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LA GERUSALEMME LIBERATA

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view post Posted on 25/6/2015, 10:28

papero

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La Gerusalemme liberata
di Torquato Tasso




Versione di e con Roberto Zibetti all'Istituto italiano di cultura di Parigi.
In una dichiarazione, Zibetti ha affermato di aver voluto lavorare sulla Gerusalemme Liberata prima di tutto come atto di fede nella poesia: “Il processo di lavoro che seguo” prosegue, “è molto simile a quello che si attuerebbe su una partitura musicale…”. L’opera di Torquato Tasso fu scritta nel Cinquecento, in un’epoca che vedeva il Papa possedere pieni poteri, capace di governare non solo gli ordini monastici, condannando gli eretici anche al rogo, ma in grado di dire la propria anche sullo Stato e non solo. Persino i libri potevano essere proibiti e bruciati assieme a chi li scriveva, se non seguivano determinati dogmi papali. Tasso, già capace di esprimersi liricamente fin da giovanissimo, scrisse molto ed ebbe pure un certo successo ma quando si accinse a comporre la "Gerusalemme liberata" si vide costretto a concepire un poema epico che esaltasse il potere del Creatore e della religione cattolica, inserendo nella sua opera una grande battaglia fra Cristiani e Musulmani in cui alla fine i primi risultassero vincitori.
Si dice che avesse appena 15 anni quando iniziò a scrivere appunti intitolati Gerusalemme: era circa il 1559 e si trovava a Venezia. Scrisse fin da subito in ottave. Purtroppo la sua vita fu quella di un ribelle e si trovava in carcere quando qualcuno trovò i suoi appunti e li pubblicò contro la sua volontà. Libero dopo anni, scrisse ancora ma soprattutto riscrisse quel testo in 20 canti e 1917 ottave. Già durante la permanenza in carcere aveva iniziato a rivederne l’intera struttura, che divenne la Gerusalemme Conquistata scritta seguendo il modello omerico, e l’amò più di ogni altra sua opera: c’erano tutti gli amori orientali, le scene guerriere e i rapporti personali, descritti in modo ancora oggi affascinante.
Roberto Zibetti spiega in cosa consiste la poesia del Tasso, composta da una serie di ottave, formate da endecasillabi, “il che significa che questa forma poetica altro non è che la prima forma di canzone popolare, anche di quella pop!”. Sceglie un verso tipico del Tasso, fa notare come ci siano alternanze di rime tra versi fino all'ultima coppia, in cui i due versi fanno rima tra loro; pronuncia di nuovo l’intera strofa ma usando un accento rap si direbbe che il Tasso fosse un amante del rap… e cantabdo lentamente ‘Blowin’ in the wind’ di Bob Dylan ci possiamo rendere conto che è tutta in endecasillabi, anche se è in inglese…

Zibetti pronuncia i versi da lui scelti e si interrompe per fare altre descrizioni, che spesso strappano risate al pubblico attento. “Eroe pacato, Goffredo guiderà i Crociati alla guerra” ma prima si fa l’elenco dei presenti e si contano fiamminghi, franchi, olandesi, britanni, irlandesi e insomma i vari protagonisti. Ora il nostro cantastorie prende la brocca e riempie d’acqua la fontana, producendo riverberi grazie al riflettore che l’illumina dall’alto. “Si parla di donne, di mestizie, di cavalieri di ventura e tra questi c’è Rinaldo, il giovane più amato e coraggioso. Amore, magia e guerra vedono Rinaldo protagonista”. Poi i fanti, a migliaia, compresi i pontefici, appaiono e scompaiono. Ed ecco quindi l’esercito crociato pronto a partire! Roberto sposta i mattoni e costruisce immaginari luoghi. Descrive la terra fra il mar Mediterraneo e le lande abitate da “gente che crede in Maometto e non in Cristo". Il mago Ismeno intimorisce Satana con la sua potenza e unisce magia al soprannaturale: ha abiurato la fede cristiana, si è fatto maomettano e va da Aladino per proporre un metodo perfetto per rendere inespugnabile Gerusalemme, usando un incantesimo. Che però va storto e Aladino, accecato dall’ira, ordina che tutti i cristiani di Gerusalemme siano trucidati.
Gli egiziani chiedono a Goffredo di fermarsi: essendo amici di Aladino vorrebbero essere obbediti. Al suo rifiuto, quelli rispondono con la guerra. I racconti sono scelti fra i più ricchi di eventi, tra fughe e avanzate, mentre la guerra procede. “Ma” chiede Zibetti, “se il Signore accompagna i cristiani, chi sarà il preferito di Satana?”. Continua così a pescare dal Tasso versi e storie roboanti in cui armature, spade, cavalli e fanti si scontrano tra sconosciute divinità e tante avventure. Il pubblico pende dalle sue labbra, questo è un monologhista coi controfiocchi. Roberto Zibetti trasforma tutti gli spettatori in bambini che ascoltano le favole prima di dormire, già stesi a letto… “I demoni di Damasco fan sì che Armida la bella tenti d’ingannare i romani che assediano Gerusalemme… La bella fa mormorare tutti al suo arrivo”. Il Tasso indulge nel descrivere poeticamente i desideri emersi tra i combattenti



Titolo: La Gerusalemme Liberata
Autore: Torquato Tasso
Rercita: Roberto Zibetti
Regia di: Roberto Zibetti
Voce: Celeste Gugliandolo
Chitarra: Giorgio Mirto
Evento presso: Institut Culturel Italien de Paris
Durata: 01:20:48



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view post Posted on 1/7/2015, 14:52

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Grazie Papero, bellissimo forum!
Complimenti a tutti
 
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