GIACOMO LEOPARDI

Paragonando la filosofia antica colla moderna, si trova che questa è tanto superiore a quella, principalmente perché i filosofi antichi volevano tutti insegnare e fabbricare: laddove la filosofia moderna non fa ordinariamente altro che disingannare e atterrare … E questo è il vero modo di filosofare, non già come si dice, perché la debolezza del nostro intelletto c’impedisce di trovare il vero positivo, ma perché in effetto la cognizione del vero non è altro che lo spogliarsi degli errori, e sapientissimo è quello che sa vedere le cose che gli stanno davanti agli occhi, senza prestar loro le qualità ch’esse non hanno. - (G. Leopardi, Zibaldone di pensieri)

Lo scorso anno lo Zibaldone è stato tradotto e pubblicato negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. L’opera è stata accolta da entusiastiche recensioni. Nel 2011 i versi di Leopardi hanno affascinato il mondo anglosassone, i Canti sono entrati nella classifica dei “cento migliori libri dell’anno”del New York Times. Il regista Mario Martone ha appena presentato alla Mostra del cinema di Venezia Il giovane favoloso, il film sulla vita del poeta interpretato da Elio Germano. Lo spazio di Memoradio, dedicato questa settimana a Leopardi, offre una varietà di spunti, note, osservazioni di critici, scrittori, poeti e attori.
Risale al 1972 la pubblicazione, prima periodica nella Stampa, poi in volume per Bompiani degli inediti giovanili di Leopardi col titolo Entro dipinta gabbia. La curatrice della raccolta è la studiosa Maria Corti che è anche l’autrice del programma Nascita di un poeta. Gli scritti inediti di Leopardi (1972), dedicato allo straordinario lavoro sugli scritti d’infanzia del poeta, scritti che risalgono agli anni 1808-1810. E’ possibile riascoltare un’intervista del vicedirettore della Stampa Carlo Casalegno alla scrittrice.
“Leopardi sorprende continuamente dal punto di vista stilistico con cose inattese. Dall’eccitazione verticale di Amore e morte alla lunga tonalità dei recitativi delle Ricordanze. Leopardi è questo miracolo, cioè la composizione di cose contraddittorie” afferma Franco Fortini nella trasmissione Il senso e il suono. Dialoghi sui classici italiani. Giacomo Leopardi (1991). Il famoso critico, intervistato da Donatello Santarone, propone le sue letture dell’Infinito e del Sabato del Villaggio. Anche Vittorio Sermonti, scrittore, attore e regista legge L’ infinito e ripropone le quattro versioni successive della lirica che precedono quella definitiva, pubblicata nel 1826. (Il vizio di leggere, 1994).
Lo scrittore Raffaele La Capria legge e commenta alcune pagine dello Zibaldone, osservazioni sull’indole e sulla natura degli italiani. “Ho un particolare amore per Leopardi prosatore” dichiara il poeta Giovanni Raboni e propone un frammento dei Pensieri per isvagamento dell’ascoltatore. (Rubrica Il piacere del testo, 1995). L’attore Dario Penne legge pagine dei Pensieri, Ezio Busso interpreta Cantico del gallo silvestre, l’Operetta scritta tra il 10 e il 16 novembre 1824 (Pagine dalle Operette morali di Leopardi).

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