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RUFFO 60, di Paolo e Vittorio Taviani

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view post Posted on 5/10/2009, 18:18
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FRATELLI TAVIANI


I fratelli Taviani sono nati a San Miniato, in provincia di Pisa: il 20 Settembre 1929 Vittorio, 1' 8 Novembre 1931 Paolo. Da ragazzi ricevono un'educazione musicale che avrà profonde influenze sul loro lavoro successivo. Il primo contatto con il cinema avviene invece quasi per caso in un cinema pisano, assistendo alla proiezione di "Paisà" di Roberto Rossellini. In un cineclub di Pisa conoscono poi Valentino Orsini, con cui iniziano una lunga collaborazione che durerà fino al 1963, dando luogo ad un vero e proprio lavoro collettivo, nel quale, per loro stessa ammissione, e praticamente impossibile scindere i singoli apporti individuali. Nel 1954 realizzano insieme ad Orsini e con la collaborazione di Zavattini il loro primo documentario, "San Miniato luglio '44": una rievocazione attraverso il racconto dei protagonisti della strage compiuta dieci anni prima dai nazisti nella cattedrale del paese.
Trasferitisi a Roma si dedicano totalmente al cinema, passando spesso momenti difficili. Alternano l'attività di aiuto regista con quella dì sceneggiatori e con quella documentaristica. Insieme a Orsini realizzano, era il 1955 e il 1960, i documentari "Curtatone e Montanara", "Carlo Pisacane", "I pazzi della domenica", "Lavoratori della pietra", "Carvunara", 'Alberto Moravia": desideri di film più che documentari veri e propri (infatti molti del temi in essi affrontati torneranno nei film successivi).
Nel 1959 collaborano con Joris Ivens alla realizzazione del program¬ma televisivo "L'Italia non è un paese povero", proprio lavorando con il grande documentarista si rendono definitivamente conto di non essere attratti da questo modo di fare cinema. Nel I960 scrivono un testo teatrale, "Delio", che non sarà mai rappresentato e che solo nel 1975 avrà un'edizione radiofonica, con la regia degli stessi Taviani, con il titolo di "Ruffo '60". Nel 1962, grazie soprattutto a Giuliani De Negri che diventerà il produttore di tutte le loro opere, riescono a girare il loro primo lungometraggio: "Un uomo da bruciare".
Nel 1963 realizzano "I fuorilegge del matrimonio", un'opera minore che segna la fine della collaborazione con l'amico Valentino Orsini. Nel 1967 con "I sovversivi" producono un film di riflessione sulla crisi della società contemporanea. Nel 1969 con "Sotto il segno dello scorpione" e nel 1971 con "San Michele aveva un gallo" la loro opera si impone prepotentemente all'attenzione della critica liana ed estera. Nel 1974 realizzano "Allonsanfan" un film di alto ritenuto spettacolare con l'interpretazione di Marcello Mastroianni. Nel 1977 con "Padre padrone", storia del riscatto e della rivolta da parte di un pastore sardo nei confronti de! padre dispotico, arriva il :cesso di pubblico e la Palma d'Oro al Festival di Cannes. Nel 1979 con "Il prato" film sulla crisi delle giovani generazioni, ambientano la vicenda in Toscana nella suggestiva città di San Gimignano. Nel 1982 e la volta di "La notte di San Lorenzo" una storia che rievoca un episodio della seconda guerra mondiale accaduto nella loro San Miniato. film viene accolto trionfalmente e resta una delle opere più convincenti del cinema italiano degli anni Ottanta. Nel 1984 con "Kaos" riescono a dare vita ad una splendida lettura delle novelle pirandelliane di ambientazione siciliana. Nel 1987 con "Good morning Babilonia" dedicano un affettuoso omaggio all'arte del cinema, rievocando la Hollywood di inizio secolo e il celebre film di Griffith "Intolerance". Nel 1990 realizzano, da un racconto di Tolstoj, "II sole anche di notte", amaro apologo sulla solitudine e lo smarrimento dell'uomo contemporaneo.
Con "Fiorile" nel 1993 tornano a girare in Toscana con una storia che sviluppa attraverso i secoli, raccontando le vicende della famiglia Benedetti dall'arrivo dell'esercito napoleonico fino ai giorni nostri. Tema centrale è la corruzione provocata dal desiderio di denaro e potere.
I Taviani 1996 scrivono un'altra pagina di grande poesia con "Le affinità elettive", raffinata rilettura del romanzo di Goethe. Le vicende di amore e morte dei quattro protagonisti Edoardo e Carlona, Ottone e Ottilia trovano ancora una volta uno scenario ideale nella terra toscana, tra Firenze e le colline pisane.
Con gli ultimi due lavori i Taviani attingono alle stesse fonti di ispirazione a cui si erano precedentemente ispirati: a Pirandello con "Tu ridi" (1998) e a Tolstoj con il film per la tv in due puntate "Resurrezione" (2001).

Ruffo 60

Titolo: Ruffo 60
Autori: Paolo e Vittorio Taviani
Regia: Paolo e Vittorio Taviani
Musiche Originali: Giorgio Gaslini

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https://mega.nz/#F!PEgwUKgS!5bt9qQ8emozmh2qqQMdt4Q


Edited by Elrond_55 - 28/10/2019, 15:38
 
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