lo sciamannato |
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FRITZ DALLE MOLTE VITE "Friedrich Gulda apparteneva a quella specie di uomini irragionevoli, alla cui estinzione si deve attribuire la malattia del nostro mondo”. Con questo aforisma János Darvas, programmista della rete radiotelevisiva tedesca WDR, salutava nel 1981 il ritorno di Friedrich Gulda alle scene concertistiche dopo un periodo di inattività. Quella di show-man eccentrico e provocatore fu la sua ultima incarnazione durata quasi vent’anni, dopo quelle di ragazzo prodigio, di sommo interprete di Mozart e Beethoven, di jazzista, direttore d’orchestra e compositore in uno stile estremamente personale che era la negazione di tutte le avanguardie del Novecento. Rigore, curiosità intellettuale e programmatica inattualità sono la cifra di tutta l’esistenza di Friderich Gulda, un anarchico umanista che sfidò a sberleffi qualsiasi istituzione: l’accademia e la critica, l’industria concertistica e il mercato discografico, l’opinione pubblica benpensante. “Tutta la mia vita è uno scandalo” s’intitolava la sua autobiografia stampata nel 1990 – e tale rimase fino alla suprema stravaganza di una morte annunciata, poi smentita da una clamorosa resurrezione, ed infine esperita davvero nel giro di pochi mesi, proprio alla vigilia del settantesimo compleanno. Il presente sceneggiato si avvale di documenti autentici, inquadrati nella cornice di una leggera fiction, per scavare nell’enigmatica umanità di Friedrich Gulda attraverso le sue stesse parole e i ricordi di chi lo conobbe. Anche gli ascolti musicali sono in gran parte registrazioni d’archivio del maestro viennese, oppure ne riflettono i gusti dichiaratamente eclettici. www.mediafire.com/?qnjn0mdzdrmvideo di Gulda in azione... http://retedue.rsi.ch/home/networks/retedu...ulda.html#VideoEdited by Elrond_55 - 23/11/2014, 21:25 |
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