GEORG BUCHNER
Büchner, Georg (Goddelau 1813 - Zurigo 1837), scrittore e drammaturgo tedesco. Iniziò gli studi di medicina a Strasburgo dove, attraverso la Societé des droits de l'homme (Società dei diritti dell'uomo), venne in contatto con i più brillanti ingegni (tra cui forse Filippo Buonarroti) che si rifacevano apertamente all'ideale rivoluzionario dell'egualitarismo. Rientrato nell'angusto ambiente prussiano, a Giessen, per terminare gli studi, cercò di organizzare un movimento politico. Nel 1833, a causa dei suoi appelli alla rivolta, fu costretto a riparare in Svizzera. Colpito dalla febbre tifoidea, morì giovanissimo a Zurigo.
Il suo primo dramma, La morte di Danton (1835), è un commento pessimistico sulle attività del rivoluzionario francese Georges-Jacques Danton e rispecchia forse la disillusione del drammaturgo sugli esiti della Rivoluzione.
Woyzeck (1836) racconta la storia di un soldato debole di mente, schernito e trattato come una bestia dai propri superiori, che uccide l'amata moglie perché lo tradiva. Rimasta frammentaria per la prematura scomparsa dell'autore, la tragedia getta luce sullo scontro sociale che vedeva la prevaricazione di militari e feudatari sulla povera gente renana. Venne utilizzata come libretto per l'opera Woyzeck (1925) del compositore austriaco Alban Berg.
L'unica commedia di Büchner, Leonce e Lena (1836), è una sorta di sarcastica favola su un principe innamorato. Mai andati in scena quando Büchner era in vita, i suoi tre drammi esercitarono in seguito grande influenza sul teatro tedesco, anticipando da una parte il dramma naturalistico di fine Ottocento, con la sua compassione per i poveri e gli oppressi, e dall'altra l'espressionismo, col tema dell'individuo isolato e perseguitato in un mondo violento e prevaricatore. Postuma apparve la novella incompiuta Lenz (1839), dedicata alla tragica vita, segnata dalla follia, di J.M.R. Lenz, rappresentante del movimento dello Sturm und Drang.
La morte di DantonLa morte di Danton (1835), di contenuto prevalentemente politico, è divisa in tre atti, in cui vengono descritti i giorni precedenti l'esecuzione capitale di Danton.
Siamo nel periodo del Terrore, durante il quale l'aristocratico liberale e idealista Danton si contrappone a Robespierre;; il primo, nella nobiltà dei suoi propositi, tende alla verità delle cose, mentre il secondo, strutturato da una dottrina conservatrice della virtù, cerca di realizzarla attraverso la violenza. Fino all'ultimo Danton non riesce a credere che Robespierre oserà ucciderlo. Ma si sbaglia: arrestato insieme con altri membri del Consiglio Nazionale, verrà giustiziato per alto tradimento.
Titolo:
La morte di DantonAutore:
Georg BüchnerTraduzione:
Alberto SpainiRegia:
Corrado PavoliniIntroduzione:
Alessandro D'AmicoCon:
Tino Carraro, Tino Bianchi, Ottavio Fanfani, Alberto Lionello, Diego Michelotti, Diego Parravicini, Carlo Ratti, Gianni Bortolotto, Carlo Bagno, Giampaolo Rossi, Antonio Cannas, Augusto Bonardi, Adriana Innocenti, Vittoria Martello, Vera Gamba CianiRegistrazione del gennaio 1964 ritrasmessa nel 1994
LINK:
https://mega.co.nz/#!OYtSla7D!TmOE...sY7o--O0qOZR_CEMateriale messo gentilmente a disposizione
da Francesco Argnani
Edited by Elrond_55 - 24/3/2013, 07:37