lo sciamannato |
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UN GIOCO DI PAZIENZA Manlio Santanelli Un salto nella drammaturgia contemporanea: è quanto propone Colpo di scena con la messa in onda di un inedito di Manlio Santanelli: Un gioco di pazienza con Ketty Fusco ed Augusto di Bono diretti da Claudio Laiso. Dopo le introspezioni nella psicologia femminile prodotte da Henry James, incontriamo un altro autore maestro di psicologie e sentimenti: Manlio Santanelli è uno dei maggiori drammaturghi italiani viventi rappresentato e tradotto anche in Francia e Germania.
Nata nel solco delle poetiche teatrali del secondo Novecento europeo, la drammaturgia di Santanelli si fonda su una quotidianità tipicamente contemporanea regolata dalle nevrosi, le incomprensioni, le indecisioni, le fragilità che stanno diffondendosi a macchia d’olio nella società.
Quella di Santanelli è una poetica drammaturgica che affonda le proprie radici in autori come Harold Pinter, Samuel Beckett, Thomas Bernard; e che è passata attraverso esperienze come il teatro dell’assurdo dal quale recupera quel “vago senso di immobilità ed apparente vacuità dell’esperienza quotidiana”.Un linguaggio a tratti duro, (come quello utilizzato nella seconda puntata da Augusto per “sondare fino a che punto può arrivare la provocazione”) che sottolinea una violenza non solo fisica, ma subdolamente psicologica. È così che la padrona Ketty e l’affittuario Augusto condividono spazi e quotidianità giocando continuamente ai danni dell’altro. Due personaggi apparentemente prevedibili che a volte sembrano confidarsi denudando le piccole e grandi ipocrisie, altre volte sembrano nascondersi dando ad intendere si essere “altro da sé”.
Una raffinata interpretazione delle movenze psicologiche, una storia dai risvolti tragicomici o grotteschi sottolineati da due interpreti, che l’autore ha definito “su misura”: Ketty Fusco e Augusto di Bono.nella foto: Ketty Fuscowww.mediafire.com/?roggjy2nr4mEdited by Elrond_55 - 20/12/2014, 11:56 |
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