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NORMA 44, di Dacia Maraini

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view post Posted on 10/4/2008, 02:36
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DACIA MARAINI


Figlia dello scrittore e antropologo Fosco Maraini, Dacia Maraini nasce a Fiesole nel 1936. La madre era la pittrice Topazia Alliata, una donna siciliana appartenente all'antica famiglia degli Alliata di Salaparuta. Oltre che scrittrice di fama, la Maraini è stata per lungo tempo al centro delle cronache anche per la sua lunga relazione con il nume tutelare della letteratura italiana del Novecento, Alberto Moravia, con cui visse dal 1962 al 1983, accompagnandolo nei suoi viaggi intorno al mondo.
Desideroso di lasciare l'Italia fascista, Fosco Maraini chiese di essere trasferito in Giappone, dove visse con la sua famiglia, tra il 1938 e il 1947, studiandogli Hainu, una popolazione in via di estinzione che viveva nell'Hokkaido. Dal 1943 al 1946, la famiglia Maraini, insieme con altri italiani, fu internata in un campo di concentramento, per essersi rifiutata di riconoscere ufficialmente il governo militare giapponese. Questo governo, infatti, nel '43 aveva fatto un patto di alleanza con l'Italia e la Germania e chiese ai coniugi Maraini di firmare l'adesione alla repubblica di Salò, cosa che appunto non fecero. Nella sua collezione di poesie "Mangiami pure", del 1978, la scrittrice racconta proprio delle atroci privazioni e sofferenze, provate in quegli anni, fortunatamente interrotti dall'arrivo degli americani.
Dopo questa infanzia particolarmente difficile la scrittrice si trasferisce prima a Bagheria, in Sicilia, e poi a Roma proseguendo gli studi ed arrangiandosi con lavori diversi: fonda insieme ad altri giovani una rivista letteraria, "Tempo di letteratura", edita da Pironti a Napoli, e comincia a collaborare con riviste quali "Nuovi Argomenti" e il "Mondo". Nel corso degli anni Sessanta, esordisce con il romanzo "La vacanza" (1962), ma comincia anche ad occuparsi di teatro fondando, insieme ad altri scrittori, il Teatro del Porcospino, in cui si rappresentano solo novità italiane, da Parise a Gadda, da Tornabuoni all'onnipresente Moravia. Lei stessa, dalla seconda metà degli anni Sessanta scriverà molti testi teatrali, tra i quali: "Maria Stuarda" (di largo successo internazionale), "Dialogo di una prostituta con un suo cliente", "Stravaganza", fino ai recenti "Veronica, meretrice e scrittora" e "Camille".
In quel travagliato 1962, fra l'altro, Moravia lascia la moglie e scrittrice Elsa Morante, per lei.
Nel 1973 fonda il "Teatro della Maddalena", gestito da sole donne e dove cinque anni dopo si mette in scena "Dialogo di una prostituta con un suo cliente" (tradotto in inglese e francese e rappresentato in dodici paesi diversi). Il teatro, infatti, è sempre stato per Dacia Maraini anche un luogo per informare il pubblico riguardo a specifici problemi sociali e politici.
Anche l'attività prosastica, a partire da quegli anni, sarà foriera di cospicui frutti, con romanzi con una cadenza abbastanza costante. Ricordiamo, in ordine cronologico, "L'età del malessere", "Memorie di una ladra", "Donna in guerra", "Isolina" (Premio Fregene 1985, ripubblicato nel 1992; tradotto in cinque paesi), "La lunga vita di Marianna Ucrìa" (1990, Premi: Campiello 1990; Libro dell'anno 1990; tradotto in diciotto paesi), da cui è stato tratto l'omonimo film di Roberto Faenza "Marianna Ucrìa". Un altro titolo degli anni '90 è l'importante "Voci" (1994, Premi: Vitaliano Brancati - Zafferana Etnea 1997; Città di Padova 1997; Internazionale per la Narrativa Flaiano 1997; tradotto in tre paesi).
Dal punto di vista della poesia, invece, la prima raccolta di versi, "Crudeltà all'aria aperta", è del 1966. Seguiranno: "Donne mie", "Mangiami pure", "Dimenticato di dimenticare", "Viaggiando con passo di volpe" (Premi: Mediterraneo 1992 e Città di Penne 1992), "Se amando troppo".
Nel 1980 ha scritto in collaborazione con Piera Degli Esposti, "Storia di Piera" e, nel 1986, "Il bambino Alberto". Assidua collaboratrice anche di giornali e riviste, nel 1987, ha pubblicato una parte dei suoi articoli nel volume "La bionda, la bruna e l'asino".
Ancora estremamente prolifica, viaggia attraverso il mondo partecipando a conferenze e prime dei suoi spettacoli. Attualmente risiede a Roma.


Norma 44

Lo spettacolo è ambientato in un lager nazista di sessanta anni fa e si basa su esperienze raccolte dall' autrice Dacia Maraini nel corso degli anni. La crudezza della storia nasce dalla contrapposizione tra gli orrori del campo di concentramento e la presenza di un grammofono che suona le musiche di Bellini, tra cui “Casta Diva”, nella stanza delle due prigioniere protagoniste. Il testo, già rappresentato con successo in Germania e in Italia, unisce musica lirica e drammaturgia ed è nato nell' ambito della Scuola nazionale di scrittura teatrale diretta da Dacia Maraini. “Norma 44” è una vibrante prova drammaturgia che ritrae con intensa profondità l’inverosimile scommessa di allestire un’opera lirica nel grigio squallore del lager. E la scrittura della Maraini riesce nel difficile compito di andare oltre la miseria, oltre la spietatezza, oltre la cronaca gelida di una follia cieca, sviluppando invece l’intuizione di una lotta estrema tra le due facce del genere umano: da un lato la suprema sublimazione dell’arte, dall’altro lato gli orrori della sopraffazione, l’azzeramento della dignità, la bestialità dell’istinto. Si scopre allora che la vicenda umana intessuta dai protagonisti è metafora di una domanda antica, rimasta sempre senza risposta: come può l’uomo generare al tempo stesso la melodia celestiale di “Casta Diva” e il clamore roboante di una scarica di mitra? E come possono convivere in uno stesso essere la rara armonia di un’aria lirica e la bieca grettezza del carnefice? La forza del testo sta tutta nella contrapposizione abbagliante fra quel grammofono che irradia la musica di Bellini e l’eco assordante delle grida, degli appelli, delle fucilazioni, delle sirene.

Titolo: Norma 44
Autore: Dacia Maraini
Interpreti: Laura Marinoni, Ugo Maria Amorosi, Gabriella Vorri
Coordinamento della produzione: Patricia Savorelli
Ripresa stereofonica: Aldo Farina
Assistente alla regia: Felice Marenco
Regia: Giuseppe Benetucci
Realizzato dal centro di produzione di Torino della RAI


http://www.mediafire.com/?bbowmbnbn2j

Edited by eos1948 - 19/2/2009, 18:11
 
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view post Posted on 19/2/2009, 18:12
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19.02.2009 - link testato
 
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view post Posted on 10/1/2010, 16:55
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CITAZIONE (gutturnio @ 10/1/2010, 16:36)
Vanda, mi sembra che nell'elenco teatro (e in PH) manchi "lezioni d'amore" della Maraini.
Oltre che in Club d'ascolto, dal maggio 2008 è ascoltabile qui:
http://klp.splinder.com/post/17101770/AUDI...27amore+(Dacia+
(fammi sapere se devo inserire il post o ci pensi tu)
ciao

lezioni d'amore e voci di Dacia Maraini sono in sceneggiati RAI........ secondo te è meglio spostarli in teatro? Grazie
 
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