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EDUARDO a trent'anni dalla scomparsa, Rai radio3

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view post Posted on 31/10/2014, 10:50

papero

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Radio3 per Eduardo de Filippo



Una grande figura di attore e drammaturgo, ma soprattutto un uomo di spettacolo attento ai cambiamenti della società italiana, uno dei pochi a capire con largo anticipo i dissesti profondi del nostro Paese, a individuare le corde più scoperte del nostro disagio sia collettivo che individuale, a porre per primo questioni morali e umane sulle quali l’Italia ancora non ha trovato risposte definitive.

Sul sito www.tuttoesaurito.rai.it si può riascoltare materiale di archivio dedicato a Eduardo De Filippo: quattro atti unici registrati per la radio da Eduardo nel 1959 , a partire da Dolore sotto chiave, Gli occhiali neri, L’ultimo bottone e Quinto piano ti saluto;
tra i molti altri contenuti relativi ad Eduardo, qui nel forum trovate:

- Dolore sotto chiave, in questa discussione, al n°06 del 29 ottobre
- Gli occhiali neri, in Tutto esaurito 2012 --> www.mediafire.com/?byfoaj26l05cu1q
- L’ultimo bottone, in Teatro, Readings, Performances --> www.mediafire.com/listen/n27v6kz9il...imo_bottone.mp3
- Quinto piano ti saluto, in Tutto esaurito 2012 --> www.mediafire.com/?atir8henn16r672





01) ... a trent'anni dalla scomparsa 25-09-2014
Il teatro di Eduardo ha varcato spesso le frontiere italiane, sia con storiche tournèe che con adattamenti e traduzioni. Ma come si può riportare quella lingua ricchissima, tutta innervata di modi di dire, di espressioni tipiche, di ritmi e silenzi che appartengono al napoletano, trasferendola in altre dimensioni linguistiche come, ad esempio l'inglese? Come si può conservare il profilo di Filumena Marturano, di Luca Cupiello o di Sik Sik traducendo i testi, eliminando quindi quelle cadenze e quegli accenti, quei vocaboli specifici? Come si può dar conto del lento slittamento della lingua dialettale meridionale nel nuovo italiano che si va creando dopo la fine della seconda guerra, così come la scrittura di Eduardo testimonia in modo acutissimo e singolare, immaginando che quelle figure parlino un altro idioma?
Ne parliamo con Armando Rotondi, autore del libro "Eduardo De Filippo tra adattamenti e traduzioni nel mondo anglofono", pubblicato da Edizioni Scientifiche Italiane.
https://mega.co.nz/#!CEQTzCDT!TQZe...8mwditfyo7fRYFY


02) ... a trent'anni dalla scomparsa 02-10-2014
Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta (nella foto) con la regia e l'interpretazione di Eduardo De Filippo viene registrata per la radio e messa in onda su Radiouno il 14 febbraio del 1956, mentre aveva affrontato le scene nel '53 e era stata filmata per la tv nel '55. Ascoltiamo alcuni frammenti della versione radiofonica commentandoli con Siro Ferrone, illustre studioso della commedia dell'arte e curatore della prefazione del testo nell'edizione Einaudi. Con questa operazione Eduardo fa i conti con l'opera di quel padre che non lo aveva mai voluto riconoscere, ma dal quale aveva appreso regole e misteri della scrittura scenica e dell'arte attoriale. La commedia si basa su una trama farsesca e su uno scintillante tappeto linguistico composto di mille deformazioni che passano dall'italiano al dialetto, in quella grottesca analisi degli strati sociali della città di Napoli. Tutto quello che Eduardo porterà con sè nelle sue prime opere come Sik Sik, l'artefice magico, prima di trovare una sua chiave tutta personale e di virare verso la tragedia.
https://mega.co.nz/#!zQ43jL4a!C6Z5...heugeMtuXs3acpQ


03) ... a trent'anni dalla scomparsa 09-10-2014
Viviani e Eduardo, visti sempre come due figure umane e artistiche in netto contrasto. Da una parte il poeta analfabeta che impara la lingua e resta legato al popolo, portando in scena un dialetto coloratissimo e vivace. Dall'altra una descrizione della borghesia che sta mutando anche i registri linguistici sbiadendo il modello originale con una maggiore aderenza a una lingua nazionale. Forse sono soltanto luoghi comuni. Al contrario sono molti i punti di collegamento tra i due, non solo per le tematiche, per un'attenzione al dolore vissuto nelle zone più deboli della società, per un'attenzione all'umanità più sofferente e dolente, ma anche per le comuni origini nel teatro leggero e nel varietà, trasportate poi in un'altissima dimensione tragica. Testimone del profondo legame tra i due dopo il clamoroso debutto di Napoli milionaria, con don Raffaele entusiasta per la commedia del collega che stringe Eduardo dicendogli "Edua' siamo vivi!" (nella foto il giovane Viviani in una sua interpretazione)
https://mega.co.nz/#!OdY0RKxD!cBD_...SapmytwLwe2HyGQ


04) ... a trent'anni dalla scomparsa 16-10-2014
Tre dei più popolari artisti che hanno segnato il nostro Novecento, tre fratelli, figli illegittimi di Eduardo Scarpetta, cresciuti sulle tavole del palcoscenico e votati naturalmente all'arte teatrale. Ma le loro vicende umane sono piuttosto complesse. Si uniranno presto in compagnia, ma poi Peppino ed Eduardo si separeranno in maniera dolorosa. Quantomai interessante oggi recuperare i loro profili in maniera esatta, capire affinità e differenze, dal punto di vista interpretativo e attoriale, ma anche da quello della scrittura teatrale, visto che tutti e tre in misure diverse si eserciteranno nella drammaturgia. Ne parliamo con Antonella Ottai, docente di teatro all'Università di Roma e autrice del volume "Come a concerto. Il teatro umoristico nelle scene degli anni Trenta" dedicato al lavoro dei fratelli De Filippo, edito da Bulzoni.
https://mega.co.nz/#!ecRg0IoC!el1a...HTFwgJPlD4t-T9I


05) ... a trent'anni dalla scomparsa 23-10-2014
Un rapporto di reciproca ammirazione quello tra lo scrittore consacrato e acclamato, Luigi Pirandello, e il giovane autore e autore napoletano Eduardo De Filippo, folgorato giovanissimo dall' esito clamoroso dei Sei personaggi in cerca d'autore. La drammaturgia dell'agrigentino resterà un punto di riferimento costante nella produzione di Eduardo, soprattutto quando la sua scrittura, nel dopoguerra, assumerà toni più realistici e drammatici allontanandosi dalle modalità più farsesche della prima produzione. Ma Eduardo deciderà anche di adattare in napoletano e di interpretare in più momenti della sua carriera Il berretto a sonagli.
Proviamo, insieme alla studiosa Franca Angelini, a rintracciare nelle opere di Eduardo i segnali che ci dimostrano l'influenza e la suggestione di tematiche e figure pirandelliane nelle commedie di Eduardo De Filippo.
https://mega.co.nz/#!SZYhBLhB!skWp...OO3aoEXp377Ij3I


06) Dolore sotto chiave 29-10-2014
di Eduardo De Filippo
regia di Francesco Saponaro
con Tony Laudadio, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano
Produzione Teatri Uniti - Napoli teatro Festival Italia
in collaborazione con l’Università della Calabria
L’atto unico Dolore sotto chiave, scritto nel 1958, va in onda l'anno successivo come radiodramma con Eduardo e la sorella Titina nel ruolo dei protagonisti, i fratelli Rocco e Lucia Capasso. In seguito, verrà portato in scena due volte, con la regia dell'autore nel 1964, per la riapertura del Teatro San Ferdinando di Napoli, interpreti Regina Bianchi e Franco Parenti (insieme a Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello) e nel 1980 con Luca De Filippo e Angelica Ippolito (insieme a Gennareniello e Sik-Sik l’artefice magico).
In Dolore sotto chiave, opera di chiara ispirazione pirandelliana, i buoni sentimenti come la carità cristiana, la compassione o la mania borghese della beneficenza diventano armi improprie per dissimulare, negli affetti, quella segreta predisposizione dell'essere umano al controllo e al dominio sull'altro. Il tema della morte incombe silenzioso e il dolore del lutto viene nascosto e soffocato da un gioco sottile di ricatti e malintesi, tipici dei contesti familiari. In casa dei fratelli Capasso la camera da letto che ha custodito per undici mesi il segreto della morte di Elena, la moglie di Rocco che egli crede in perenne agonia, diventa il simulacro del dolore. Nel testo Dio e i morti sono presenti fino al punto da essere invocati come entità tangibili, come figure reali che si muovono intorno a noi, giudici supremi del bene e del male. Le tematiche e i personaggi danno quindi modo a Eduardo di intrecciare toni e registri differenti, mescolando generi diversi che si inseguono sul filo del cinismo e dell'ironia e colorando lo scontro tra i fratelli Capasso di risvolti comici e paradossali, carichi di morbosa e grottesca esasperazione.
https://mega.co.nz/#!HIggjS4S!vgQO...UXOsK--zE0MDAZo






Edited by Elrond_55 - 5/4/2015, 13:08
 
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