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CORRUZIONE A PALAZZO DI GIUSTIZIA, di Ugo Betti

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gutturnio
view post Posted on 2/10/2008, 18:40




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UGO BETTI


Nacque il 4 febbraio 1892 a Camerino. Il padre, medico condotto, nel 1901 fu nominato direttore dell'ospedale municipale di Parma e Ugo Betti, che aveva allora 9 anni, si trasferi' a Parma con i genitori e li' ricevette l'istruzione secondaria.
Il fratello Emilio, di due anni piu' anziano e che sarebbe diventato un insigne giurista, fu lasciato a Camerino presso i nonni cosicche' l'educazione di Ugo fu quella di solito riservata ad un figlio unico.
Prima di lasciare il Liceo per studiare legge all'Universita' di Parma, l'interesse di Betti per la letteratura trovo' una concreta espressione in una libera traduzione in
versi dell'Epithalamium di Teti e di Peleo di Catullo che fu pubblicata a Camerino nel 1910.
Prima di lasciare il Liceo per studiare legge all'Universita' di Parma, l'interesse di Betti per la letteratura trovo' una concreta espressione in una libera traduzione in versi dell'Epithalamium di Teti e di Peleo di Catullo che fu pubblicata a Camerino nel 1910.
Poco prima di arrivare alla laurea, l'Italia, nel maggio del 1915, entro' in guerra.
Betti si arruolo' immediatamente nell'esercito come "volontario ciclista" e quando, pochi mesi dopo l'esercito territoriale fu sciolto, fece domanda di ammissione all'Accademia Militare di Torino da cui usci' nel febbraio 1916 come ufficiale di artiglieria.
Dopo la guerra, reduce anche da una prigionia in Germania, Betti decise di riprendere gli studi legali e negli anni venti presto' servizio come pretore nella cittadina di Bedonia vicino a Parma ed in altri centri rurali della regione e poi divenne magistrato nella stessa Parma.
A quel periodo risalgono la pubblicazione del suo primo libro di versi, Il re pensieroso (1922) costituito da poesie scritte nel periodo di prigionia, il primo volume di racconti, Caino (1928) e la composizione dei primi tre drammi: La padrona (1926), La casa sull'acqua (1928) e L'isola meravigliosa (1929).
Betti ufficiale 1917-18
Nel 1930, dopo il matrimonio, si trasferi' a Roma per ricoprire il ruolo di giudice della Corte d'Appello. Nel 1932 pubblica per Mondadori il suo secondo volume di liriche, Canzonette-la morte e nel 1937, presso lo stesso editore, la terza ed ultima raccolta di poesie, Uomo-donna.
Numerosi sono i suoi lavori drammatici di questo periodo, tra i quali ricordiamo Corruzione al palazzo di giustizia (1944) e Delitto all'isola delle capre (1950), che verranno rappresentati nei teatri di tutto il mondo con enorme successo.
Gli ultimi anni di Betti trascorsero senza avvenimenti di rilievo. Lavoro' per breve tempo come archivista nel Palazzo di Giustizia e poi come consulente legale per la SIAE. La maggior parte delle sue energie mentali, pero', erano dedicate alla composizione di drammi teatrali e di articoli di terza pagina per i giornali italiani.
Ugo Betti e' morto a Roma il 6 giugno 1953, per un tumore, all'eta' di 61 anni.


Corruzione a palazzo di giustizia

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Dramma in tre atti scritto nel 1944 e rappresentato per la prima volta a Roma nel 1949. E' considerato generalmente uno dei più riusciti lavori di Betti ed è certo quello che ebbe i più vasti consensi di critica e pubblico.
Nella stanza di un solenne palazzo di giustizia, il consigliere Erzi sta conducendo una terribile inchiesta.Il cadavere di Ludvi-pol, un losco e potente avventuriero, trovato tra le mura del palazzo stesso; l'incendio di una casa e la conseguente morte di una donna allorchè venne ordinata una perquisizione per il sequestro di documenti compromettenti; e soprattutto il putridume e la corruzione dilaganti che sembrano inquinare la città intera:tutto spinge a cercare la pustola rosea che è all'origine del marcio. Il sospetto si addensa sulla sezione Grandi Cause, un piccolo, solitario e malfermo scoglio, come dice uno dei giudici, sul quale piombano da tutte le parti ondate immense, spaventose; e cioè interessi implacabili, ricchezze sterminate, blocchi ferrei manovrati da uomini tremendi. Di fronte alla pesantissima accusa si ingaggia da parte degli indiziati una lotta subdola, insinuante, sottile. E una atmosfera angosciata e allucinante si crea attorno all'inquisitore. I sospetti vengono prima fatti cadere sul presidente Vanan che, stanco e debole, è sul punto di dichiararsi colpevole; ma il gioco diabolico di audacia e di sottigliezze rivela altri tipi: fra gli altri, Croz, vecchio e malato che aspira a diventare presidente; Cust suo contendente che, servendosi d'una lucidissima arma dialettica e di un ipocrita rigorismo morale, aggroviglia e dipana i sospetti. Sarà lui infatti, a svelare a Elena, la giovane figlia del presidente Vanan, fragilità e vizi del padre. Sconvolta, Elena, che ha sempre creduto nella dittatura paterna, si getta nella tromba dell'ascensore. La lotta alla fine si restringe tra Cust e Croz. Morendo per un male improvviso Croz, che intanto era riuscito ad avere le prove della colpevolezza di Cust, si vendica a suo modo, accusa se stesso e indica in Cust il successore di Vanan, ormai quasi svanito di mente. Cust è solo con la sua vittoria, ma anche con il suo rimorso implacabile.

Titolo: Corruzione a Palazzo di Giustizia
Autore: Ugo Betti
Interpreti: Salvo Randone, Mario Feliciani, Aldo Silvani, Anna Maria Guarnieri, Antonio Battistella
Regia: Ottavio Spadaro
Produzione: RAI - Registrazione rediofonica RAI del 1992


Presentazione audio:
http://www.divshare.com/download/5499544-6a8

Download dei tre atti della commedia:
http://www.divshare.com/download/5499598-5b8


Edited by eos1948 - 19/2/2009, 03:03
 
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view post Posted on 19/2/2009, 03:07
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