ULTIMO VIENE IL CORVO
Il racconto Ultimo viene il corvo, composto nel 1947, descrive un episodio di vita partigiana.
Durante la guerra alcuni partigiani e un ragazzo pescano trote in riva a un fiume. Per catturare i pesci utilizzano le stesse armi che portano al fianco. A un certo punto il ragazzo chiede il fucile a uno degli uomini che, non conoscendolo, glielo porge dubbioso. Sotto gli occhi dei presenti il ragazzo dimostra una mira eccezionale, tanto che centra ogni trota che affiora dall’acqua, un falchetto e le pigne di un albero che sta sull’altra sponda. I partigiani, sbalorditi, lo prendono con sé. Durante il cammino il ragazzo continua a sparare a ogni animale che vede, mentre gli altri lo intimano di far silenzio, per non venire scoperti dai nazifascisti. Arriva la notte e si fermano a una baita, ma al primo chiarore dell’alba il ragazzo si arma ed esce per conto suo, continuando a sparare a ogni cosa che vede muoversi e allontanandosi così dalla baita dove dormono gli altri uomini. Incontrato un gruppo di soldati nemici, il ragazzo apre fuoco e, dopo aver ricevuto in risposta una raffica di colpi, si nasconde, pur continuando a sparare. I partigiani, sentendo lo sparo, lo raggiungono e iniziano a sparare, ma il ragazzo si lancia all’inseguimento di un soldato nemico nel bosco. Arrivato in una radura, il soldato si nasconde dietro una grossa pietra e il ragazzo, pur assediandolo là dietro, uccide ogni uccello che passi sopra di loro. Anche quando il soldato, senza altre armi, lancia una granata verso il protagonista, questa la fa esplodere in volo con un colpo precisissimo.
Quando un corvo comincia a volteggiare sopra i due duellanti, il ragazzo lo ignora e mira alle pigne di un albero lì vicino, che cadono una ad una. Il corvo continua a girare sopra le loro teste e il soldato, divorato dalla tensione poiché il giovane si ostina a non colpirlo, esce improvvisamente dal proprio rifugio, indicando il volatile. Il ragazzo lo colpisce in pieno petto, proprio sull’aquila cucita sull’uniforme.
Suggestivo e amaro, il racconto che dà nome all’intera raccolta si pone come una riflessione sulla problematicità della morale umana e sul problema del discernimento del bene dal male. Il ragazzo infatti non si unisce al gruppo partigiano per salde convinzioni ideologiche o per desiderio di libertà dall’invasore; semplicemente, amando sparare, desidera l’arma che i partigiani gli hanno prestato lungo il fiume. Estranea alle dinamiche della guerra è anche l’uccisione finale del soldato nazifascista: il giovane lo insegue come inseguirebbe una qualsiasi altra preda, e lo uccide con una fredda strategia, che prevede il sacrificio degli altri animali di passaggio. Ultimo viene il corvo è caratterizzato da uno stile netto e rapido, fatto di dialoghi e frasi semplici; il ritmo, inizialmente lento, accelera nei frangenti dello scontro e dell’inseguimento, mentre la sequenza finale viene narrata dal punto di vista del soldato, di cui si seguono ossessivamente i pensieri, oscillanti tra l’attesa della morte e la speranza di salvarsi all’ultimo minuto.
Fonte: https://library.weschool.com/lezione/calvi...ismo-12085.htmlProgramma: Ad alta voce
Trasmesso: Rai Radio 3
Titolo: Ultimo viene il corvo
Autore: Italo Calvino
Lettura: Anna Bonaiuto
Ciclo: 1 puntata
Puntata trasmessa: il 18 marzo 2015Scarico da MEGA della puntata:
https://mega.nz/folder/lo8GRLyB#0Kcnm4XNswaok0HadNBKxgEdited by eos1948 - 11/2/2024, 17:59