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BANDIERA NERA, di Margherita Cattaneo

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view post Posted on 22/3/2017, 06:11
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“Bandiera nera”



Originale radiofonico a episodi della giornalista e scrittrice Margherita Cattaneo e del regista Umberto Benedetto. Attraverso i racconti dei pirati più famosi fra realtà e leggenda, gli autori delineano con garbo un quadro storicamente esatto dell’evoluzione della pirateria dal XIII al XVIII secolo.

1′ episodio - Eustacchio il monacello
Il primo personaggio storico chiamato a narrare le proprie avventure è il francese Eustacchio (1170 c.-1217), nobile rampollo di una famiglia di Boulogne, detto “il monacello” per aver trascorso la giovinezza in un monastero di padri benedettini. A causa di varie vicissitudini sfortunate, fu quasi costretto a darsi alla pirateria, divenendo presto un famoso mercenario che vendette i propri servigi sia al re Giovanni d’Inghilterra che al re Filippo Augusto di Francia. Quando la buona sorte smise di assisterlo, fu sconfitto dagli inglesi in battaglia e finì decapitato.

2′ episodio - Ruggero De Flor
Protagonista di questa puntata è il tedesco Rutger Blum (1267-1305), che italianizzò il suo nome in Ruggero De Flor, vissuto a Brindisi all’epoca di Federico II. Orfano di un falconiere del sovrano, imparò a darsi da fare sin da bambino e dopo aver lavorato al servizio dei Templari, divenne anche lui un Cavaliere. A seguito di una missione portata avanti in modo fraudolento, Ruggero fu espulso dall’Ordine e da quel momento la sua avidità gli prese la mano: divenne pirata e mise insieme la famigerata Compagnia Catalana, un esercito di 6500 uomini capaci di tutto. Dotato di indubbia intelligenza, sfruttò abilmente come mercenario le ostilità fra angioini e aragonesi, e seppe farsi accogliere a sostegno del debole imperatore di Bisanzio, Andronico II Paleologo, di cui riuscì a sposare la figlia. Purtroppo per lui, lo strapotere acquistato con i successi bellici al servizio dell’impero lo rese politicamente troppo pericoloso e Ruggero De Flor chiuse la sua carriera trucidato in una congiura di palazzo.

3′ episodio - Harudi il Barbarossa
Il personaggio di cui si narra in questa puntata è Harudi il Barbarossa (1474-1518), un ambizioso giovane greco che alla morte del padre scelse subito la via più facile per arricchirsi imbarcandosi su di una nave pirata. Dopo i primi successi ingaggiò i suoi stessi fratelli, formando con essi una terribile squadra di predatori: nemici ufficiali erano gli spagnoli, ma nessuno sfuggiva all’arrembaggio dei suoi uomini, guidati dalla sua astuzia oltre che dalla sua abilità marinara. Offrì i suoi servigi al sultano di Tunisi e ne divenne il corsaro, ma nello scontro per riconquistare la città di Bugia al sultano, perse un braccio, che fu sostituito fortunosamente con un arto d’argento munito di uncino. Riuscì a incoronarsi governatore di Algeri e Tunisi pur continuando nelle sue scorrerie piratesche, ma attaccato dagli spagnoli per via di terra, morì ucciso nello scontro.

4′ episodio - La via dell’oro
Questo appuntamento è dedicato al famoso corsaro Francis Drake (1540 c.-1596), divenuto baronetto dopo aver servito, e arricchito a dovere, la regina Elisabetta I. Nel 1572 egli salpò per le Americhe seguendo la via più battuta in quegli anni da coloro che cercavano, insieme all’avventura, una sicura ricchezza. Con le sue azioni di pirateria divenne una costante minaccia per le numerose navi spagnole che, in quei luoghi, avevano i loro molteplici commerci, e la sua fama arrivò alle orecchie della regina, in perenne conflitto con re Filippo II di Spagna. In gran segreto la sovrana affidò a Drake la missione di sabotare i traffici degli spagnoli anche durante i momenti di tregua tra i due regni. La stima e la riconoscenza che il leale corsaro generò in lei gli procurarono onori e riconoscimenti e fecero della sua persona una figura leggendaria.

5′ episodio - Simone l’olandese
In questa puntata dedicata a Simone Danser, conosciuto come Simone l’Olandese (1557-1615), sono in diversi a narrare le sue vicende, oltre a lui stesso: sua madre, sua moglie e suo figlio. Inizialmente votato a combattere gli spagnoli per amor di patria, Simone si convertì ben presto alla pirateria rivelandosi un navigatore straordinario e un predatore temibilissimo. Si arricchì enormemente e la sua potenza lo portò ad avvicinare anche il re di Francia, che ne fece il suo ambasciatore. Quando fu inviato presso il pascià di Tunisi per recuperare numerose navi francesi catturate dai pirati barbareschi, cadde in un’imboscata e venne ucciso dagli eunuchi del sovrano.

6′ episodio - L’Olonese
L’Olonese, nome “d’arte” del pirata più feroce della storia, il francese Giovanni Davis Nau (1634-1671), già da ragazzo prometteva bene, infatti venne cacciato di casa giovanissimo. Imbarcatosi alla volta delle Americhe, inizialmente trovò lavoro presso una piantagione in Martinica, ma poi si unì ai bucanieri che infestavano quelle coste imparando le loro tecniche venatorie e di sopravvivenza. Quando riuscì a impadronirsi di un vascello armato e si mise in proprio, diede prova di una tale crudeltà da sorprendere i suoi stessi colleghi. Il sodalizio con un altro pirata, Michele il Basco, lo portò ad accumulare ingenti ricchezze e molti entrarono a far parte della sua flotta di razziatori, ma un bel momento la fortuna lo abbandonò: a seguito di uno scontro con navi spagnole, fece naufragio nel golfo di Darien, dove fu attaccato da selvaggi cannibali che se lo mangiarono insieme ai suoi compagni.

7′ episodio - La presa di Vera Cruz
Questa puntata è dedicata a tre corsari, il francese Michel de Grammont (1645 c.-1686) e gli olandesi Nicolaes van Hoorn (1635 c.-1683) e Laurens de Graaf (1653 c.-1704), che con il loro sodalizio divennero l’incubo delle navi spagnole nel mar dei Caraibi. Ognuno di loro aveva avuto le sue buone ragioni per darsi alla pirateria: van Hoorn aveva disertato dalla Marina del proprio Paese, de Grammont aveva ucciso un rivale in duello e de Graaf era stato prigioniero di filibustieri e si era convertito a quel tipo di vita. Quando il destino li fece incontrare, i tre capirono subito che unendo le loro forze nessuno li avrebbe battuti e le loro scorrerie divennero inarrestabili. Nel 1683 compirono l’impresa temeraria di assaltare Vera Cruz ricavandone un bottino immenso, ma nel festino sfrenato che seguì, van Hoorn e de Graaf incrociarono le lame e lo scontro si risolse con la morte di entrambi. De Grammont, invece -caso rarissimo per un corsaro!- riuscì a morire nel proprio letto, ma non di vecchiaia, di gotta.

8′ episodio - Una storia di diamanti
Il personaggio di questa puntata è l’inglese John Avery, conosciuto come Long Ben (1653 c.-1696), la cui vita fu segnata da una grande passione per le pietre preziose. Iniziò a lavorare in mare come marinaio della Marina inglese quando l’Inghilterra era alleata della Spagna e la sosteneva nel controllo delle coste peruviane. Come pirata, invece, iniziò qualche anno dopo, capeggiando un ammutinamento per impadronirsi di una nave e veleggiare alla volta del Madagascar, dove prese a intercettare i velieri che trasportavano mercanzie rare per l’Oceano Indiano. Qui fece società coi pirati francesi per depredare il carico di diamanti delle navi del Gran Mogol, e quando scoprì a bordo la figlia del sovrano, la rapì e se la sposò. Divenuto ricco a dismisura tornò in Inghilterra per nascondersi a quanti lo ricercavano, ma venne diabolicamente ingannato e finì i propri giorni in miseria.

9′ episodio - Un monumento per Jean Bart
Originario di Dunkerque, il francese Jean Bart (1650-1702) iniziò la sua carriera in mare come marinaio, ma poi la vita lo portò a divenire corsaro per il re Luigi XIV di Francia. Condivise le sue scorrerie con un avventuriero guascone, tale Claude de Forbin, che gli rimase sempre amico. Insieme divennero un vero tormento per le navi inglesi, olandesi e spagnole, e quando l’Inghilterra riuscì finalmente a catturarli, i due corsari trovarono comunque il modo di fuggire, e questa fuga rese Jean Bart un eroe nazionale. Quando il re gli affidò il compito di rifornire di grano il Paese in un momento di carestia dovuto alle rivalità della Francia con altri Paesi, il corsaro assalì indistintamente tutti i vascelli che ne trasportavano, salvando il suo popolo dalla fame. A Dunkerque, la sua città, nel 1845 fu eretto un monumento per ricordare la sua figura leggendaria.

10’ episodio - ‘700 sul mare
In questa puntata si parla dell’amicizia fra l’irlandese Edward England (1685 c.-1721) e il gallese Howell Davis (1690 c.-1719) che agli inizi del 1700 infestarono le coste africane dell’Oceano Indiano. I due si erano affrontati in uno scontro in mare, ma riconoscendo la lealtà e il valore reciproci erano diventati amici, oltre che compagni di scorrerie. Il primo, England, passò alla storia per la sua scarsa ferocia, infatti evitava sempre di torturare e uccidere i prigionieri, limitandosi a razziarne le imbarcazioni. Forse proprio per questa mancanza di cattiveria finì tradito e abbandonato su di un isola, dove morì miseramente. Il secondo, Davis, era di famiglia nobile e si era arruolato in Marina, ma quando il suo capitano decise di diventare pirata, non poté fare altro che seguirlo. Negli anni in cui la fortuna lo accompagnò riuscì ad accumulare grandi ricchezze, ma alla fine un’imboscata nel Golfo di Guinea stroncò definitivamente la sua invidiabile carriera.

11′ episodio - Due fragili donne
L’inglese Mary Read (1690-1721) e l’irlandese Anne Bonny (1700-1721) furono due donne coraggiose, segnate da un’infanzia infelice, che trovarono la propria realizzazione vivendo come uomini e al di fuori della legge. Mary sin da piccola dovette fingersi maschio per problemi familiari, e in queste vesti arrivò ad arruolarsi su di una nave pirata senza far scoprire la sua vera natura; Anne, invece, dopo un matrimonio sfortunato, finì col divenire l’amante del famoso pirata John Rackham, meglio noto come “Calico Jack”. Le due si incontrarono nel corso di un abbordaggio, divennero grandi amiche e non si separarono più, compiendo scorribande temerarie nel mar dei Caraibi fino a diventare personaggi leggendari.

12′ episodio - Il pirata Barbanera
Chi alimentò le dicerie sulla propria persona fino a diventare quasi un mito fu l’inglese Edward Teach (1679 c.-1718), passato alla storia come “Barbanera” per la barba straordinariamente folta e lunga che gli conferiva un aspetto spaventoso. Marinaio su di una nave corsara, si unì al pirata Benjamin Hornigold, conquistandosi la sua stima e divenendone un fedele alleato. I due razziarono il mare dei Caraibi finché Hornigold si ritirò, e il Barbanera portò avanti da solo l’impresa di spogliare tutte le navi che gli capitavano a tiro. La sua audacia divenne presto famosa, tanto da guadagnarsi il rispetto degli altri pirati e dello stesso corrotto governatore della Carolina, con cui intrattenne rapporti economici vantaggiosi per entrambi. Non tutti i governatorati, però, si piegarono al Barbanera: nel 1718 gli inglesi gli armarono contro una spedizione e il terribile pirata venne ucciso dopo una feroce battaglia.

13′ e ultimo episodio - Il perdono dell’Imperatore
L’ultima puntata della serie è dedicata a una donna, la cinese Ching Shih (1785-1844), considerata il più grande pirata di tutti i tempi. La sua figura esula dalla storia classica della pirateria che, in Occidente, si chiude nel 1700, però, se si considera la portata delle sue imprese e, soprattutto, il modo con cui concluse la sua carriera, nessuno regge al suo confronto. Delle sue origini si sa poco, solo che divenne la moglie di un pirata, Ching, prendendo il comando delle sue navi quando questi morì. Nemmeno il suo vero nome è noto, infatti Ching Shih non significa altro che “moglie di Ching”. Grazie alla sua intelligenza e alla sua abilità strategica fu capace di mettersi a capo di una flotta grandiosa, frutto di una coalizione fra tutti i pirati che infestavano il mar cinese meridionale, e quando l’età la costrinse a cambiare vita, riuscì persino a imporre le sue condizioni all’Imperatore della Cina.

Titolo: Bandiera nera
Autore: Margherita Cattaneo
Regia: Umberto Benedetto
Commenti musicali: Bruno Rigacci
Compagnia di Prosa di Firenze della Rai
Anno: 1954
Emittente / Canale: RAI Secondo programma
Personaggi e interpreti:
Fernando Caiati, Alfredo Bianchini, Adriana Innocenti, Anna Miserocchi, Franco Luzzi, Maria Fabbri, Anna Maria Sanetti, Corrado De Cristofaro, Tino Erler, Marisa Bini, Fernando Farese, Rodolfo Martini, Giorgio Piamonti, Gianni Pietrasanta, Wanda Pasquini, Franco Sabani, Antonio Venturi, Sergio Gazzarrini, Gualberto Giunti.


fonte: www.teche.rai.it/il-teatro-alla-radio/


Link: https://mega.nz/#F!1gMBXTaZ!ZOqxxCQsxxtnvO_4FWnQTw
 
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