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L'ANITRA SELVATICA, di Henrik Ibsen

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view post Posted on 31/10/2008, 09:46
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ENRIK IBSEN


La vita di Enrik Ibsen, il creatore di vicende complesse, di personaggi tormentati e ribelli, fu piuttosto scarna di eventi.
Egli nacque nel mese di marzo del 1828 a Skien, una piccola borgata della Norvegia meridionale.
Quando aveva otto anni, il padre, commerciante, andò in rovina e la famiglia si trovò improvvisamente in miseria.
Henrik studio in qualche modo, e a sedici anni andò a fare il garzone in farmacia.
Fu durante quel periodo che egli cominciò a valutare le persone che gli capitavano sotto gli occhi con analisi acuta e oggettiva, a immaginare e scrivere, nelle ore libere, brevi dialoghi e anche versi, prose, commedie.
Nel 1850, sotto falso nome e col danaro di un amico, fece rappresentare il suo primo dramma teatrale "Catilina".
Cosi Ibsen iniziò il suo glorioso cammino di drammaturgo, fu chiamato a dirigere il teatro di Bergen, poi quello di Oslo.
E per cinquant'anni egli lavorò accanitamente, taciturno, assorto, chiuso in se stesso, creò circa venticinque opere, alcune delle quali, "Brand", "Peer Gynt" , "Casa di bambola" , "Gli spettri" , "Donna del mare" , "L'anatra selvatica", sono dei veri capolavori.
Ibsen interiormente non ebbe mai pace e serenità , perchè fu sempre un'anima inquieta e tormentata.
Nel 1900 una paralisi lo colpi ed egli trascorse gli ultimi anni della sua vita immobile e semincosciente.
Mori nel maggio dell'anno 1906.



L'anitra selvatica

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Hjalmar Ekdal, fotografo, vive insieme alla moglie Gina e alla figlia Hedvig in una mansarda che funge anche da atelier, dotata di una grande soffitta adiacente dove tengono galline e conigli. Con loro vive anche il vecchio Ekdal, padre di Hjalmar ed ex tenente finito in carcere per un reato di natura economica legato a dei profitti dove il vero responsabile è il grossista Werle. All’inizio del dramma Gregers Werle, il figlio del grossista è tornato per prendere parte a una cena a casa del padre. Greger viene a sapere che Gina Ekdal era l’amante del padre prima di sposarsi con Hjalmar e che è stato il grossista a far sì che i due si mettessero insieme e ad aiutarli economicamente. Gregers ritiene suo compito far sì che Hjalmar si renda conto della verità relativa al suo matrimonio in modo che lui e Gina possano costruire la loro vita a due basata sulla verità. Hjalmar confronta Gina con il suo passato e le chiede se è lui il padre di Hedvig. Gina risponde che non lo sa e in uno stato d’animo totalmente alterato Hjalmar ripudia Hedvig come sua figlia. Nel frattempo Gregers ha convinto Hedvig a credere che lei riuscirà a riconquistare l’amore paterno se sacrificherà l’anitra selvatica che vive in soffitta e a cui lei è molto affezionata. Ma invece di uccidere l’animale, Hedvig si spara e l’opera termina con la scena della giovane morta tra lo sgomento generale.

Titolo: L'anitra selvatica
Autore: Henrik Ibsen
Traduzione: Anita Rho
Regia: Pietro Masserano Taricco
Compagnia di prosa della RAI di Roma - Registrazione effettuata il 10 ottobre 1956

Personaggi e interpreti:
Grossista Werle, industriale - Sergio Tofano
Gregers Wele, suo figlio - Carlo D’angelo
Il vecchio Ekdal - Angelo Calabrese
Hjalmar Ekdal, il figlio del vecchio, fotografo - Adolfo Geri
Gina Ekdal, moglie di Hjalmar - Lia Curci
Hedvig, la loro figlia, quattordicenne - Annamaria Garatti
La signora Sorby, governante del grossista - Tina Cei
Relling, medico - Renato Cominetti
Molvik, ex teologo - Dario Dolci
Graberg, contabile - Giorgio Tempestini
Pettersen, maggiordomo del grossista - Angelo Zanorbini
Jensen, aiuto-servitore assunto per l’occasione - Mario Lombardini

http://www.mediafire.com/?jycymmyntmk
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Edited by eos1948 - 19/2/2009, 17:13
 
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