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QUESTIONI/LE PUNTATE DELLA DOMENICA 2015, tutte le puntate del 2015

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view post Posted on 4/1/2015, 16:30

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QUESTIONI




Nata nel 1982 con l’obiettivo di interrogare i grandi temi, i testi, le figure delle diverse tradizioni spirituali, nel 2013 Uomini e Profeti ha superato i suoi trent'anni di vita. Fra le sue maggiori realizzazioni va ricordato, almeno, il lungo itinerario di lettura integrale e commento della Bibbia, in dialogo con interpreti di diversa provenienza. Dal 1993 Uomini e Profeti, sulla linea di confine tra le fedi religiose e la complessità del mondo in trasformazione, ha avuto una doppia articolazione, che l’edizione di quest’anno vedrà ancora più marcata: Storie, nella puntata del sabato, raccoglierà racconti delle diverse esperienze di fede; mentre Questioni, nella puntata della domenica, sarà un'esplorazione ravvicinata dei punti di maggior tensione del religioso contemporaneo.

Credits
Un programma di Gabriella Caramore
a cura di Paola Tagliolini
regia di Ornella Bellucci
consulenza musicale di Cristiana Munzi
in conduzione Benedetta Caldarulo, Irene Santori (Storie)Gabriella Caramore (Questioni)
Via Asiago n. 10 - 00195 Roma

01) Gilgamesh 2 L’umanità recisa con Lorenzo Verderame, Jean - Louis Ska,Americo Sbardella 04 gennaio 2015
Un buon anno nuovo da Uomini e Profeti, che oggi riprende la lettura e l’analisi dell’epopea di Gilgamesh, l’antico poema sumerico in cui si formulano le grandi domande dell’umanità, riprese poi nelle epopee dei popoli vicini, come ci illustrano l’assiriologo Lorenzo Verderame e il biblista Jean Louis Ska. Celebre, ad esempio, è l’episodio del diluvio universale mandato dagli dèi per punire le malefatte degli umani e ripreso poi dal testo biblico come paradigma di un limite che va in ogni caso posto al dilagare della malvagità umana. Ma è sul tema della morte, conosciuta attraverso la morte dall’amico/alter ego Enkidu che Gilgamesh – come sottolinea Americo Sbardella – offre i più profondi spunti di meditazione. La vita degli umani è come un canna recisa dal vento, e il dolore per la separazione non trova spiegazione, lacera il cuore di Gilgamesh come il cuore di ogni essere vivente.
Suggerimenti di lettura
La saga di Gilgamesh, a cura di Giovanni Pettinato, Oscar Mondadori 2008
L'Epopea di Gilgames, a cura di N.K.Sandars, Adelphi 1986
Americo Sbardella, Gilgamesh - Colui che tutto conobbe - Versione teatrale dell'Epopea - Lalli editore 2014
https://mega.co.nz/#!0dIGAbiL!pgXl...DWUOe6eK4auAzUk



02) Califfato: le cause dell’odio con Gianluca Parolin,Dimitri Grechi Espinoza 11 gennaio 2015
Inevitabile per Uomini e Profeti nella redazione di un giornale satirico, “Charlie Hebdo”, in cui erano state pubblicate delle vignette satiriche su Maometto. Se è vero che l’Occidente deve evitare di compiere facili, e controproducenti, identificazioni tra islam e terrorismo, tra profughi e immigrati e terrorismo, tra crisi economica e aggressività del mondo arabo, forse è vero che l’unica via da percorrere è conoscere le cause che hanno provocato il sorgere del califfato, il suo diffondersi nel mondo arabo, il suo forte ascendente tra i musulmani d’Europa. Per questo abbiamo invitato Gianluca Parolin, studioso del diritto islamico, che ci spiega attraverso quali canali avviene la forma di reclutamento dei terroristi in Occidente e nei paesi a cultura islamica, attraverso quali riferimenti ideologici hanno effetto le fascinazioni della violenza: soprattutto attraverso una tendenziosa estremizzazione del diritto islamico delle origini.
Ascolteremo anche un giovane compositore di origini greche, Dimitri Grechi Espinoza, di recente convertito all’islam, per motivazioni opposte a quelle dei fondamentalisti.
Parole
Questo totalitarismo religioso ha causato una mutazione mortale nel cuore dell'Islam e oggi ne vediamo le conseguenze tragiche a Parigi. Io sto dalla parte di Charlie Hebdo, come dobbiamo esserlo tutti, per difendere l'arte della satira, che è sempre stata un'arma potente in favore della libertà e contro la tirannia, la disonestà e la stupiditàTahar Ben Jelloun
https://mega.co.nz/#!REhT0BjA!YhTg...yeBOB5J7DEsNzI8


03) “Je suis un être humain” con Vito Mancuso e Marco Ventura 18 gennaio 2015
Ciascuno di noi si è sentito ferito dagli attentati e dai morti di Parigi semplicemente “in quanto essere umano”, non in quanto vignettista, o francese o europeo. Dovremmo esserci sentiti feriti allo stesso modo per i morti in Nigeria, in Siria, in Iraq, e da qualunque parte provengano gli attacchi. Tuttavia un problema nuovo si pone in Europa: come rispondere alle minacce terroristiche e all’aspirazione espansionistica di una parte sia pure minoritaria dell’islam? Con un orgoglio identitario? Con un accanimento indifferenziato contro gli stranieri? O non piuttosto con politiche di integrazione e rivedendo alcuni fondamenti della storia e della civiltà d’Europa? Va ripensato il rapporto tra Europa e resto del mondo; va rielaborato il rapporto tra fedi e comunità civile; occorre ripensare i “valori” sui quali si regge – o presume di reggersi – la cultura europea. Di questo parliamo con Vito Mancuso, filosofo e teologo, e con Marco Ventura, studioso di diritto delle religioni.
Link: www.radio3.rai.it/dl/radio3/program...a20672c19f.html
Suggerimenti di lettura
Manlio Graziano, Guerra santa e santa alleanza. Religioni e disordine internazionale nel XXI secolo. Prefazione, di Lucio Caracciolo
https://mega.co.nz/#!oJ5QmCzR!74JN...pzQjZfeiAgrWbcE


04) “Fare memoria – fare memorie”con Bruno Segre, Gianni Tognoni, Sinthujha Nagendram 25 gennaio 2015
27 gennaio giornata della memoria. Oggi più che mai, quando in giro per l’Europa si accendono nuovi rigurgiti di antisemitismo e le rivendicazioni identitarie mostrano nuove aggressività è opportuno tornare a fare analisi di ciò che ha portato nel cuore dell’Europa la ferita indelebile del nazismo e dello sterminio. Ma nella Shoà furono coinvolti non solo ebrei, ma anche rom e sinti, dissidenti politici, omosessuali, testimoni di Geova ... È più che mai necessario che si faccia memoria anche di loro. Ci chiediamo però anche se non sia necessario fare memoria anche di altre stragi, di altri genocidi, magari non presenti alla nostra memoria, perché troppo lontani nel tempo e nello spazio. Questo ci potrebbe aiutare a capire meglio i meccanismi di esclusione e di soppressione di categorie sociali ed etniche. E forse potrebbe aiutare le vittime a elaborare risposte che non generino altre violenze.
I nostri ospiti: Bruno Segre, storico, scrittore, è stato presidente dell’associazione italiana "Amici di Neve Shalom Wahat as-Salam"; ha diretto il periodico di vita e cultura ebraica "Keshet"; Gianni Tognoni segretario generale del “Tribunale Permanente dei Popoli”; Sinthujha Nagendram, laureanda in Giurisprudenza all’Università di Bologna, appartenente al popolo tamil di cui ci racconterà la storia.
Suggerimenti di lettura
Bruno Segre, Gli ebrei in Italia, Giuntina 2001
Bruno Segre, Shoà, Net 2003
Keshet, rivista di vita e cultura ebraica www.keshet.it/
Tribunale Permanente dei Popoli - Sessione Sri Lanka 07 - 10 dicembre 2013, Fondazione Lelio Basso Sezione Internazionale
Tribunale Permanente dei Popoli - Sri Lanka e Il Popolo Tamil - Sentenza -
Dublino 2010, Fondazione Lelio Basseo Sezione Internazionale
Jan Brokken, Anime baltiche, Iperborea 2014
Claude Lanzmann, L’ultimo degli ingiusti, Skira 2014
https://mega.co.nz/#!dZIylSxC!ylEe...Srb5bw2qubeoWIU


05) Riconoscere dio con Piero Boitani 01 febbraio 2015
Già. Come si fa a riconoscere Dio? Che cosa fa sì che Abramo, alle querce di Mamre, quando incontra i tre angeli sappia che quei tre viandanti sono “il Signore”? O che cosa fa dire a Elena, quando ritrova e riconosce il marito Menelao nella tragedia di Euripide, che “riconoscere quelli che amiamo è un dio”? E che rapporto c’è tra la “conoscenza” e il “riconoscere”? Tutte le grandi narrazioni epiche e religiose all’origine della modernità hanno raccontato storie di “agnizioni”, hanno indagato il meccanismo del “riconoscimento”: dal mondo biblico a quello della Grecia classica, alle narrazioni persiane, alla letteratura sanscrita. Ma in realtà in tutti i secoli, dal Medio Evo, al Rinascimento alla modernità, fino alla narrazione cinematografica, il momento in cui si “riconosce” qualcuno o qualcosa è il momento di uno svelamento di verità, e dunque di una assunzione di responsabilità di fronte a se stessi e di fronte agli altri. Ne parliamo con Piero Boitani, studioso di letterature comparate, che ha indagato con finezza e profondità le espressioni dell’umano nelle grandi narrazioni di tutti i tempi. Per capire, in fine, come si manifesta nei momenti decisivi della vita il rapporto tra le nostre piccole vite e il grande universo che le contiene.
Suggerimenti di lettura
Piero Boitani, Riconoscere è un dio. Scene e temi del riconoscimento nella letteratura, Einaudi 2014
Piero Boitani, Tre favole romane, Il Mulino 2015
Piero Boitani, Il Vangelo secondo Shakespeare, Il Mulino 2009
https://mega.co.nz/#!8IIHhATD!Owfx...Ich74ZPdx7_wEBU


06) Per restare saldi.L’etica di Dietrich Bonhoeffer con Fulvio Ferrario, Beata Ravasi 08 febbraio 2015
Ogni epoca conosce la sua particolare coloritura di disagio e di dramma. Quale risposta dare alla complessità spesso drammatica del nostro tempo? Esiste un’etica capace di porsi come alternativa alla deriva morale, culturale, religiosa di questo tempo? Ha ancora un senso attingere alle tradizioni religiose, che si vogliono universali, quando occorre calarsi nelle realtà concrete di circostanze particolari per comprendere a fondo ciò a cui ci troviamo di fronte? Fulvio Ferrario, teologo della chiesa valdese, ci suggerisce di ripercorrere il cammino di Dietrich Bonhoeffer, il pastore e teologo luterano che nella Germania nazista partecipò al complotto contro Hitler, e fu poi per questo imprigionato e assassinato dai nazisti in fuga poco prima della resa. Forse si potrà capire che un’etica della responsabilità va ogni volta assunta a seconda delle circostanze, ma anche che in ogni caso la fede in Gesù di Nazaret richiede una sequela coraggiosa e libera, non priva di rischi e non esente da errori.Con Fulvio Ferrario e Beata Ravasi faremo poi la conoscenza di un pastore riformato svizzero, Kurt Marti, la cui attività poetica si muove sul filo di una continua interrogazione delle Scritture e della parola “Dio”.
Link: http://news.avventisti.it/facolta-valdese-...esi-di-lettura/
Suggerimenti di lettura
Fulvio Ferrario, Bonhoeffer, Carocci 2014
Kurt Marti, La passione della parola di Dio, a cura di Beata Ravasi e Fulvio Ferrario , Claudiana 2014
Dietrich Bonhoeffer, Scritti scelti (1933 - 1945) , Edizini Queriniana 2010
https://mega.co.nz/#!UQAh3KxC!_KXv...XiRazj1jJqdjAOk


07) Origini del Corano. Perché studiarle?con Caterina Bori e Ignazio De Franesco 15 febbraio 2015
Ancora islam. Riprendendo in una certa misura, la domanda che ci ponevamo domenica scorsa – quali risposte dare alle emergenze della storia – dobbiamo ancora tornare sulle risposte da dare alla emergenza islam, intendendo le aggressioni del terrorismo e dello stato islamico. Da un lato, certamente, risposte diplomatiche, politiche, di intelligence, o di forza qualora non si riesca per altra via diplomatica; dall’altro una interrogazione sul modello Occidente, evidentemente in crisi e non più in grado di risultare attraente per chi viva nel degrado, o nella frustrazione. Ma in più va sicuramente fatto anche un lavoro – da parte musulmana e da parte occidentale – sui testi sacri, su che cosa si possa o non si possa definire “islam”, su che cosa fondi in maniera autorevole e sostanziale le affermazioni del corpus coranico, e dunque occorre sapere chi ha scritto che cosa, in quale momento della storia, se i testi non siano stati a lungo elaborati, compositi, rimaneggiati. Tutto questo, lo abbiamo visto per le scritture cristiane, in parte ebraiche, modifica anche l’atteggiamento dei fedeli nei confronti della loro fede – non necessariamente in un senso più debole, magari anche più radicale, ma più fedele, e di solito più libero, più proficuo. Ne parliamo con Ignazio De Francesco monaco della Piccola Famiglia dell'Annunziata e studioso di letteratura cristiana in lingua siriaca e di fonti ascetiche islamiche e con Caterina Bori docente al Dipartimento Storie Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, alla quale chiediamo di farci conoscere gli orientamenti più recenti e più interessanti in merito alla questione delle origini del Corano.
Suggerimenti di lettura
Alfred-Louis de Prémare, Alle origini del Corano, Carocci 2015
Ignazio de Francesco La ricerca del Dio interiore - Nei detti di Malik b. Dinar e di altri precursori del sufismo, Paoline Edizioni 2008
Ignazio De Francesco, Il lato segreto delle azioni, PISAI 2014
Alberto Ventura, Introduzione a Il Corano, Mondadori 2010
Bianca Maria Scarcia Amoretti, Il Corano, Carocci 2009
https://mega.co.nz/#!ZQZDzYpA!VYKc...Z16lNcuntB7piM0


08) Le origini nascoste della Bibbia con Daniele Garrone e Jean Louis Ska 22 febbraio 2015
Anche per la Bibbia faremo oggi la stessa operazione fatta per il Corano la settimana scorsa: vedremo in che modo le più recenti ricerche – storiche, archeologiche, filologiche – spostano non soltanto le coordinate temporali della stesura del testo biblico, ma anche alcune acquisizioni consolidate della ricostruzione della storia dell’antico Israele. Complicando così anche la ricezione dei fedeli delle parole fondamentali della Bibbia. Ad esempio, l’archeologo Israel Finkelstein sembra certo che l’ordine dei patriarchi non sia quello tramandatoci dalle Scritture, e che, inoltre, la percezione di un regno di Israele infedele e oggetto di maledizioni sia stata una costruzione ideologica e teologica del più piccolo regno del sud, il piccolo regno di Giuda, con capitale Gerusalemme. Con quali ripercussioni oggi? Può il fedele tenere insieme una rivoluzione storiografica e la continuità della sua fede? Proviamo a parlarne con Jean Louis Ska e Daniele Garrone.
Suggerrimenti di lettura
Israel Finkelstein, Il regno dimenticato. Israele e le origini nascoste della Bibbia, Carocci 2014
Finkelstein, Silbermann, Le tracce di Mosè. La Bibbia tra storia e mito, Carocci 2011
J. L. Ska, La parola di Dio nei racconti degli uomini, Cittadella 1999
https://mega.co.nz/#!gdhHkBxA!VwC6...agpWNB4qSt7Jhxc


09) Giordano Bruno: una statua e un paese con Massimo Bucciantini 01 marzo 2015
La statua di Giordano Bruno, inaugurata 125 anni fa a Campo dei Fiori, in Roma, aprì la stagione i un conflitto (che per la verità era cominciato già da quando si parlò di porre quella statua in una piazza di Roma non lontana dal Vaticano), tra chi vedeva nel filosofo condannato al rogo il 17 febbraio del 1600 il simbolo della libertà di pensiero e colui che inaugurava la moderna ricerca del pensiero e della scienza, e chi vi vedeva invece l’eretico e blasfemo che avrebbe portato i giovani italiani alla rovina. Da un lato un’Italia fieramente laica e anticlericale, dall’altro un’Italia oscurantista e succube di un potere religioso tenacemente avverso alla modernità. Se interroghiamo oggi quella statua, con Massimo Bucciantini che le ha dedicato una appassionante “biografia”, forse può dirci ancora qualcosa e sull’Italia di oggi e sulle minacce alla dignità umana di cui è disseminata la strada di ogni fondamentalismo religioso che non accetta di confrontarsi con il tempo in cui viviamo.
Suggerimenti di lettura
Massimo Bucciantini, Campo dei Fiori, Einaudi 2015
Giordano Bruno , Dialoghi Italiani - vol. I: Dialoghi metafisici a cura di G. Gentile Pgreco ed. 2014
Giordano Bruno, Dialoghi Italiani - vol II: Dialoghi morali a cura di G.Gentile
Pgreco ed. 2014
Giordano Bruno, Parole, concetti, immagini, a cura di Emanuele Ciliberto, Edizioni della Normale 2014
https://mega.co.nz/#!tEIGmSZQ!xzjY...rNw5lwiWz62K4vI


10) Giornata delle donne: infinite schiavitù e infinite libertà con Fariba Hachtroudi,Parisa Nazari, Marina Astrologo 08 marzo 2015
Giornata delle donne: giornata delle infinite umiliazioni, violenze, schiavitù che le donne hanno subito e subiscono, ma anche delle infinite possibilità di forza, di riscatto, di dignità che sempre le ha accompagnate nel corso di secoli, e che tanto più ora, anche se in maniera intermittente, sporadica, contrastata, possono mettere a tema giorno per giorno. Anche se le istituzioni religiose hanno per lo più contribuito alla sudditanza delle donne, lo studio dei testi fondativi ha riservato in questi anni molte sorprese “dalla parte delle donne”. Ne parliamo, con particolare attenzione riservata alla storia dell’Iran, con Fariba Hachtroudi, una scrittrice di origine iraniana che si sta traducendo anche in Italia, e con Parisa Nazari, operatrice culturale che vive nel nostro paese.Interprete: Marina Astrologo.
Suggerimenti di lettura
Fariba Hachtroudi, L’uomo che schioccava le dita , edizioni e/o 2015
Fariba Hachtroudi, Les femmes iraniennes : Vingt-cinq ans d'inquisition islamiste , Elles 2004
Fariba Hachtroudi, A mon retour d'Iran... , Seuil ed. 2008
Il Corano, Introduzione di Khaled Fouad Allam, traduzione di Gabriele Mandel, UTET 2004
I Vangeli tradotti e commentati da quattro bibliste - Prima opera completa di traduzione e commento dei Vangeli realizzata da Rosalba Manes (Matteo), Annalisa Guida (Marco), Rosanna Virgili (Luca), Marida Nicolaci (Giovanni), Ancora edizioni 2015
https://mega.co.nz/#!RdB2mTwA!iw_G...VV75YYa1nkw2zXc


11) Questo nostro mondo così bello. con Benedetta Selene Zorzi e Sergio Givone 15 marzo 2015
Forse più inquietante del “male”, forse più inquietante del “bene”, l’interrogazione sulla bellezza non ha smesso di sollecitare le menti degli esseri umani. Che cosa è “bello”? È un giudizio soggettivo quello che ci fa coglier la bellezza di qualcuno o di qualcosa, o vi è qualcosa di inequivocabilmente bello? E in che rapporto sta la bellezza con il bene? È vero che le religioni, in generale, hanno svalutato la dimensione estetica a vantaggio di quella etica? Qualcuno afferma che il punto di congiunzione tra etica e estetica può essere l’energia di eros. Ne parliamo oggi con il filosofo Sergio Givone, che frequenta da sempre i pensieri che ruotano intorno a questi temi, e con Benedetta Selene Zorzi, autrice di un lavoro recente su Plotino, che si è interrogato insistentemente sul posto che occupa la bellezza nella vita umana.
Suggerimenti di lettura
Plotino, La Bellezza, a cura di Benedetta Selene Zorzi, Garzanti. I grandi libri dello spirito 2014
Sergio Givone, Eros/Ethos, Biblioteca Einaudi 2000
François Cheng, Cinque meditazioni sulla bellezza, Bollati Boringhieri 2007
https://mega.co.nz/#!oNB2Qb6Y!dQwO...3SILCY3nUJpt4Iw


12) il mondo di Dante e il nostro con Stefano Levi Della Torre 22 marzo 2015
Ancora poesia, dopo che ieri, 21 marzo, si è celebrata la “giornata internazionale della poesia”. È sempre stato evidente quanto il linguaggio religioso sia in qualche misura affine a quello poetico: entrambi hanno a che fare con la profondità dell’esperienza umana, entrambi rasentano i confini del dicibile. Basti pensare all’affinità tra poesia e preghiera. Nel caso di Dante, poi, abbiamo una vera e propria architettura poetica che ne sostiene una teologica. Quella teologica certamente non ha più riscontro nella dimensione storica, critica, spirituale con cui si assume oggi il fatto religioso in genere e il cristianesimo in particolare; ma il linguaggio dantesco, così fortemente “realistico” nella descrizione di situazioni e drammi umani, di coloriture fisiche e spirituali, di sfumature dell’esperienza ci restituisce con assoluta evidenza la complessità della vicenda umana anche nella ricerca del divino. Ne parliamo con Stefano Levi Della Torre, che esprime la sua sensibilità di pittore nell’individuare e interpretare il “realismo” di Dante.
Suggerimenti di lettura
Stefano Levi Della Torre, L’infinito e la siepe, metafisica e laicità in Giacomo Leopardi,Morcelliana, collana “Uomini e Profeti”, 2003
Stefano Levi Della Torre, Realismo di Dante. Disegni e letture della Divina Commedia, Morcelliana 2014
https://mega.co.nz/#!hMBXwISD!jhrn...7Rm39gvo_9pS9Cw


13) Illustrare che cosa dovrebbe essere una comunità di fede 29 marzo 2015
Questo è uno dei tanti spunti che si ricavano da una recente pubblicazione di Ursicin Gion Gieli Derungs, che prendendo l’avvio da immagini diversissime dell’iconografia occidentale compie delle incursioni talvolta dirette, talaltra quasi di sfuggita, in quello che potrebbe essere il mondo della fede, se libero da pregiudizi e veli. Un mondo di ricerca del senso nelle esistenze comuni, fatte di carne e di spirito fusi insieme, in un esercizio di fedeltà alla terra. A Derungs fa quasi da controcanto la poesia di Mariangela Gualtieri, che fonde insieme oralità e pensiero, esperienza spirituale e fisicità corporea.
Suggerimenti di lettura
Ursicin Gion Gieli Derungs, Leggere oltre il libro. Immagini e parole, Prefazione di Elmar Salmann, Servitium
“Servitium”, n° 217, genn.-febbr. 2015, Legge
Mariangela Gualtieri, Bestia di gioia, Einaudi 2010
Mariangela Gualtieri, Paesaggio con fratello rotto, Sossella 2007
https://mega.co.nz/#!sdJkXKgb!vu2l...x016b8C9UYuNhgg


14) La Pasqua e il regno. Con Emmanuel Carrère. Interprete Serenella Bronzini 05 aprile 2015
Oggi per parlare di Pasqua – di quell’enigma che rappresenta da duemila anni la resurrezione di Gesù e la fede in essa di generazioni e generazioni di credenti – uno scrittore audace, che non ha esitato a deviare dai suoi personaggi consueti in bilico tra bene e male, per avventurarsi in un altro territorio di confine, quello che nei primi decenni dopo la morte di Gesù vide il nascere di scuole e correnti, di chiese e seguaci di quell’uomo che si diceva fosse risorto, e che ha finito per dare vita a una delle più grandi tradizione religiose dell’umanità.È con noi Emmanuel Carrère, che dopo aver avuto, in un periodo di crisi della sua vita, una infatuazione religiosa, oggi, con piglio maturo, con serietà di preparazione, con una vera passione di conoscenza si avventura alla ricerca delle origini della fede cristiana. Ma una sorta di pudore gli impedisce di affrontare direttamente la figura di Gesù. Invece, si mette sulle tracce degli apostoli, di chi quella storia l’ha costruita, interrogandosi, alla fine, sulle questioni di fondo: che cos’è quel “regno” che è stato promesso? Che cosa significa “credere”? Era necessaria l’istituzione “chiesa” al vissuto di quella narrazione? Una interrogazione profondamente laica, e nello stesso tempo profondamente vera.
Suggerimenti di lettura
Emmanuel Carrère, Il regno, Adelphi 2015
Paolo Ricca, Il pane e il regno, a cura di Gabriella Caramore, Morcelliana 2001
https://mega.co.nz/#!MABADD5L!RRVm...o4zlvR4s2Q05yqc


15) La terra e tutto ciò che contiene. Trenta anni di Biblia 12 aprile 2015
“Biblia”, l’associazione laica di cultura biblica, nata tenta anni fa ad opera di Agnese Cini, che ne è stata a lungo la presidente, compie trent’anni: trent’anni di studio, incontri, confronti, per far sì che anche in Italia il testo biblico sia conosciuto come il “grande codice” dell’Occidente. Quest’anno “Biblia” dedica il suo trentennale al tema della terra: la “casa” in cui abitiamo, ma una “casa” in cui la suddivisione degli spazi, la manutenzione delle singole superfici, le regole della convivenza, necessitano urgentemente di nuove definizioni. Ne Parliamo con Agnese Cini, il biblista Piero Stefani , Carlo Ossola, autore di uno studio sul Cantico di Frate Sole, Pietro Greco giornalista scientifico-ambientale e scrittore.
LINK: www.biblia.org/
Suggerimenti di lettura
In principio. Racconti sull’origine del mondo, a cura di Maciej Bielawski, Garzanti - I grandi libri dello spirito 2014
Piero Stefani,Kuciano Zappella, Leggere la Bibbia in 100 passi , San Paolo ed. 2015
Piero Stefani, Cottini Valentino, Kanakappally Benedict, Percorsi di spiritualità. La missione nel mondo di oggi, Editore Urbaniana University Press 2015
Piero Stefani Piero, Silvano Zucal, Rompere il silenzio, EMP 2014
Carlo Ossola, Erasmo nel notturno d'Europa, Vita e Pensiero edizioni 2015
Carlo Rovelli, Sette brevi lezioni di fisica, Adelphi 2015
https://mega.co.nz/#!0YJXzaSL!TvLD...FOUZJVMccvjcmcw


16) “Armenia: cento anni dopo” con Antonia Arslan e Gabriele Nissim 19 aprile 2015
Basta evocare la parola “genocidio”, e subito si crea un caso diplomatico: almeno quando si tratta dell’Armenia, e della Turchia. D’altronde è vero che per ogni paese è difficile fare i conti con la propria memoria storica: l’Italia solo ora comincia a far emergere alcuni tabù della propria storia recente. Ma un centenario netto è forse una buona occasione per capire da che cosa furono causate le efferatezze compiute dai turchi nello sterminio degli armeni. Anche perché queste atrocità si ripetono, sotto ogni latitudine, e in ogni tempo. Ma occorre anche fare memoria di chi si oppose, in qualunque modo, alla logica di distruzione per rendere possibile lo scollamento del fronte del male. Ne parliamo con Antonia Arslan, in particolare in relazione a quattro testimoni ebrei dello sterminio degli armeni, e con Gabriele Nissim, che ha dedicato un libro ad Armin Wegner, che ebbe il coraggio di gridare al mondo lo scandalo di ciò che aveva visto e che non era riuscito a fermare.
LINK: www.internazionaleleliobasso.it/?p=31
Suggerimenti di lettura
Gabriele Nissim, La lettera a Hitler. Storia di Armin T. Wegner, combattente solitario contro i genocidi del Novecento, Mondadori 2015
Antonia Arslan, La masseria delle allodole, Rizzoli, 2004
Antonia Arslan, La strada di Smirne, Rizzoli, 2009
Antonia Arslan, Il libro di Mush, Skira narrativa, 2012
Pro Armenia. Voci ebraiche sul genocidio armeno a cura di Fulvio Cortese e Francesco Berti - Prefazione di Antonia Arslan, Edizioni La Giuntina 2012
https://mega.co.nz/#!pYIggQTa!69ol...xuN2zkJHQlAdaFg


17) “Fede e libertà” con Paolo Ricca - Ricordiamo rav Elio Toaff 26 aprile 2015
Ieri i 70 anni dalla liberazione del nostro paese dall’occupazione nazista e dal regime fascista. Ma libertà e liberazione, pur costitutive della natura umana, sono dimensioni che vanno sempre, continuamente, ridefinite. Oggi la libertà della persona va definita in base ad esigenze nuove rispetto al passato, e a nuovi doveri rispetto al prossimo; così la libertà delle nazioni e dei popoli, che sempre di nuovo va costruita in relazione a ciascuna nazione e a ciascun popolo; e anche nel mondo religioso occorre sapere che la libertà di fede trova il proprio confine nel rispetto delle fedi altrui. È lunga la strada della libertà religiosa nel nostro mondo, e ben lontana dall’aver raggiunto un assetto ideale. Una tappa importante è stata costituita dal pensiero di Lutero e dalla realtà della Riforma protestante. Ma certamente oggi occorre andare anche “oltre Lutero”. Ne parliamo con Paolo Ricca, pastore della chiesa valdese, e curatore delle opere di Lutero in Italia.Ricordiamo anche Elio Toaff, a lungo rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, morto a Roma domenica 19 aprile 2015, una delle più grandi autorità morali e spirituali nell’Italia del dopoguerra.
Suggerimenti di lettura
Martin Lutero, L’autorità secolare, fino a che punto le si debba ubbidienza (1523), a cura di Paolo Ricca, Claudiana 2015
Paolo Ricca, Lutero mendicante di Dio, a cura di G. Caramore, Morcelliana 2010
Elio Toaff, Perfidi giudei, fratelli maggiori, Mondadori, 1987
Elio Toaff, Il Messia e gli ebrei, Bompiani, 1998
https://mega.co.nz/#!AcYDAJSJ!iy4g...7sTCbwozytG-zYc


18) “Il piccolo respiro della polvere” con Pierluigi Di Piazza 03 maggio 2015
“Niente rinunciava alla vita: persino la polvere continuava a trarre un piccolo respiro”: questo verso del poeta nordamericano Theodor Roethke ci viene in mente guardando alle terribili immagini delle macerie del Nepal e delle stragi nel Mediterraneo, in cui ogni vita strappata alla morte sembra un piccolo respiro che contraddice la furia selvaggia della natura e degli uomini. Da un lato assistiamo, nel mondo, a gare di solidarietà fino all’ultimo respiro; dall’altro a un incrudelirsi dello spirito identitario, presente non solo nei gruppi militari dell’Isis, ma anche nelle nostre tranquille province minacciate dalla crisi. Come fare solidarietà senza creare antagonismi? Che cosa richiedere ai rifugiati perché possano trovare una loro strada nel mondo? Ne parliamo con Pierluigi Di Piazza,sacerdote della chiesa cattolica, che in provincia di Udine è responsabile di un Centro di accoglienza per stranieri, nato proprio in seguito al terremoto del 1974. Dunque, luci e ombre della solidarietà.
Link:
Centro di Accoglienza e di Promozione Culturale Ernesto Balducci: www.centrobalducci.org/easyne2/LYT....o=544&Code=BALD
Iniziativa Sant’Egidio e chiesa valdese: www.vita.it/it/article/2015/04/22/c...on-l8x1/132889/
Rete Radié Resh: http://reterr.it/
Suggerimenti di lettura
Pierluigi DI Piazza, Fuori dal Tempio, Laterza ed. 2010
Pierluigi Di Piazza, Compagni di strada, Laterza ed. 2014
Jon Sobrino, Romero - martire di Cristo e degli oppressi, EMI 2015
Oscar A. Romero , La chiesa non può stare zitta - Scritti inediti 1977 - 1980,
A cura di Jesus Delgado, EMI 2015
Ettore Masina, Il Bufalo e il Bambino, Giuliano Landolfi editore 2014
Bibbia e Corano a Lampedusa, A cura di Arnoldo Mosca Mondadori, Alfonso Cacciatore, Alessandro Triulzi - Ed. La Scuola 2014
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19) Per una nuova alleanza tra scienza del mondo e scienza dell’umano con Luigi Zanzi 10 maggio 2015
È evidente che c’è una divaricazione, una sorta di spaccatura tra sapere scientifico e sapere dell’umano (che riguarda ovviamente anche le fedi): come se fossero due linguaggi che non riescono a parlarsi. Tanto più oggi che la fisica contemporanea, tra particelle, bosoni, buchi neri, quarks e fotoni sembra parlare di un universo astratto, che tutt’al più si può racchiudere in formule matematiche, ma che poco sembra vere a che fare con la storia degli individui, le profondità e ambiguità del cuore umano, i problemi morali, le fedi religiose. Dobbiamo rassegnarci a questo doppio registro? Possiamo tentare una alternativa? O rischiamo di semplificare troppo le cose facendolo? Proviamo a parlarne con Luigi Zanzi, studioso di scienze storico e curioso dei destini dell’uomo, che su questi temi ha intrattenuto un fecondo e denso rapporto con il premio Nobel Ilya Prigogine, il quale sosteneva la possibilità di una “nuova alleanza” tra uomo e cosmo, e tra scienze dell’umano e scienze della natura.
Suggerimenti di lettura
Luigi Zanzi , La creatività storica della natura e l’avventura dell’uomo. Meditazioni prigoginiane, Prefazione di Carlo Sini, Jaca Book 2015
Luigi Zanzi, Per una concezione storico-fattuale del tempo, Jaca Book 2014
Luigi Zanzi , Trittico alpestre, Hoepli ed. 2015
Ilya Prigogine, La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza, Einaudi 1981
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20) L’universo e la carità con Chandra Livia Candiani 17 maggio 2015
Le esperienze del religioso si sono sempre mosse percorrendo due solchi: quello della tradizione e quello dell’innovazione, quello della collettività e quello personale. Per questo oggi accogliamo con grande interesse le parole di Livia Candiani – Chandra – che con voce sapiente cerca un nesso tra l’universale e le singole creature, in una sorta di fratellanza che accomuna dèi, uomini, animali e cose. Le sue parole hanno un piglio severo, e non esitano a confrontarsi con le durezze della vita, con il lutto delle assenze. Non mancano in lei percorsi che attraversano le tradizioni religiose. Ma è il timbro della ricerca di verità e libertà quello che prevale, pronto a ritrarsi soltanto di fronte al dovere della solidarietà e della carità verso chi le sta di fronte. Per questo è fondamentale anche il suo lavoro nelle scuole, dove sa cogliere dietro il silenzio dei bambini il loro bisogno di parola e di ascolto.
Suggerimenti di lettura
Chandra Livia Candiani, La bambina pugile ovvero la precisione dell'amore, Giulio Einaudi ed. 2014
Ma dove sono le parole? A cura di Livia Candiani con Andrea Cirolla, Effigie ed. 2015
Livia Candiani, Bevendo il tè con i morti, in prossima uscita
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21) Le parabole di Gesù: un modo di ascoltare e di guardare con Enzo Bianchi 24 maggio 2015
Può sembrare ozioso, in questo grande subbuglio del mondo, soffermarsi sulla lettura di un versetto di un testo sacro, di una parabola, di un insegnamento del Vangelo. Ma in realtà la nostra postura – da credenti o no – di fronte alle Scritture, decide il nostro modo di guardare alla vita, al nostro posto nel mondo, alle scelte di una comunità. In definitiva è una responsabilità che ci assumiamo nella lettura di un testo. E per questo oggi salutiamo con grande attenzione il nuovo lavoro di Enzo Bianchi su alcune delle parabole di Gesù, contenute nel Vangelo di Luca, dove risulta chiaro che il compito della parabola è quello di aprire lo sguardo, allargare l’ascolto, e con esso l’intelligenza, delle cose del mondo. Alla fine della meditazione su ogni parabola, scrive Enzo Bianchi, “ è stato inevitabile per me prendere posizione, mettermi in discussione, cercare di capire dove mi collocavo nella parabola.
Suggerimenti di lettura
Enzo Bianchi, Raccontare l’amore. Parabole di uomini e donne, Rizzoli 2015
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22) La vita nella città: dalla Bibbia ai giorni nostri con Luca Mazzinghi 31 maggio 2015
Che cos’è una città? Un insieme di rifugi, di abitazioni, di istituzioni; ma anche di comunità, di uomini e donne, dei loro gesti, i loro pensieri, le loro voci. “Di cosa è fatta una città? Di tutto ciò che vi viene detto, sognato, distrutto, vissuto. Di ciò che è stato costruito, di ciò che è scomparso, di ciò che è stato sognato e non si è mai realizzato. Di quel che è vivo e di quel che è morto...” Così descriveva la sua città, Amsterdam, lo scrittore Cees Nooteboom. Ma in ogni caso da sempre la città è stata una benedizione e una maledizione per i suoi abitanti, un luogo a cui approdare e un luogo da cui andare. Per questo con Luca Mazzinghi rileggiamo oggi la “mappa” delle città descritte nella Bibbia, per rintracciarne ancor oggi le potenzialità e i pericoli.
Suggerimenti di lettura
Luca Mazzinghi, Abitare la città - Uno sguardo biblico, Qiqajon ed. 2015
Italo Calvino, Le città invisibili, Mondadori 1996
Michel De Certeau, L’invenzione del quotidiano , Edizioni Lavoro 2010
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23) Essere insieme in un luogo: Emmanuel Levinas con Rita Fulco 07 giugno 2015
Continuiamo la nostra esplorazione sul vivere insieme, dopo aver affrontato la parabola evangelica del “ricco e il povero Lazzaro”, e dopo aver fatto una analisi della dimensione della città nella Bibbia. Ancora dalla tradizione ebraica, ma da un pensatore della modernità, Emmanuel Levinas, ci viene una riflessione che sonda i rapporti tra etica e politica, ma a partire da ciò che la tradizione biblica e talmudica chiama “giustizia”: non una legge astratta imposta dall’alto, ma la necessità di un obbligo incondizionato che ciascuno deve osservare nei confronti dell’altro. In questa dinamica è il “volto” dell’altro che ci viene incontro, e che ci rende responsabili della sua vulnerabilità, dei suoi bisogni, della sua necessità di essere difeso e accolto. Di quanto questa impostazione possa essere significativa nel tempo in cui viviamo parleremo con Rita Fulco, studiosa di “diritti umani” all’Università di Messina.
Suggerimenti di lettura
Rita Fulco, Essere insieme in un luogo. Etica, politica, diritto nel pensiero di Emmanuel Levinas, Mimesis 2014
Rita Fulco, Simone Weil. Il pensiero e la luce, Studium 2002
Emmanuel Levinas, Difficile libertà. Saggio sul giudaismo, Jaca Book 2004
Emmanuel Levinas, Quattro letture talmudiche, Il melangolo, 1982
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24) Mappa delle fedi nel prossimo futuro.Con quali sfide? con Marco Ventura 14 giugno 2015
Come si ridisegnerà la mappa delle fedi nel mondo nel prossimo futuro? Quale sarà la sorte del cristianesimo, in una Europa sempre più secolare? E come risulterà la sua espansione nei paesi dell’Africa e dell’Asia? Con quali connotati? Con quali teologie? E l’islam continuerà la sua espansione nel mondo? Dovuta a che cosa? Semplicemente a una crescita demografica o a una crescente forza di convinzione? E basata su che cosa? Sulla violenza dell’Isis o sulla forza di una fede ancora molto radicata e profonda? E se il fattore demografico è così importante che ne sarà di religioni come l’ebraismo? Ma al di là della mappa numerica, conta anche sapere, come sostiene il nostro ospite di oggi Marco Ventura, se la religione della scelta e della libertà non conti alla fine più di quella dell’appartenenza.
Suggerimenti di lettura
Marco Ventura, Creduli e credenti, Eiunaudi 2014
Philip Jenkins, Chiesa globale, la nuova mappa, EMI 2014
Brunetto Salvarani, La Bibbia di De André, Claudiana-Emi 2015
Evoluzione e religione. Un difficile rapporto, a cura di Saverio Forestiero, Carocci 2015
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25) Ramadan: una opportunità per tutti? con Shahrzad Houshmand 21 giugno 2015
Giovedì 18 giugno si è aperto con il novilunio il mese di Ramadan, il nono mese del calendario lunare dell’egira, celebrato con fervore in tutto il mondo musulmano, in quanto è “il mese in cui fu rivelato il Corano come guida per gli uomini”, e in quanto in esso viene messo il pratica il digiuno, uno dei cinque “pilastri” della devozione islamica, la cui regolamentazione è prescritta nel Corano stesso.
Oggi per noi è complicato guardare a queste pratiche rituali. Se, dal nostro osservatorio occidentale, guardiamo al mondo musulmano, vediamo un mondo rigidamente osservante, quello del califfato, ad esempio, ma poco misericordioso. E un mondo forse meno osservante, quello dei profughi e dei migranti, ma bisognosi di misericordia e in cerca di libertà, di pane, di giustizia. Chi di loro interpreta meglio la condizione del fedele musulmano? Ne parliamo con la teologa Shahrzad Houshmand, chiedendole anche quali valori sono sottesi alla pratica del digiuno. Ma oggi ricordiamo anche Khaled Fouad Allam, prematuramente scomparso il 10 giugno scorso, studioso lucidissimo del mondo islamico, che ha sempre avuto lo sguardo di chi si trova sul confine: pienamente integrato nella cultura e nel linguaggio d’Occidente; e nello stesso tempo ben consapevole della complessità dell’islamismo nel mondo.
Suggerimenti di lettura
Khaled Fouad Allam, Lettera a un kamikaze, Rizzoli, 2004
Khaled Fouad Allam, La solitudine dell’occidente, Rizzoli, Milano, 2006
Khaled Fouad Allam, L’islam spiegato ai leghisti, Piemme, Milano, 2011
Caramore, Houshmand, Carucci Viterbi, Masi, Viroli, 5 variazioni sul credere Editore EGA-Edizioni Gruppo Abele 2014
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26) Papa Francesco e la chiesa valdese: incontro dopo 800 anni. Sullo sfondo della casa comune con Eugenio Bernardini, Paolo Ricca 28 giugno 2015
In questa ultima puntata dal vivo di Uomini e Profeti, per l’annata 2014-2015, non potevamo trascurare un testo e un evento. Il testo è l’enciclica di papa Francesco Laudato si’. Sulla cura della casa comune, in cui il papa attingendo a linguaggi e saperi diversi pone sulla stesso piano la cura della nostra “casa comune”, la terra, e la cura degli esseri umani, richiamando a una responsabilità per tutto ciò che è vivente. L’evento è l’incontro del papa con la comunità valdese nel tempio valdese di Torino, avvenuta lunedì 22 giugno. Un incontro storico, segnato dall’abbraccio tra papa Francesco e il moderatore della chiesa valdese, Eugenio Bernardini. Ottocento anni fa, prima di essere dichiarato eretico, Valdo di Lione era stato abbracciato in Vaticano da papa Alessandro III.A raccontarci dell’evento, e a commentare l’enciclica, Eugenio Bernardini e Paolo Ricca.
LINK: Papa Francesco alla chiesa valdese: www.youtube.com/watch?v=8yNa-cfQpeg
Suggerimenti di lettura
Papa Francesco, Laudato si’. Sulla cura della casa comune, Editrice La scuola
Giorgio Tourn, I Valdesi. La singolare vicenda di un popolo-chiesa (1170-2008), Claudiana 2008
Jeremy Rifkin, La terza rivoluzione industriale - Come il "potere laterale" sta trasformando l'energia, l'economia e il mondo, Mondadori 2011
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27) Speciale materadio 10.50 – 12.00 Casa Cava 06 settembre 2015
Infanzia, vecchiaia: i due estremi della vita. Due mondi in apparenza divaricati, di fatto con moltissimi punti di contatto. È solo la freccia della vita che li porta in direzioni opposte. Tutte le tradizioni sapienziali hanno posto sia il bambino che il vecchio come figure della saggezza, divergenti e complementari. Ma noi dobbiamo anche confrontarci con la realtà splendente e problematica dell’infanzia, con quella fragile e drammatica della vecchiaia. Gabriella Caramore e Brunetto Salvarani ne parlano con la poetessa Chandra Livia Candiani.
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28) Sharì’a: il diritto tra rivelazione, etica, e storia con Valentina Donini e Deborah Scolart 20 settembre 2015
Per iniziare la nuova annata di Questioni 2015-16, proviamo a guardare a quella parte di mondo attraversata da guerre, teatro di migrazioni disperate, in subbuglio già da alcuni anni in cui prevale la cultura islamica. Lo facciamo affrontando la questione del “diritto islamico”, la Sharì’a, che in misura diversa è presente in tutti quei paesi. Come può un diritto di derivazione divina affrontare le questioni del mondo contemporaneo? Quale dialettica tra un diritto “immutabile” e la storia dei singoli paesi? Quale impatto ha avuto sulla giustizia del mondo musulmano la colonizzazione dell’Occidente? Attraverso quali vie potrebbe essere possibile oggi armonizzare l’istanza religiosa e quella civile? Ne parliamo con due studiose della materia, Deborah Scolart e Valentina Donini, che ci porranno di fronte alla complessità e alla ricchezza della materia.
Suggerimenti di lettura
Valentina M. Donini, Deborah Scolart ,La sharì‘a e il mondo contemporaneo,Carocci 2015
Annie Ernaux, Gli anni, L’orma 2015
https://mega.nz/#!JUZ1TIRB!D41isxK...okYSqszeT7-qrHc


29) Ebraismo italiano: Primo Levi, un pensare aperto con Marco Belpoliti 27 settembre 2015
Fare i conti con l’ebraismo italiano contemporaneo significa fare i conti, ancora una volta, con Primo Levi. Pubblicato per la prima volta nel 1947 presso una piccola casa editrice torinese, "Se questo è un uomo" non ha cessato nel tempo di crescere in grandezza e problematicità da un lato, forse, per il suo stesso autore, dall’altro come nodo cruciale nella coscienza dell’Italia del dopoguerra, dell’ebraismo italiano di quegli anni, e infine dell’ebraismo e della coscienza mondiali. Autore decisamente non religioso, Primo Levi conserva tuttavia un retroterra culturale e morale imprescindibile per ogni ebreo della diaspora, e una interrogazione sull’umano, sulle sue ambiguità e complessità che continuano a riguardare ciascuno di noi. Ne parliamo con Marco Belpoliti, che da svariati decenni ha dedicato attenzione e pensiero alle opere e soprattutto alla sua impervia e mutevole riflessione, e che oggi ci fornisce uno strumento utilissimo per ripercorrere le tappe del suo ininterrotto cercare.
Parole
"Nel principio"
Fratelli umani a cui è lungo un anno
Un secolo un venerando traguardo,
Affaticati per il vostro pane,
Stanchi, iracondi, illusi, malati, persi;
Udite, e vi sia consolazione e scherno:
Venti miliardi d’anni prima d’ora,
Splendido, librato nello spazio e nel tempo,
Era un globo di fiamma, solitario, eterno,
Nostro padre comune e nostro carnefice
Ed esplose, ed ogni mutamento prese inizio.
Ancora, di quest’una catastrofe rovescia
L’eco tenue risuona dagli ultimi confini.
Da quell’unico spasimo tutto è nato
Lo stesso abisso che ci avvolge e ci sfida,
Lo stesso tempo che ci partorisce e travolge,
Ogni cosa che ognuno ha pensato,
Gli occhi di ogni donna che abbiamo amato,
E mille e mille soli, e questa
Mano che scrive.

Primo Levi
Suggerimenti di lettura
Marco Belpoliti, Primo Levi di fronte e di profilo, Guanda ed. 2015
Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi 2014
Primo Levi, Ad ora incerta, Garzanti 1984
https://mega.nz/#!scYURKyJ!DECPkR6...CjgPk0_2bPXUY3g


30) Famiglie: secondo natura o secondo storia? Con Marco Aime, Enzo Bianchi 04 ottobre 2015
Si apre oggi il Sinodo dei vescovi, uno dei più importanti organi consultivi della chiesa cattolica, che ha per tema quest’anno la “vocazione e missione della famiglia nel mondo contemporaneo”. Ma che cos’è una famiglia? Ogni società umana, fin dai tempi più antichi, ha conosciuto forme di aggregazioni familiari, ma con modelli e strutture infinitamente varie, come ci racconta l’antropologo Marco Aime. In una regione della Cina esiste, ad esempio, una forma di matriarcato che ignora il legame matrimoniale, ridimensiona la figura paterna, e vive in perfetta armonia. Ci si chiede allora perché tanto allarme sulla crisi della famiglia mononucleare e perché da parte della chiesa, visto che l’annuncio evangelico non pone affatto la famiglia come una priorità da salvaguardare. Se si ponesse l’amore e il rispetto al centro dei legami interpersonali non potrebbe essere risolta una gran parte dei problemi? Ne parliamo con Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose.
Suggerimenti di lettura
AAVV, La famiglia tra sfide e prospettive, Postfazione di Enzo Bianchi, Qiqaion 2015
Marco Aime, Una bella differenza, Einaudi 2009
Marco Aime, Le radici nella sabbia, EDT 2013
Ricardo Coler, Il regno delle donne, Nottetempo 2013
https://mega.nz/#!4MgXDYrK!sgUQqFX..._w9Obyup9e16KvY


31) Lodare, nonostante tutto? con Franco Marcoaldi 11 ottobre 2015
Come amare questo mondo, che ogni mattina ci propone nuovi orrori e nuove vite straziate da guerre, fame, corruzione, violenze senza rimedio, inimicizie inestirpabili, fragilità non curabili? A chi rivolgere il nostro lamento o la nostra lode, oggi che non crediamo più in un Dio che plasma i degli umani? E in ogni caso, il desiderio, irreprimibile a volte, di “lodare”, di “ingraziare”, in quali termini si può declinare nella modernità? Esistono molti esempi di questa lode all’esistente, anche se si vuole prescindere dalla letteratura religiosa. “Abbagliante e tremendo, come rapidamente mi ucciderebbe il sole che sorge, Se non potessi ora e sempre emettere anch’io raggi di sole” (Walt Whitman). Parlaimo oggi di questo, della possibilità della lode in un mondo di violenze e soprusi, con Franco Marcoaldi, autore di un poemetto dedicato proprio alla lode del mondo.
Suggerimenti di lettura
Gianfranco Ravasi, I Salmi. Introduzione, testo e commento,San Paolo edizioni 2007
Walt Whitman, Foglie d’erba, prefazione di Giorgio Manganelli, Biblioteca universale Rizzoli, 2010
Franco Marcoaldi, Il mondo sia lodato, Einaudi 2015
https://mega.nz/#!NYYDUIqA!6XmlcJw...ie0Nyhdcmi1-02k


32) Ortodossia e laicità; eros e fede: binomi possibili? con con Guido Dotti e Chrìstos Yannaràs 18 ottobre 2015
Grecia: non si tratta soltanto di un paese in crisi economica, ma anche di un paese in cui da secoli la chiesa ortodossa – al pari di altre chiese del vasto arcipelago ortodosso – sembra sovrapporre appartenenza nazionale e credo religioso, e vive una liturgia che non sembra sfiorata dalla brezza della modernità. Tuttavia la modernità investe inevitabilmente anche le chiese d’Oriente. Quale incontro è possibile tra il nostro tempo e una religiosità che sembra aggrappata ai secoli passati? È possibile innovarne il linguaggio senza tradire i presupposti di fede? Ne parlano con noi Guido Dotti, monaco della comunità monastica di Bose, e Christòs Yannaràs, filosofo e teologo, laico, che vive nell’Atene di oggi. Tra eros e fede, laicità e tradizione.Ricordiamo anche la figure di Frère Roger, fondatore delle Comunità di Taizé.L'intervista di Guido Dotti a Christòs Yannaràs è letta e interpretata da Alessandro Pala.
Link: www.monasterodibose.it/ Misericordia e Perdono - Monastero di Bose 9-12 settembre 2015
Suggerimenti di lettura
Christòs Yannaràs, Variazioni sul Cantico dei cantici, ed. Qiqajon
Christòs Yannaràs, Contro la religione, ed. Qiqajon
Christòs Yannaràs, La libertà dell'ethos, ed. Qiqajon
Enrico Brizzi, "La galassia greco-bizantina", in "Jesus" n.10 ottobre 2015
https://mega.nz/#!0RpEwD4Q!7UMKcqu...-ViMHhrWoKewhrk


33) Speciale Bookcity Milano 2015: il philo del senso" con Romano Madera, Nicola Gardini , Lidia Maggi 25 ottobre 2015
Philo – una associazione milanese che promuove pratiche filosofiche e culturali rivolte alla ricerca della saggezza – è una delle tantissime sedi in cui si svolge "Bookcity" quest’anno a Milano. Ci “trasferiamo” nella loro sede, per interrogarci con alcuni degli ospiti di quest’anno intorno alle nuove modalità di pensiero che dovrebbero accompagnare, in ogni ambito, una risposta alle difficoltà di questo nostro tempo. A Romano Madera, psicoterapeuta e filosofo morale, chiederemo di abbozzare un percorso capace di portarci al di fuori delle asprezze del tempo; con il critico letterario Nicola Gardini, esploreremo le potenzialità del “non detto” in letteratura e nelle antiche Scritture; con Lidia Maggi pastora della chiesa battista, indagheremo il senso del Libro in un’epoca non più abituata a riconoscere l’autorità delle Scritture.
Link: Associazione "Philo: www.scuolaphilo.it/ ookcity Milano 2015: www.bookcitymilano.it/
Suggerimenti di lettura
Romano Madera, La carta del senso - Psicologia del profondo e vita filosofica, Raffaello Cortina ed. 2012
Nicola Gardini, Lacuna, Einaudi 2014
Nicola Gardini, La vita non vissuta, Feltrinelli 2015
Lidia Maggi, Angelo Reginato, Dire fare baciare ... Il lettore e la Bibbia, Claudiana ed. 201
https://mega.nz/#!pFIxEYwa!T_jdj_k...gLsP2k4SoUZxGFE


34) Giorni. Sonni. Risvegli con Giovanna Rosadini 01 novembre 2015
Il linguaggio poetico è quello che talvolta si avvicina di più al linguaggio sapienziale. Per questo ci ritorniamo sopra ancora una volta, per parlare di vita e di morte, di giorni e di eterno. Giovanna Rosadini ha vissuto una esperienza estrema di coma e di risveglio, a partire dalla quale però il suo lavoro poetico ha acquistato densità e rigore, nella fatica di ricostruire il tessuto di una vita infranta, ricomporre gli affetti, la sua storia. Ma Giovanna Rosadini ha anche una esperienza di religiosità ebraica, sulla quale ha lavorato dando nuova corposità alle parole del testo biblico.
Suggerimenti di lettura
Giovanna Rosadini, Unità di risveglio, Einaudi 2010
Giovanna Rosadini, Il numero completo dei giorni, Nino Aragno 2014
https://mega.nz/#!oUY1jDqJ!YXZmtcz...YKOOXEoVHcSCgjQ


35) Baruch Spinoza: Dio, la natura, la libertà con Salvatore Natoli, Marco Morselli 08 novembre 2015
Quanto mai urgente, soprattutto di fronte alla deriva odierna dei poteri religiosi, è capire oggi che cosa si possa intendere per “religione”, a quale profonda libertà e conoscenza e benevolenza debba attenersi chi oggi si dichiara appartenete a una tradizione religiosa. Nel rispetto di quelle degli altri, ma soprattutto nel rispetto dei diritti fondamentali della comunità umana. A questo hanno lavorato i grandi “eretici” della storia: oggi ritorniamo su Baruch Spinoza, che rivoluzionò, inascoltato, il modo di leggere le Scritture, di intendere Dio, e di pensare la convivenza tra gli esseri umani. Non un “ateo” critico di tutte le religioni, ma un uomo alla ricerca di una “religione universale” attraverso la particolare tradizione dell’ebraismo e del cristianesimo. Con noi sono il filosofo Salvatore Natoli e lo storico dell’ebraismo Marco Morselli.
Suggerimenti di lettura
Baruch Spinoza, Tractatus teologico-politicus, Einaudi 2000
Baruch Spinoza, Etica, introduzione di Salvatore Natoli, prefazione di Giorgio Colli, Bollati Boringhieri 1992
Baruch Spinoza, La religione universale. Testi scelti,a cura di Marco Cassuto Morselli, Belfiore ed. 2013
Samuel Preus, Spinoza e la Bibbia, Paideia 2015
https://mega.nz/#!1ZIAkDTA!x8TKy7A...dCk32QEqmAi3-OU


36) Parigi 13 novembre 2015 - Con Giacomella Orofino, Stefano Levi della Torre, Roberto Tottoli 15 novembre 2015
Oltre il dolore, oltre lo smarrimento, una riflessione sulla tragedia di Parigi: cause, responsabilità, prospettive.
https://mega.nz/#!sMhySaRK!BbKEMQh...1gDCd48Ea0Eds-4


37) “Allah akbar: le parole dei terroristi devoti” con Shahrzad Houshmand, Domenico Tosini. 22 novembre 2015
A una settimana dai fatti di Parigi, dai morti, dal dolore, dall’assurdo attacco di terroristi manovrati da un sedicente “stato islamico”, proviamo ad analizzare il profilo psicologico dei terroristi: da dove vengono? Perché sono così disposti a uccidere e a farsi uccidere? Quanto c’entra con tutto questo la religione? Una fede che ha in sé la violenza, quella islamica, o una religione di pace che, come accade anche in altri contesti, usa immagini violente nate in determinate circostanze storiche che oggi non ha più senso riproporre? Quale è il linguaggio che usano i terroristi, e da quale si fanno sedurre? A partire dal grido sinistro Allah Akbar, e da alcune Sure del Corano da loro citate, quali sono i pervertimenti del linguaggio religioso che mettono in atto loro stessi e i loro mandanti? Ne parliamo con la teologa sciita Shahrzad Houshmand e con il sociologo Domenico Tosini, che ha analizzato la psicologia dei nuovi terroristi.
Suggerimenti di lettura
Il Corano, a cura di Alberto Ventura e Ida Zillio Grandi, Mondadori 2010
Shahrzad Houshmand, Caramore, Carucci Viterbi, Masi, Viroli, 5 Variazioni sul credere, a cura di Marco Bouchard, Gruppo Abele editore, 2014
Domenico Tosini, Martiri che uccidono. Il terrorismo suicida nelle nuove guerre, Il Mulino 2012
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38) “Giubileo: misericordia per la terra?” con Enzo Bianchi 29 novembre 2015
Questo giubileo “straordinario” per il 2015-2016, dedicato al “volto della misericordia”, si aprirà ufficialmente a Roma l’8 dicembre. Ma, in maniera molto significativa, il papa vuole “aprire” la prima porta a Bangui, durante il suo viaggio in Africa, il pomeriggio di domenica 29 novembre. Tanto più rilevante questo gesto, in quanto cade in un momento di pericolo e di tensione acuta per il mondo intero, e in una fase storica in cui il continente africano vive terribili lacerazioni e rischi altissimi. Uomini e Profeti dedica, a partire da oggi, varie puntate all’evento di questo giubileo. Oggi cominciamo con una conversazione con Enzo Bianchi, valutando lo scenario nel quale si schiude il giubileo della “misericordia”, e rintracciando nel Libro del Levitico (cap. 25) l’origine e il significato primigenio dell’istituzione giubilare. Continueremo sabato prossimo 5 dicembre, con Alberto Melloni e Marco Zappella, ricostruendo la storia dei giubilei nella cristianità. Domenica 6 dicembre, ancora con Enzo Bianchi, rifletteremo sulla dimensione della misericordia. Più avanti riprenderemo il tema con Piero Stefani, Adriana Valerio e altri.
Suggerimenti di lettura
Dionigi Tettamanzi, Misericordia. Il Giubileo di papa Francesco. In appendice il testo integrale della bolla papale “Misericordiae Vultus”, con Paolo Rodari, Einaudi 2015
Enzo Bianchi, Annunciate a tutti la misericordia di Dio, Qiqaion 2015
Enzo Bianchi, Spezzare il pane. Gesù a tavola e la sapienza del vivere, Einaudi 2015
https://mega.nz/#!5FZHhA4T!FhajQwZ...xXB42b0yco7bYmE


39) Misericordia voglio, e non sacrifici. I giusti e i peccatori con Enzo Bianchi 06 dicembre 2015
In questa terza puntata che Uomini e Profeti dedica al giubileo straordinario della misericordia torniamo a parlare con Enzo Bianchi della figura di papa Francesco e dell’urgenza che sembra porre nei suoi gesti: riforma della chiesa; un anno giubilare “straordinario”; il viaggio in Africa, il continente più devastato; la visita nella moschea nel cuore del fondamentalismo anticristiano. Per la prima volta, dopo tanto, nella chiesa sembra che ci sia qualcun capace di comprendere l’urgenza dei tempi. Cerchiamo pertanto di interpretare questi gesti, e di tornare al cuore della parola “misericordia”. Una parola che risuona nella Bibbia ebraica come nel Nuovo Testamento, un invito non “pietoso” e non “devoto”, ma forte e aperto di radicale trasformazione del modo di intendere la convivenza con l’altro.
Prenderemo in esame alcune parabole dei Vangeli, confrontandole con il difficile percorso della cristianità nella storia.
Suggerimenti di lettura
Enzo Bianchi, Raccontare l’amore. Parabole di uomini e donne, Einaudi 2014
Enzo Bianchi, La misericordia di Dio , 2 CD 2h15'
Walter Kasper, Misericordia, Editore Queriniana 2013
https://mega.nz/#!kEJhiSgK!xpswEOP...Qq7fkysU-euVC4E


40) Francesco d’Assisi: gli affreschi raccontano con Chiara Frugoni 13 dicembre 2015
In questo inizio di anno giubilare dedicato alla misericordia, cioè alla vicinanza ai miseri del mondo, torniamo ancora a interrogare la vicenda umana di Francesco d’Assisi, che della povertà fece il centro della sua interpretazione del cristianesimo. Ma non soltanto la Grande Chiesa, ma anche gli stessi monaci che gli erano stati vicini, pian piano optarono per una vita meno estrema, più dedita allo studio e alla conoscenza. Questo lo si può evincer da tanti indizi, ma in particolare oggi la storica Chiara Frugoni, analizzando i particolari degli affreschi che decorano la Basilica superiore di Assisi, ci svela segreti nuovi sulla vita di Francesco e sulla sua successione.
Suggerimenti di lettura
Chiara Frugoni, Quale Francesco? Il messaggio nascosto negli affreschi della Basilica superiore di Assisi, Einaudi 2015
Paul Sabatier, Vita di San Francesco d'Assisi, Castelvecchi 2015
Francesco d'Assisi Guardate l'umiltà di Dio - Tutti gli scritti di Francesco d'Assisi a cura di Brunetto Salvarani, Garzanti 2014
Erasmo Silvio Storace, Filosofia del presepe. Manuale laico per la costruzione del presepio perfetto, Edizioni Albo Versorio, 2014
https://mega.nz/#!UIAjXTJL!trjJZT4...Y7gzPJBFwoS4pqs


41) Giustizia: un volto della misericordia? con Piero Stefani, Adriana Valerio 20 dicembre 2015
Siamo alla vigilia di questo Natale 2015, sotto il segno della drammatica situazione internazionale e ancora sotto l’eco della apertura del Giubileo della misericordia. La misericordia, è stato detto, svela il volto “materno” di Dio, che nelle Scritture esiste, ma è stato anche sempre tenuto in ombra dagli interpreti. Ma la misericordia non si può declinare se non in dialettica con la giustizia. La misericordia nei confronti di chi, appunto, è misero, infelice, derelitto, anche colpevole non si può nemmeno concepire se non si tiene conto della necessità di riparare i torti che subiscono i più deboli. Non con una giustizia punitiva, ma con un’opera che sia il più possibile riparativa nei confronti delle vittime, e trasformativa nei confronti dei carnefici. Per questo con i nostri due ospiti, Piero Stefani e Adriana Valerio, riapriremo oggi alcuni passaggi biblici e culturali che affrontano il messaggio della misericordia.
Suggerimenti di lettura
Piero Stefani, I volti della misericordia, Carocci ed. 2015
Adriana Valerio, Misericordia - Nel cuore della riconciliazione, Gabrielli editori 2015
Lucetta Scaraffia, Le porte del cielo - I giubilei e la misericordia, Il Mulino 2015
Marco Roncalli, Giubileo d'autore - Da Dante a Pasolini: Gli Anni Santi degli scrittori, La Scuola ed. 2015
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42) Neiye, Il tao dell’armonia interiore con Amina Crisma 27 dicembre 2015
Da sempre per praticare la via
Devi avvolgere e contrarre,
Devi svolgere e dilatare,
Devi essere fermo e stabile.
Preserva questo bene, non perderlo.
Liberati dagli eccessi, sbarazzati delle meschinità
E quando avrai conosciuto il suo confine estremo
Farai ritorno alla Via e alla sua virtù efficace

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Edited by Firefly58 - 3/1/2016, 16:55
 
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