AUTORI PER ROMA, Frammenti per la Città Eterna

La prima edizione di “Autori per Roma” andati in scena al teatro Vascello di Roma, in collaborazione con l’ETI e registrata da Rai Radio 3.


Sono racconti teatrali, tutti dedicati a Roma, un insieme di piccoli frammenti per comporre un poetico mosaico evocativo, che consegni alla
memoria degli ascoltatori ritagli ed immagini della Città Eterna.
Il grande amore e la notevole attenzione che Pier Paolo Palladino (curatore della rassegna) ha da sempre riservato a Roma lo hanno convinto a realizzare un sogno molto particolare: commissionare a diversi autori italiani ed europei la scrittura di racconti brevi sulla città.
Autori pronti a dare forma a ricordi, a profumi, a tracce delle molteplici storie dipanate nelle strade e nelle vicissitudini della gente romana.
Autori che hanno accettato la sfida e consegnato i loro testi aquattro brillanti attori Cristina Aubry, Fabio Bussotti, Alessandra Costanzo e Marco Guadagno.
La rassegna inoltre è stata arricchita dalla partecipazione di tre cantori d'eccezione Laura Curino, Andrea Cosentino e Ascanio Celestini e dalle musiche originali composte per l'occasione dal M° Pino Cangialosi ed eseguite dal vivo da Fabio Battistelli (clarinetto, clarino basso), Pino Cangialosi (pianoforte, fagotto, fisarmonica), Giovanna Famulari (violoncello, voce), Remo Fiore (percussioni, voce).

01) La televisione di Stato di Adriano Vianello 03-05-2004
il racconto cerca di cogliere un aspetto di Roma che è quello per cui migliaia di persone ogni anni convergono sulla casitale come attratte da una carta moschicida, la fatale attrazione per il mondo dello spettacolo.

02) L'attrice presa in prestito di Fabrice Melquiot 04-05-2004
Una donna di fronte a qualcuno che la osserva. Un'anima che si mette a nudo senza copione, sullo sfondo la Roma di San Lorenzo. Monologo per un'attrice di passaggio.

03) L'ultima marinera di Gianni Clementi 05-05-2004
C'è una leggenda che si tramanda di generazione in generazione fra le Tribù Indios, che popolano i fiumi della selva amazzonica. Parla di un delfino: il delfino rosa che, nelle notti di luna piena, si trasforma e bussa alle porte delle capanne affacciate sul fiume, per chiedere in sposa la figlia vergine della famiglia. La ragazza s'innamora perdutamente del giovane ed insieme, mano nella mano, scompaiono nel fiume limaccioso.
Ma a volte accade che il delfino perda l'orientamento ed inconsapevolmente raggiunga la foce del fiume, dove il sale del mare rende l'acqua meno dolce.
Non è raro che il delfino rosa, attirato dai nuovi colori, dal nuovo sapore, in essi si perda....

04) Mamma Colomba di Lucilla Lupaioli 06-05-2004
Racconta di un piccione giovane, curioso e romantico, di come si invaghì di mamma Rosa, di cone la seguì volando sui tetti di Roma e di come riuscì, per un istante, a farle capire che erano fatti della stessa magica sostanza.....

05) Il Glicine della Sapienza di Laura Curino 07-05-2004
All'inizio è un colore. Color glicine. Poi una forma: "I bui festoni del glicine", li chiama Pasolini. Non capivo proprio, leggendo quella poesia, perché Pasolini li definiva "bui"' Adesso quando penso a Roma, penso a tutta quella improvvisa gratuita abbondanza di glicini aggrappata ai muri, agli alberi, ai pali della luce' leggera ma ' se guardi i tronchi ' potente fino quasi a soffocare.
In parte il racconto è autobiografico: parla di una persona gentile e generosa, incontrata in centro, dopo uno spettacolo di strada, all'inizio della mia storia di attrice, avevo forse ventidue, ventitre anni. Questo signore, realmente esistente, per anni ha segnato le mie discese a Roma. Compariva all'improvviso. Tenace ' anche un po' soffocante, a volte. Portatore di gesti improvvisi, gratuiti e generosi.
Nel testo l'ho un po' camuffato, modificato,lui era molto, molto di più, ma spero ne resista la sostanza.
Il racconto è anche il segno di una mia certa diffidenza da figlia della FIAT'"Cosa c'è sotto? Cosa vuole questo qui da me?". Diffidenza stupida. Un giorno i festoni del glicine sono diventati bui anche per me, ho capito bene cosa muoveva
Pasolini a definirli così. Bui' Quel giorno accanto a me ho trovato qualcuno che, se non era un angelo, è quanto di più vicino a quella forma io conosca. Il racconto è un tentativo di ringraziarlo, dovunque sia finita la sua sostanza ora che non è più qui.
Laura Curino

06) Fantomas di GianMaria Cervo 11-05-2004
Un telo cade per rivelare un uomo. Dietro l'uomo che viene rivelato c'è un altro telo e poi un altro uomo e poi ancora un telo. Alla fine la verità che viene scoperta è che tutto sta dentro tutto e il tempo scorre sempre più veloce. L'Europa del 1914 diventa il mondo dei nostri giorni e un grande aereo passa minaccioso tra i palazzi di Roma. Partendo da Fantomas, dal culto che i surrealisti avevano per il criminale senza volto creato da Pierre Souvestre e Marcel Allain e da una serie di fatti di cronaca realmente avvenuti all'inizio del
XX secolo Gian Maria Cervo realizza questo gioco breve e veloce su tempo e identità.

07) L'uccello di legno' di Sonia Antonori 12-05-2004
Roma negli occhi. Sonia Antonori ha scritto per noi "L'uccello di legno", ossia l'incontro con un turista italiano che innesca nell'immaginazione di una vecchia indigena polinesiana una sequenza di visioni allucinate sulla città eterna. L'ipoteca del passato sull'edificio decadente della cultura occidentale.

08) Via Fornovo di Alessandro Trigona 13-05-2004
Parlare di Roma, della sua storia più recente, delle borgate.... lo hanno fatto in molti e, tra i molti, uno in particolare: Pier Paolo Pasolini. Senza volersi minimamente paragonare allo scrittore friulano, questa sera un siciliano, Alessandro Trigona, ci racconterà di un personaggio che in qualche modo ha fatto storia a Roma, in particolare al Quarticciolo: Giuseppe Alfano. Era il
gennaio 1945, quando in una via di Prati, via Fornovo, veniva ucciso il gobbo... il "gobbo del Quarticciolo".

09) Papamobile di Andrea Cosentino 17-05-2004
Andrea Cosentino presenta uno schizzo d'occasione per incontri fugaci nella città eterna.....

10) Sotto la pioggia di Patrizio Cigliano 18-05-2004
Con "Sotto la pioggia" Patrizio Cigliano prova ad andare a fondo, per quanto possibile negli 11 minuti di racconto che Palladino gli ha concesso, nella ricerca di un percorso di crescita del personaggio narrante, che si dimostra evidentemente insoddisfatto di quello che ha e che tuttavia riesce anche a trovare il coraggio e la forza di un'analisi retrospettiva. Sotto la piggia è una specie di "inno alla normalità", a dispetto di una "originalità" modaiola e frivola che troppo spesso sembra dettare legge nella nostra società attuale.

11) Esiste un modo di Sergio Pierattini 19-05-2004
Una guida turistica in giro per le rovine del Colosseo incontra qualcuno che ritorna da un lungo viaggio. Un'ultima possibilità di incontro tra due persone che potremmo essere noi. Distratti e alienati dal traffico e dal caos di questa città. Alla costante ricerca di un angolo di pace, all'ombra di un antico palazzo cinquecentesco o magari seduti ai tavolini di un bar. A tirare il fiato e a ripensare. A noi stessi, alla nostra vita.

12) Corro, corro, corro di Alberto Bassetti 20-05-2004
Un sarcastico ma sofferto vaffanculo alla società dei consumi, della fretta, del successo e della perfezione ad ogni costo. Puoi cambiare se non ti piaci, ma il prezzo è altissimo: è niente!

13) 12 settembre 1943: l'assalto al treno di Pierpaolo Palladino 21-05-2004
Roma, la guerra, secondo giorno di occupazione. Da un incontro con un vecchio meccanico della Garbatella, dal ricordo della sorella Jole, l'autore ha ricostruito una vicenda realmente

14) Cinema Iris di Ascanio Celestini 23-05-2004
Con Ascanio Celestini si conclude il ciclo diatti unici dedicati a Roma.


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Edited by papero62 - 17/8/2011, 21:44

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