Johan August Strindberg (Stoccolma 1849 - 1912)
Drammaturgo, romanziere e poeta svedese. Affrontò i temi delle crisi coniugali, dei drammi familiari e sessuali e, nel 1879, raggiunse la celebrità col romanzo naturalista La camera rossa, ambientato tra i bohmiens di Stoccolma e scritto con un verismo tale da suscitare scandalo. Tra le altre sue opere: le novelle degli Sposati (1885); Il figlio della serva (1887), il lavoro autobiografico La confessione di un folle (1888); il dramma Il padre (1887); La signorina Giulia (1889).
La Signorina Julie è l’opera più celebrata e perfetta di quel breve periodo, straordinariamente fecondo, 1886-1888, in cui Strindberg si avvicinò al naturalismo teatrale. In Predatori, Strindberg aveva dato voce a un antifemminismo stridente, che si opponeva al patto tacito fra il naturalismo e le buone cause, quale ancora valeva per Ibsen e Zola. Ma con la Signorina Julie la ricerca va molto più in là: ora è al centro della scena il miasma erotico stesso, che invade una notte di san Giovanni. Fra la «signorina» Julie e il domestico Jean si stabilisce una tensione sessuale intrecciata alla relazione servo-padrone. È una partita crudele di provocazioni, che finisce nell’orrore. Eros, rancore e sopraffazione sono qui le potenze di cui Strindberg registra le minime vibrazioni. E i personaggi stessi, più che figure autosufficienti, sono concrezioni psichiche che si scontrano, con effetti di stupefacente modernità, e spezzano dall’interno la cornice naturalistica. «Le mie anime (caratteri)» scrisse Strindberg nella prefazione alla Signorina Julie «sono mescolanze di stadi culturali passati e presenti, brani di libri e di giornali, pezzetti d’uomini, lembi di abiti da festa ridotti a stracci, così come le anime stesse sono rattoppate».
Titolo: La signorina Giulia
Autore: August Strindberg
Regia: Pier Al
Interpreti: Là Bartolomei, Pieralli, Vittoria Damiani
https://www.mediafire.com/file/8ep5qd66o2q...Giulia.zip/fileEdited by paolotti - 3/3/2022, 08:33