule malate.
relatore: Marty Chalfie Premio Nobel per la chimica 2008, biologo, Columbia University, New York, U.S.A.
moderatore: Robert Perlman University of Chicago, U.S.A.
si ringrazia: Fondazione Banca Popolare di Bergamo

49 - Neurofilosofia dai primi passi alle prospettive future
Patricia Churchland è considerata tra i principali fondatori di quella branca delle neuroscienze definita con il termine di ‘neurofilosofia’. Secondo lei per capire la mente dobbiamo comprendere il funzionamento del cervello. Dal 1986 in poi la Churchland tenta di delineare un percorso di ricerca che sia in grado di unire ambiti conoscitivi tradizionalmente separati facendo leva sulle nuove tecniche d’indagine dedicate allo studio del cervello. Possono le conoscenze biologiche rivelarsi ininfluenti rispetto alla costruzione di una teoria delle proprietà mentali? Può una scienza della coscienza affermarsi indipendentemente dagli sviluppi delle neuroscienze cognitive?
relatore: Patricia Smith Churchland University of California, San Diego, U.S.A.
introduce: Michele di Francesco Università Vita-Salute San Raffaele, Milano
si ringrazia: Fondazione Italcementi

52 - Vivere in un mondo di rete
Negli ultimi decenni, una nuova disciplina definita "scienza delle reti complesse" ha iniziato a trasformare il modo di comprendere alcuni aspetti della vita e del mondo, dalla diffusione delle malattie alla vulnerabilità di Internet. L’esplosivo sviluppo di questo settore ha moltiplicato i modi con cui le persone possono interagire in tutto il pianeta, e ha permesso agli scienziati di riconoscere che, per comprendere problemi legati alle scienze materiali, all’ecologia o alla genetica umana, è necessario studiare le molte interconnessioni esistenti tra cause ed effetti.
Lo scrittore e scienziato Mark Buchanan discuterà delle promesse legate a questa nuova scienza, insieme a due dei suoi interpreti principali, i fisici Alessandro Vespignani e Guido Caldarelli. In una tavola rotonda si esploreranno i modi in cui la scienza delle reti complesse porterà gli scienziati a svelare misteri ancora irrisolti, come il segreto della vita, e aiutare i governi a trovare adeguate risposte alle più terribili minacce del nostro tempo, come le epidemie.
relatore: Guido Caldarelli Dipartimento di Fisica, Università La Sapienza, Roma; Alessandro Vespignani Indiana University School of Informatics, Bloomington, U.S.A.
moderatore: Mark Buchanan fisico e scrittore, U.K.
si ringrazia: Confindustria Bergamo

92b - Architetture di carta
Shigeru Ban, persona e professionista di straordinaria creatività, ha posto in varie occasioni la propria intelligenza al servizio di cause umanitarie: la profonda sensibilità nei confronti delle popolazioni colpite da gravi disastri lo ha portato a progettare le "Paper Log Houses", costruzioni leggere, riutilizzabili, poco costose e rapide da realizzare, costruite per le vittime del terremoto di Kobe, in Giappone, poi riproposte in Turchia nel 2000 e in India nel 2001. In patria ha saputo reinterpretare e attualizzare i temi fondanti della tradizione architettonica giapponese e nel mondo si è distinto per diverse architetture tra cui spiccano il Padiglione dell’Expo di Hannover 2000, la nuova sede del Centro Pompidou a Metz e l’Aspen Art Museum in Colorado. Shigeru Ban è divenuto famoso anche per aver sviluppato un modello di struttura portante in tubi di cartone riciclato, coi quali ha costruito abitazioni d’emergenza.
relatore: Shigeru Ban architetto, Visiting Professor Harvard University Graduate School of Design
introduce: Maria Rosa Ronzoni Università degli Studi di Bergamo
si ringrazia: Fondazione Italcementi

84 - Il caso Nazareth tra archeologia e storia
La ricerca "di" Gesù è indissolubilmente abbinata alla ricerca "su" Gesù. Ce ne parlano gli scritti canonici, redatti a ridosso degli eventi, cristallizzando la memoria di alcuni testimoni oculari. Intorno a Lui ruotano le frammentarie testimonianze apocrife, riflesso della ricerca e degli orientamenti dottrinali delle prime comunità cristiane, sorte in ambienti culturali differenti e talvolta contrapposti. In quanto elemento scientifico, il dato archeologico è soggetto a interpretazioni storiografiche e a mediazioni culturali, ma rimane pur sempre una fonte, un documento a disposizione per ricostruire il personaggio storico di Gesù di Nazareth e il suo ambiente.
L’Archeologia, intesa come scienza storica, ebbe in Terra Santa una delle prime palestre in cui affinò la sua metodologia. Da allora si sono succedute scoperte piccole o clamorose, occasionali o sistematiche che hanno apportato un tassello in più per ricomporre l’affascinante mosaico sul rabbino itinerante di nome Yeshua - questo il nome di Gesù in lingua semitica - nato nella "Città di Davide" a Betlemme di Giudea e vissuto in un villaggio marginale della Galilea chiamato Nazareth.
relatore: Eugenio Alliata archeologo, Studium Biblicum Franciscanum, Gerusalemme
introduce e modera: Carlo Dignola giornalista

89 - Il trapianto di organi dagli animali
Il problema principale nei trapianti è il rigetto da parte del sistema immunitario: se l’organo proviene da un’altra specie, il corpo non lo riconosce e lo rifiuta. Oggi è possibile "costruire" geneticamente gli animali in laboratorio per ovviare a questo problema. Quando si parla di xenotrapianto ci si chiede subito se può avere successo; la risposta è, per i più, positiva. Sorge quindi un’ulteriore domanda: quanto costa? Prima di essere trapiantato in un corpo umano, l’organo animale deve essere "testato" su un primate e quest’operazione è molto costosa. Alcuni ribattono, intoltre, che tale metodica non rispetta i diritti degli animali. Se la nostra società ammette gli animali come fonte di cibo, potrebbe considerarli anche una potenziale risorsa per salvare vite umane?
relatori: Jeffrey Platt Biomedical Sciences Research, Università del Michigan, U.S.A.; Maria Luisa Lavitrano Università degli Studi di Milano-Bicocca; Cesare Galli Università degli Studi di Bologna
moderatore: Giuseppe Remuzzi Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri
si ringrazia: Argomm Group spa

92 - Infezioni che viaggiano dagli animali all’uomo
Prevenire le malattie animali per migliorare la salute umana.
relatori: Rino Rappuoli direttore globale della ricerca sui vaccini, Novartis Vaccines & Diagnostics, Siena; Ilaria Capua direttore del dipartimento di virologia, Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Padova
moderatore: Lisa Vozza divulgatrice scientifica e Scientific officer, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, Milano
si ringrazia: Luigi Cividini spa

91 - Mente etica e responsabilita criminale
Le nuove scoperte in ambito neurologico possono aumentare la capacità di comprendere le leggi che regolano la nostra società? Come possiamo applicare queste nuove conoscenze e quale impatto possono avere sul futuro del nostro sistema giuridico? I vantaggi sarebbero sostanziali: da un lato il sistema giuridico potrebbe risultare piú accurato e affidabile, dall’altro potrebbe intervenire in modo più efficace e meno pregiudiziale. Il risultato potrebbe essere una società con meno criminali e carceri meno affollati. Tuttavia, senza un’approfondita conoscenza degli aspetti tutt’ora irrisolti della cosiddetta "neuroetica", il sistema giuridico potrebbe anche peggiorare, generando prove ‘attendibili’ che potrebbero mandare in carcere persone innocenti.
L’unico modo per evitare tali rischi è cercare di capire cosa esattamente stia accadendo in ambito scientifico e affrontare i problemi in modo concreto. Ne parliamo con uno dei maggiori neuroscienziati al mondo che per primo si è posto questi problemi, cercando di trovarvi una soluzione.
relatore: Michael Gazzaniga psicologo e neuroscienziato, Università della California, Santa Barbara, U.S.A.
introduce: Gianmaria Ajani Facoltà di Giurisprudenza
Università di Torino
si ringrazia: Università degli Studi di Bergamo

97 - Anna Bonaiuto in 'Le parole di Rita'
Racconto teatrale per voce, immagini e suoni dalla vita e dalle lettere di Rita Levi Montalcini.
Capita spesso che personaggi che raggiungono un’ampia notorietà in età avanzata, si consegnino alla nostra memoria e immaginazione, con l’aura austera dell’età avanzata, quasi che giovani non lo fossero mai stati, sebbene ovviamente così non è. Questo vale di certo anche per Rita Levi Montalcini che, dopo essere stata insignita del Premio Nobel per la medicina è diventata un’icona internazionale stigmatizzata da uno stile inconfondibile. Ma che indefesso impegno e rigore non necessariamente esulino da allegria, umorismo e prontezza di spirito, ce lo conferma la lettura del suo epistolario e della sua biografia e proprio da questa trascinante vitalità, palpitante umanità ed energica giovinezza è sgorgato il desiderio di ricostruire quest’atmosfera per proporre al pubblico un incontro con questa figura straordinaria. Confermando un suo riconoscibile stile, la scrittura registica di Valeria Patera propone un inconsueto intreccio tra parole, immagini e suoni.
progetto e testo: Valeria Patera, Andrea Grignolio
regia: Valeria Patera progetto video: Valeria Spera
disegno luci: Trui Malten
produzione: TIMOS teatro-eventi
si ringrazia: Camera di Commercio di Bergamo, Fondazione Banca Popolare di Bergamo

95 - Il cordone ombelicale come fonte di cellule staminali
Eliane Gluckman eseguì nel 1988 a Parigi il primo trapianto su un bambino di 6 anni affetto dall’anemia di Fanconi, utilizzando il sangue del cordone ombelicale della sorellina appena nata. La maggior parte degli scienziati e dei medici erano molto scettici, dubitando soprattutto che pochi grammi di sangue cordonale potessero contenere un numero sufficiente di cellule staminali per ricostituire il midollo osseo e mantenere in vita il ricevente. Tuttavia il bambino, tuttora vivo e in buona salute, reagì in modo inaspettatamente positivo: il suo midollo osseo e il suo sistema immunitario si rigenerarono completamente. Quest’esperienza pilota aprì al mondo la prospettiva mai pensata prima di usare il sangue del cordone ombelicale a scopo di trapianto. Oggi si calcola che siano già stati effettuati oltre 20.000 trapianti con questa metodica in tutto il mondo e che siano state raccolte e conservate oltre 600.000 unità di sangue cordonale.
relatore: Eliane Gluckman Department of Hematology, Hôpital St Louis, France
modera: Martino Introna Comitato Scientifico BergamoScienza
introduce: Alessandro Rambaldi Unità di Ematologia, Ospedali Riuniti di Bergamo
si ringrazia: OrioCenter - ShoppingCenter

96 - Il linguaggio e la sua evoluzione
Una tradizione di ricerca mette il linguaggio in relazione alla comunicazione, e ritiene che i meccanismi neurologici responsabili del linguaggio si siano evoluti a partire da meccanismi dedicati ad altre funzioni. Per capire la neurobiologia del linguaggio occorre quindi considerare non solo parole e frasi, ma anche scopi, credenze, intenzioni, emozioni e azioni dei parlanti, e considerare i limiti posti da memoria, attenzione e velocità di elaborazione.
Un’altra linea di ricerca si basa sull’esplorazione e la comparazione delle strutture grammaticali con tecniche matematiche, dimostrando che le grammatiche sono sostanzialmente identiche tra loro e sono troppo complesse per essere imparate per imitazione. Inoltre, nessun altro essere vivente utilizza un linguaggio comparabile a quello umano, e se si costruiscono grammatiche artificiali il cervello non le apprende utilizzando la stessa rete neuronale che usa per le lingue naturali; infine, le regole grammaticali non sono motivate da esigenze di comunicazione.
relatore: Steve Small University of Chicago, USA;
Andrea Moro e Stefano Cappa Università Vita-Salute San Raffaele, Milano
si ringrazia: Minifaber

94 - Robotica nelle applicazioni mediche
Dopo la sua nascita, a cavallo degli anni ‘50 e ‘60, la robotica industriale ha perso il suo fascino e non ha suscitato più lo stesso interesse dei primi anni. Da qualche tempo, però, si sta assistendo a una rinascita di questo fantastico argomento. Un recupero dovuto alla consapevolezza che la robotica offre soluzioni a molti problemi della società moderna e opportunità per migliorare vari settori della sanità. La conferenza vuole essere un viaggio nel mondo dei robot in ambito chirurgico e riabilitativo, partendo da un prospetto storico per poi indagare le nuove tecnologie mediche che possono contribuire al benessere della nostra società.
relatore: Stefano Stramigioli Università di Twente, Nederland
introduce: Davide Brugali Università degli Studi di Bergamo
si ringrazia: TecnoWatt

Edited by Elrond_55 - 5/5/2018, 19:11
 
Top
0 replies since 13/11/2017, 16:19   48 views
  Share