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della satira, dell'autoscatto, dell'inutile ....

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view post Posted on 12/1/2015, 18:58

papero

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Saluto tutti,

inizio scusandomi con quanti si riterranno infastiditi, scandalizzati, indignati, ...

La premessa necessaria è che nessuna voce può essere zittita da azioni di violenza di qualsiasi grado e ordine, così come è necessario affermare che ogni azione deve avere una risposta adeguata.

Ho letto quanto ho potuto, in questi giorni, sul fatto specifico e sulle sue origini risalenti al 2005, l'unica sintesi che riesco a trarne è che con l'eccessivo uso del termine diritti s'è annullato, obliato il concetto di dovere. La libertà di parola non può soverchiare il rispetto delle credenze altrui.

Con la satira non s'è mai spodestato un Re o fermato un dittatore o fatto cadere un Governo, sopratutto quando la satira mira alle parti basse e molli invece che all'intelligenza, ma tutti sappiamo bene che si vende di più con le vignette volgari che con uno scritto di dieci pagine. Adesso si accettano tali caricature, che sono rivolte contro lo stereotipo del momento (attenzione: non sto negando la situazione reale che taluni chiamano, forse un po' troppo enfaticamente "terza guerra mondiale"), ma quando in altro contesto si tirano fuori giornali tipo il Der Stürmer o il Völkischer Beobachter allora ci si indigna, come è giusto che sia.
Con la satira non s'è mai mossa una foglia perché è parte di quel circo mediatico che produce vacuità, inutile rumore;
se è stato giusto fare una manifestazione a livello europeo, tra l'altro abbastanza circoscritta e tal'ora anche manipolata, la parola d'ordine "je suis charlie", col suo carico di inflazione inutile è stata ripresa e trasformata nella parodia, altrettanto inflazionata ed inutile, "je suis Totti".

In fine:
- non mi interessa stare per forza da una parte o dall'altra, se in nessuna mi riconosco, né posso condividere alcunché

- se la libertà di parola comporta l'insulto a ideali o credenze mitiche altrui non mi interessa difenderla, perché non si tratta di libertà

- mi dispiace constatare che ci si muove solo quando sfondano la porta di casa nostra, il 10 gennaio in Nigeria Boko Haram ha fatto una strage tale che le autorità non sono riuscite a contare i morti, e i cui feriti sono stati lasciati morire perché erano troppi per essere curati, ma si sa che la Nigeria è per noi un problema di prostituzione sulle strade; nei giorni a seguire hanno imbottito di esplosivo delle bambine e le hanno fatte saltare in luoghi pubblici; a Peshawar, a metà dicembre, hanno attaccato una scuola in cui sono morti 132 studenti tra i 10 e i 18 anni, e 13 adulti, ma su questi episodi né parole d'ordine, né hashtag, né indignazione, né balletti di diritti e libertà

Ora i professionisti della propaganda e della manipolazione sfruttano le emozioni che derivano da un evento simile, ci starebbe bene mantenersi lontano dalle emozioni, ri-trovare la capacità di condannare e di criticare le parti in causa, utilizzando due strumenti peculiari dell'Occidente: il concetto di dovere e quello di diritto;
ricordando che solo l'assolvimento dei doveri può farci usufruire, legittimamente, dei diritti.


martino
 
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view post Posted on 13/1/2015, 06:50

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vale per tutti ciò che disse Voltaire

Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinchè tu possa dirlo.
-- Voltaire (François Marie Arouet)


detto ciò, come premessa.....caro Martino sono quasi d'accordo su tutto
 
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