SIDONIE GABRIELLE COLETTE
Sidonie Gabrielle Colette era nata nel 1873 a Saint-Sauveur-en-Puisaye (Yonne). Ne La casa di Claudina (1922), Colette corregge la prima immagine cha aveva dato della sua infanzia: evoca i primi anni felici, i genitori uniti, una cerchia famigliare colta e, soprattutto, una madre eccezionale. La bambina e i suoi fratelli percorrono "da selvaggi" prati e boschi resi magici dal ricordo.
In Le mie esperienze (1936), Colette presenta il proprio matrimonio d’amore con una personalità parigina in vista, a vent’anni, come una rottura brutale. Certo, il giornalista Henry Gauthier-Villars, detto Willy, di quattordici anni più vecchio di lei, non manca di talento e introduce la giovane sposa nel mondo della letteratura e dell’arte (dove incontra tra gli altri Marcel Proust, Claude Debussy e Marguerite Moreno, che diventerà un’amica), ma la tradisce di continuo, la costringe a scrivere e la spoglia del suo lavoro. È solo nel 1904 che Colette può firmare col suo nome i Dialoghi di animali.
Liberatasi progressivamente dall’influenza del marito, dopo molte traversie, divorzia nel 1910. Per un certo periodo trova rifugio dalla marchesa Mathilde de Morny, detta Missy. Ma soprattutto, comincia a guadagnarsi da vivere a teatro, come mimo, ballerina, attrice, non senza provocare qualche scandalo, e condivide la vita errante e precaria degli artisti del music-hall. Il romanzo La vagabonda presenta questa fase costruttiva della sua vita, fatta di prove da superare e di solitudine.
ChériCommedia in tre atti"Chéri" è uno dei capolavori di Colette, il primo di quei suoi libri che l'hanno resa, come è stato scritto, "celebre se non immortale": stupendo ritratto di un'epoca e di un ambiente, sottilissima e spietata indagine psicologica, questo romanzo scava e fruga con crudele lucidità nelle pieghe più riposte di una passione "impossibile" e "scandalosa" tra una donna matura e un ragazzo troppo bello, giovane e viziato; una passione sulla quale aleggiano, sempre più visibili e minacciosi, i fantasmi della solitudine, della tristezza, della sconfitta, della vecchiaia. La rappresentazione beffarda di un certo ambiente mondano, la sofisticata analisi dell'animo femminile, il fascino crudele della seduzione, l'ironica tristezza della scrittrice fanno di "Chéri" una delle opere più intriganti e più famose di Colette. "Chéri "è stato adattato per il cinema in un film diretto da Stephen Frears, protagonisti Michelle Pfeiffer e Rupert Friend.
Titolo:
ChériAutore:
ColetteRegia:
Gerardo VignoliInterpreti:
Lidia Kosovich, Emilio BonucciTraduzione:
Ada SalvatoriLINK:
https://mega.nz/#F!bZwxhaKb!e-qEG5IHKa5F3iS9Jno45wEdited by Elrond_55 - 28/10/2019, 15:36