DANANE
Una storia privata nell’Africa italiana
Trasmesso su RTSI2
Docu-drama in venti puntate tratto dal diario inedito del colonnello Eugenio Mazzucchetti, comandante del campo di concentramento per confinati politici di Danane, Somalia, dal 1937 al 1941
A cura di Guido Votano
1936: il colonnello Eugenio Mazzucchetti, milanese, classe 1889, veterano di Libia, Albania e della Grande Guerra, parte volontario per la Somalia lasciando a Milano una moglie che non lo ama più. La conquista italiana dell’Etiopia si è conclusa da poco, e Mazzucchetti viene presto nominato comandante del campo di concentramento per confinati politici di Danane, vicino Mogadiscio.
Non si puo’ dire che fosse una Dachau africana, ma fu certamente uno dei luoghi più segreti dell’Africa Orientale italiana, dove furono rinchiuse 7-8000 persone, oppositori del regime soprattutto etiopici, monaci copti, partigiani, stregoni, notabili, molti dei quali con le famiglie e la servitù. Per cinque anni Mazzucchetti dà tutto se stesso, anche scontrandosi con la burocrazia coloniale italiana, per poter trasformare il “suo” lager in un luogo civile e vivibile, ‘degno di un Impero’. Ci riuscirà, tra mille difficoltà e traversie, e coltivando un sogno: quello, una volta smessa la divisa, di restare in Somalia come concessionario agricolo, lasciando al figlio Enrico – che passerà qualche mese con lui in Somalia - i frutti del suo lavoro. Ma nel ’41 anche in Somalia arriva la guerra e gli inglesi avanzano senza quasi incontrare resistenza. Nella smobilitazione generale, il colonnello lascerà a loro il comando del campo e finirà prigioniero di guerra lui stesso.
In duemila pagine di diario manoscritte, ancora inedite, Mazzucchetti racconta, giorno per giorno, la sua storia e quella di Danane. E per la prima volta un diario esce dai cassetti degli storici e diventa materiale vivo per una serie radiofonica che è anche un documentario. In venti puntate seguiamo le vicende del protagonista e del carcere che dirige attraverso la lettura delle sue puntigliose pagine di diario, ‘illustrate’ di tanto in tanto con musiche, effetti, e brani di audio d’epoca, e completate da interventi di studiosi del colonialismo italiano, che chiariscono il quadro di riferimento della vicenda. Una vicenda che fa parte di quella storia coloniale che in Italia, per molti anni, si è finito per chiudere in un cassetto. Oggi, l’impero africano del fascismo ci appare come una avventura tragica, sanguinosa e insensata, ma che vide senza dubbio anche pagine personali di onestà e di coraggio. Come quelle scritte da Eugenio Mazzucchetti.
https://mega.co.nz/#F!OdJlxY6Q!LEM...RkJZHGSBDO7lVZgEdited by Elrond_55 - 22/3/2015, 15:56
