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DEMONI URBANI, da: "Gli ascoltabili"

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eos1948
view post Posted on 1/1/2021, 11:18 by: eos1948
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Demoni Urbani

il lato oscuro della città


Anche le più belle città italiane hanno un cuore di tenebra. In ogni puntata di Demoni Urbani, condotta da Francesco Migliaccio, una storia criminale agghiacciante e sorprendente, tra le vie più suggestive che accompagnano la nostra quotidianità. Ripercorrerle non sarà più come prima…

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01 - Stretta Bagnera
Via Bagnera è una piccola viuzza di Milano, tra via Torino e via Santa Marta. Viene percorsa ogni giorno da centinaia di persone che, probabilmente, ignorano la storia efferata avvenuta proprio qui nel 1859. Poco prima che Jack lo squartatore terrorizzasse Londra con i suoi crimini efferati, anche Milano ebbe il suo “mostro”. Condotto da Francesco Migliaccio, Demoni urbani, in questa puntata, ci porta nel capoluogo milanese negli ultimi mesi della dominazione austriaca, tra fermenti unitari e la fisiognomica di Lombroso.
Episodio scritto da Simone Spoladori e Giacomo Zito

02 - A noi, Girolimoni
Nella Roma degli anni Venti, appena contagiata dalla febbre fascista, alcune bambine vengono massacrate da un mostro che nessuno è mai riuscito a identificare. L’opinione pubblica è sconvolta: chi sarà mai quest’uomo del mistero che stupra e uccide senza pietà povere vittime indifese? Ne parlano i giornali, ne parlano i borghesi, ne parlano i popolani. Il regime, dalle ultime fila arrivando al Duce stesso, non possono più tollerare questo clima di tensione, che mette in cattiva luce il suo operato. Ed emanano l’ordine: bisogna arrestare qualcuno, sia egli colpevole o innocente. E a farne le spese è il mediatore Gino Girolimoni, il cui nome è diventato sinonimo di crudeltà spietata e intollerabile. Peccato che l’uomo fosse totalmente innocente. Tra orrori, menzogne e politiche, inizia un viaggio in uno dei casi giudiziari più controversi del Novecento italiano…
Episodio scritto da Giuseppe Paternò Raddusa

03 - Un uomo troppo qualunque
Il Mostro di Bolzano ha colpito in Alto Adige tra il 1985 e il 1992. Quattro prostitute e una studentessa di 15 anni le vittime di Marco Bergamo, operaio saldatore.
Il presidente della Corte d’assise, il dottore Martinolli dirà: «Bergamo è giunto alla perversione estrema: l’omicidio per godimento. Dopo il primo assassinio ha scoperto che uccidendo appagava il suo piacere, e nello stesso tempo distruggeva l’oggetto temuto e odiato: la donna. […] Per Bergamo, uccidere rappresentava ormai l’estrema perversione sadica, la modalità più forte per possedere la donna».
Episodio scritto da Giacomo Zito

04 - Alta società
All’inizio degli anni Novanta, la Catania bene viene scossa da un crimine efferato: Antonella Falcidia, medica e docente universitaria, viene ritrovata cadavere nella sua abitazione, massacrata da oltre venti coltellate. I primi sospetti cadono sul marito, importante chirurgo: i rapporti tra i due, stando alle prime dichiarazioni di amici e conoscenti, sono tesi. L’uomo, però, ha un alibi di ferro. Il delitto resta senza colpevole fino a quando il PM Faro decide di riaprire le indagini e di affidarle alle sempre più moderne tecnologie dei RIS. Una macchia di sangue sul divano, grazie al supporto di uno scanner, evidenzia tre lettere…
Episodio scritto da Giuseppe Paternò Raddusa

05 - Ludwig
Una scia di agghiaccianti crimini scuote le maggiori città del Veneto a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80. I serial killer si firmano Ludwig, inneggiano al nazismo, colpiscono omosessuali, senzatetto, tossicodipendenti.
Francesco Migliaccio ci porta nel cuore di questa storia terribile e ancora parzialmente avvolta nel mistero, un capitolo mostruoso della cronaca nera italiana che non tutti conoscono e che dovrebbe essere un monito contro pericolose e attuali derive dell’intolleranza.
Episodio scritto da Simone Spoladori

06 - Femminicidio
Demoni Urbani in questa puntata vi porterà nei meandri del porto di Genova, una città nella città, in un’epoca lontana, distante, il 1903. Un’epoca nella quale vivono tuttavia le stesse emozioni di oggi, gli stessi vizi e le apparenti virtù di una società che fa solo finta di essersi affrancata dal perbenismo e una morale maschilista dura a morire… E finché parliamo di perbenismo, di morale, poco male. Ma se, a causa di queste cattive convinzioni e pregiudizi, si arrivasse sino al delitto più grave, quello per il quale non vi è redenzione, almeno per la vittima, l’omicidio, sareste sempre di quest’idea?
Ancora oggi sono tante, troppe le uccisioni che hanno alla loro origine l’odio nei confronti delle donne e la difesa delle loro libertà. Quella di Ernestina Beccaro è la vicenda di una donna che amava la vita e che desiderava migliorarsi. Una femminista ante litteram, potremmo definirla. Uccisa due volte: la prima dal suo aguzzino, la seconda volta dalla società italiana.
Episodio scritto da Giacomo Zito

07 - Avvelenatrici
Francesca Rapisardi, che vive a Palermo negli anni Trenta del 600, è per tutti come “La Sarda”. Professione: avvelenatrice. La donna vende sieri letali per uccidere nemici, amanti perduti, sposi indesiderati. In molti fanno ricorso ai suoi “servizi”. Scoperta e poi catturata dalle autorità dopo una serie di morti inspiegabili, la donna viene messa a processo e condannata a morte.
Viene giustiziata il 16 febbraio 1633, a piazza Marina, davanti a una folla numerosa: la città, per l’occasione, decide di allestire addirittura degli spalti di legno per favorire la visione.
Peccato, però, che dopo Francesca le morti non si fermeranno…
Episodio scritto da Giuseppe Paternò Raddusa

08 - Ho amato una sola ed unica volta
Com’è fatta la psiche di un assassino? Un uomo, nell’arco di tre anni, uccide 9 prostitute, tutte avanti con l’età e poco piacenti, poiché gli ricordano la matrigna tanto odiata. È lucido o malato? Va solo punito o anche curato? Giancarlo Giudice, questo è il suo nome. Nel processo, iniziato a metà marzo del 1989, l’uomo viene dichiarato colpevole e condannato all’ergastolo, avvalorando così la teoria della sua capacità di intendere e di volere. Nel novembre dello stesso anno però, l’ergastolo viene trasformato in una condanna a 30 anni di reclusione più 3 in un manicomio criminale. A che punto stanno verità e giustizia?
Episodio scritto da Francesco Mastroeni

09 - D.A.M.S.
Insegna al DAMS, studia la New Wave americana, entra in contatto con personalità come Keith Haring: a Bologna, all’inizio degli anni Ottanta, la critica Francesca Alinovi è uno dei nomi di riferimento per quanto riguarda l’arte contemporanea.
Peccato che a stroncare la sua carriera arrivino 47 coltellate di cui una, alla giugulare, che risulta fatale. Il principale indiziato – e poi condannato – è il compagno della donna, Francesco Cianciabilla, di dodici anni più giovane.
Sul delitto, però, restano ancora delle ombre: perché i pantaloni di Cianciabilla non mostrano tracce di sangue? E ancora: esiste un nesso con altri due omicidi che hanno colpito altre personalità di rilievo del DAMS di Bologna, rimasti tutti irrisolti?
Episodio scritto da Giuseppe Paternò Raddusa

10 - La belva di via San Gregorio
Nella Milano del dopoguerra, tra macerie e speranze, ferite e borsa nera, si consuma un delitto efferato, la cui matrice è passionale, ma le cui radici sono molto più profonde. Protagonisti della vicenda sono Rina Fort, che passerà alla storia come “La belva di via San Gregorio”, Filippo Ricciardi, commerciante di stoffe e la sua famiglia. Alla fine, saranno tutti vittime di questa terribile storia.
Episodio scritto da Simone Spoladori

11 - Uomini che odiano le donne
1995. In una spoglia stanza del tribunale di Aosta, due giovani procuratori stanno interrogando un uomo dai modi molto gentili e collaborativi. Si chiama Andrea Matteucci, ha poco più di trent’anni ed è accusato di omicidio. Con grande flemma, l’uomo racconta tutti i dettagli dei delitti che ha commesso negli anni e trascina i magistrati in un quadro di violenza e depravazione, a stretto contatto con i meccanismi malati della sua mente e con le ferite profonde che hanno segnato la sua adolescenza infernale.
Episodio scritto da Simone Spoladori

12 - Quando spunta la luna a Marechiaro
I serial killer li immaginiamo freddi, metodici, razionali. Nel finale di stagione di Demoni Urbani vi raccontiamo di un killer anomalo: disorganizzato, impulsivo, schizofrenico. Andrea Rea, l’assassino di Posillipo.
Episodio scritto da Francesco Mastroeni

13 - Il mostro di Firenze
Sui colli intorno a Firenze, tra il 1968 e il 1985, avvengono una serie di efferati delitti: vengono uccise e mutilate giovani coppie che si appartano per cercare un po’ di intimità. È il celeberrimo caso del “mostro” di Firenze, fenomeno mediatico dell’Italia anni ’80, che catalizzò l’attenzione morbosa del grande pubblico e al tempo stesso agitò spettri sessuofobi nelle sacche più pudiche e puritane della società.
Episodio scritto da Simone Spoladori

14 - L’uomo senza volto: il Killer di Udine
Tra il 1971 e il 1989 Udine è sconvolta da una serie di omicidi che rimangono senza colpevole: undici in tutto. Secondo alcuni le indagini non si svolgono con la dovuta perizia, perché le vittime sono per la maggior parte prostitute. I crimini sembrano inizialmente casi isolati, o frutto di una vendetta interna al mondo della prostituzione; ma è col passare degli anni, e con l’affinarsi delle procedure investigative, che si cominciano a rivedere indizi e ad avanzare ipotesi. Spartiacque è l’ultimo omicidio, quello di Marina Lepre del 1989. E comincia a profilarsi all’orizzonte la figura di un vero e proprio “mostro”, che dopo aver ucciso incide il ventre delle malcapitate con un taglio dallo stomaco al pube. Ma forse non tutti i crimini sono ascrivibili alla stessa mano. E le indagini proseguono, dopo archiviazioni e riaperture, fino al 2019. Intanto, però, l’unico sospettato è deceduto anni fa. È mai veramente esistito un serial killer nella città di Udine?
Episodio scritto da Francesco Mastroeni

15 - Soap Opera
Leonarda Cianciulli ha avuto un’infanzia difficile nell’Irpinia dei primi del Novecento. Maledetta da una madre che la rinnega e da una zingara che le annuncia la morte di tutti i suoi figli, dopo decine di aborti riesce a mettere al mondo tre maschietti e una femminuccia.
Dedita all’arte dei tarocchi e a piccoli riti di stregoneria, la donna è continuamente tormentata da incubi in cui i suoi figli sono minacciati da spiriti maligni e negativi; con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale la Cianciulli, che intanto si è trasferita nella ricca cittadina di Correggio, si convince che sacrificare vite umane a Dio è l’unico modo per impedire al figlio maggiore di essere convocato al fronte. E così è ispirata a realizzare un tremendo, piano diabolico con tanto di sorpresa finale…
Episodio scritto da Giuseppe Paternò Raddusa

16 - L’infanzia umiliata del serial killer
Un giorno di primavera di fine anni ’90, sul treno Ventimiglia-Genova, una donna viene uccisa mentre si trova in bagno, senza un motivo apparente. È la seconda donna nel giro di pochi giorni a essere uccisa in questo modo incomprensibile e subito dilaga la psicosi. Il “mostro” della Liguria si chiama Donato Bilancia e ha già ucciso 14 volte. Le radici della sua follia affondano nella sua infanzia difficile, fatta di umiliazioni, abbandono e solitudine. Vi raccontiamo la sua storia.
Episodio scritto da Simone Spoladori

17 - Il mostro a due teste
Roberto Succo. La storia della sua fuga francese, dei cinque morti accertati, delle vittime stuprate, dei sequestri ha un’origine lontana. Risalente a quell’aprile 1981, quando decise di ribellarsi all’autorità della madre. Che non lo lasciava respirare. Il mostro a due teste.
Episodio scritto da Giacomo Zito

18 - L’angelo sterminatore
È forse l’unica donna serial killer della storia d’Italia. Milena Quaglini, classe 1957, nata in una modesta famiglia della provincia pavese, da vittima si è trasformata in carnefice, uccidendo due uomini che l’hanno a loro volta stuprata. Il suo è il primo caso nazionale del genere. Dopo un’infanzia difficile dovuta alla presenza di un padre che la picchiava, e un primo matrimonio da cui ha avuto un figlio maschio, Milena conosce quello che diventerà il suo secondo marito, Mario Fogli, un uomo violento che aprirà la strada al suo primo omicidio, quello di Giusto Dalla Pozza, 80 anni, e che sarà la sua seconda, ma purtroppo non ultima, vittima.
La donna è morta nella sua cella nel carcere di Vigevano, strangolandosi con dei pezzi di lenzuolo e appesa al gancio per appendere gli abiti del suo armadietto in acciaio.
Episodio scritto da Maria Cristina Benfenati

19 - Eros e Thanatos
È l’alba del 15 novembre 1994. Una donna si lancia da un’auto ferma al casello di Vicenza Ovest invocando aiuto. L’uomo da cui chiede di essere protetta è invece seduto, calmo e tranquillo, al posto del conducente: il suo nome è Gianfranco Stevanin. Arrestato per stupro e sequestro di persona, verrà condannato a tre anni. Fino a che, all’interno dei terreni di famiglia, emergono uno dopo l’altro i cadaveri di quattro donne, selvaggiamente uccise e meticolosamente occultate. Quattro omicidi, secondo l’accusa; quattro incidenti, secondo Stevanin, occorsi durante sessioni di sesso estremo. E il processo si trasformerà in uno dei primi grandi dibattiti italiani sulla capacità di intendere di volere.
Episodio scritto da Francesco Mastroeni

20 - Occhi chiari, occhi tristi – Il mostro di Foligno
Uccide due bambini e lascia messaggi provocatori seminando il panico nella Foligno dei primi anni Novanta. È Luigi Chiatti, nato Antonio Rossi, abbandonato dai genitori in tenera età, seviziato in orfanotrofio e adottato da una famiglia borghese; un giovane uomo che semina il panico, e tiene con il fiato sospeso grandi e piccini. Quella del mostro di Foligno è una delle storie più macabre e controverse mai avvenute: il ritratto spietato di una personalità complessa e indecifrabile.
Episodio scritto da Giuseppe Paternò Raddusa

21 - Il mostro di Padova
Michele Profeta. Che effetto fa l’ambizione quando si scontra con il fallimento e l’anonimato? Quando lo scenario è una città laboriosa e tranquilla, l’esatto contrario dei sogni di gloria e godimento di uno dei suoi ospiti, che a fatica ti fa emergere, se non sei animato da una costanza e fiducia nelle tue capacità. La storia di un uomo normale che normale non voleva essere, giunto a un punto della vita nel quale non c’è più tempo per progettare, ma solo arrendersi, o tentare l’ultima scorciatoia.
Episodio scritto da Giacomo Zito

22 - La iena di San Giorgio
A cavallo tra il 1832 e il 1833, in un piccolo borgo del Canavese, San Giorgio, a due passi da Torino, spariscono nel nulla due bambine. Che cosa è successo? L’esercito regio, distratto dai primi moti risorgimentali che scoppiavano nel resto d’Italia, liquida i fatti attribuendoli ai lupi. La verità è ben diversa e decisamente più spaventosa.
Episodio scritto da Simone Spoladori

23 - Il vampiro di Bergamo
Nelle campagne bergamasche, alla fine dell’Ottocento, alcune donne vengono brutalmente aggredite: l’assalitore, e in alcuni casi omicida, morde e beve il sangue delle sue vittime. La sua identità sarà scoperta dopo anni di paura: è Vincenzo Verzeni, il vampiro di Bergamo, studiato anche da Cesare Lombroso. E se Verzeni fosse veramente un vampiro e si aggirasse ancora per campagne e valli bergamasche?
Episodio scritto da Simone Spoladori

24 - In nomine Satan
In una fredda notte di gennaio del 2004, il sostituto procuratore di Busto Arsizio, Tiziano Masini, si imbatte quasi accidentalmente in un caso apparentemente incomprensibile: due giovani, un ragazzo e un ragazza, che vaneggiano in un parcheggio in evidente stato di alterazione e due auto in posizioni quantomeno anomale, nei pressi del Ticino. Quando gli inquirenti si recano a casa di lei per una perquisizione, si rivela in tutto il suo orrore un terrificante sottobosco di perversioni, violenza, morte e satanismo, che scuoterà a fondo e in modo indelebile l’opinione pubblica italiana.
Episodio scritto da Simone Spoladori

25 - You’ll Never Walk Alone – Halloween Edition
il 14 febbraio 1993, nella periferia di Liverpool, vengono trovati i resti di Jamie Bulger, un bambino di due anni torturato a morte e poi gettato sotto le ruote di un treno. Nella città del Merseyside si scatena la caccia “al mostro”, condotta dal detective Albert Kirby. Le indagini durano solo due giorni e la verità che emerge rende ancora più spaventoso il brutale omicidio.
Episodio scritto da Simone Spoladori

26 - Funny Games
Il celeberrimo caso di rapimento e omicidio avvenuto nel comune italiano di San Felice Circeo tra il 29 e il 30 settembre 1975. Le vittime sono due giovani amiche, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, attirate con l’inganno da Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira in una villa di proprietà della famiglia di quest’ultimo, col pretesto di una festa, e qui torturate per gioco fino a provocare la morte di una di loro.
Episodio scritto da Simone Spoladori

27 - La Mattanza di Vercelli
Nel novembre 1975, Doretta Graneris ha un fidanzato. Si chiama Guido Badini, 23 anni, ragioniere, rimasto prematuramente orfano: il padre, morto in un ospedale psichiatrico quando ha 14 anni, la madre, sarta, malata di cancro. È la sera del 13 novembre 1975. Doretta e Guido si recano a casa di lei e Guido sparano in simultanea con pistole diverse, una Beretta ed una Browning. La famiglia Graneris viene decimata: muoiono il padre Sergio, la madre Itala, i nonni Romolo e Margherita, infine Paolo. Il fratello tredicenne, dapprima solo ferito e che cerca sino all’ultimo riparo, viene freddato con un colpo a bruciapelo. Il suo corpo giace vicino alla finestra. In tutto, le pistole di Guido e Doretta esplodono 19 colpi. La mattanza si è consumata, rapida e feroce, la famiglia di Doretta Graneris annientata. I ragazzi lasciano la villetta e si dirigono a casa di un altro amico, ove rimangono circa due ore. Come nulla fosse.
Episodio scritto da Giacomo Zito

28 - La Repubblica di Rosa e Olindo
11 dicembre 2006. Quattro persone, residenti a Erba nel condominio di via Diaz, vengono massacrate. Si tratta di Raffaella Castagna, trentenne, di suo figlio Youssef, della madre di lei, Paola Galli, e della vicina di casa, Valeria Cherubini. Qualcuno, dopo averli ammazzati, ha appiccato il fuoco nell’abitazione. A sopravvivere alla strage è il marito di quest’ultima, Mario Frigerio. La sua testimonianza dall’ospedale inchioda i colpevoli, Rosa Bazzi e Olindo Romano. Una coppia di vicini di casa della Castagna, con i quali i profondi dissapori si portano a un livello così insopportabile da sfociare in uno dei casi di cronaca nera più seguiti di sempre.
Episodio scritto da Giuseppe Paternò Raddusa

29 - Il Mostro di Marsala
Sono gli esseri umani più indifesi, quelli che tutti noi dovremmo proteggere. Tre bambine. Ignorate, usate dagli adulti per i loro fini più abietti. L’Italia degli anni ’70 non era lontana da ciò che oggi definiamo impropriamente “terzo mondo”.
Episodio scritto da Giacomo Zito

30 - I misteri di Alleghe
Alleghe è un bellissimo paesino in provincia di Belluno, baciato da un’incantevole cornice naturale, immerso nelle Dolomiti. E’ stato teatro di una vicenda delittuosa che racchiude in sé i meccanismi e le dinamiche del giallo più impensabile. Una sequenza di morti distribuite su un arco temporale lungo tredici anni, dal 1933, e archiviate nelle maniere più fantasiose che, grazie alla curiosità e all’intraprendenza di un giovane giornalista prima e di un rampante carabiniere poi, è stata portata faticosamente alla luce.
Per maggiori informazioni su questa storia, visitate il link: www.lucatrifilio.it/varie/i-misteri-di-alleghe/
Episodio scritto da Simone Spoladori

31 - Mille Bolle
Sonya Caleffi, una donna da sempre affetta da problemi di depressione e disturbo della personalità, lavora come infermiera per diverse strutture ospedaliere tra Como e Lecco. All’inizio degli anni Duemila, la donna viene accusata di avere ucciso decine di pazienti terminali, iniettando bolle d’aria in pazienti terminali. Sono cinque gli omicidi per cui Sonya viene condannata; la sua psiche sofferente e la precisione diabolica con la quale ha pianificato la morte dei suoi pazienti sono una testimonianza ora lucida, ora folle…
Episodio scritto da Giuseppe Paternò Raddusa

32 - Bisogna fucilarli qui
Il 30 Novembre del 1945 un mugnaio nota casualmente alcuni fili d’erba uscire da una cisterna interrata sotto il pavimento dell’aia. Decide di aprire la botola e rinviene alcuni corpi. Carabinieri e vigili del fuoco ne ripescano dieci, in decomposizione, apparentemente uccisi a bastonate. L’autopsia rivelerà essere stati gettati in acqua ancora vivi, con mani legate dietro la schiena e con blocchi di cemento assicurati ai piedi.
Episodio scritto da Simone Spoladori

33 - Dandy dei Miserabili
In provincia di Verona, a Montecchia di Crosara, Pietro Maso massacra papà Antonio e mamma Maria Rosa in compagnia di tre amici, per ottenere una cospicua eredità. A motivare il ragazzo, oltre al denaro, sarebbe un’apatia senza senso che distrugge una famiglia e ne fa uno degli esempi più macabri di nichilismo adolescenziale d’accatto. Condannato a trent’anni di reclusione, Maso ritorna in libertà dopo uno sconto dovuto all’indulto. E riceve una telefonata inaspettata dal Vaticano.
Episodio scritto da Giuseppe Paternò Raddusa

34 - Arbus senza ritorno
Un omicidio nei pressi di una incantevole spiaggia che si affaccia sul mar di Sardegna, nei pressi di Arbus, scuote l’isola. Due turisti tedeschi, una coppia di amanti, viene brutalmente massacrata all’interno di un camper. È il 1982 e il caso non viene risolto. All’inizio degli anni Novanta, però, una rete di malavita viene sgominata a seguito delle dichiarazioni di un pastore-criminale, Sergio Curreli. Un collaboratore di giustizia sui generis, che presenta degli strani legami con il massacro del camper…
Episodio scritto da Giuseppe Paternò Raddusa

35 - Odio le vecchiette
La scoperta del cadavere in mattinata, da parte degli agenti di guardia, inutili i soccorsi. La magistratura ha aperto un’inchiesta, vuole capire a distanza di tre mesi dal suicidio dell’altro condannato per tentativo di omicidio di una prostituta. In quel caso Gentile era a poco più di un anno dalla liberazione per fine pena, che sarebbe giunta a giugno 2006. Soltanto una coincidenza? (Il Messaggero, 22 luglio 2005)
Episodio scritto da Giacomo Zito

36 - Il Travoltino della Val Polcevera
Maurizio Minghella, detto il «mostro del Valpolcevera», ex pugile, in Liguria, tra la primavera e l’autunno del 1978 violenta e uccide 5 donne, tra le quali una quattordicenne. Nel 1996, grazie all’aiuto di Don Gallo e Don Ciotti, tenta di rifarsi una vita. Lavora, ha una moglie e un figlio. Ma tra il 2001 e il 2005, la sua furia omicida miete altre dieci vittime. Oggi è in carcere a Pavia, dopo due tentativi di evasione.
Episodio scritto da Simone Spoladori

37 - Demoni Inutili
Milano, 1975. La città è sconvolta dagli scontri tra i gruppi politici extraparlamentari del Movimento studentesco, schierati a sinistra, e i cosiddetti “sanbabilini”, i neofascisti che si radunano nella celebre piazza del centro. Una sera di fine maggio, Alberto Brasili e la sua fidanzata Lucia Corna, passano per piazza San Babila. Sono due giovani che hanno idee di sinistra, ma nessuno dei due è schierato con i gruppi extraparlamentari. Cinque ragazzi li aggrediscono senza motivo, se non per sfogare la propria rabbia repressa. È uno degli episodi più drammaticamente inutili di quella pagina oscura della storia di Milano.
Episodio scritto da Simone Spoladori

38 - Olgiata State of Mind
Roma, 1991. La contessa Alberica Filo della Torre uccisa nella sua villa all’Olgiata. Sospettati e accusati il figlio dell’insegnante privata dei bambini e, poi, l’ex cameriere filippino, entrambi scagionati dal DNA. Alla contessa sono intestati sei conti bancari in Svizzera che si ipotizza servissero da transito per operazioni del SISDE, ma non è mai stato dimostrato. Enorme impatto mediatico all’epoca per un intrigo sciolto vent’anni dopo con un ulteriore test del DNA che incastra il filippino.
Episodio scritto da Michele Granata

39 - Catamarano
Largo di Senigallia, 1988. L’ex ballerino e playboy Filippo De Cristofaro istiga la fidanzatina olandese ad accoltellare la skipper Annarita Curina, proprietaria del catamarano su cui navigavano, per rubarle la barca. Lui la finisce a colpi di machete, la zavorra e la getta in mare. Il corpo sarà recuperato casualmente da un peschereccio, dando inizio al “giallo del Catamarano”.
Episodio scritto da Giulio Valli

40 - La Ragazza di Corso Venezia
Milano, marzo 1995. Maurizio Gucci, erede della casa fiorentina d’alta moda, viene raggiunto da quattro colpi di pistola, esplosi da un sicario che, in compagnia di un altro uomo, si è volatilizzato a bordo di un’utilitaria. La città è devastata da un evento così tragico, in cui non si riesce a scovare un colpevole: chi ha assoldato qualcuno per farlo uccidere, un uomo potente, carismatico e affascinante?
Si indaga nelle retrovie del mondo finanziario, degli affari Gucci, meno prospere all’epoca di quanto si potesse immaginare. La verità arriva nel gennaio 1997: il leader della Maison è stato vittima di una congiura, la cui mandante è nientemeno che la moglie Patrizia. Patrizia Reggiani: la donna, da cui l’uomo si separa nella seconda metà degli anni Ottanta, si fa aiutare da un’amica, Pina Auriemma, e da una serie di altri uomini che giocheranno un ruolo chiave nell’omicidio. Un delitto che non si può derubricare a movente passionale: Reggiani, donna dalla personalità complessa e conturbante, vive le sofferenze di una donna abbandonata dall’uomo amato, e che al contempo non vuole rinunciare allo status e alla rispettabilità. Costi quel che costi.

41 - Gigliola dai mille giorni
Cairo Montenotte, 1987. Il corpo bruciato del farmacista Cesare Brin viene trovato in una col cranio fracassato a colpi di martello. Intreccio di motivi passionali, interessi economici e vanità di provincia che vedono come protagonista Gigliola Guerinoni: madame dell’alta società, creatura eccentrica che, consapevole del proprio fascino, da oggetto sessualizzato decide di predominare sul maschio.
Episodio scritto da Michele Granata

42 - Casa e Chiesa
In una Milano negli anni della contestazione, tra attentati e manifestazioni studentesche e operaie, un feroce delitto si verifica presso uno dei luoghi più insospettabili della città: l’Università Cattolica. Si tratta dell’omicidio di Simonetta Ferrero, ex studentessa dell’ateneo, aggredita nei bagni femminili della sede centrale con quarantadue coltellate. Un caso dimenticato forse troppo presto, e tutt’ora irrisolto.
Episodio scritto da Maria Triberti

43 - ‘I Ziti: una storia queer
1980, Giarre, provincia di Catania. Una storia fondamentale per la società italiana e per la nascita dell’orgoglio omosessuale organizzato. Giorgio Agatino Giammona e Antonio “Toni” Galatola sono una coppia di “ziti” (termine in dialetto siciliano che sta per “fidanzati”). I due vengono sbeffeggiati dai più, in città: il 17 ottobre spariscono misteriosamente. Le ricerche durano un paio di settimane: un pastore, il 31 ottobre, li trova entrambi morti, sotto un pino marittimo, nei pressi di un agrumeto. Un colpo in testa ciascuno li ha finiti; vengono ritrovati un biglietto d’addio e, sotterrata, una pistola. Scartate diverse ipotesi (malavita, mafia, omicidio-suicidio), le indagini vengono chiuse in fretta e furia quando un dodicenne, nipote del Galatola, confessa di averli ammazzati lui, su ordine delle stesse vittime. A distanza di 40 anni, però, i dubbi e gli interrogativi legati a una morte così strana sono ancora tanti…
Episodio scritto da Giuseppe Paternò Raddusa

44 - Vincenzo del West
Roma, 1969. Vincenzo Teti, comparsa a Cinecittà e protettore della prostituta Teresa Poidomani, ammazza lei e il marito mentre i figli sono nella stanza accanto. Nei giorni successivi fa a pezzi i cadaveri, pulisce la casa, cambia la carta da parati. Poi avvolge i corpi in sacchi di juta e li getta nel Tevere.
Episodio scritto da Giulio Valli

45 - Amiche del cuore
Castelluccio dei Sauri, 1998. Nadia è strangolata dalle due amiche intime Anna Maria e Filomena in un quadro di rapporti morbosi, vanità, avidità, paranoia, provincialismo, desiderio di evadere e tanta stupidità.
Episodio scritto da Lorenzo Pedrazzi

46 - Come Mato Grosso
Bosco di Mandra Castrata, 1997. Diana, Silvia e Tamara sono in vacanza in Abruzzo. Durante un’escursione chiedono indicazioni al pastore solitario Hasani Aliyebi che, cortesemente, le mette sulla giusta via. Al limitare del bosco, estrae una pistola, le aggredisce e tenta di violentarle. Silvia sopravvive fingendosi morta, fugge e riesce a dare l’allarme. Hasani invece non fugge, non si nasconde…
Episodio scritto da Giuseppe Paternò Raddusa

47 - Dolce Vita
Roma, 1964. Il delitto della “Dolce vita”: un giovane egiziano viene trovato morto, ucciso con quattro colpi di pistola e sfigurato con l’acido. Del delitto viene accusata una coppia: sono i coniugi Bebawi, egiziani anche loro. In fase processuale, i due si palleggiano le accuse; vengono prima assolti e poi condannati in appello, ma sarà troppo tardi: hanno lasciato l’Italia.
Episodio scritto da Michele Granata

48 - Avere 16 Anni
21 febbraio 2001: in un tranquillo quartiere di Novi Ligure, una madre e il figlio undicenne sono uccisi barbaramente dentro casa. Testimone del massacro è la figlia maggiore, Erika, che racconta agli investigatori di essere riuscita a fuggire e indica come colpevoli una coppia di albanesi. La verità verrà presto a galla. Il delitto di Novi Ligure e i nomi di Erika De Nardo e Omar Favaro occuperanno le prime pagine dei giornali per mesi, sconvolgendo un’Italia costretta a ricordarsi che il Male può provenire da dentro casa.
Episodio scritto da Maria Triberti

49 - Il Martirio
San Severo, 1994. Una ragazzina di 14 anni legata a una sedia per giorni, abbandonata al freddo e al buio di notte, torture, sevizie, umiliazioni, tentativi di stupro da tre persone di famiglia. Una legnata in testa per ucciderla quando è inutile perdere altro tempo ché qui non si cava un ragno dal buco e c’è da tornare a casa da mammà. Perché? Per primitivo senso del possesso, per un’idea malata dell’amore, per inettitudine morale, per assenza di senso di responsabilità individuale, per servilismo e bieca convenienza.
Episodio scritto da Lorenzo Pedrazzi

50 - Xmas edition | Natale a Covina
California, 2008. Bruce Jeffrey Pardo è un ingegnere che non ha mai prestato troppa attenzione all’ascolto e alla cura dell’altro. Ha lasciato che il suo unico figlio fosse vittima di un grave incidente domestico a soli tredici mesi. Ha incontrato una donna, Sylvia, che ha sposato. Il matrimonio, però, è pieno di crepe e di non detti e Jeffrey viene lasciato dalla donna. Pardo è sotto choc. Solo, avvolto ai suoi fallimenti, con qualche problema di denaro, Pardo decide di punire la moglie. E pianifica un’operazione diabolica da mettere in atto la sera di Natale, nella casa di famiglia di lei, a Covina. Indossando un costume di scena che, il 24 dicembre, di solito indossa un uomo che porta la felicità. Bruce, invece, porta la morte.

51 - Harakiri 3.0
È il 2017 e il Giappone è uno dei paesi col più alto tasso di suicidi al mondo, una tendenza diffusa sempre più anche tra i giovani e i giovanissimi. A Zama, città a sud-ovest di Tokyo, un uomo di 27 anni di nome Takahiro Shiraishi apre un paio di profili Twitter coi quali si mette in contatto con ragazze che vogliono suicidarsi, invitandole a farlo a casa sua, con il suo aiuto. La storia di un uomo insospettabile che ha sconvolto una nazione, facendosi conoscere al mondo come il “Twitter killer”.
Questa puntata è stata scritta da Maria Triberti

52 - Avremo sempre Avetrana
Avetrana, provincia di Taranto, 26 agosto 2010. La scomparsa della quindicenne Sarah Scazzi, ritrovata poi morta qualche settimana dopo, dischiude una tragedia famigliare e un caso mediatico in grado di scatenare l’Italia. Le attenzioni si concentrano su Sabrina, la cugina 22enne della ragazza: le due sono unite da un affetto simbiotico ma la ragazza, forse, nasconde qualcosa.
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

53 - La caduta agli inferi
Vitalino Morandini, nell’Italia degli anni Cinquanta, terrorizza le notti delle campagne lombarde. L’uomo, dall’infanzia difficile e vocato sia al furto che alla fede totale nel Signore, uccide uomini, donne e bambini, massacrandoli senza pietà, pur di scucirgli un po’ di danaro. Irrompe nelle abitazioni, in contesti agresti, quando calano le tenebre; arriva, implacabile, a dettare la legge della violenza. Un bel paradosso, considerato che sin da piccolo lo chiamano «l’Angelo», proprio per la sua cieca dedizione al regno dei Cieli… Una volta catturato, confessa alla giustizia che uccidere è «come tirare il collo alle galline».
Questa puntata è stata scritta da Riccardo Motta

54 - 1 Luka 2 Kittens
Canada. Prima inonda Internet di fake news che lo riguardano, poi uccide in maniera macabra alcuni sfortunati micetti, infine consuma la sua furia massacrando Jun Li, un ragazzo che ha la sfortuna di dirigere nel film più tragico della storia del cinema. Luka Magnotta vive la sua vita alla ricerca di se stesso, auto-istituendo un culto infinito alla sua persona. Nato e cresciuto in Canada, è ossessionato dalla fama e dalla voglia di diventare famoso. Così tanto da lasciarsi travolgere dall’odio e dalla mitomania, in un crescendo di violenza e raccapriccio. Luka, tramortito dai suoi demoni, Luka, in the sky with diamonds…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

55 - Un taxi per l'inferno
Guidare un taxi nell’Uttar Pradesh, nel traffico di sobborghi, tra folle di pedoni, fumi di scarico e un quantitativo impressionante di motorini… non è facile. Soprattutto se come passeggero a bordo c’è Devendra Sharma. Che di professione dovrebbe fare il medico ma che, per arrotondare, ha il vizietto insopportabile di uccidere gli autisti di taxi. Una storia inquietante in cui, all’ayurveda, si sostituiscono dolore e morte.
Questa puntata è stata scritta da Giacomo Zito

56 - Alcol e fiammifero
È un pomeriggio di novembre del 1981 quando la quattordicenne Palmina Martinelli è bruciata viva in casa propria. A trovarla mentre ancora cerca di spegnere le fiamme è il fratello, che la accompagna in ospedale. Nei 22 giorni di agonia che la separano dalla morte è Palmina stessa, con un filo di voce, a fare i nomi dei suoi carnefici e raccontare come si sono svolti i fatti. Il processo però ha un esito incredibile.
Questa puntata è stata scritta da Maria Triberti

57 - Nel corpo di mia madre
Ed Gein è l’uomo che ha ispirato i personaggi di Buffalo Bill e Leatherface. Somiglia tanto anche a Norman Bates, ma pare che Robert Bloch abbia lavorato più che altro di immaginazione, col poco che sapeva sul caso. Viveva a cinquanta chilometri dal macellaio di Plainfield: forse c’era qualcosa nell’aria.
Quando Ed viene arrestato, nella sua casa in totale disordine e disfacimento, vengono ritrovati una colonna vertebrale adibita a lampada, una cintura ricavata da capezzoli umani, un cestino e un tamburo in pelle umana, alcuni teschi sulla testata del letto di Gein, nove maschere ricavate da pelle umana, un cranio di bambino trasformato in scodella per il brodo, una poltrona con braccia al posto dei braccioli, numerosi vasi contenenti nasi e vagine sotto spirito e, per concludere, numerosi abiti realizzati con pelle di donna. L’unica stanza che viene ritrovata in perfetto ordine e senza alcun reperto macabro è quella della madre Augusta, morta dodici anni prima.
Questa puntata è stata scritta da Danilo Aprigliano

58 - Chernaya Pravda
Andrej Romanovic Chikatilo nasce il 16 ottobre del 1936 a Jablučne, un villaggio dell’Ucraina al confine con la Russia. Uomo di lettere e insegnante costretto ad arrabattarsi in vari mestieri, Chikatilo è uno dei serial killer più spietati mai esistiti: la violenza che veste come fosse un guanto lo ispira nell’uccidere quasi sessanta esseri umani. Creature indifese: donne, bambini, bambine, cui riversa trattamenti di detestabile turpitudine…
Questa puntata è stata scritta da Riccardo Motta

59 - Toole, lo conosci Lucas?
Nella seconda metà degli anni ’70, a Jacksonville, due uomini si incontrano per la prima volta. Uno è necrofilo, l’altro piromane: condividono una vita marcia, una vita che non è mai stata gentile con loro. Sono ultimi tra gli ultimi, e si prendono l’unica cosa che hanno l’impressione di possedere. La strada.
Ovunque vadano, che sia in Texas, in Michigan, in Virginia o in Florida, lasciano dietro una scia di sangue impossibile da lavare via… O forse no?
Questa puntata è stata scritta da Martina Marasco

60 - I diavoli di Cromwell Street
Fred West e Rosemary Letts sono due anime gemelle accomunate da un binomio tremendo: sesso e predominio. Imbastiscono la loro relazione decennale su questo principio: sessualmente disinibiti in gioventù, quando intrecciano la loro relazione danno vita a una saga famigliare tragica, costellata da stupri, incesti e omicidi. Sullo sfondo, la loro abitazione di Gloucester, a Cromwell Street: una casa degli orrori dove perdono la vita decine di ragazze innocenti. Incluso il sangue del loro sangue…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

61 - La cura del curaro
Nella notte tra il 13 e il 14 marzo 1963, a Bologna, la 38enne Ombretta Galeffi viene trovata morta all’interno del proprio appartamento. A provocare il decesso, una dose di veleno iniettata nel corpo: si tratta del curaro, la sostanza che farà ricordare il delitto come “il giallo del curaro”, per l’appunto. Unico indiziato è il marito della donna, Carlo Nigrisoli, rampollo di una delle famiglie più rispettabili della città. Il caso suscita immediatamente un grande clamore, dividendo l’opinione pubblica che presto si schiera tra “colpevolisti” e “innocentisti”.
Questa puntata è stata scritta da Maria Triberti

62 - Pianeta Jonestown
La storia del più grande suicidio di massa nella storia. Jim Jones, pastore americano che ha fatto del culto alla sua persona un vero e proprio credo, manipola a tal punto le menti di 909 fedeli da imporre loro di togliersi la vita. Lo fanno a Jonestown, una comune religiosa da lui retta e manipolata nella Guyana; un luogo plasmato sulla sua identità, in grado di sottrarre ai discepoli ogni forma di autonomia. Fino all’ultimo, inspiegabile gesto…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

63 - Circe Squad
Versilia, estate 1989. Maria Luigia Redoli, la cinquantenne moglie del ricco Luciano Iacopi, organizza l’omicidio del marito in combutta con l’amante, il ventiquattrenne carabiniere Carlo Cappelletti. La donna, sexy e magnetica, conquista le colonne di giornale e i servizi televisivi: la sua bellezza aggressiva e la sua abilità nel sedurre restano emblematici, nella storia della cronaca nera italiana. Tanto da farle guadagnare il soprannome di Circe…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

64 - Le streghe di Nagyrév
In un villaggio ungherese tra le due guerre, si verifica una serie incalcolabile di morti misteriose tra uomini tornati dal fronte, anziani, neonati, disabili. Allertata da segnalazioni anonime, la polizia scopre che i decessi sono dovuti ad avvelenamento da arsenico e paiono essere tutti riconducibili alle ostetriche del paese, una in particolare: Zsuzsánna Oláh. Un avvelenamento di massa guidato da un’intera comunità di donne.
Questa puntata è stata scritta da Maria Triberti

65 - Campanelle
Newcastle-Upon-Tyne, 1968. Martin Brown, di quattro anni, e Brian Howe di tre sono trovati morti in circostanze sospette. La polizia impiega poco a scoprire che, dietro questi orrendi omicidi, caratterizzati da una certa grazia nell’esecuzione, si nasconde un killer decisamente inaspettato. Un killer che ha appena dieci anni. Mary Flora Bell.
Questa puntata è stata scritta da Martina Marasco

66 - Lo sciamano
Ahmad Suradji, sciamano, nel 1986, fa un sogno: il fantasma di suo padre gli dice che per accrescere i suoi poteri magici, deve bere la saliva di 70 donne appena morte. Uccide 42 donne a lui rivoltesi per filtri d’amore, sedute spiritiche, cure medicamentose. Con l’aiuto delle tre mogli, ne sistema i corpi con la testa rivolta verso la sua casa in segno di buon auspicio.
Questa puntata è stata scritta da Riccardo Motta

67 - Un lavoro tossico
Di Klaus conosciamo solo il nome perché la legge tedesca vieta di divulgare il cognome di un condannato all’ergastolo. Chi ha lavorato con lui non ne sa molto di più: pare che non se ne conoscesse neppure la voce tanto era timido e riservato.
Operaio per 35 anni in un’azienda di componenti metallici tedesca, Klaus avvelena lentamente tutti i colleghi spargendo polvere di acetato di piombo (un tempo i Romani lo usavano come dolcificante) sul loro cibo. A decine si ammalano gravemente ai reni e alcuni si riducono come dei vegetali. Un giovane di 26 anni muore nel 2020 dopo quattro anni di inspiegabile coma neurovegetativo. Quando, finalmente, si arriva alla soluzione del caso, la polizia trova una spiegazione plausibile alle circa 21 morti avvenute nello stesso ufficio nei 20 anni precedenti…
Questa puntata è stata scritta da Danilo Aprigliano

68 - La felicità degli altri
A 47 anni, Daniela Cecchin è una donna sola e dalla personalità disturbata. Un giorno, per caso, reincontra un uomo, tale Paolo, che era stato gentile con lei oltre vent’anni prima: scopre che ha famiglia e un buon lavoro. Allora si immagina la vita che avrebbe potuto avere lei se, ad esempio, fosse stata sua moglie. E prova invidia e rabbia. Per questo, una mattina d’inverno del 2003, compie un terribile omicidio.
Questa puntata è stata scritta da Maria Triberti

69 - Il corpo dei maschi
Cresciuto tra l’Ohio e il Wisconsin, il giovane Jeffrey Dahmer è attratto dalla possibilità di sedurre, smembrare e collezionare cadaveri e resti umani. Dalla fine degli anni Settanta per quasi quindici anni uccide diciassette innocenti, adescandoli in bar e circoli per omosessuali. Il suo modus operandi è di letale efficacia: droga, strangola e poi smembra i corpi delle sue vittime, sciogliendo i resti nell’acido e conservando teschi e torsi come souvenir…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

70 - Nuovo cinema sovietico
Tra il 1964 e il 1985 Anatoly Slivko, nella Russia del sud, ex Unione Sovietica, molesta 43 adolescenti iscritti al suo circolo giovanile. Sposato e con due figli, la sua vita di facciata nasconde un background di adolescenza frustrata e omosessualità repressa. A scatenare la sua furia erotica e omicida è la visione di un incidente stradale in cui perde la vita un ragazzo; da quel momento, Anatoly inganna i giovanotti della comunità dicendo loro che li vuole come attori dei suoi documentari; in realtà provoca loro amnesie temporanee, dovute a lievi strangolamenti. Quando i ragazzi perdono i sensi, Slivko abusa dei loro corpi. Gli adolescenti, una volta ripresi i sensi, non ricordano nulla; in sette casi, però, Slivko provoca la morte dei suoi “interpreti” e, senza ritegno, ne smembra i cadaveri…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

71 - Goyo
Quando nel 1976 viene graziato, Gregorio (detto “Goyo”) Cárdenas è il più antico recluso del noto carcere messicano di Lecumberri. 34 anni prima è stato arrestato, reo confesso, per l’omicidio di quattro donne, di cui ha seppellito i cadaveri nel giardino di casa. Mentre Città del Messico attraversava decenni di mutamenti e sofferenze, in carcere Goyo si laureava in Legge, pubblicava tre libri, imparava a suonare, scriveva poesie, dipingeva, si sposava e aveva cinque figli.
Goyo il folle, il mostro, la bestia. Goyo che concede interviste a tutti, che odia le donne ma che dalle donne è amato. E poi Goyo l’intellettuale, il redento. Goyo che, una volta graziato, è invitato alla Camera dei Deputati dove è accolto come un eroe. Chi è Goyo Cárdenas?
Questa puntata è stata scritta da Maria Triberti

72 - Otaku
Appassionato di anime e di manga, introverso e confinato alla solitudine a causa di una deformazione alle braccia, il giapponese Tsutomu Miyazaki semina il terrore nell’area di Saitama, vicino Tokyo. Le bambine sono al centro dei suoi attacchi feticisti, che si concludono con l’omicidio e il cannibalismo. A bordo della sua automobile, Miyazaki è un demone incontrollabile…
Questa puntata è stata scritta da Giacomo Zito

73 - Mea Lus
Tra il 1989 e il 1992, diversi ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 14 anni scompaiono nei dintorni di Altamira, nello Stato di Para, Brasile. I cadaveri sono stati ritrovati nudi, abusati sessualmente, torturati, con gli occhi cavati dalle orbite e con i genitali mutilati. Secondo i rapporti di polizia, ci sono stati un totale di 6 morti, 3 feriti e 5 dispersi. Secondo le famiglie della zona le vittime, invece, sarebbero almeno 19.
I tagli e le mutilazioni mostrano una certa perizia medica e questo porta a concentrare l’attenzione delle indagini sul traffico d’organi, industria fiorente in Brasile; emerge però un’altra verità, legata alle attività di una setta, la LUS, comandata da una donna, Valentina. E la verità sarà molto, molto più morbosa di quanto possa sembrare…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

74 - Per Elisa
La scomparsa dell’adolescente Elisa Claps, a Potenza, getta inquietanti interrogativi su un giovane del luogo, Danilo Restivo, figlio della borghesia bene della città. La giovane è stata assassinata ma il suo corpo verrà ritrovato solo diciassette anni dopo, nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità. È solo l’inizio di una macabra sequela di silenzi, omertà e altre morti. Una carovana di orrore in cui Danilo Restivo si impone come impunito protagonista…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

75 - Parlami d’amore, Valentino
Valentino Talluto, giovane ragioniere cresciuto dai nonni alle porte di Roma, nel 2006 scopre di essere sieropositivo. La scoperta di aver contratto il virus non gli impedisce, negli anni, di non prendere le dovute precauzioni e infettare decine e decine di partner occasionali cui non comunica di essere positivo all’HIV. Lo chiamano l’untore di Roma e la sua è una storia che, pur senza morti, apre uno spiraglio interessante su un modo diverso di essere demone.
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

76 - Il salvatore di anime
A Milano, verso la fine degli anni Novanta, il 35enne Gaspare Zinnanti vive di scippi, furti e prostituzione, dorme sulle panchine o nelle carrozze dei treni, ma mantiene un aspetto dignitoso e capacità relazionali. I giornali lo chiameranno “il biondino magrolino”, per via dell’aspetto mite e innocuo e dei modi gentili. Non è chiaro cosa scateni la sua furia omicida in un giorno qualunque nel marzo 1997. A suo dire, si tratta di poche semplici parole, forse udite davvero o forse immaginate: “Tu sai cosa devi fare”.
Questa puntata è stata scritta da Maria Triberti

77 - Come fosse una bambola
Dennis Nilsen ha lasciato la sua autobiografia in 6.000 pagine dattiloscritte a Mark Austin, un grafico inglese con cui aveva stretto amicizia fra scambi epistolari e visite in galera. Per la legge inglese, un detenuto non può trarre profitto dai propri crimini, perciò il libro è pubblicato postumo.
Nelle lunghe, confuse ma dettagliate pagine, Dennis Nilsen ripercorre la sua vita, cercando di spiegare – anche se spiegare non è possibile – cosa l’abbia spinto a uccidere almeno 12 ragazzi a sangue freddo, in un lasso di tempo brevissimo, fino all’epilogo della sua cattura, che dire grottesca è dir poco…
Questa puntata è stata scritta da Martina Marasco

78 - Io non voglio morire
Pochi anni dopo la primavera di Praga, un evento delittuoso scuote con grande eco la capitale cecoslovacca. Al centro, nessun motivo politico: solo una ragazza di 22 anni, dalla mentalità instabile, vittima di un contesto sociale e familiare che sente da sempre nemico. È il 10 luglio 1973 quando Olga Hepnarová viene arrestata. Due anni dopo, sarà l’ultima donna condannata a morte in Cecoslovacchia.
Questa puntata è stata scritta da Maria Triberti

79 - Autoricambi Shen
Quando la loro impresa di ricambi d’auto fallisce, i fratelli Shen complottano per trovare un sistema alternativo di procurarsi da vivere. C’è però una sproporzione infinita tra questo movente pragmatico e l’atroce crudeltà perpetrata verso le loro vittime. Cacciano tra le prostitute, le aggrediscono, le torturano, le uccidono o le schiavizzano obbligandole a uccidere e a procurare altre vittime, asportano e mangiano pezzi di corpi, sciolgono i cadaveri nell’acido e li gettano nel water. Una follia a due.
Questa puntata è stata scritta da Riccardo Motta

80 - Vodka e martello
Le serial killer donne si dividono principalmente in due macrocategorie: le vedove nere, che uccidono per ragioni passionali, e gli angeli della morte, che uccidono persone malate con l’intenzione, quasi salvifica, di liberarle dalla sofferenza. Le serial killer donne evitano un contatto fisico diretto con la vittima e preferiscono uccidere con il veleno.
Irina Gaidamachuk è un’eccezione a questa regola di comportamento criminale. Catturata nel giugno 2010 nella Russia occidentale, è stata riconosciuta colpevole di 17 omicidi e condannata a 20 anni di carcere, che sta attualmente scontando.
Questa puntata è stata scritta da Martina Marasco

81 - Scream some more, baby
La notte del 31 ottobre 1979 la sedicenne Shirley Lynette Ledford abbandona un party di Halloween e cerca un passaggio per tornare a casa. A darle uno strappo, davanti a un benzinaio di Sunland-Tujunga, Los Angeles, si ferma un furgone General Motors grigio, coi vetri posteriori oscurati. All’interno ci sono Lawrence Bittaker e Roy Norri.. Sono un’affiatata coppia di amici, si sono conosciuti in carcere e da un po’ girovagano sulle strade della California. Norris e Bittaker quella notte di Halloween chiuderanno nel più atroce dei modi la loro carriera omicida che, da giugno, li ha portati a rapire, torturare e uccidere con le stesse modalità cinque giovanissime ragazze.
Questa puntata è stata scritta da Martina Marasco

82 - Pogo il clown
John Wayne Gacy è un uomo qualunque. Stimato, lavoratore, amante dei travestimenti. Uccide 33 giovani seguendo il proprio impulso sessuale omicida, ne violenta i cadaveri, li occulta. La natura perbenista della società lo fa agire indisturbato per sei anni, fino a quando la verità emerge come i cadaveri nascosti sotto al pavimento, rivelandoci una società distratta, incapace di dare un senso alla perdita di trentatré suoi giovani.
Questa puntata è stata scritta da Giacomo Zito

83 - La signora di Montenapo
Nel marzo del 1994 a Mentone l’imprenditore Guido Sermenghi viene assalito da due assassini su una moto che aprono il fuoco. Lo mancano ma colpiscono accidentalmente un passante, di nome Christian Ballestra. Dopo venti mesi di silenzio, le indagini conducono a una fitta rete di persone che, secondo la giustizia, ha organizzato il delitto: ai vertici ci sarebbe Maria Teresa Piva, l’elegante ex moglie di Sermenghi, che avrebbe chiesto all’avvocata Katia Re di assoldare una squadra per “spaventare” l’imprenditore. Peccato che “la squadra” si sia fatta prendere la mano, e che forse dietro c’è una importante motivazione legata al danaro…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

84 - Un posto tranquillo
Gli anni Sessanta sono un periodo di grandi cambiamenti per gli Stati Uniti. Solo a Indianapolis la vita sembra scorrere sempre uguale: è una città con mezzo milione di abitanti, ma coi ritmi e le ambizioni di un paesello. A darle una scossa, nel 1965, arriva il caso di Sylvia Likens: un delitto raccapricciante, consumatosi nell’arco di mesi tra le mura di una villetta in un quartiere periferico. D’intorno, il silenzio complice di decine di persone che sapevano o sospettavano cosa accadeva, e non hanno fatto nulla per evitarlo.
Questa puntata è stata scritta da Maria Triberti

85 - Re degli incel
Elliot Rodger, figlio di un regista e di un’infermiera, cresce a Los Angeles senza riuscire a ottenere neanche un bacio dalle ragazze che tanto sogna. Mezzo inglese e mezzo malese, si sente diverso dal canone di bellezza in voga in California; le sue coetanee lo ignorano e i maschietti lo bullizzano. A quasi ventitré anni, ispirato da un manifesto sulla sua vita firmato da lui stesso, mette in atto un castigo esemplare: un massacro che, a suo intendere, dovrebbe punire le donne, quelle che per tutta una vita lo hanno rifiutato.
Lo aiutano il manifesto e il supporto di una community online cui sente d’appartenere: i “celibi involontari”, altrimenti noti come incel…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

86 - Chiamatemi Yvette
Polìstena, Calabria. Un esorcismo immondo praticato dai membri della sua famiglia pone fine alla vita di Maria Ilenia, una bimba di 51 giorni figlia di due braccianti ventenni. Da diverso tempo i genitori della bambina, e tutti gli altri famigliari, sono convinti che la loro casa sia posseduta e attaccata dal Maligno. È per questo che, prima del rito, consultano maghi su maghi, fuggendo ogni forma di razionalità. Fino a conoscere una carismatica maga romana, di nome Francesca, ma preferisce farsi chiamare Yvette…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

87 - La moglie
Nella provincia di Perugia, la notte del 24 maggio 2007, una imprenditrice, Barbara Cicioni, viene trovata morta dal marito, Roberto Spaccino. La donna, già madre di due figli e all’ottavo mese di gravidanza, è stata picchiata e strangolata. Quello che parrebbe un assalto a opera di un gruppo di rapinatori si rivela invece un dramma famigliare che è in scena da anni: Roberto umilia e picchia Barbara da tanto, troppo tempo… La storia di Barbara Cicioni è quella di uno dei primi femminicidi dichiarati tali dall’opinione pubblica; un processo, quello a carico di suo marito, durante cui l’Italia intera fa i conti con il machismo, l’arroganza e la violenza di molti dei suoi figli, riversati in maniera immorale verso le loro compagne di vita.
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

88 - Sorelle per sempre
Le Mans, febbraio 1933. Una donna della buona borghesia cittadina e sua figlia vengono barbaramente assassinate. A cavare loro gli occhi e a infierire sui loro corpi, massacrandole, sono due sorelle a servizio della famiglia. Christine e Lea Papin, dall’infanzia difficile, subordinate a una padrona che le tratta con alterigia intollerabile, a una madre assente, a un padre violento. La natura trucida e orribilmente liberatoria dell’omicidio che le sorelle commettono ispira intellettuali e artisti del calibro di Sartre, De Bouvoir, Chabrol e Genet. Il legame che le unisce per sempre è, a suo modo, unico…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

89 - L’uomo che cade
La storia di Oscar Pistorius è una parabola che tutti conoscono: il campione olimpico, dalle gambe bioniche, che sconfigge i pregiudizi e restituisce voce a tutti gli atleti e le atlete, anzi, a tutte le persone con disabilità. Cresciuto a Pretoria, grazie alla madre Sheila si abitua da subito a non considerare l’assenza di gambe come un limite. È un’opportunità: quella di fare la differenza e spingersi oltre l’impossibile.
Fino a quando, la notte di San Valentino, Oscar spara alla sua fidanzata, Reeva. E il mondo intero deve fare i conti con la caduta di un eroe.
Questa puntata è stata scritta da Martina Marasco

90 - Modelle che sparano
All’alba del 26 giugno 1984, la modella americana Terry Broome si presenta in Corso Magenta, a Milano, e fa fuoco contro un rampollo e playboy romano in forze alla città meneghina, Francesco D’Alessio. È esasperata dalle chiacchiere che l’uomo, da un po’ di tempo, ha messo in giro su di lei, dipingendola come una poco di buono. Dopo l’ennesima provocazione in una discoteca della città, Terry, fuori di sé, lo uccide. Il caso diventa di dominio pubblico, e accende la riflessione su una città di yuppies e di disperazione, immersa nella cocaina, alla ricerca di un lifestyle arrembante e bulimico. La solitudine di Terry, l’arroganza di D’Alessio, una forsennata Milano by night e il tragico epilogo fanno della vicenda Broome un unicum giudiziario…
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

91 - Io e lei
Stefania Albertani è una ragazza dalla personalità complessa. Da piccola, ha problemi di relazione, non stringe amicizie, fatica a scuola. In compenso, idolatra la sorella maggiore Maria Rosa, che considera un punto di riferimento. Da grande, però, le cose cambiano. Mentre Stefania continua a chiudersi, Maria Rosa ai suoi occhi sboccia ogni giorno di più. Trasformandosi nella valvola di sfogo per tutte le sue frustrazioni. Il culmine arriva una sera di maggio del 2009…
Questa puntata è stata scritta da Maria Triberti

92 - Loro è il regno dei cieli
Il 19 ottobre 1984 il prete polacco Jerzy Popiełuszko viene fermato sulla strada verso Toruń e costretto a uscire dall’auto. Dieci giorni dopo ritrovano il suo cadavere nelle acque della Vistola. La morte di questo giovane cappellano fa tremare violentemente i pilastri del regime comunista e segna un drastico cambiamento nei rapporti tra Stato e Chiesa, tra i partiti comunisti a Est e quelli a Ovest. È la storia di una morte annunciata, un assassinio politico, ma non per questo meno crudele, di cui la vittima stessa era consapevole.
Questa puntata è stata scritta da Elettra Sofia Mauri

93 - Acque calme
Svezia, anni Dieci del Novecento. Sommersa dai debiti, la signora Hilda Nilsson cerca un impiego che aiuti lei e il marito a uscire dalla miseria. In quegli anni, molte donne, anche più sfortunate di lei, si ritrovano madri sole senza volerlo, e cercano qualcuno cui affidare i loro neonati mentre vanno al lavoro. Ecco il mestiere perfetto: sono soldi facili, e Hilda sa già come ci si prende cura di un bambino. Presto, però, la donna perde il controllo della situazione, e soprattutto di sé.
Questa puntata è stata scritta da Maria Triberti

94 - Un metro e trenta di statura
Fabrizio De André, in una delle sue più celebri canzoni, racconta la storia di un nano che, stanco e incattivito dalle provocazioni altrui, decide di lavorare sodo e diventare un giudice.
Domenico Semeraro, a modo suo, ha fatto la stessa cosa. Incapace di accettare una menomazione avversa, userà il suo nanismo armonico come arma vincente per fuggire da situazioni pericolose, e attirerà a sé il favore di chi gli interessa grazie a un cervello fine e modi manipolatori.
Tra i tanti ragazzi che frequentano la sua casa di Via del Castro Pretorio, a Roma, c’è anche Armando Lovaglio. S’incontrano; si piacciono, in un certo senso. E la vita dei due è destinata a cambiare per sempre.
Questa puntata è stata scritta da Martina Marasco

95 - Il figlio del peccato
Francia del sud. Nel settembre del 1995, si consuma una tragedia famigliare che ha ricadute ampie e terrorizzanti: un adolescente massacra la sua famiglia, il suo migliore amico e altre persone che incrocia sul cammino. Un eccidio inspiegabile, generato dall’inquietudine e dal senso di inadeguatezza del giovanissimo assassino, appassionato di storia militare e protagonista di un controverso rapporto con la madre.
Questa puntata è stata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

96 - Manchi tu nell’aria
Quella dell’insegnante di provincia Gloria Rosboch, 49 anni, è una vita abitudinaria, priva di eccessi o eventi eclatanti. Un solo “colpo di testa”: quello per Gabriele, ex allievo dalla personalità eccentrica che, tra messaggi, cene e passeggiate romantiche, si guadagna la sua completa fiducia. Gloria trova in Gabriele una ventata d’aria fresca. Gabriele trova in Gloria un’occasione per fare soldi.
Questa puntata è stata scritta da Maria Triberti

97 - Pensione Tamara
San Pietroburgo, luglio 2015. Il cadavere orribilmente mutilato di un’anziana viene ritrovato nei pressi di via Dimitrova, a sud della città. Si tratta di Valentina Ulanova, residente nella via al civico 10.
Quando la polizia si reca nell’appartamento della vittima, le apre la porta un’altra vecchina: Tamara Samsonova. È la vicina di casa di Valentina, una pensionata che si guadagna da vivere affittando stanze nel suo appartamento al numero 4.
Nel quartiere è conosciuta come una persona deliziosa, altruista, sempre ben disposta verso il prossimo. Ma come sappiamo, le apparenze ingannano. La dolce signora, negli ultimi 15 anni, oltre ad affittare stanze, ha commesso una lunga serie di efferati omicidi, stordendo i suoi inquilini con dei medicinali prima di farli a pezzi. Una cosa è certa: nessuno vorrebbe avere una padrona di casa come Tamara.
Questa puntata è stata scritta da Elettra Sofia Mauri

98 - La perfezione non esiste
Ravenna, 2016. Matteo Cagnoni, chirurgo plastico di grande successo, ha una vita perfetta. Viene da una famiglia perbene, ha dei figli e soprattutto… Giulia, una moglie bellissima e virtuosa. Presto, però, qualcosa si incrina; il narcisismo patologico dell’uomo, combinato dalla sua totale incapacità di provare empatia, scatenano l’inferno in casa. E a farne le spese sarà Giulia.
puntata scritta da Giacomo Zito

99 - La ragazza del secolo
11 aprile 1953. Sulla spiaggia di Torvaianica viene ritrovato il corpo senza vita di Wilma Montesi. Un mistero che, inizialmente, pare risolversi come “morte accidentale”, dovuta a un malore. Poi, però, le cose si complicano: e il caso amplifica la sua consistenza, arrivando perfino a minare i vertici della Democrazia Cristiana, e a rivoluzionare il concetto di clamore mediatico.
Puntata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

100 - Hippie trail senza ritorno
Charles Sobhraj è un uomo di estrema astuzia che, tra una truffa e l’altra, sperimenta sulle rotte dell’hippie trail ciò che più ama: fregare, scappare, e assumere le identità degli altri. La sua vita è un’avventura infinita fatta di inganni, bugie e omicidi. Da semplice rapinatore, Sobhraj – cresciuto tra la Francia e il Vietnam – si trasforma in uno spietato assassino che senza pietà uccide le sue vittime, quasi tutte hippie in viaggio verso l’India e il Nepal…
Puntata scritta da Giuseppe Paternò Raddusa

Edited by eos1948 - 3/1/2024, 17:24
 
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