Il senso del tempo:
società, scienze, tecnologie
Attraverso i paradigmi delle discipline scientifiche, umanistiche e artistiche si discutono i valori che esso assume per l’individuo nelle diverse culture, nei sistemi economici, nel mondo del lavoro, nell’organizzazione sociale, con particolare attenzione ai cambiamenti introdotti dalle tecnologie ICT [Tecnologie dell'informazione e della comunicazione].
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Agata Spaziante - Apertura dei lavoriprofessore ordinario in Tecnica e pianificazione urbanistica Politecnico di Torino, Presidente Comitato Tecnico Scientifico CSI-Piemonte
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Francesco Remotti - Modelli temporali e categorie di umanitàProfessore di Antropologia Culturale, Università degli Studi di Torino.
www.mediafire.com/?331pzfxugfw25kz“Il tempo nelle scienze”
L’umanità nei secoli si è sempre confrontata con la necessità di misurare e governare il tempo: da un lato la fisica e la matematica hanno ideato strumenti sempre più precisi per suddividerlo, dall’altro le scienze umane ne hanno indagata la natura di oggetto di un processo dicostruzione sociale e culturale.
La società contemporanea è caratterizzata dall’affermarsi di un tempo interiore e soggettivo, legato alla memoria e alle aspettative, dal superamento del concetto assoluto newtoniano, tipico della civiltà moderna occidentale.
La teoria della relatività sancisce un legame indissolubile tra spazio e tempo: si afferma la contemporaneità dei ritmi degli oggetti che si urtano e si pongono in sinergia creando circostanze inaspettate generando così un futuro che non è più la conseguenza di una relazione di causa e effetto, ma un insieme di possibilità.
Anche dal punto di vista scientifico, dunque, l’istante non è più universale, ma diventa la “quarta dimensione”, variabile a seconda del sistema di riferimento, ponendo nuovi interrogativi agli studiosi di tutte le discipline.
Come cambia la percezione di passato, presente e futuro in culture e società diverse e quali sono i riflessi sull’evoluzione del linguaggio (nascita e significato dei termini come “prima”, “ora”, “dopo” …)?
Come si conciliano nella società di oggi il tempo della natura e il tempo dell’uomo?
Quale il rapporto tra il vivere scandito dai battiti uniformi dell’orologio e quello legato alla ciclicità degli eventi naturali?
Tempo e spazio sono le categorie culturali primarie attraverso cui l’essere umano attiva la costruzione dell’identità personale, contestualizza le prime esperienze, modella i ritmi vitali spontanei adattandoli alle esigenze ambientali e sociali: quale rilevanza hanno fattori quali il genere, l’età, le peculiarità caratteriali nella conoscenza sociale del tempo?
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Giulio Giorello - La rivoluzione Spazio/TempoProfessore di Filosofia della Scienza, Università degli Studi di Milano
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Mauro Antonelli - Tempo psicologico e tempo fisico: l’esperienza vissuta della temporalitàProfessore di Storia della Psicologia, Università degli Studi di Milano Bicocca
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Derrick De Kerckhove - Il ruolo dei media nel condizionamento delle strutture spazio-temporali della menteDirettore del McLuhan Program in Culture & Technology – Professore del Dipartimento di Francese dell’Università di Toronto
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Francesco Antinucci - La "tirannide" del tempoDirettore Sezione Processi Cognitivi e Nuove Tecnologie dell'Istituto di Psicologia del CNR
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Cristiano Antonelli - Il tempo in economia: la path dependent complexityDirettore del Dipartimento di Economia “Cognetti de Martiis”, Università degli Studi di Torino
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Sigfrido Leschiutta - Come si misura il tempoProfessore di Metrologia del tempo, Politecnico di Torino - Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica
www.mediafire.com/?7b34vsi787z3s1t“Il tempo nell'arte e nella creatività”
Di fronte allo sgomento suscitato dall’impossibilità di resistere allo scorrere dell’esistenza, i popoli di tutte le epoche hanno cercato nell’arte il proprio riscatto. Ma è davvero possibile collocare un’opera in un tempo sospeso, immobile, eterno?
Il desiderio di scardinare la linearità della successione degli istanti è stato protagonista nei diversi ambiti della creatività umana: in letteratura, in cui la straordinaria avventura del viaggio all’interno della coscienza verso un nostalgico passato che non potrà essere restituito e un futuro carico di aspettative, e gli spostamenti lungo l’asse temporale per raggiungere epoche lontane su fantascientifiche “macchine del tempo” da sempre alimentano l’immaginazione degli scrittori; nel cinema in cui sempre più vengono veicolati messaggi seguendo percorsi di significato e non la sequenzialità degli eventi; nel teatro in cui il tempo dell’azione è fondamentale nel determinare l’espressività del gesto e la costruzione del senso; nella musica, dove il suono è inscindibile dalla nostra sensazione del fluire del tempo.
Quali ripercussioni sta avendo e avrà sulla creazione artistica lo sviluppo dei nuovi media e delle tecnologie informatiche che permettono di sperimentare realtà virtuali in cui le abituali categorie interpretative sono soggette a leggi nuove e il tempo non è più unidirezionale e irreversibile?
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Luisa Castellani e Fabrizio Rosso - Partitura per il tempoCantante e Compositore/Musicista
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Steve Della Casa - Il tempo nel cinema Presidente Film Commission Torino Piemonte
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Domenico De Gaetano - Proiettare il tempo. Il caso della Reggia di VenariaCuratore Volumina Museo Nazionale del Cinema
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Kai Zen - l tempi della scrittura open sourceEnsemble narrativo
www.mediafire.com/?4dcutg9fagf3vj9“Il tempo della vita”
La misura del tempo è standardizzata e riconosciuta ormai dalla maggior parte delle civiltà del mondo, la questione più importante è quella della sua regolazione: chi è il “signore del tempo” oggi?
Al tempo del lavoro nelle comunità rurali, scandito dal succedersi delle stagioni, dalle variazioni meteorologiche, a quello uniforme delle catene di montaggio della produzione massificata nato con la rivoluzione industriale, si sostituisce oggi un tempo più flessibile, personale. Come può l’uomo riappropriarsi del “proprio” tempo se la puntualità e il rispetto di orari condivisi sono ancora imperativi categorici e gli strumenti segnatempo sono diventati onnipresenti nelle attività della giornata?
Scarso e prezioso, il tempo è ormai variabile fondamentale nei sistemi economici ed entra nei processi produttivi al pari di altre risorse, diventando l’oggetto stesso del business nel caso di alcuni media (televisione, radio …).
Ma in una società in cui la rete permette di distribuire la produzione a livello globale e sulle 24 ore, ha ancora senso una concezione della produttività ancorata alla presenza prestabilita sul luogo di lavoro? In che misura i cambiamenti nei sistemi di produzione corrispondono a variazioni delle relazioni spazio-temporali e dell’organizzazione sociale?
La progettazione di luoghi e tempi diversi per il lavoro, ancora oggi cardine attorno cui ruotano i diversi ritmi di tutte le attività, il diffondersi del telelavoro, la valutazione dell’efficienza in base al raggiungimento degli obiettivi e non più alla presenza fisica, porteranno alla progressiva desincronizzazione dei tempi della città, dove è più evidente la simultaneità di ritmi diversi e l’incontro – scontro tra tempi pubblici e privati?
Quali i cambiamenti nel “tempo libero”, indicatore sempre più rilevante del grado di benessere e di qualità della vita?
Nella nostra società è valorizzata la velocità, le nuove tecnologie informatiche rendono possibili esperienze temporali impensabili nei sistemi sociali precedenti: la comunicazione simultaneaanche a grandi distanze, l’abbattimento dei tempi di spostamento tra luoghi lontani.
Ma la necessità di rispettare gli orari, di utilizzare al meglio ogni istante, l’incapacità di sopportare l’intervallo tra un evento e l’altro, i momenti “vuoti”, in cui non accade nulla, quali ripercussioni hanno sull’individuo?
La consapevolezza della fugacità dell’esistenza e dell’inevitabilità della morte, alimentano ilsogno di vincere il tempo: quali i risvolti etici e morali connessi ai progressi nel campo della medicina che hanno reso possibile l’allungamento della vita e il procrastinarsi della vecchiaia?
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Aris Accornero - Il tempo del lavoroProfessore Emerito di Sociologia Industriale, Università di Roma “La Sapienza”
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Domenico De Masi - Tempo di lavoro, tempi della vitaProfessore di Sociologia del Lavoro, Università di Roma “La Sapienza”
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Sandra Bonfiglioli - La città del futuro che già abitiamo è una città del tempo Direttore dell'Area di Ricerca “Urbanistica dei tempi e della mobilità”
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Giulio Pavia - La dimensione e la percezione del tempo geologicoProfessore di Paleontologia, Università degli Studi di Torino
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Vincenzo Tagliasco - Il tempo e la coscienzaProfessore di Ingegneria Biomedica, Università degli Studi di Genova
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Edoardo Boncinelli - Il sogno di vincere il tempoProfessore di Biologia e Genetica, Università Vita-Salute di Milano
www.mediafire.com/?qhde6tjbr9vy6dr il convegno è stato promosso dal Comitato Tecnico Scientifico del CSI-Piemonte Edited by eos1948 - 6/8/2021, 19:03