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NADINE GORDIMER

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view post Posted on 31/7/2014, 22:17
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Nadine Gordimer
Johannesburg, 20 novembre 1923 – Johannesburg, 14 luglio 2014


"Non c'è stato nessun evento decisivo che mi ha indotto a diventare scrittrice. E meno che mai la convinzione che il mio paese rivestisse un qualche particolare interesse. Scrivere per me non è stato frutto di una decisione, di una scelta professionale, ma piuttosto il risultato di un processo naturale. Ho cominciato a scrivere esattamente come un uccello inizia a cantare".
(Nadine Gordimer)

Nadine Gordimer è morta il 13 luglio nella sua casa di Johannesburg, aveva 90 anni. La scrittrice era nata il 20 novembre 1923 a Springs, un centro minerario ad est di Johannesburg che aveva descritto così: “praterie bruciate, discariche minerarie e colline di carbone”. E’ stata una delle principali scrittrici di lingua inglese della letteratura sudafricana. Il suo primo libro è stato pubblicato nel 1953 (The lying day), Racconti di una vita (Life times. Stories, 1952-2007) è uscito nel 2014. Ha lottato tenacemente contro la discriminazione razziale nel suo paese, impegnandosi anche politicamente. Ha militato nell’African National Congress di Nelson Mandela ed è stata tra i fondatori del Congress of South African Writers. La sua prosa ha aiutato a mostrare l’apartheid in tutto il mondo. Nei suoi numerosi romanzi e racconti ha narrato, con una sensibilità lontana da pregiudizi, le difficoltà dei rapporti interrazziali nella società sudafricana. Nel 1991 aveva ricevuto il premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: “Attraverso la sua scrittura epica e magnifica ha portato grandi benefici all’umanità”.

Memoradio ripropone una lunga intervista di Benedetta Craveri alla scrittrice, registrata nel 1985 in occasione dell’assegnazione del premio Malaparte. “La mia formazione culturale è intessuta di influenze culturali diverse. Il mondo culturale della mia infanzia era quello inglese. La prima letteratura che mi ha influenzato è stata quella inglese: Forster, il gruppo di Bloomsbury. Poi ho subito il fascino degli scrittori europei, francesi e italiani come la Morante, Moravia, Flaiano, la Ortese”, afferma Nadine Gordimer all’inizio del colloquio. (Spazio Tre Opinione, 1985).

Nel 2009 è stata la madrina del Festivaletteratura di Mantova, manifestazione a cui hanno partecipato alcuni scrittori post-apartheid com Mac Manaka. Memoradio propone un brano dell’incontro tra Nadine Gordimer ed alcuni esponenti della nuova generazione di autori sudafricani (Fahrenheit, con Marino Sinibaldi, 2009).

L’attrice Sonia Grandis legge due racconti, Amnistia e C’era una volta, dalla raccolta “Il salto”, pubblicata nel 1992. In ogni storia raccontata c’è un salto, un contrasto profondo che crea lacerazione. In C’era una volta è possibile scoprire la paura dei bianchi che si trincerano al largo della township fino a diventare vittime nei loro bunker. Nel racconto Amnistia si narra la storia d’amore tra un uomo di colore impegnato contro l’apartheid ed una ragazza di campagna che aspetta la sua scarcerazione. (Dal ciclo Il racconto della sera, 1992).

Nel 1986 la scrittrice sudafricana è intervenuta sulla condizione femminile in Sudafrica nel programma Ora D. Dialoghi dedicati alle donne, di Rita Musa.


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