PODCAST HALL

IL DOLORE SOTTO CHIAVE, di Eduardo De Filippo

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 22/2/2009, 18:01
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratore
Posts:
6,565

Status:


defilippoxi2


EDUARDO DE FILIPPO

Nato a Napoli il 24 maggio del 1900, figlio naturale dell'attore Eduardo Scarpetta e di Luisa De Filippo, egli debutta nel 1904 come giapponesino ne "La geisha", firmata da suo padre.
Nel 1914, entra in pianta stabile nella compagnia del fratellastro e vi rimane fino al 1920, anno in cui viene richiamato alle armi: nel 1922, terminato il servizio militare, riprende a calcare con regolarità i palcoscenici.
Nel 1931, insieme ai fratelli Peppino e Titina, forma la compagnia del "Teatro Umoristico I De Filippo", che durerà fino al 1944: in questo periodo, egli licenzia come autore opere del valore di "Natale in casa Cupiello" (1931) e "Chi è cchiù felice ‘e me?" (1932), mentre inizia una intensa attività cinematografica con "Tre uomini in frack" (1932) di Mario Bonnard, seguito da "Il cappello a tre punte" (1934) di Mario Camerini e "Quei due" (1935) di Gennaro Righelli.
Nel 1945, scrive "Napoli milionaria" e consuma una definitiva rottura, per dissapori artistici, con Peppino; di poi, egli dà vita alla Compagnia di Eduardo, che rappresenta nel 1946 "Questi fantasmi" e di lì a poco, con esiti trionfali, "Filumena Marturano", destinato a divenir cavallo di battaglia della grande Titina.
Seguono altri capi d'opera: "Le bugie con le gambe lunghe" (1947), "La grande magia" (1948), "Le voci di dentro" (1948), "La paura numero uno" (1951) vanno ad arricchire un repertorio sempre più fuori dell'ordinario, mentre al cinema si succedono "Assunta Spina" (1948, di M. Mattoli), "Napoli milionaria" (1950), "Filumena Marturano" (1951), "L'oro di Napoli" (1954, di V. De Sica), "Fantasmi a Roma" (1960, di A. Pietrangeli).
Nel 1958, viene rappresentata a Mosca, con la regia di R. Simonov, "Filumena Marturano"; nel 1962, è la volta de "Il sindaco del rione Sanità". Nel 1964, egli scrive "L'arte della commedia", che viene paragonata a "L'impromptu" di Molière; nel 1973 mette in scena "Gli esami non finiscono mai" e, nel medesimo anno, all'Old Vic di Londra viene rappresentata "Sabato, domenica e lunedì", con la regia di Franco Zeffirelli e l'interpretazione di Laurence Olivier.
Nel novembre del 1980, gli viene conferita la laurea in lettere honoris causa dall'Università di Roma e, nel 1981, è nominato senatore a vita: nel 1984, Eduardo si spegne a Roma.


Il dolore sotto chiave
Atto unico
Cantata dei giorni dispari


Rocco Capasso, ingegnere in Sardegna, torna improvvisamente a casa della sorella Lucia, che da undici mesi si occupa di sua moglie Elena, in fin di vita, e gli impedisce di vederla, poiché l'emozione potrebbe ucciderla. Rocco, esasperato dal protrarsi dell’agonia, entra violentemente nella stanza di Elena e con grande sorpresa la scopre vuota. Lucia gli confessa che la donna è morta molto tempo prima, ma che, per non arrecargli dolore, gli ha nascosto la verità. Rocco è furioso, poiché da qualche tempo ama una donna che sta per dargli un figlio, ma questa, stanca di aspettare, è ora decisa a partire con un altro uomo. Intanto i vicini arrivano per portargli il loro cordoglio, ma a Rocco è stato sottratto il dolore e il lutto.

Titolo: Il dolore sotto chiave
Autore: Eduardo De Filippo
Protagonisti: Achille Millo, Regina Bianchi, Maria Ilde Renzi, Pietro Carloni, Pietro De Vico, Pupella Maggio, Eduardo De Filippo
Registrazione: RAI 1959
Regia: Eduardo De Filippo
Adattamento radiofonico: Dante Raiteri

http://www.mediafire.com/listen/1xty4r7kkl...otto_chiave.mp3

Edited by Elrond_55 - 11/3/2015, 13:32
 
Top
0 replies since 22/2/2009, 18:01   177 views
  Share