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2014 - 1914 L'EREDITÀ DEI GRANDI IMPERI, 1º festival di Limes

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view post Posted on 25/6/2014, 22:54

papero

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È passato un secolo dal colpo di pistola di Sarajevo, l'evento probabilmente più importante della storia moderna e contemporanea. Con la prima guerra mondiale le potenze europee avviano il proprio suicidio geopolitico, che sarà compiuto nel 1945, sulle rovine di Berlino.
Crollano contemporaneamente gli imperi asburgico, germanico, ottomano e russo, quelli francese e britannico entrano nel cono d'ombra, mentre appare sulla scena internazionale un nuovo primattore, gli Stati Uniti d'America.
Le radici del nostro mondo, di ciò che resta della nostra Europa, sono qui.

Tre giorni per riflettere sulle ragioni e le conseguenze dell'attuale declino dei paesi europei nella competizione internazionale e l'emergere di nuovi attori.

Leggi la presentazione di Lucio Caracciolo
Rileggere il passato per comprendere il presente. Questo il senso della prima Festa di Limes: tre giorni di dibattiti pubblici in programma al Palazzo Ducale di Genova dal 16 al 18 maggio, che sulla scorta del volume di Limes "2014-1914, L'eredità dei grandi imperi" (in uscita il 14 maggio) esplorano l'eredità attuale della Grande guerra.
A cent'anni esatti dallo scoppio del primo conflitto di massa della storia umana, le conseguenze geopolitiche di quegli eventi continuano infatti a plasmare la realtà internazionale in modi non sempre evidenti, ma determinanti per il destino di popoli e Stati. Il crollo simultaneo degli imperi centrali - russo, ottomano, austro-ungarico, germanico - trascina con sé l'ordine forgiato dalle guerre napoleoniche e pone le premesse dirette della seconda guerra mondiale. Ma anche dopo il 1945, gli sconvolgimenti territoriali economici e sociali del 1914-18 rimandano echi assordanti, che fanno da sfondo alla tumultuosa vicenda del XX secolo e a questi primi anni Duemila.
Un secolo dopo, gli spazi sconvolti dal crollo simultaneo di quei quattro imperi sono ancora in gran parte incerti, contesi, contestati. Basti pensare alla nostra frontiera orientale, al di là della quale si aprono sempre più vasti i territori della balcanizzazione. Da Trieste all’Ucraina dell’Est, passando per la ex Jugoslavia, non c’è Stato che non abbia aperte dispute sorde o vivissime con qualche vicino.
La stessa nostra identità nazionale, che si voleva definita con la "quarta guerra d’indipendenza", è più che mai in discussione Nessuna regione del globo è risparmiata dal suicidio bellico di un'Europa che, all'apice del dominio coloniale, è ancora centro del mondo. Ed è dunque una rassegna mondiale quella che Limes propone in questa tre giorni genovese, alla ricerca delle cause remote di problemi dolorosamente attuali: dalla polveriera ucraina alla tragedia della Siria, dal neottomanesimo turco ai travagli dell'Unione Europea, dalla delicata partita iraniana all'interminabile crisi dell'Italia, passando per il ritorno del protagonismo tedesco e il ruolo cruciale di un'America che proprio nel 1917 abbandona la sua insularità, avviandosi a rilevare il primato marittimo britannico.
Ma nella tragedia della guerra industriale trovano terreno di sperimentazione anche pratiche e tecniche che cambieranno per sempre il funzionamento delle società moderne: è il caso della propaganda di massa, che innova il linguaggio pubblico in modo irreversibile. O dello spionaggio, che fa tesoro delle innovazioni tecnologiche ottocentesche. O ancora delle avanguardie artistiche, che negli anni Venti e Trenta consumano il loro tragico falò, ma il cui lascito è impossibile sopravvalutare. Di questi temi discutono protagonisti del panorama politico e culturale italiano, tra cui Enrico Letta, Ernesto Galli della Loggia e Gian Enrico Rusconi, oltre ovviamente al direttore di Limes Lucio Caracciolo. Ad essi si affiancano prestigiose firme italiane e straniere della rivista, giunte da varie parti d'Italia e d'Europa per offrire al pubblico una stimolante occasione di riflessione e dibattito.


fonte del materiale


01 Limes incontra le scuole. Cent'anni dopo, le lezioni della Grande guerra
Con i suoi sconvolgimenti umani, territoriali, politici ed economici, il primo conflitto mondiale ha dato il via ai tumultuosi eventi del XX secolo. A un secolo di distanza, l'onda lunga di quella tragedia continua a plasmare la realtà internazionale.
con Gian Enrico Rusconi politologo, docente all'Università degli Studi di Torino, editorialista de La Stampa e
Lucio Caracciolo direttore della rivista Limes


02 Ucraina, ritorno alla politica di potenza
Nel 1991, il crollo dell'Urss illude l'Occidente di non dover più fare i conti con la Russia. Ma mosca non ha mai cessato di pensarsi una potenza. Oggi come un secolo fa, a Oriente è in gioco la demarcazione del confine tra Europa e mondo russo.
con Alessandro Cassieri inviato del Tg1, Fulvio Scaglione vicedirettore di Famiglia Cristiana, Olga Tokariuk giornalista ucraina freelance, Massimo Nicolazzi amministratore delegato di Centrex Europe Energy & Gas,
modera Mauro De Bonis coordinatore russie della rivista Limes


03 Europa 2014-1914
Il processo d'integrazione europea nasce come antidoto ai nazionalismi che hanno dilaniato per secoli il Vecchio Continente, culminando nella carneficina delle guerre mondiali. Oggi la crisi dell’euro minaccia la coesione comunitaria. Cosa rischiamo?
Lucio Caracciolo dialoga con Enrico Letta


04 Turchia: il fascino perduto del neottomanesimo
I grandi imperi non muoiono mai. Con Erdogan, Ankara ha puntato a recuperare un ruolo da protagonista in quello che fu il grande spazio ottomano. Cosa è andato storto? Luci e ombre della "rinascita turca".
con Murat Belge storico tra i massimi intellettuali turchi, insegna alla Bilgi University di Istanbul, Germano Dottori docente di studi strategici università Guido Carli di Roma, Alessandro Politi analista politico e strategico,
modera Marco Ansaldo, inviato speciale de la Repubblica


05 Dal ciclostile alla public diplomacy: breve storia della propaganda
Tra le novità dirompenti della Grande guerra ve n'è una destinata a rivoluzionare il linguaggio politico (e non solo): la nascita della propaganda moderna. Come e perché "vincere i cuori e le menti" è diventata una scienza.
con Edoardo Boria geografo docente presso La Sapienza di Roma, Germano Dottori docente di Studi strategici università Guido Carli di Roma, Virgilio Ilari Storico Presidente della Società Italiana di Storia Militare


06 Grande Medio Oriente: alle origini del risveglio arabo
La cronica instabilità di una regione chiave per gli equilibri mondiali trae origine dalla competizione delle ex potenze coloniali europee. Dall'Iran alle primavere, passando per il conflitto Israele-Palestina, la storia come lente per leggere il presente.
con Nicola Pedde Direttore di Global Research, Lapo Pistelli viceministro degli Esteri, Margherita Paolini coordinatrice scientifica della rivista Limes, modera Mattia Toaldo, Visiting Policy Fellow presso lo European Council on Foreign Relations


07 Italia: dalla 3a repubblica alla 4a guerra d'indipendenza
Il conflitto del 1915-18 suggella idealmente il processo d’unificazione nazionale, ma la “vittoria mutilata” apre la strada a revanscismi forieri di disastri. Cent’anni dopo, l’Italia appare lontana anni luce da quella tragedia. Cosa resta della Grande guerra nella coscienza e nella memoria collettive?
con Gian Enrico Rusconi politologo docente all'Università degli Studi di Torino editorialista de La Stampa, Ernesto Galli della Loggia storico e giornalista editorialista del Corriere della Sera, modera Lucio Caracciolo


08 Stati Uniti, nascita di una potenza
La guerra segna l'ingresso di un'America riluttante nel consesso delle grandi potenze. Con la partecipazione al conflitto, gli Usa entrano a piè pari nelle vicende europee. E dopo i 14 punti di Wilson, il mondo non sarà più come prima.
con John Hulsman Presidente di John C. Hulsman Enterprises membro permanente del Council on Foreign Relations, Fabrizio Maronta responsabile relazioni internazionali di Limes, modera Dario Fabbri analista esperto Stati Uniti consigliere redazionale di Limes


09 Il ritorno della Germania
La nascita del Reich nel 1871 disintegra gli equilibri continentali, dando vita a una potenza espansionista. Oggi al militarismo è subentrata l'economia, ma l'idea weberiana di missione resiste e l’Europa resta strumento di potenza.
con Hans Kundnani direttore ricerche presso lo European Council on Foreign Relations esperto di politica estera tedesca, Ulrike Guerot Senior Associate per la Germania presso la Open Society Initiative for Europe, John Hulsman Presidente di John C. Hulsman Enterprises membro permanente del Council on Foreign Relations


10 Da Mata Hari a Edward Snowden: le spie tra mito e realtà
Lo spionaggio è un’arte antica quanto l'uomo. Ma nel XX secolo, complice il tumultuoso progresso tecnologico, le sue modalità subiscono un’evoluzione costante. Vecchie glorie e nuovi scenari dell'intelligence globale.
con Francesco Vitali, Giuseppe Cucchi Generale già direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza,
Stefano Silvestri già Presidente dell'Istituto Affari Internazionali,editorialista de Il Sole 24 Ore, modera Luca Mainoldi, redattore agenzia Fides News


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Edited by paolotti - 22/8/2021, 21:29
 
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view post Posted on 22/8/2021, 20:30

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