PODCAST HALL

LA CANTATRICE CALVA, di Eugène Ionesco

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 3/9/2011, 09:23

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


jpg




Ionesco debuttò come commediografo con La cantatrice calva (La cantatrice chauve, 1950), «anticommedia». I protagonisti sono due anonime coppie inglesi: gli Smith e i Martin.
Ecco la prefazione alla scena prima:" Interno borghese inglese, con poltrone inglesi. Serata inglese. Il signor Smith, inglese, nella sua poltrona e nelle sue pantofole inglesi, fuma le sua pipa inglese e legge un giornale inglese accanto a un fuoco inglese". La prima battuta è della signora Smith:"Già le nove. Abbiamo mangiato minestra, pesce, patate al lardo, insalata inglese....".
Improvvisamente entra un pompiere alla ricerca di un incendio da domare. Questo esce, i quattro personaggi imbastiscono una conversazione fitta di luoghi comuni. Il ritmo si fa più incalzante: i quattro urlano le loro battute con i pugni alzati. Le frasi finiscono per diventare suoni senza senso, assonanze, vocali e consonanti isolate. Le luci si spengono. Quando si riaccendono, la commedia ricomincia da capo con i Martin questa volta al posto degli Smith e viceversa. Lentamente il sipario si chiude.
Questi personaggi parlano ma non comunicano, limitandosi a uno scambio di frasi banali e convenzionali, prigionieri del conformismo
La cantatrice calva di Eugène Ionesco, rappresentata a Parigi nel 1950, è il primo esempio di teatro dell’assurdo. La novità assoluta del testo fece sì che all’inizio l’opera fosse accolta con diffidenza; riproposta nel 1955, riscosse un enorme successo, tanto da restare in cartellone per quindici anni consecutivi.
Ionesco aveva deciso di imparare l’inglese e su un manuale di conversazione rimase colpito dall’involontaria comicità dei dialoghi.
Il titolo fu solo un errore di un attore durante le prove.

Lo stesso Ionesco dice de La cantatrice calva:
« Scrivendo questa commedia (poiché tutto ciò si era trasformato in una specie di commedia o anti-commedia, cioè veramente la parodia di una commedia, una commedia nella commedia) ero sopraffatto da un vero malessere, da un senso di vertigine, di nausea. Ogni tanto ero costretto ad interrompermi e a domandarmi con insistenza quale spirito maligno mi costringesse a continuare a scrivere, andavo a distendermi sul canapè con il terrore di vederlo sprofondare nel nulla; ed io con lui».

Nato a Bucarest nel 1912 Eugene Jonescu, rumeno di nascita, ma francese d’adozione è con Samuel Beckett il rappresentante più famoso di quella corrente teatrale contemporanea definita "teatro dell’assurdo". definizione formulata dal critico Martin Esslin e accomuna autori quali Eugène Ionesco (La cantatrice calva, 1950; Il rinoceronte, 1959) e Samuel Beckett (Aspettando Godot, 1952; Finale di partita, 1957; Giorni felici, 1961)


la versione qui condivisa è interpretata da:
Lea Padovani, Alberto Bonucci, Paolo Panelli e Elena da Venezia

www.mediafire.com/?h930i7zj9xaa7i7

 
Top
0 replies since 3/9/2011, 09:23   159 views
  Share