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ADELCHI, di Alessandro Manzoni

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view post Posted on 1/12/2009, 11:23
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alessandromanzoni


ALESSANDRO MANZONI



Alessandro Francesco Tommaso Manzoni (spesso più brevemente Alessandro Manzoni) nacque a Milano nel 1785 da una relazione extra-matrimoniale tra Giulia Beccaria e Giovanni Verri, fratello di Alessandro e Pietro (noti esponenti dell'Illuminismo). Immediatamente riconosciuto dal marito di Giulia Beccaria (Pietro Manzoni), entrò nel 1791 nel collegio dei Somaschi a Merate, dove rimase fino al 1796, anno in cui fu ammesso presso il collegio dei Barnabiti.

Dal 1801 abitò col padre "ufficiale", a Milano, ma nel 1805 si trasferì a Parigi, dove risiedeva la madre insieme con il suo compagno, Carlo Imbonati, che morì nello stesso anno. Proprio in onore di lui il Manzoni compose il carme In morte di Carlo Imbonati. Rientrato a Milano nel 1807, incontrò e si innamorò di Enrichetta Blondel, con la quale si sposò con rito calvinista e dalla quale ebbe ben dieci figli (otto dei quali gli morirono tra il 1811 e il 1873).

Il 1810 fu l'anno della conversione religiosa della coppia: il 22 maggio Enrichetta abbracciò la fede cattolica e, tra l'agosto ed il settembre, il Manzoni si comunicò per la prima volta. Dal 1812 lo scrittore compose i primi quattro Inni Sacri, che verranno pubblicati nel '15; l'anno seguente iniziò la stesura de Il conte di Carmagnola.

Fu questo, per il Manzoni, un periodo molto triste dal punto di vista familiare (dati i numerosi lutti) ma molto fecondo da quello letterario: nei 2 decenni successivi (all'incirca fino al '38-'39) furono composti, tra gli altri, la Pentecoste, le Osservazioni sulla morale cattolica, la tragedia l'Adelchi, le odi Marzo 1821 e Cinque Maggio, le Postille al vocabolario della crusca e fu avviata la stesura del romanzo Fermo e Lucia, uscito nel '27 col titolo I promessi sposi, ma la cui seconda e definitiva stesura avverrà nel 1840, con la sua pubblicazione a dispense corredata dalle illustrazioni di Francesco Gonin.

Nel 1833 gli morì la moglie, nel '37 sposò Teresa Borri e nel '48 venne arrestato il figlio Filippo: fu proprio in questa occasione che il Manzoni scrisse l'appello dei milanesi a Carlo Alberto. Di due anni dopo è la lettera al Carena Sulla lingua italiana. Tra il 1852 e il '56 fu in Toscana. La sua fama di letterato, di grande studioso ed interprete della lingua italiana si andava sempre più consolidando: fu così che nel 1860 fu nominato Senatore del Regno, una nomina a cui, un anno dopo, seguì un'altra morte, quella della seconda moglie. Nel 1862 venne incaricato di prendere parte alla Commissione per l'unificazione della lingua e sei anni dopo presentò la relazione Dell'unità della lingua e dei mezzi per diffonderla.

Adelchi

adelchi

Adelchi è una tragedia scritta da Alessandro Manzoni, pubblicata per la prima volta nel 1822. Narra le vicende di Adelchi, figlio dell'ultimo re dei Longobardi, Desiderio, che si sono svolte tra il 772 e il 774, anno della caduta del regno longobardo a opera di Carlo Magno (anch'egli protagonista della tragedia).

Ermengarda, figlia di Desiderio (re dei Longobardi) per ragioni di Stato, viene rifiutata come sposa da Carlo Magno. Desiderio per vendicarsi vuole fare incoronare i figli di Carlomanno, fratello di Carlo Magno, rifugiatisi presso di lui. Carlo Magno manda un ultimatum a Desiderio, il quale rifiuta e dichiara guerra. Grazie al tradimento di duchi longobardi l'esercito di Carlo Magno avanza verso Verona. Ermengarda, che si era rifugiata presso la sorella Ansberga (Anselperga) nel monastero di San Salvatore a Brescia, scopre delle nuove nozze di Carlo Magno e delirando muore. Sempre grazie all'aiuto di traditori, Carlo Magno riesce a conquistare Verona e fa prigioniero Desiderio.

Adelchi prima aveva cercato inutilmente di opporsi alla guerra contro i Franchi, poi combatte fino alla morte. Condotto in fin di vita alla presenza di Carlo e del padre prigioniero, invoca, prima di morire, clemenza per il padre e lo consola per aver perduto il trono: non aver più alcun potere infatti non lo obbligherà più "a far torto o subirlo". Adelchi è una fantastica tragedia manzoniana che mette in scena la caduta del regno longobardo in Italia da parte dei franchi nell'VIII secolo. Il significato profondo della figura di Adelchi e del suo dialogo con il padre è importante e allo stesso tempo innovativo: infatti riflette sul fatto che anche loro, prima di essere stati sconfitti da Carlo e dai Franchi, si erano dovuti imporre su altre popolazioni: in parole povere riflette sulla ciclicità della storia, e si ha così un miglioramento sul piano morale del personaggio. In quest'opera Manzoni inizia a sviluppare il tema della Divina Provvidenza che sarà poi fulcro tematico dei Promessi Sposi.


Titolo: Adelchi
Autore: Alessandro Manzoni
Regia: Vittorio Gassman
Interpreti: Andrea Bosic, Vittorio Gassman, Valentina Fortunato, Clara Giovianof, Orazio Orlando, Claudio Sora, Antonio Salines, Giamberto Marcolin, Franco Giacobini, Attilio Cucari, Arnaldo Minchi, Nino Filippini, Nino dal Fabbro, Carlo D'Angelo, Calisto Calisti, Carlo Montagna, Giulio Girola, Iacono di Ravenna , Mario Erchipini, Annamaria Gherardi, Carlotta Parilli.
Brani musicali: Giuseppe Verdi
Musiche originali: Fiorenzo Carpi


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Edited by papero62 - 17/8/2011, 21:46
 
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linotelesca
view post Posted on 17/8/2011, 18:02




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view post Posted on 17/8/2011, 20:46

papero

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