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STORIE/LE PUNTATE DEL SABATO 2014, tutte le puntate del 2014

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view post Posted on 4/1/2014, 19:35

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STORIE




Nata nel 1982 con l’obiettivo di interrogare i grandi temi, i testi, le figure delle diverse tradizioni spirituali, nel 2013 Uomini e Profeti ha superato i suoi trent'anni di vita. Fra le sue maggiori realizzazioni va ricordato, almeno, il lungo itinerario di lettura integrale e commento della Bibbia, in dialogo con interpreti di diversa provenienza. Dal 1993 Uomini e Profeti, sulla linea di confine tra le fedi religiose e la complessità del mondo in trasformazione, ha avuto una doppia articolazione, che l’edizione di quest’anno vedrà ancora più marcata: Storie, nella puntata del sabato, raccoglierà racconti delle diverse esperienze di fede; mentre Questioni, nella puntata della domenica, sarà un'esplorazione ravvicinata dei punti di maggior tensione del religioso contemporaneo.

Credits
Un programma di Gabriella Caramore
a cura di Paola Tagliolini
regia di Ornella Bellucci
consulenza musicale di Cristiana Munzi
in conduzione Benedetta Caldarulo, Irene Santori (Storie)
Gabriella Caramore (Questioni)


01) Storie di donne e sogni per l'Africa con Marie Claire Safari, Chiara Castellani e Badara Seck 04 gennaio 2014
Oggi, prima puntata del 2014, vogliamo dare voce a due donne: due donne che hanno coltivato un sogno, un progetto per l'Africa. La prima è una giovane donna rwandese, Marie Claire Safari, che ha visto intorno a sè la sofferenza dei sopravvissuti al genocidio del 1994; donne vittime di stupri, bambini che hanno visto la propria famiglia massacrata, vite spezzate dal trauma vissuto. Per loro Marie Claire si è impegnata e ha fondato un'Associazione Onlus che si occupa di aiutare le vittime della sindrome post-traumatica da stress nel difficile lavoro della resilienza psicologica. La seconda, Chiara Castellani, ginecologa e chirurga di guerra in Congo da molti anni, dopo aver duramente lavorato per la riapertura di un ospedale a Kembau, dedica ora le sue energie soprattutto al progetto di formazione professionale della scuola infermieri, progetto finanziato in gran parte dalla Fondazione Rita Levi Montalcini, con la quale Chiara condivideva il sogno per l'Africa. In studio anche il musicista e cantante Badara Seck, discendente da un lignaggio di griots del Senegal, ci farà ascoltare alcuni brani musicali della tradizione senegalese da lui rivisitata. Lo accompagna alla chitarra Luigi Cirillo.
link: www.umonlus.org/index.php/it/
Suggerimenti di lettura
Chiara Castellani, Una lampadina per Kimbau, Mondadori 2005
Rita Levi Montalcini Aggiungere vita ai giorni, Longanesi 2013
Yolanda Mukagasana, Alain Kazinieirakis, Le ferite del silenzio. Testimonianza sul genocidio in Rwanda, La Meridiana 2008
www.mediafire.com/download/y0dfrrmaylux4ix


02) Le membra dello Yoga con Edoardo Beato, Federico Squarcini 11 gennaio 2014
Secondo una stima approssimativa, i praticanti di Yoga, tra indiani, asiatici non indiani, americani, europei e africani, sono globalmente circa 435 milioni di persone. Ma Yoga è anche evidentemente una delle parole più abusate, più consumate e più mercanteggiate del nostro tempo. Nella puntata di oggi vogliamo tentare di prendere le misure di questa pratica millenaria e planetaria. Attraverso la testimonianza di Edoardo Beato, maestro di yoga, verremo introdotti all’Aghor Yoga, tradizione di antico lignaggio. Con Federico Squarcini faremo luce sulle tradizioni e sulle traduzioni di questo antichissimo sapere, per risalire se possibile, attraverso le sue diramazioni, fino alle autentiche membra dello yoga.
Parole
Quando era incarnato come Krishna, il Signore dichiarò all’Indù “Io sono presente in tutte le religioni, come il filo in una collana di perle. Ovunque tu veda una santità ed una potenza straordinarie elevare e purificare l’umanità, sappi che Io mi trovo lì” Swami Vivekananda
Link http://sonomaashram.org/ www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=151547
Suggerimenti di lettura
Aughar Hariar Ram, Aghor Yoga. Piccola guida a un antico sapere, trad. E. Beato e E. Bazzolo, Kailas Edizioni 2004.
F. Squarcini, L. Mori, Yoga, fra storia, salute e mercato, Carocci 2008.
A. Desjardins, Il Vedanta e l’inconscio. Alla ricerca del Sé, Ubaldini 2008.
C. G. Jung, La psicologia del Kundalini-Yoga, Bollati Boringhieri 2004
www.mediafire.com/download/rn3m8873z3yc7wx


03) Una solitudine abitata; storie di eremiti con Frédéric Vermorel, Mirella Muià, Isacco Turina 18 gennaio 2014
Con un ricordo di Adriana Zarri, monaco, eremita e teologa, scomparsa nel 2010, si apre questa puntata nella quale daremo voce a chi, per rispondere alla chiamata dello spirito, ha scelto di stare in silenzio, in preghiera, in disparte. Ma nell’incontro con gli altri il silenzio e la solitutidine contemplativa si sciolgono in relazioni di ascolto profondo e di vera accoglienza. Parleremo con Frédéric, monaco francese eremita in Calabria, che abita un grande eremo ai piedi della montagna dove accoglie i pellegrini, prega e lavora; e con Mirella che dopo una lunga assenza è tornata alla Calabria natia per rispondere all’antica vocazione e oggi vive nel piccolo eremo dell’Unità, in preghiera e lavoro sulle icone e sulle scritture. E parleremo con Isacco Turina, ricercatore sociologo dell’Università di Bologna, autore di una ricerca sui nuovi eremiti della nostra epoca.
Parole
Non vorrei sottrarmi, né debbo, ché il servizio fraterno e il dolore mi urgono dentro. Ma l’anelito al silenzio contemplante ritorna come un vecchio amatore a cui sono rimasta fedele nell’intimo Maria di Campello
E nella solitudine aridità e consolazione si alternano, fino al giorno in cui la preghiera finirà per dimorare stabilmente nella solitudine, e la solitudine porterà con sé instancabilmente la preghiera, come il grembo della madre porta il frutto André Louf
Suggerimenti di lettura
Adriana Zarri, Un eremo non è un guscio di lumaca, Einaudi 2011
Adriana Zarri, Quasi una preghiera, Einaudi 2013
Isacco Turina, I nuovi eremiti. La “fuga mundi” nell’Italia di oggi, Medusa 2007
Sorella Maria, Giovanni Vannucci, Il canto dell’allodola, Qiqajon 2006
www.mediafire.com/download/tl2mf4i64lifg0o


04) Conversioni: il ritorno all’Islam con Iman Tatiana Stroevici, Ilham Allah Chiara Ferrero, Yahya Pallavicini 25 gennaio 2014
Nella puntata di domenica scorsa, Uomini e Profeti è entrato nelle questioni legate alla presenza islamica in Italia, nei suoi nodi irrisolti o in via di risoluzione, nei suoi equilibri o, per meglio dire, equilibrismi, come più si addice ad una “realtà fluida” - secondo un’immagine molto efficace emersa nel corso della puntata - . Oggi Storie penetrerà in questa realtà fluida, raccogliendo le testimonianze di chi, in qualche modo, di questa fluidità, di questi mutamenti di rotta, di questi passaggi ha fatto esperienza nella sua conversione all’Islam. Sono oltre 70.000 i nuovi musulmani, italiani e non, che sul nostro territorio nazionale si sono convertiti all’Islam, un fenomeno in crescita che con le nostre ospiti, Iman Tatiana Stroevici e Ilham Allah Chiara Ferrero, indagheremo nei suoi aspetti più personali e dunque eccezionali. L’imam Yahya Pallavicini ci aiuterà invece a contestualizzalo nel quadro più ampio del dialogo interreligioso e delle dinamiche politiche e ideologiche, che con le conversioni possono purtroppo interferire.
Parole
E l’Angelo della morte verso sera alla porta
apparve, domandando il permesso di entrare.
“Che entri”. Videro allora il suo sguardo illuminarsi
Della stessa luce che ebbe il giorno in cui nacque;
E l’Angelo disse “Dio desidera la tua presenza”.
“Bene”, rispose. Un fremito gli corse sulle tempie,
Un soffio gli aprì il labbro, e Muhammad morì.
Victor Hugo, L’an neuf de l’Hégire, ne La Légende des siècles
Suggerimenti di lettura
Stefano Allievi, I nuovi musulmani. I convertiti all’Islam, Edizioni Lavoro 1999
Paolo Nicelli e Abd as Sabur Turrini, Pluralità nell'Unità. Il dialogo islamo-cristiano dall'Estremo Oriente all'Occidente, Centro Ambrosiano 2013
Shaykh Abd al Wahid Pallavicini, L'Islam intérieur. Message d'un maitre soufi, Bartillat 2013
Yahya Pallavicini , Dentro la moschea. Chi sono, cosa pensano, cosa dicono gli imam italiani. I versetti del Corano e la vita dei fedeli. L'identità, il credo, i riti, la tradizione. Voci, storie e sermoni di una comunità nel cuore dell'Occidente, BUR 2007
Al Ghazali, a cura di Massimo Campanini, Le perle del Corano, BUR 2000
www.mediafire.com/download/cp9y8wtonydqyax


05) Accogliere le differenze. Le sfide dei credenti omosessuali con Andrea Rubera, Eleonora Natoli, Haim Fabrizio Cipriani 01 febbraio 2014
Un tema che sta al cuore del dibattito religioso contemporaneo: l’omosessualità e la fede, il posto che le donne e gli uomini omosessuali credenti occupano o non occupano oggi nei loro nuclei di appartenenza religiosa. Come vivono la fede queste persone, sono finalmente riusciti ad essere inclusi, abbracciati dalle comunità? Esistono oggi gli omosessuali nel pensiero e anche nelle pratiche delle fedi a cui si riferiscono, oppure continuano ad essere negati, nascosti? E come sono accolte oggi le istanze e le aspettative delle coppie omosessuali credenti rispetto al matrimonio e alle nuove famiglie omoparentali?
Ne parleremo, in ambito cristiano, con Andrea Rubera, presidente di Nuova Proposta – associazione laicale di omosessuali cristiani impegnati nel condividere il proprio percorso di crescita spirituale e umano attraverso il confronto comune di vite e di fede, e con Eleonora Natoli, aspirante pastora metodista in tirocinio presso la chiesa valdese di Forano in Sabina. E, in ambito ebraico, con Haim Fabrizio Cipriani, membro delle assemblee rabbiniche europee e dei tribunali rabbinici europei dei movimenti Reform e Conservative.
Parole
Le ha detto la verità, stamattina, appena si sono svegliati, intorpiditi dal calore, avviluppati nelle coperte del divano letto. Un giorno la porterà in Armenia. Ma non sarà oggi - e nemmeno domani. Quando saranno tornati insieme, e potrà viaggiare con lei. Non prenderanno l'aereo, andranno in macchina. Attraverseranno l'Adriatico, la Grecia e l'Asia Minore, passeranno frontiere, costeggeranno il litorale disadorno del Mar Nero, le verdi piantagioni di tè e le rugginose fabbriche abbandonate della Georgia, e scavalcheranno le montagne, e il tempo che impiegheranno a colmare la distanza che li separa da Yerevan le farà capire quanto è stata voluta, e quanto sognata, e cercata - fino in capo al mondo. Melania Mazzucco da "Sei come sei" ed. Einaudi 2013
Link: http://refoitalia.wordpress.com/
Suggerimenti di lettura
John J. MacNeill, Scommettere su Dio. Teologia della liberazione omosessuale, Sonda1994, nuova ristampa 2013
James Alison, Fede oltre il risentimento. Transeuropa 2007
Haim Fabrizio Cipriani, Voce di silenzio sottile, Giuntina 2013
Jehoshua Bar Yosef, Il mio amato, Giuntina 2009
www.mediafire.com/download/jq7g56q6ih7q2f6


06) Lo Spirito nomade: viaggio nella religiosità dei rom e dei sinti Con Giorgio Bezzecchi, Graziano Halilovic, Daniele Degli Innocenti, Lucia La Santina e Viola Della Santa Casa 08 febbraio 2014
Ancora uno sguardo di Uomini e Profeti fissato su ciò che è minoritario, laterale, recessivo nella scala di valori della cultura ufficiale e dei grandi dibattiti. Nella puntata di oggi ci incamminiamo lungo le strade percorse dallo Spirito nomade, per entrare nella religiosità che abita i margini, quelli lungo i quali si spostano e si soffermano le carovane dei rom e dei sinti. Una religiosità permeabile che accoglie ciò che incontra e lo assorbe, facendone una devozione semplice e forte, che non ha nulla di esotico, proprio come i campi nomadi in cui viene vissuta, o per dirla in modo più politicamente corretto, le microaree. Le microaree come quella dei sinti evangelici del quartiere di San Basilio, nella periferia di Roma, dove abbiamo incontrato il pastore evangelico Daniele Degli Innocenti, Lucia La Santina e Viola Della Santa Casa, che parlano con discrezione e consapevolezza della loro fede, del loro risveglio, della loro chiesa costruita con le proprie mani, nella quale ci siamo seduti a parlare, mentre i rumori del vicino raccordo anulare e un pauroso nubifragio rendeva la periferia romana ancora più livida.
Con gli ospiti in studio, Giorgio Bezzecchi, Graziano Halilovic rom khorakhanè, ovvero musulmano, arricchiremo di ulteriori tessere il mosaico di un’appartenenza religiosa mutevole come le terre che attraversa.
Parole
Cvava sero po tute
i kerava
jek sano ot mori
i taha jek jak kon kasta

vasu ti baro nebo
avi ker
kon ovla so mutavia
kon ovla
ovla kon ascovi
me gava palan ladi
me gava
palan bura ot croiuti

Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna

perché l'aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà

sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali

Versi in lingua romanés tratti da Khorakhanè, di Fabrizio De André e Giorgio Bezzecchi
Link: http://museodelviaggiorom.blogspot.it/
www.youtube.com/watch?v=YqlGwCgFbtk&list=PLHy9UWMHs-0zFxgeNOaduMAMdgkXUbVKS
Suggerimenti di lettura
L. Narciso, La maschera e il pregiudizio. Storia degli zingari, Melusina 1996
L. Piasere, Un mondo di mondi. Antropologia delle culture rom, L’Ancora del Mediterraneo 1999
L. Piasere, Italia Romanì, vol I, II, III, Cisu edizioni, 1996, 1999, 2002
A. Luciani, Un popolo senza territorio e senza nazionalismi: gli zingari dell’Europa orientale, in A. Roccucci, Chiese e culture nell’Est europeo, Ed. Paoline 2007, pp.275-326
Stojka Ceija, Forse sogno di vivere. Una bambina rom a Bergen-Belsen, Giuntina 2007
www.mediafire.com/download/6gsxd20yeoimgw9


07) Io dico l’universo. Galileo a Radio 3 Benedetta Caldarulo e Gabriella Caramore con Rossella Panarese, Paolo Conte, Massimo Bucciantini 15 febbraio 2014
Liberamente gli uomini confessano
Che questo mondo è consumato,
Mentre nei pianeti e nel firmamento
Cercano tante cose nuove …

Così John Donne, per dire il senso di smarrimento seguito alla grandiosa svolta del sapere, che si operò tra Cinque e Seicento in ambito scientifico. Uno dei grandi protagonisti di questo “nuovo inizio” fu Galileo Galilei, di cui si ricordano oggi i 450 dalla nascita. Uomini e Profeti fa memoria oggi di quel grande scopritore di cieli presentando il ciclo di Radio 3 " Io dico l'Universo - 45 anni con Galileo" di Rossella Panarese e Paolo Conte (in onda ogni sabato alle 18.00 fino al 12 luglio ) . La sua “abiura” costituì una tragedia non solo personale, ma anche per il rapporto tra il pensiero teologico e quello scientifico. A che punto sono oggi le riconsiderazioni dei teologi sulla figura di Galileo? Quanto pesa sulla ricerca contemporanea l’eredità di Galileo? In studio con Benedetta Caldarulo e Gabriella Caramore saranno Rossella Panarese, Paolo Conte e Massimo Bucciantini.
Suggerimenti di lettura
Massimo Bucciantini, Michele Camerota, Franco Giudice, Il telescopio di Galileo. Una storia europea, Einaudi 2012
Dava Sobel, La figlia di Galileo. Una storia di scienze, fede e amore, BUR 2012
John L. Heilbron, Galileo, Scienziato e umanista, Einaudi 2013
John Donne, a cura di Audrey Taschini, Gli anniversari - Donzelli 2013
Massimo Bucciantini, Galileo e Keplero, Einaudi 2007
www.mediafire.com/download/1lau5tf9pf4s3rs


08) Gli invisibili.Gli inguardabili con Tonino Sammarone, Sergio Calvello, Simone Casetta 22 febbraio 2014
Riprendiamo un discorso già aperto, per dilatarlo fino al suo limite estremo. Costantemente Uomini e Profeti penetra dentro quei margini nei quali abitano intere comunità. Però i margini non sono il confine ultimo oltre il quale il nostro sguardo non può spingersi. Oltre i margini, c’è ancora tanta vita, una vita che occhieggia sotto quei viluppi di coperte e cartoni appostati sotto le saracinesche dei negozi, imboscati nelle stazioni dei treni e delle metropolitane. È il popolo dei senza tetto, gli invisibili, gli inguardabili, coloro che mancano di tutto, rigettati persino al di là dei margini, coloro ai quali non è concesso neanche un campo in cui stazionare, non una microarea, ma panchine, scalini, rientranze in cui nascondersi. Un non-luogo insomma che però non è inaccessibile. E ne vogliamo parlare oggi con chi in vari modi vi accede, come Tonino Sammarone e Sergio Calvello (Comunità di Sant’Egidio), porgendo un pasto caldo a questi emarginati, oppure, come Simone Casetta, guardando l’inguardabile attraverso l’obiettivo pieno di pietà di una macchina fotografica.
Parole
Il testimone non può che essere tale rispetto ad una verità che lo ha toccato, che lo ha cambiato. Il testimone prende la parola per comunicare il modo unico e irripetibile in cui la verità gli si è manifestata, per condividere con gli altri ciò che ha potuto conoscere; per mettere in discussione i luoghi comuni che creano inerzie e spengono la libertà, per invitare gli altri a lasciarsi toccare dalla verità. Michel Foucault, Discorso e verità della Grecia antica.
Link: www.simonecasetta.it/ www.artribune.com/dettaglio/?type=event&id=31289
Suggerimenti di lettura
Simone Casetta, Fanno finta di non esserci, 5 Continents Editions, 2011
Raffaello Baldini, Ad nòta, Mondadori, 1995
Comunità di sant’Egidio, Il pranzo di Natale. Una famiglia larga come il mondo, Leonardo International, 2009
Comunità di Sant’Egidio, Viva gli anziani. Un servizio innovativo per i nuovi scenari demografici e urbani, Maggioli Editore, 2010
Roberto Morozzo della Rocca, Fare Pace. La Comunità di Sant’Egidio negli scenari internazionali, Leonardo International, 2010
Dati e politiche sulla povertà in Italia, Caritas Italiana, 2013
www.mediafire.com/download/rpd0fa7py2rla08


09) Sicilia terra di pace con Amico Dolci, Massimiliano Troiani, Gyosho Morishita 01 marzo 2014
In Sicilia, a partire dal 1952 e fino alla sua scomparsa nel 1997, Danilo Dolci ha dato forma al suo progetto educativo attraverso la lotta non violenta, i digiuni, la denuncia del sistema mafioso-clientelare, lo sciopero “alla rovescia”, la radio libera, le manifestazioni e i laboratori maieutici che hanno coinvolto migliaia di persone. Cosa rimane oggi di quella incredibile spinta, di quella forza creativa di pace? Ne parliamo con uno dei suoi figli, Amico Dolci, musicista e presidente del Centro per lo sviluppo creativo Danilo Dolci di Palermo. Racconteremo poi la storia di un’altra resistenza non violenta in Sicilia, quella di Gyosho Morishita, monaco giapponese dell’ordine buddhista Nipponzan Miyohoji, che fu il punto di riferimento di tutto quel movimento pacifista che nel 1987 si batteva a Comiso per lo smantellamento della base militare americana, e che ancora oggi vive in quel luogo in cui oggi sorge la Pagoda della Pace. Massimiliano Troiani, autore del documentario “Un Buddha si è fermato a Comiso”, ci parlerà anche delle nuove battaglie non violente di Morishita e della storia di questo asceta che da trent’anni percorre le campagne della regione di Comiso, pregando e scandendo i suoi passi con il suono del tamburo tipico della tradizione buddhista.
Parole
C’è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c’è chi si sente soddisfatto così guidato.

C’è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c’è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.

C’è pure chi educa, senza nascondere
l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d’esser franco all’altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
Ciascuno cresce solo se sognato

Danilo Dolci Il Limone lunare
Link Guarda il video-documentario di Massimiliano Troiani >> www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/m...378efa9a4.html# http://danilodolci.org/rma/
Suggerimenti di lettura
Danilo Dolci, Palpitare di nessi, (ed. Armando 1985) Mesogea 2012
Giacinto Spagnoletti, Conversazioni con Danilo Dolci, Mesogea 2013
Danilo Dolci, Inchiesta a Palermo, Sellerio 2009
www.mediafire.com/download/2tox6w719479uos


10) I custodi della terra con Daniele Garota, Maria Girolomoni, Donato Nuzzo, Raethia Corsini 08 marzo 2014
Nella Genesi, “era cosa buona” il creato, appena uscito dalle mani del suo creatore, ma basta sfogliare un giornale qualsiasi perché la parola creato evochi immediatamente la parola reato: gli ecoreati avvelenano la terra e chi da essa trae nutrimento. In questa gigantesca questione ecologica, vogliamo tornare a parlare, a due anni esatti dalla sua scomparsa, della figura di Gino Girolomoni, precursore dell’agricoltura biologica intesa come concreta custodia del creato e preghiera. A raccontarcene la grande visione – irradiata dal Monastero di Montebello, nei pressi di Urbino - lo scrittore Daniele Garota, che, come molti intellettuali, tra cui il teologo Sergio Quinzio, la condivise sin dalle origini, e Maria Girolomoni, figlia di Gino. Con Donato Nuzzo, della Casa delle Agricolture Tullia e Gino, andremo nel Salento per vedere da vicino un esempio di sostenibilità etica e responsabile, mentre la scrittrice Raethia Corsini, ci racconterà la storia di una bambina, trucidata dai nazisti, ma divenuta un chicco di grano.
Parole
Ero in pace tra la natura pensando a cosa fare da grande. All’improvviso, un giorno cominciò ad impossessarsi di me una forte inquietudine, sentivo quella natura, che fino allora era felice, urlare di paura. Adamo ed Eva siamo noi! Siamo noi a dover esser cacciati dal giardino di Eden Gino Girolomoni
Link http://fondazionegirolomoni.com/
www.dropbox.com/s/m8cwa7iywryj98w/...0Montebello.avi
Suggerimenti di lettura
Gino Girolomoni, Un avvenire di terra. Appunti per un’economia delicata, Libreria Editrice Fiorentina, 2005
Daniele Garota, Tra conoscenza e grido. Le dinamiche della fede, Paoline Editoriale Libri, 2013
Sergio Quinzio, Tempo e Apocalisse, Spes 1985
Sergio Quinzio, Lettere agli amici di Montebello, Quaderni del Monastero di Montebello, 1997
Aldo Sacchetti, L’uomo antibiologico. Riconciliare società e natura, Feltrinelli, 1997
Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della Cei, Per il futuro della nostra terra. Prendersi cura della creazione, Fondazione Lanza/Gregoriana, 2005
Raethia Corsini, Un grain de blé, in Sur le coffre de l’homme mort. Quatorze histoires de trésors, Elocoquent, 2013
www.mediafire.com/download/koulx5t55u4yjw7


11) Donne della riforma con Dora Bognandi, Maria Bonafede, Cristina Arcidiacono, Eliana Briante 15 marzo 2014
Entriamo nel mondo del protestantesimo italiano in un’ottica tutta femminile, giacché la presenza delle donne nelle chiese evangeliche si è dinamizzata in questi anni con una forte spinta al cambiamento, e con l’emergere dalle comunità di donne teologhe, pastore e dirigenti, che stanno modificando il tessuto tradizionalmente maschile delle organizzazioni delle varie chiese. E allora forse anche le linee guida, la visione del mondo, gli approcci e i metodi delle comunità si vanno plasmando, adattandosi a questo cambiamento. Non senza fatica le donne evangeliche tracciano solchi importanti e indicano strade originali e nuove. Proveremo a seguirle e saremo guidati in questo percorso da quattro donne, rappresentanti di diverse chiese evangeliche italiane: Dora Bognandi, avventista del 7° giorno, Maria Bonafede, pastora valdese di Torino, e per sette anni, fino al 2012, moderatora della Tavola Valdese, Cristina Arcidiacono, pastora della Chiesa Battista di Cagliari, Eliana Briante pastora valdese della Chiesa Metodista di Milano.
Parole
Non siamo abituati a pensare a una chiesa in cui non ci sono sacerdoti, ma uomini e donne che annunciano e vivono la propria fede nell'ordinarietà delle loro vite: essere pastora è la mia vocazione e il mio mestiere, che poi è la stessa cosa, quando si può fare il mestiere per il quale ci si sente chiamati. Una pastora ha la responsabilità della conduzione di una o più chiese, comunità, studia per la predicazione domenicale, per gli studi biblici, le conferenze, compie le visite alle persone malate, a quelle anziane, si occupa della formazione e della comunicazione ai bambini e alle bambine, partecipa e fa partecipare la propria comunità alla vita della città Cristina Arcidiacono

Possiamo paragonare la Teologia Femminista e la realtà che rappresenta al vino nuovo della parabola di Gesù. Il vino nuovo ha avuto bisogno di otri nuovi. Spesso siamo così attaccati/e agli otri vecchi, familiari, consumati, che non li vogliamo sostituire. Dire Dio in modo diverso talvolta ci spiazza, ci fa sentire insicuri/e. Preferiamo le tradizioni consolidate del maschile, soprattutto se, abbandonandole, abbiamo qualcosa da perdere (un posto, un potere, un prestigio). Ma in questo modo, aggrappandoci agli otri vecchi, perdiamo sia il vino che il contenitore. Ci troveremmo senza un modo di dire Dio a partire dalla nostra esperienza femminile, a partire da una società in trasformazione, a partire dalla consapevolezza della differenza sessuale. "Il vino nuovo", infatti, "fa scoppiare gli otri, il vino si spande e gli otri vanno perduti". E' doloroso quando scoppiano le cose vecchie alle quali siamo affezionati/e, eppure ci ricorda Gesù, "il vino nuovo va messo in otri nuovi". Attraverso la Teologia femminista le donne, vasaie di vecchia data, stanno fabbricando degli otri nuovi. Solo in questo modo possiamo invitare donne e uomini a bere del vino nuovo i cui effetti, nelle mani di Dio, sono imprevedibili Elizabeth Green
Suggerimenti di lettura
Roland H. Bainten, Donne della Riforma, Claudiana 2000
Maria Bonafede, Una porta nel cielo. Le domande aperte della fede. Com Nuovi Tempi 2004
Dora Bognandi, Percorsi di donne, ADV 1999
Eliana Briante, Franco Brambilla, Giovanni Bruni, Perdere il cuore. I racconti dell’amore vero. Edizioni Paoline 2008
Elizabeth Von Arnim, La moglie del pastore, Bollati Boringhieri 2003
www.mediafire.com/download/yc21zqa3jsnpcxd


12) Cristianesimi d'Oriente con Marco Semehen, Gheorghe Vasilescu, Ilinca Vasilescu 22 marzo 2014
Mentre la polveriera Ucraina continua a destabilizzare gli equilibri internazionali, assistendo impotente al referendum sull’annessione della Crimea alla Russia, che ne mina l’integrità territoriale, abbiamo ascoltato la testimonianza del vice parroco della Chiesa dei Santi Sergio e Bacco degli ucraini a Roma, don Marco Semehen. Una parrocchia cattolica di rito bizantino, nella quale incrociare gli sguardi di una comunità segnata da una storia di repressioni, indigenza, sradicamenti. Sull’onda delle forti suggestioni del rito bizantino, ci sposteremo a Torino, dove padre Gheorghe Vasilescu e sua moglie Ilinca , della Chiesa Ortodossa Romena di Santa Parascheva, ci condurranno nel cuore della più longeva presenza di una comunità ortodossa in Piemonte, aiutandoci a sistemare un piccolo tassello nel complicato mosaico del Cristianesimo d’Oriente, che vede se stesso, in dialogo con l’Europa cattolica e protestante, come un supplemento di anima.
Parole
Cosa farò, smisurata, nell’impero della misura?
Marina Cvetaeva profuga a Parigi
Suggerimenti di lettura
Roberto Morozzo della Rocca, Passaggio a Oriente. La modernità e l’Europa Ortodossa, Morcelliana 2012
Isacco di Ninive, Discorsi spirituali (a cura di Paolo Bettiolo), Qiqajon, 1985.
Onorato Bucci, Pierantonio Piatti, Storia dei concili ecumenici, attori, canoni, eredità, Città nuova 2014
www.mediafire.com/download/q1b0d1ncc6i690q


13) Curare la terra che ci nutre con Pierre Rabhi, Zoubida Charouf 29 marzo 2014
Contadino e poeta, romanziere e pensatore, esperto internazionale nella lotta contro la desertificazione Pierre Rabhi è stato uno dei pionieri dell’agroecologia in Francia. Seguiamo il suo itinerario, dall’Algeria a Parigi, la sua educazione tra l’Islam e il cristianesimo, il suo invincibile amore per la terra, che ha curato e fecondato con concimi preparati senza sostanze nocive per l’ambiente e per gli animali, lavorando con i contadini piu poveri del mondo, nel Sahel, nel Niger, in Palestina e in molti altri paesi del mondo.Parleremo poi con Zoubida Charouf, docente di bio-chimica all’Università di Rabat, che con le sue ricerche sull’albero dell’Argania Spinosa ha svolto un lavoro di salvaguardia della terra e dell’ambiente ma ha anche aiutato le donne marocchine della zona di Agadir per organizzare il loro lavoro di estrazione dell’olio di Argan in cooperative che ne garantiscono i diritti e il riconoscimento.
Parole
Affinché gli alberi e le piante si schiudano, affinché gli animali che se ne nutrono prosperino, affinché gli uomini vivano, la terra deve essere onorata. Pierre Rabhi
Link: www.colibris-lemouvement.org/ Blog di PierreRabhi: www.pierrerabhi.org/blog/index.php?...rouf-a.cnn.html Film: Soluzioni locali per un disordine globale di Coline Serreau: www.youtube.com/watch?v=ZBxf-fAPnfE
Suggerimenti di lettura
Pierre Rabhi, La sobrietà felice, Add Editore 2013
Pierre Rabhi, Manifesto per la terra e per l’uomo, Add Editore 2013
Pasquale Gagliardi, Anne Marie Reijnen, Philipp Valentini (a cura di) Protecting Nature, Saving Creation, Palgrave Macmillian 2013
www.mediafire.com/download/5aocwmatlza67vc


14) La lotta al crimine: un dovere evangelico con don Cosimo Scordato e suor Rita Giaretta 05 aprile 2014
Quanti scenari di guerra sono appena dietro il normale e tranquillo corso delle nostre vite, e quanti religiosi, intendendo il Vangelo come lotta ai meccanismi disumanizzanti della criminalità, vi si oppongono in nome del riscatto possibile della vittima. Don Cosimo Scordato, un sacerdote siciliano che opera nell’alto esempio di figure come quella di don Pino Puglisi, il parroco del quartiere Brancaccio, ucciso dalla mafia nel settembre del ’93, ci porterà nel cuore del quartiere palermitano dell’Albergheria e delle sue macerie, nel quale però dal pulpito della Chiesa di San Francesco Saverio e dai locali dell’omonimo Centro Sociale, lancia una irriducibile offensiva alla cultura mafiosa. Suor Rita Giaretta, che, lasciata la sua Vicenza per la terra dei fuochi, fonda la comunità Casa Rut, ci accompagnerà per le strade di Caserta, dove una ad una, da anni, strappa alla camorra giovanissime schiave, risucchiate e annientate nel traffico di esseri umani. Martina, una di loro, condividerà con noi il ricordo del suo trauma e il racconto della sua rinascita.
Parole
Mi rivolgo anche ai protagonisti delle intimidazioni che ci hanno bersagliato. Parliamone, spieghiamoci, vorrei conoscervi e conoscere i motivi che vi spingono ad ostacolare chi tenta di educare i vostri figli alla legalità, al rispetto reciproco, ai valori della cultura e della convivenza civile.Perché non volete che i vostri bambini vengano a me? Ricordate: chi usa la violenza non è un uomo. Noi chiediamo a chi ci ostacola di riappropriarsi dell'umanità. E comunque facciamo sentire la nostra solidarietà a coloro che sono stati colpiti. Andiamoli a trovare a casa, rimaniamo uniti. Abbiamo avuto la conferma che tutto ciò voleva essere un avvertimento per il nostro operato. Ma noi andiamo avanti.Perché, come diceva San Paolo, se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?". Pino Puglisi Un 'omelia.
Link: www.associazionerut.it/
Suggerimenti di lettura
Cosimo Scordato, Libertà di parola. Omelie di Cosimo Scordato, Cittadella 2013
Cosimo Scordato (AAVV), Quando la coscienza è addormentata. “Svegliati, o tu che dormi!”, Cittadella 2008
Rita Giaretta, Sergio Tanzarella, Osare la speranza. La liberazione viene dal sud, Il pozzo di Giacobbe 2012
Rita Giaretta, Mai più schiave. Casa Rut, il coraggio di una comunità, Marlin 2008
www.mediafire.com/download/qrffd66eru2oe36


15) Pesach, la festa della libertà con Lia Tagliacozzo, Rav Shalom Hazan e i bambini della scuola elementare ebraica di Roma 12 aprile 2014
In questi giorni in tutto il mondo ebraico si prepara la grande festa di Pesach; in ogni casa si svolgono le operazioni di pulizia, l’eliminazione di tutti i lieviti, momento di grande rinnovamento in vista della celebrazione. Pesach con il suo rituale di festa ci racconta la fuga degli ebrei dall’Egitto, la liberazione dalla schiavitù, la redenzione. Ma anche molte altre cose sono simboleggiate nei cibi, nel canti e nei gesti del Séder. Con i nostri ospiti, la scrittrice Lia Tagliacozzo e il rabbino Shalom Hazan, cercheremo di conoscere meglio e di comprendere le molte valenze ed evocazioni di Pesach, momento magico in cui le famiglie e gli amici si riuniscono per rievocare e tramandare la tradizione di generazione in generazione.
Parole
Nostro figlio ci chiede e noi gli rispondiamo. Ma allo stesso tempo, prende luogo anche un altro dialogo – un dialogo in cui noi domandiamo, e nostro figlio ci spiega. Osserva bene tuo figlio, questo Pèsach. Fai attenzione a lui o a lei – entra nella sua mente, guarda la realtà dalla sua prospettiva. Poiché in che altro modo potremmo mai assaporare la libertà? Rabbi Yanki Tauber (traduzione di Daniel Raccah)
Suggerimenti di lettura
Haggadah di Pesach, illustrata da Emauele Luzzati – Giuntina 2014 Paolo De Paolo De Benedetti, Sulla Pasqua (a cura di G. Caramore) – Morcelliana 2003
Franz Rosenzweig, La Bibbia ebraica, parole, testo, interpretazione – Quodlibet 2013
Lia Tagliacozzo, Melagrana. La nuova generazione degli ebrei italiani – Castelvecchi 2005
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16) Amistad. Le missioni in America Latina con Marco Morasca, Giuseppe Pagano e Gianpaolo Romanato 19 aprile 2014
In questi giorni in cui il mondo cristiano celebra i riti della Settimana Santa e la meditazione del Vangelo si spinge nel cuore del suo annuncio, noi vogliamo interrogarci su che significato abbia oggi la parola evangelizzare. Padre MARCO MORASCA, agostiniano missionario in Perù per 26 anni e padre GIUSEPPE PAGANO, suo confratello e responsabile della missione agostiniana nella cordigliera delle Ande, ci racconteranno cosa vuol dire annunciare il Vangelo tra quelle popolazioni che lo conobbero anche, purtroppo, nel volto spaventoso del colonialismo spagnolo e portoghese. Ma tra i discendenti della grandiosa civiltà Inca, afflitti da privazioni e povertà assoluta, e le missioni delle quali parleremo oggi, esiste un vincolo profondo che è anche di amicizia, una amistad reciproca e dalle particolarissime corrispondenze e contaminazioni che cercheremo di indagare. Lo storico GIANPAOLO ROMANATO accompagnerà il nostro sguardo in quelle che furono le mitiche missioni gesuitiche in Paraguay, le Reducciones. Il leggendario cristianesimo felice del Paraguay, cosa fu, cosa non fu e cosa ne rimane?
“davvero i Gesuiti si possono chiamare i più abili, fra quanti furono e saranno, manipolatori della pasta umana” Paolo Mantegazza
Link: www.centroculturaleagostiniano.it/
Suggerimenti di lettura:
P. Marco Morasca, Il cuore di padre Marco racconta. 26 anni in Apurimac sulle Ande del Perù, Edizioni Apurimac 2011.
Gianpaolo Romanato, Gesuiti, guaranì ed emigranti nelle Riduzioni del Paraguay, Longo Editore 2008.
Ludovico Antonio Muratori, Il cristianesimo felice nelle missioni dei padri della Compagnia di Gesù nel Paraguay, Sellerio 1985.
Martìn Maria Morales, A mis manos han llegato. Cartas de los PP. Generales a la Antigua Provincia del Paraguay (1608-1639), Universidad Pontificia Comillas 2005.
www.mediafire.com/download/522xbigio4hqdiq


17) Viaggio tra i Sikh d’Italia Con Marco Restelli, Dhillon Singh, Marco Omizzolo 26 aprile 2014
Oggi proviamo a conoscere una comunità di migranti silenziosa e ancora abbastanza sconosciuta nel nostro paese: sono i Sikh, che provengono dal Punjab, nel nord dell’India, arrivati in Italia con flussi migratori costanti a partire dalla metà degli anni 80 del secolo scorso. In India, i Sikh rappresentano una piccola minoranza; ma in alcune regioni del nord d’Italia, soprattutto in Emilia Romagna, e ormai anche nel Lazio, nella provincia di Latina, questi lavoratori hanno creato importanti comunità che contribuiscono in maniera fondamentale all’economia agricola locale, spesso in condizioni di vita e di lavoro estremamente difficili. Ne parliamo con Marco Restelli, docente di cultura indiana all’Università di Milano, che ci spiegherà la storia del sikhismo e della sua tradizione religiosa, nata come ricerca di conciliazione nel contesto del conflitto tra Islam e Induismo. E poi con Dhillon Singh, capo della comunità Sikh in Italia e con Marco Omizzolo, sociologo, responsabile scientifico dell’associazione onlus in migrazione, che ha svolto una ricerca di osservazione partecipante tra i braccianti sikh dell’agro pontino, condividendo con loro il duro lavoro nei campi e il tempo del riposo, e scoprendo così storie sommerse di sfruttamento e caporalato.
Parole
“O Mente mia, tu sei la favilla della luce divina;
Conosci la tua essenza
O Mente mia, il Signore è sempre con te;
Unisciti al suo amore attraverso le parole del Guru.
Conoscendo la tua essenza tu conosci il tuo Signore; e possa tu conoscere il mistero della nascita e della morte”

Shri Guru Granth Sahib
Link blog di Marco Restelli: www.milleorienti.com/2014/01/13/imm...ono-cosa-fanno/ dossier di Marco Omizzolo: www.inmigrazione.it/UserFiles/File/Documents/34_Punjab.pdf
Suggerimenti di lettura
M. Restelli, I Sikh tra storia e attualità politica, Pagus 1990
S.Piano, Canti religiosi dei sikh, Milano, Bompiani 2001
D. Denti, M. Ferrari, F. Perocco, I Sikh. Storia e immigrazione, Franco Angeli 2005
Marco Omizzolo, Gli schiavi Sikh alzano la testa, Corriere Immigrazione 2005 (Politiche migratorie).
www.mediafire.com/download/3m5sbt1d7spuo13


18) Disabilità e Spiritualità con Guenda Malvezzi, Paola Fanzini 03 maggio 2014
Nell’agosto del 1964, il filosofo e filantropo canadese Jean Vanier, ospitando due disabili mentali in una casa di Trosly, in Francia, sanciva l’atto di nascita de L’Arche, che da allora si diramerà in centinaia di comunità in tutto il mondo. L’integrità della persona disabile ne era l’intuizione profonda. Integrità da intendersi anche e soprattutto nella sua dimensione spirituale. Con Guenda Malvezzi , coordinatrice de L’Arca per l’Italia e la Francia, e Paola Fanzini presidente dell’associazione La Lampada dei desideri, indagheremo il rapporto tra disabilità e spiritualità. Un nodo molto problematico e irrisolto, se in molti ancora si chiedono se sia giusto somministrare i sacramenti ai disabili con gravi handicap mentali, mentre altri, nel dubbio, glieli negano. Ma cosa definisce davvero un individuo e la sua esperienza del sacro? La verifica della ragione? L’abilità tecnica? Il saper ripetere con scioltezza la parola giusta al momento giusto? Di quale accoglienza è capace la profondità dell’animo umano, seppure ci appaia murata nel più impenetrabile autismo?
Parole
L'amore è non fare cose straordinarie o eroiche, ma fare cose ordinarie con tenerezza. Davanti ad un malato grave di Alzheimer, per esempio, quando non è più possibile fare nulla per lui se non prendergli la mano e restare in silenzio. La debolezza non è felicità se non si è amati. Altrimenti diventa l'inferno. Davanti questo malato, dunque ci si deve inginocchiare e aspettare. Il calore della mano, nel silenzio impotente, gli trasmetterà dritto al cuore che lo si ama per quello che è diventato. Tutto qui. Questo è amore Jean Vanier
Link Sito Internet ufficiale di Jean Vanier: www.jean-vanier.org/ Servizio di Protestantesimo su La Lampada dei desideri: www.youtube.com/watch?v=DTSaA_Lm_Ss
Suggerimenti di lettura
Jean Vanier, La storia dell’Arca. Comunità da scoprire, EDB 1997
Jean Vanier, La comunità che accoglie i rifiutati, Jaca Book 1997
Jean Vanier, Julia Kristeva, Il loro sguardo buca le nostre ombre. Dialogo tra un non credente e un credente sull’handicap e la paura del diverso, Donzelli 2011
Veronica Donatello, Una fede per tutti. Persone disabili nella comunità cristiana, EDB 2013
Massimo Fioranelli, Il decimo cerchio. Appunti per una storia della disabilità, Laterza 2011
Jean Vanier, La nostra vita insieme, San Paolo 2014
www.mediafire.com/download/wl7riilf2ehy77a


19) La danza della vita. Alla ricerca della bellezza nei villaggi dell’India del Sud con Filippo Carli, Antonia Tronti, Mauro Bergonzi 10 maggio 2014
Oggi viaggiamo insieme nell’ India del Sud, e in special modo nei villaggi del Tamil Nadu, uno degli stati dove i riti arcaici dell’Induismo si sono conservati in modo integro, dove si trovano i complessi templari più maestosi del subcontinente indiano; ma anche e soprattutto, poiché è ciò che ci interessa oggi, dove la gente ha conservato un modo di vita che potremmo definire essenziale, mantenendosi in unione stretta con le forze della natura e con l’energia della terra attraverso gesti semplici e creatori di bellezza quotidiana. Esploreremo quei gesti con l’aiuto di un regista, Filippo Carli, autore di due brevi film – Neti Neti e Nataraja girati nel 2008 e 2010 nella zona circostante all’Ashram di Sahntivanam, dove Jules Monchanin e Henry Le Saux nel 1950 e in seguito Bede Griffiths dettero vita ad una comunità cristiana che si adattava nel modo di vivere e di pensare ai costumi vedici. Ma cosa cercavano questi monaci nella mistica indu che in Occidente non erano riusciti a trovare? Ne parleremo con Antonia Tronti – insegnante di yoga e studiosa di spiritualità indiana e cristiana, curatrice delle opere di Bede Griffiths e John Martin Kuvarapu in italiano. Infine, dello Shiva danzante e della danza della vita - unità e armonia di tutte le cose- ci parlerà Mauro Bergonzi, docente di Filosofie e Religioni dell’India all’Università l’Orientale di Napoli.
Parole
Allorchè siamo pienamente coscienti del momento presente, la vita si trasforma e l'ansia e lo stress scompaiono. Gran parte della vita se ne va nella febbrile anticipazione delle cose da fare e nella conseguente sospensione d'animo. Dovremmo imparare a fare un passo indietro nella libertà e possibilità del presente Bede Griffiths
Vedete come respira e pulsa… Danzando attraverso il tempo e fuori dal tempo, danzando per sempre e nell’eterno presente. Danzando e danzando in tutti i mondi contemporaneamente….Balza dalla pienezza della vita al nulla, dal nulla di nuovo alla vita. Poiché Nataraja è tutto gioco e il gioco è fine a se stesso, eternamente senza scopo
Aldous Huxley
Link: www.youtube.com/watch?v=D0j0qTeBDzk
Suggerimenti di lettura
F.Carli, A.Tronti, M.Bergorzi, La danza della Vita – Edzioni La Parola – 2013 (dvd+libro)
Antonia Tronti, Impara da… Un intinerario tra yoga e preghiera cristiana – Servitium -2006
Mauro Bergonzi, Il sorriso segreto dell’essere – Mondadori -2011
Bede Griffiths, Fiume di compassione. Un commento cristiano alla “Bhagavad Gita” – Appunti di viaggio - 2006
www.mediafire.com/download/w2ma1gnvoy3vhz2


20) Testimoniare "Geova" con Antonio Del Rio, Chezia Pulcini,Matteo Pierro 17 maggio 2014
Sin dal nome, che pronuncia l’indicibile tetragramma biblico, i Testimoni di Geova, affacciandosi nel panorama religioso mondiale, suscitano immediate, forti e trasversali riserve dottrinali, che non risparmiano il corredo di profezie del loro fervido millenarismo. A queste si aggiungono molto presto le accese reazioni dell’opinione pubblica riguardo alcuni aspetti normativi della loro fede - si pensi al veto delle emotrasfusioni –, nonché la radicata diffidenza verso la pratica della predicazione porta a porta. Eppure, dalla nascita in Pennsylvania nel 1870 ad oggi, i Testimoni di Geova hanno incrementato in modo sorprendente le fila dei confratelli, segnalandosi, con le loro 100.000 congregazioni e gli oltre 7.200.000 predicatori, come una delle confessioni di fede più solide nello scenario italiano e mondiale. Con Antonio Del Rio e Chezia Pulcini entreremo nella storia, nei luoghi di culto, nelle norme e nelle attese di questa comunità che si vuole identitariamente rivolta al cristianesimo del I secolo. Con Matteo Pierro approfondiremo le ragioni del loro radicale antimilitarismo e della non negoziabile obiezione di coscienza, proiettandoci così nel tragico e peculiare tributo che questo controverso movimento ha pagato alla persecuzione nazifascista.
Parole
Il nerbo dell’idea di tolleranza è il riconoscimento dell’egual diritto a convivere, che viene riconosciuto a dottrine opposte, e il riconoscimento, da parte di chi si ritiene depositario della verità, del diritto dell’errore.
Norberto Bobbio, Le ragioni della tolleranza
Suggerimenti di lettura
Antonio Delrio, Per una storiografia dei testimoni di Geova in Italia
in P. Naso, B Salvarani (a cura di)
Un cantiere senza progetto. L’Italia delle religioni. Rapporto 2012, EMI 2012
Massimo Introvigne, I Testimoni di Geova: già e non ancora, Elledici, Leumann 2002.
Paolo Naso, I Testimoni di Geova tra riconoscimento ed arroccamento in E. Pace (a cura di)
Le religioni nell’Italia che cambia. Mappe e Bussole, Carocci 2013
Paolo Piccioli, Il prezzo della diversità. Una minoranza a confronto con la storia religiosa in Italia negli scorsi cento anni, Jovene 2010
Rodney Stark e Laurence R. Iannaccone, Why the Jehovah's Witnesses grow so rapidly: a theoretical Application, in Journal of Contemporary Religion, 12 (1997)
Matteo Pierro, Fra martirio e resistenza. La persecuzione nazista e fascista dei Testimoni di Geova, Lariologo 2011
Claudio Vercelli, Triangoli viola. La persecuzione e la deportazione dei testimoni di Geova nei Lager nazisti, Carocci 2011.
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21) Bambine e bambini si interrogano su Dio con Domenico Barrilà, Rita Torti, Chiara Giordano 24 maggio 2014
I bambini ci pongono domande su Dio, sulla vita e sulla morte; ma sanno anche dirci molto, con le loro intuizioni e la loro sensibilità, se cerchiamo di seguirli e lasciare loro uno spazio libero di espressione. Proveremo oggi ad illuminare alcuni aspetti di questo spazio di espressione; come i bambini pensano e parlano di Dio. Lo faremo con l’aiuto di Domenico Barrilà, psicoterapeuta e analista adleriano, e con Rita Torti, studiosa di tematiche di genere. Infine Chiara Giordano ci introdurrà nel laboratorio di Filosofia per bambini da lei animato.
Parole
Si tace sempre sull’essenziale, perché non abbiamo il coraggio di sopportarlo Jean Guitton
Suggerimenti di lettura
Domenico Barrilà, Emanuela Bussolati ,Il coraggio di pensare a Dio Carthusia 2012
Rita Torti, Mamma, perché Dio è maschio? Effatà 2013
Domenico Barillà, I legami che aiutano a vivere, Apogeo 2012
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22) La diaspora degli Induisti Tamil e le vie della devozione con Giuseppe Burgio, Cristina Natali,Sudjee e Chandrakala 31 maggio 2014
In fuga da una sanguinosa guerra civile, negli anni ‘80 i Tamil dello Sri Lanka conobbero una massiccia ondata migratoria che interessò in larga parte anche il nostro paese, ove si insediarono numerose comunità. I nostri ospiti, Giuseppe Burgio e Cristiana Natali hanno studiato rispettivamente la presenza induista Tamil in Sicilia e in Emilia-Romagna, mettendo in risalto i meccanismi interni di una creatività culturale e di una pratica religiosa suggestivamente in bilico tra integrazione e sommersione, identità e permeabilità.Grazie alla voce e alla testimonianza delle nostre ospiti Tamil, Sudjee e Chandrakala, entreremo nello spazio, anche domestico e personale, della loro devozione. Una devozione inclusiva quella induista, che forse più cerchiamo di schematizzare, semplificandola nella categoria tutta occidentale del sincretismo, e più ci sfugge.
Parole
Tre e trecento, tre e tremila
Sì, d’accordo, disse l’uomo, ma, in realtà, Yajnavalkya, quanti dèi ci sono?
Trentatre
Sì, d’accordo, disse l’uomo, ma, in realtà, Yajnavalkya, quanti dèi ci sono?
Sei
Sì, d’accordo, disse l’uomo, ma, in realtà, Yajnavalkya, quanti dèi ci sono?
Due
Sì, d’accordo, disse l’uomo, ma, in realtà, Yajnavalkya, quanti dèi ci sono?
Uno e mezzo
Sì, d’accordo, disse l’uomo, ma, in realtà, Yajnavalkya, quanti dèi ci sono?
Uno
Upanisad
Suggerimenti di lettura
Cristina Natali, Giuseppe Burgio, I Tamil in Emilia-Romagna e Sicilia, identità e meticciamenti, in E. Pace (a cura di), Le religioni nell’Italia che cambia. Mappe e bussole, Carocci 2013.
Giuseppe Burgio (a cura di), Oltre la nazione. Conflitti postcoloniali e pratiche . Il caso della diaspora Tamil, Ediesse 2014.
Giuseppe Burgio, La diaspora interculturale. Analisi etnopedagogica del contatto tra culture: i Tamil in Italia, ETS 2007.
Cristina Natali, Danzare l’identità. Performance artistiche e strategie commemorative tra i migranti Tamil dello Sri Lanka, in P. Luca Trombetta
S. Scotti (a cura di), L’albero della vita. Feste religiose e ritualità profane nel mondo globalizzato, Firenze University Press 2007
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23) Le voci nuove dell’ebraismo riformato con Daniela Gean, Federico D’Agostino, rav Antonio Di Gesù 07 giugno 2014
E’ nata Roma Beth Hillel, la prima comunità ebraica riformata della capitale, che propone un approccio pluralistico all’ebraismo; un movimento inclusivo che vuole accogliere tutte le diverse voci degli ebrei romani, non in conflitto con la storica comunità ortodossa ma in alternativa e collaborazione. Ne parleremo con due dei suoi membri fondatori - Daniela Gean e Federico D’Agostino, ripercorrendo le tappe del loro farsi comunità e dei loro personali percorsi di fede. I temi dell’uguaglianza di uomini e donne all’interno dell’ebraismo, delle famiglie interconfessionali e dell’omosessualità sono al centro del dibattito tra ortodossi e riformati: con rav Antonio Di Gesù proveremo a capire che cos’è l’ebraismo riformato; come e quando si è sviluppato e in cosa si differenziano tra di loro i movimenti a cui ha dato origine, Conservative e Progressive. E come le nuove comunità si propongono di coniugare tradizione e studio dei testi con l’evoluzione delle società e con le sfide che la modernità impone a tutte le donne e gli uomini di questo secolo.
Parole
La cultura ebraica non è una sorta di erba selvatica che cresce per conto suo. È un giardino che si deve curare di continuo. Quando il giardiniere se ne scorda, o decide di scordarsene, le piante avvizziscono
Isaac Bashevis Singer
Link: www.facebook.com/pages/Beth-Hillel-Gruppo-per-il-Pluralismo-Ebraico/357786554349327
Suggerimenti di lettura
Haim F. Cipriani, Ascolta la sua voce. La donna nella legge ebraica
La Giuntina 2011
Haim F. Cipriani, Siddur Derech Haim ed. Lev Chadash 2008
Ada Prisco, L’Ebraismo Riformato, Italian University Press 2010
Marc Alain Ouaknin, Le dieci Parole, Ed. Paoline 2010
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24) RadioEuropa - La Festa di Radio3 a Perugia.L’Europa delle religioni con Alberto Melloni 14 giugno 2014
Le religioni possono ancora avere un ruolo nell’Europa contemporanea? Soltanto politico o possono contribuire ad aprire una nuova sensibilità verso i problemi emergenti nel nostro continente? E di quali religioni parliamo visto che la composizione culturale e sociale dell’Europa si è così profondamente modificata? Infine, in quale modo le religioni presenti in Europa possono essere d’aiuto nel rapportare tra loro i diversi continenti? Ne parleremo con Alberto Melloni, storico del cristianesimo e studioso in particolare del Concilio Vaticano II, capace di uno sguardo largo sulle comunità di fede, che sa vedere al di là delle loro crisi e dei loro trionfi.
Parole
..Tutti desideriamo la pace; tante persone la costruiscono ogni giorno con piccoli gesti; molti soffrono e sopportano pazientemente la fatica di tanti tentativi per costruirla. E tutti, specialmente coloro che sono posti al servizio dei propri popoli, abbiamo il dovere di farci strumenti e costruttori di pace, prima di tutto nella preghiera. Costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un tormento. Tutti gli uomini e le donne di questa Terra e del mondo intero ci chiedono di portare davanti a Dio la loro ardente aspirazione alla pace Papa Francesco

L'analfabetismo religioso italiano inteso come l'accettata mancanza di strumenti di conoscenza di una esperienza di fede, i testi sacri che la fondano, le sue pratiche culturali, le norme interne ed esterne, i dinamismi storici che la percorrono e la modificano, è parte integrante della storia italiana Alberto Melloni

I cristiani d'Italia hanno assorbito dalla varietà delle culture politiche del paese non solo aspirazioni sociali di diverso indirizzo, ma anche la riduzione della cultura "alfabetizzabile" ad un insieme di saperi dai quali stavano fuori, fra l'altro, sia la teologia sia le discipline storico-religiose come tali. E, per nulla stimolate da una chiesa più d'altre abrasa nella sua vivacità intellettuale dalla repressione antimodernista, hanno fatto di necessità virtù e hanno assorbito l'idea che il linguaggio del religioso andava articolato solo su permesso dell'autorità o in funzione reasttiva rispetto alla produzione legislativa Alberto Melloni
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25) Miti che odiano le donne con Marilia Albanese, Giuseppina Merchionne, Eline Liu 21 giugno 2014
Perché mai, sin dai suoi albori, ogni cultura, ogni civiltà ha condensato il proprio immaginario in narrazioni, figure, miti di donne al negativo? Con un’impressionante trasversalità – dal mondo greco a quello giudaico-cristiano, dall’area asiatica a quella africana - verso l’oscuro elemento femminile confluivano le fobie umane: la donna è colei che generando, genera anche la paura, ed è colei che la placa, temporaneamente, con il suo sacrificio. Quanto sono attivi nelle società contemporanee questi archetipi? E quanto può uno schema mitico sedimentato nel profondo, muovere l’azione umana verso quelle pratiche atroci, perché di pratiche culturalmente motivate si tratta, quali l’ormai quotidiano femminicidio. Le nostre ospiti, l’indologa Marilia Albanese e la sinologa Giuseppina Merchionne ci aiuteranno a leggere il sostrato mitico di usanze violente e sacrificali, quali la sati indiana, il rogo delle vedove, oppure “i gigli d’oro”, ovvero la frattura deformante dei piedini delle bambine cinesi, la cui avvenenza dipende da un’andatura impedita, che ricordi l’oscillare dei fiori. Con la giovanissima imprenditrice cinese Eline Liu, entreremo invece in un contesto totalmente demitizzato, ma dove il mito del profitto esige ancora i suoi sacrifici.
Parole
Che disgrazia, è il destino della donna,
Niente al mondo è meno vile d’ella.
I figli sono in piedi addossati alle porte,
Come degli dei caduti dal cielo.
I loro cuori lanciano una sfida ai quattro mari,
Ai venti, alle terre e alle migliaia di chilometri.
Ma la figlia, nessuno si rallegra della sua nascita.
La famiglia non realizza nessun guadagno con essa,
Quando cresce, si nasconde nella sua camera,
Nessuno la piange se sparisce dalla sua casa,
Repentinamente, come una nuvola che si scioglie dopo la pioggia.
Si morde le labbra, si curva e s’inchina e spesso manca di fierezza.”.
Fu Xuan
Suggerimenti di lettura
Marilia Albanese, Antica India, dalle origini al XIII secolo d.C., White Star 2009
Marilia Albanese, Il tantrismo, il gioco della Dea, Xenia 1999
Giuseppina Merchionne, Lo spirito dei Qi Gong. Il soffio cosmico, Xenia 1998
Anna Buiatti, La volpe amorosa, Sellerio 1989
www.mediafire.com/download/s94zgl3ib9f5rf9


26) Soltanto per amore. Testimoni di pace e giustizia in America Latina con Anselmo Palini, Renato Chiera 28 giugno 2014
Andiamo in America Latina, seguendo le tracce della nonviolenza e i semi di pace con cui molti testimoni di speranza e giustizia hanno irrorato la terra insanguinata dalle dittature militari nel corso della seconda metà del secolo scorso. Anselmo Palini ci racconterà la storia di Marianella Garcia Villas, una giovane donna, avvocata dei poveri e degli oppressi, presidente della Commissione per i diritti Umani in El Salvador – morta poco dopo Oscar Romero, di cui fu stretta collaboratrice, anche lei assassinata dalle milizie del regime. E ci parlerà anche di Pierluigi Murgioni, sacerdote della diocesi di Brescia, missionario in Uruguay tra gli anni ‘60 e ‘70, che fu imprigionato per cinque anni, subì sevizie e torture, portò con grazia e serenità il messaggio evangelico e la speranza nel carcere agli altri prigionieri. Torneremo poi nell’urgenza del presente, nel Brasile della miseria e dell’emarginazione, per conoscere la realtà sconvolgente della cracolandia, un inferno in cui vivono e muoiono donne, uomini, bambini e ragazzi abbandonati da tutti e schiavi del crack. Ce ne parlerà Renato Chiera, missionario della diocesi di Cuneo, fondatore nel 1986 della Casa do Menor, dove con centinaia di operatori lavora per portare assistenza e speranza ai meninos de rua.
Parole
Non mi stancherò mai di ripetere che, se vogliamo una cessazione efficacie della violenza, si deve far scomparire la violenza che è alla base di tutte le altre: la violenza strutturale, l’ingiustizia sociale, la mancata partecipazione dei cittadini alla gestione pubblica del Paese, la repressione. Tutto ciò costituisce la causa principale. Da essa naturalmente deriva il resto Oscar Arnulfo Romero
Link: www.casadomenor.org/
Suggerimenti di lettura
Anselmo Palini - Marianella Garcia Villas. Avvocata dei poveri, difensore degli oppressi, voce dei perseguitati e degli scomparsi Ed. Ave 2014
Anselmo Palini – Pierluigi Murgioni, Dalla mia cella posso vedere il mare . ed. Ave 2014
Renato Chiera – Dall’inferno un grido per amore, ed. Paoline 2014
Paolo Cugini - Il Futuro della Chiesa. Dal Brasile, domande e proposte per la Chiesa, Ed. Emi 2010
www.mediafire.com/download/wr2w49xh1my691x


27) Comunità-Community: la fede nel web con Dario Morelli, Giuseppe Frangi, Raffaele Carcano 05 luglio 2014
Cosa accade quando il sentimento religioso si immerge nell’ “ambiente” dei social network, ovvero nel reticolo di una comunicazione globale, impersonale, sconfinata e atemporale. Senza uno spazio sacro, né un tempo sacro, ritmato dalle medesime liturgie, può una comunità religiosa preservare la consistenza della sua esperienza? E quali codici deve adottare nel suo farsi community? Tra i mille rischi e criticità del web, zona franca per antonomasia, un messaggio che si vuole conforme a una dottrina derivata da una Verità, si espone al vociare caotico e alla rielaborazione arbitraria della rete, dove tutto può essere detto, contraddetto, frainteso, negato e soprattutto relativizzato. I nostri ospiti, Dario Morelli , esperto di diritto ecclesiastico della comunicazione, Giuseppe Frangi, direttore di "YallaItalia", il blog delle seconde generazioni del mondo arabo, e Raffaele Carcano, segretario dell’" Unione Atei Agnostici Razionalisti", ci aiuteranno a farci strada nel fitto intrico digitale, tra vuoti normativi, contraddizioni e straordinarie potenzialità.
Parole
L’idea è semplice: la modernizzazione necessariamente porta a un declino della religione, sia nella società che nella mente degli individui. Proprio questa idea si è rivelata sbagliata. Peter Ludwig Berger

Internet è un dono di Dio Liu Xiaobo

Codesto modernissimo servizio si mette a disposizione della cultura; come il cervello meccanico viene in aiuto al cervello spirituale. Non avete voi cominciato ad applicare codesti procedimenti al testo della Bibbia latina? Che cosa avviene? È forse il testo sacrosanto che viene abbassato ai giochi mirabili, ma meccanici dell’automazione come un insignificante testo qualsiasi? O non è codesto sforzo di infondere in strumenti meccanici il riflesso di funzioni spirituali, che è nobilitato e innalzato ad un servizio che tocca il sacro? È lo spirito che è fatto prigioniero della materia, o non è forse la materia, già domata e obbligata a eseguire leggi dello spirito, che offre allo spirito stesso un sublime ossequio? Paolo VI
Link: www.yallaitalia.it/ www.uaar.it/
Suggerimenti di lettura
D. Morelli, E Dio creò i media, Baldini & Castoldi 2014.
E. Pace, La comunicazione invisibile. Le religioni in rete, Edizioni San Paolo 2013.
A. Vitullo, Religioni e internet: evangelizzazione o reincantamento del mondo?, in A. Melloni (a cura di), Rapporto sull’analfabetismo religioso in Italia, Il Mulino 2014, pp.355-367.
C. Helland, Online-Religion/Religion-Online and Virtual Communitas, in J.K. Hadden e D.Cowan (a cura di), Religion on the Internet, Elsevier Science Inc., 2000, pp. 205-224.
www.mediafire.com/download/gf3yi8pk1g1kqg8


28) Eranos: un luogo dello spirito con Riccardo Bernardini, Fabio Merlini 12 luglio 2014
Negli anni Trenta del secolo scorso vedevano la luce ad Ascona, nel Canton Ticino, le Conferenze di Eranos, nate dall’idea di Olga Frӧbe-Kapteyn e dal suo desiderio di creare un “luogo privilegiato di incontro e di esperienza”, un “libero spazio per lo spirito”, dove le filosofie orientali e occidentali avrebbero potuto incontrarsi e dialogare. Sotto l’influenza di Carl Gustav Jung e di altri eminenti pensatori, l’esperienza di Eranos ha saputo affermarsi come un’occasione di dialogo interdisciplinare pioneristica nell’Europa di quegli anni. Ripercorriamo questa straordinaria avventura con Riccardo Bernardini, storico della psicologia e segretario scientifico di Eranos. Con Fabio Merlini, filosofo e Presidente della Fondazione Eranos seguiremo il rinnovarsi dell’itinerario delle Conferenze e scopriremo le nuove prospettive per il futuro.
Parole
Ad Eranos non abbiamo mai avuto la preoccupazione di conformarci ad un modello dato, né di un'ortodossia qualunque perché la nostra unica preoccupazione è stata di andare fino al fondo di noi stessi, fino al fondo di quella verità che... non si intravvede mai se non in virtù del nostro sforzo, della nostra onestà e dell'apertura del cuore − grazie alla libertà e alla spontaneità dunque siamo non un unico suono ma una polifonia dalle singole voci differenziate.
Henry Corbin 1962
Link: www.eranosfoundation.org/ Intervista a C.G. Jung di John Freeman per la BBC, marzo 1959: www.youtube.com/watch?v=KviEaaFx5ww Mircea Eliade, La Rédecouverte du sacre: www.youtube.com/watch?v=bvbYZqk45RY
Suggerimenti di lettura
Riccardo Bernardini, Jung a Eranos. Il progetto della psicologia complessa, Franco Angeli 2011
C. G. Jung, Gli archetipi dell’inconscio collettivo, Bollati Boringhieri 1977
C. G, Jung, IL Libro rosso – Liber Novus, Bollati Boringhieri 2010
Mircea Eliade, Il sacro e il profano, Bollati Boringhieri 2013
James Hillman , La ricerca interiore. Psicologia e religione, Moretti e Vitali 2010
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29) Curdi, uomini e donne in cerca di pace con Ylmaz Orkan, Asya Cem, Alessia Montuori 20 settembre 2014
Il popolo curdo vive da molti anni in situazione di sofferenza, persecuzioni, violazioni dei diritti umani; minoranza non rispettata in nessuno degli stati in cui vive, i curdi sono un popolo senza unità nazionale che da anni si batte per l’affermazione della propria identità culturale. Iniziamo questo nuovo ciclo di Storie parlando con loro, ascoltando le loro storie e facendoci aiutare nella difficile comprensione del mosaico complesso della loro realtà da Alessia Montuori che da molti anni lavora nell’associazione Senza Confine, legata alla Reta Italiana di solidarietà con il popolo curdo. Ascolteremo la storia di Ylmaz Orkan, sunnita, e di AsyaCem, alevita, entrambi volontari della onlus Uiki, provenienti da tradizioni religiose diverse ma uniti nella resistenza pacifica e nel rispetto delle differenze di fede.
Link: www.uikionlus.com/ www.retekurdistan.it/
Suggerimenti di lettura
Baykan Sivazliyan, Ospiti silenziosi. I Curdi in Italia , Terra Ferma 2008
J.Pierre Sasson, Sui sentieri del Kurdistan. L'avventura di una donna che sfidò Saddam per amore, Sperling & Kupfer 2008
Felice Froio, I Curdi, Il dramma di un popolo dimenticato. Mursia 1991
Sandrine Alexie, Kawa il curdo. Alle origini di un popolo negato, Pentagora 2014
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30) Il cuore intelligente: Torino spiritualità 2014 con Vincenzo Bacarani, Simone Pozzi, Stefania Lo Maglio 27 settembre 2014
In compagnia di alcuni ospiti della decima edizione del Festival della Spiritualità di Torino, dedicata quest’anno al “cuore intelligente”, seguiremo i percorsi, le svolte e le scelte che la spiritualità umana può compiere. Dalla visione del male del mondo può nascere la fede nell’intransigente dualismo gnostico-cataro: a Vincenzo Bacarani – fondatore della Chiesa Catara dell’Umbria – e a Simone Pozzi – guida dell’Associazione Gnostica Chiesa Catara - chiederemo come liberare il seme divino imprigionato nella materia maligna e attraverso quali prove passare per vincere il corpo e arrivare a vedere con il cuore la Sorgente? Ma dall’esperienza del male può nascere anche una danza. La coreografa e danzatrice Stefania Lo Maglio ci accompagnerà nei codici della danza giapponese Butoh, “la danza tenebrosa” nata in seguito al bombardamento atomico: proprio il corpo post-atomico può diventare, in ogni sua fibra e gesto, luce e apertura verso l’assoluto.
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31) Centro coscienza di Milano. Il lavoro incessante della formazione di sé Con Gian Carlo Calza, Elena Rigotti, Luigi Vigevano, Cesare Fagetti 04 ottobre 1014
Nel 1938 Tullio Castellani, avvocato dalla mente aperta e uomo di grande sensibilità spirituale, fondava a Milano il Centro Coscienza, unione per lo sviluppo di valori morali che cercava di promuovere la cultura come via di formazione del pensiero e della persona. Oggi incontriamo Gian Carlo Calza, storico dell’arte dell’Asia, presidente dell’Associazione dal 1990 e a lui chiederemo di ritracciarne la storia, di parlarci la figura del fondatore e della sua personale esperienza all’interno dell’universo del Centro che ha frequentato fin da bambino. In studio da Milano, alcuni altri soci del Centro: Elena Rigotti, docente di storia e filosofia in un liceo milanese, Luigi Vigevano, ingegnere aereospaziale, e Cesare Fagetti, avvocato, racconteranno i diversi percorsi che li hanno condotti fino al Centro Coscienza, le attività e i corsi e seminari che animano. Per tutti, uno stesso principio guida: lavorare sulla formazione di sé per la creazione di un mondo umano.
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32) Adriana Zarri, David Maria Turoldo: quel che resta nei luoghi Con Bruna Pietranera, Don Nicola Borgo 11 ottobre 1014
Non soltanto le parole, la scrittura, il ricordo e il vigilare di chi resta mantengono viva la memoria di persone straordinarie, scomparse dopo aver segnato il nostro tempo. Anche la nudità dei luoghi che abitarono custodisce e tramanda la profondità di un messaggio. Cosa racconta la cascina nei pressi di Ivrea dove si ritirò a vita eremitica la prima teologa italiana Adriana Zarri? Bruna Pietranera, sua intima amica, ci darà un ritratto privato e personale di una casa e di una vita. Don Nicola Borgo, nel Parco della Memoria David Maria Turoldo, che sta completando a Coderno, sul retro della povera casa di famiglia dell’amico di una vita, incide sulle pietre di fiume della campagna contadina del Friuli, versi e frasi del grande religioso e poeta. Ai nostri due ospiti chiederemo cosa è rimasto della forza che questi luoghi hanno preso da chi li ha sistemati, abitati e infine lasciati?
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33) Musulmani in Italia. Le comunità di Mazara del Vallo, Verona e Vicenza Con Domenico Mogavero,Abdelakarim Hannachi,Neila Trabelsi, Mohamed Abdelssalem Guerfi, Hassan Derwish 18 ottobre 1014
Nella puntata di oggi esploriamo la realtà di comunità musulmane che vivono in ambiti geografici e contesti socio-culturali diversi in Italia, dall’estremo sud al nord-est del paese. A Mazara del Vallo è presente la più importante comunità magrebina di Sicilia, in una città che conserva la memoria storica dell’insediamento della civiltà araba nei vicoli dell’antica Casbah. Ne parleremo con il Vescovo Domenico Mogavero promotore di un’intensa attività di dialogo interreligioso e di numerose iniziative diocesane a favore dello scambio attivo e fecondo tra la cultura araba e quella Italiana e con Adbelkarim Hannachi, cittadino italiano e tunisino che vive a Mazara da molti anni, docente di lingua araba all’Università di Enna, scrittore ed esperto di migrazioni. Neila Trabelsi ci parlerà della sua storia e del progetto Nuovi Italiani della Caritas di Mazara a cui partecipa attivamente. Ci sposteremo poi nel nord-est del paese, per esplorare e conoscere la vita e le difficoltà dei musulmani nel Veneto; ascolteremo Mohammed Guerfi, Imam di Verona, e Hassan Derwish membro del consiglio islamico di Vicenza e mediatore culturale.
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34) La fede Rastafari e la Chiesa Ortodossa Etiopica Tewahedo con Francesco Bellizzi, Michela Boldrin,Tedros Abraha 25 ottobre 1014
Uscendo dall’immaginario collettivo che vede nel Rastaman, un personaggio eccentrico, pittoresco, nutrito di un vago e impreciso africanismo, ci addentreremo invece nelle complesse radici giudaico-cristiane della fede Rastafari. Con Francesco Bellizzi (Iyared Mihirete Selassie), cappellano della più grande comunità italiana di rastafariani, e la sua consorella Michela Boldrin (Sis Miky) conosceremo le origini e i fondamenti di una spiritualità peculiare, che alle primigenie istanze politiche di riparazione e rimpatrio degli africani della diaspora, incarnate dal cosiddetto etiopismo, ha legato un’attesa messianica culminata e compiuta nella figura storica del Re dei Re dell’Etiopia, il Ras Tafari Haile Selassie. Una fede divenuta universale, che tuttavia si intreccia, in un delicato equilibrio, con la Chiesa Ortodossa Etiopica Tewahedo ed i suoi 60 milioni di appartenenti. Tedros Abraha, del Pontificio Istituto Orientale di Roma, ce ne racconterà le vicende storiche, facendoci penetrare nelle suggestioni e nei codici di una funzione religiosa nella cattedrale di Addis Abeba.
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35) Camminare insieme, pregare nel cuore. Le storie della Fraternità di Romena e dei Ricostruttori nella preghiera con Luigi Verdi, Guidalberto Bormolini, Federica Caffè 01 novembre 2014
Oggi incontreremo due realtà cristiane in fervida attività, ognuna portatrice di una sua particolare istanza ma accomunate dall’attenzione ai temi della fine della vita e della capacità di ricostruirsi dopo una ferita esistenziale profonda. La Fraternità di Romena ha il suo cuore nel Casentino, nella magnifica Pieve romanica di Romena. Don Luigi Verdi, che l’ha fondata nel 1991, ci racconterà la rinascita di questo “porto di terra”, antico luogo di accoglienza di pellegrini e oggi riparo per credenti e non credenti in cerca di pace, bellezza e semplicità. A Romena, con l’intento di “abitare le domande di coloro cui la vita ha inferto la ferita più profonda”, don Luigi ha creato il gruppo Nain che raccoglie famiglie che hanno subito una perdita intollerabile, quella di un figlio: ascolteremo la testimonianza di Federica Caffè.Nella seconda parte della puntata con don Guidalberto Bormolini conosceremo il movimento dei “Ricostruttori nella preghiera” che praticano la meditazione profonda, ispirandosi all’antichissima tradizione cristiana dell’esicasmo, mentre si impegnano fisicamente nel restauro di luoghi sacri in abbandono. Con una pratica di “apprendimento” della morte che insegna a vivere la vita nella sua pienezza.
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36)La galassia Pentecostale con Carmine Napolitano,Antonio Loria,Donatella Zorzetto.08 novembre 2014
Nato in seno al protestantesimo in seguito ai revival dei primi del ‘900, il movimento pentecostale rappresenta il fenomeno più dirompente e globale del XX secolo. Stime estremamente restrittive, che riducono il campo alle sole chiese derivate dalle predicazioni dei primi leader statunitensi, calcolano circa 115 milioni di adepti, ma includendo nella galassia pentecostale la miriade di centri, poli minori e sottoinsiemi fioriti in tutto il mondo, gli aderenti superano la soglia di 500 milioni, ovvero un quarto della comunità cristiana mondiale. La liquidità, la fluidità, la naturale e disinvolta rapidità scismatica, nonché la capacità di adattamento, lungi dal penalizzarla, ne costituiscono proprio la forza, a lungo sottovalutata dalle chiese storiche. Una porosità che tuttavia poggia sull’inalterabile principio dottrinale dello Spirito Santo come esperienza viva e concreta, che visibilmente rinnova l’esistenza delle persone. Il pastore Carmine Napolitano - preside della Facoltà pentecostale di Scienze religiose e responsabile della segreteria della Federazione delle Chiese Pentecostali -, il pastore Antonio Loria – presidente delle Assemblee di Dio e Donatella Zorzetto, responsabile della Scuola Biblica della Chiesa Ministero Sabaoth, ci aiuteranno a farci strada in questo frammentato arcipelago di denominazioni, personalismi, raduni catartici, carismi e doni dello Spirito.
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37) Religion today Filmfestival di Trento: differenze con Katia Malatesta, Catherine McGilvray, Marco Zuin 15 novembre 2014
Il Religion Today Filmfestival è un festival cinematografico che mette in dialogo il cinema con le religioni. Un evento nato a Trento ma pensato per coprire tutto il territorio nazionale con proiezioni, eventi speciali, seminari e attività per le scuole. Nato diciassette anni fa, prosegue il suo cammino trasponendo sullo schermo i temi dell’attualità in relazione alla fede, promuovendo la conoscenza reciproca e il dialogo tra differenze. Ne parliamo con Katia Malatesta che ne è la direttrice artistica. Incontriamo poi due registi che hanno partecipato con i loro film all’edizione dell’ottobre scorso. Catherine McGilvray, ci parlerà de “Il cuore dell’assassino”; il film racconta la vicenda di Samundar che ha ucciso con 54 coltellate una giovane suora indiana. E di come l’assassino viene perdonato dalla famiglia della vittima, che lo fa uscire di prigione e lo accoglie in casa come un figlio e un fratello.Marco Zuin è il regista di “Me, we, only through community”, un documentario ambientato in Kenia che racconta le storie di vita di 11 persone che attraverso la solidarietà e l’aiuto di una comunità hanno potuto riscattare le loro esistenze e fare della debolezza una risorsa per se stessi e per gli altri.
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38) Un tetto di pergamena: la donna e le fedi con Franca Coen Eckert , Elisabetta
Ruspini, Renata Pepicelli, Patrizia Micoli 22 novembre 2014

In occasione della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il 25 novembre, presso la Facoltà Valdese di Teologia a Roma si terrà un convegno organizzato dal gruppo “Donne in dialogo”, Religioni per la Pace-Italia, intitolato “Un tetto di pergamena”. Un tetto è sì una protezione, ma può anche essere una limitazione che impedisce di spaziare. È dunque all’insegna di questa ambiguità che il convegno tratterà il rapporto di luci e ombre tra le donne e le religioni. Un’occasione per ragionare su come i testi sacri interpretano le donne – e viceversa - ma anche per riflettere sulle responsabilità delle religioni nel destino delle donne, spesso di marginalità, subalternità, servitù più che servizio. In questa puntata, ascolteremo alcune delle relatrici del convegno, la sua organizzatrice Franca Coen Eckert, la sociologa Elisabetta Ruspini, per gettare lo sguardo nelle questioni di genere e in come esse impongano un ripensamento, una rilettura delle rappresentazioni tradizionali. Vanno in questa direzione le comunità ebraiche progressive? E quali sono le ragioni del femminismo islamico? Ci chiederemo con la studiosa Renata Pepicelli. E se la tradizione, pure in queste nuove sfide a cui il genere femminile chiama, ha comunque un valore da custodire, la tradizionale attribuzione alle donne della pietà, dell’assistenza a chi soffre, chi sta per morire, di quali risonanze si carica nella via buddhista della cura materna verso tutte le cose. Ne parleremo con Patrizia Micoli.
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39) La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Una rapida espansione con Giuseppe Pasta, Diana Barracane Meade,Christian Alberto Bruno. 29 novembre 2014
Ci muoviamo oggi all’interno di una comunità religiosa non molto conosciuta in Italia, sebbene molto attiva, in espansione numerica e protagonista come vedremo di un rapido ed importante radicamento nel territorio nel corso degli ultimi decenni: sono i Mormoni, ovvero - nella dicitura esatta - La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. A Roma è in costruzione un grande Tempio, il più grande d’Europa, che sarà inaugurato nel 2015. Ma chi sono i Mormoni, in quale modo interpretano la tradizione del cristianesimo coniugandola con l’idea di “profetismo continuo”, da dove traggono ispirazione per i loro rituali e precetti? E come si mettono in relazione con gli altri cristiani nel mondo? Con i nostri ospiti – Giuseppe Pasta, Diana Barracane Meade e Christian Alberto Bruno, conosceremo la storia di questa chiesa in Italia; seguiremo i loro differenti percorsi di conversione al mormonismo ma cercheremo anche di capire meglio quelle che sono le zone d’ombra e di rispondere alle domande più frequenti che la società e le altre fedi si pongono intorno alle peculiarità di questa chiesa.
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40) Nomadelfia: la legge della fraternità con Alda Benzi, Francesco Matterazzo, Raffaele Masiero, Susanna Scifoni. 06 Dicembre 2014
Nomadelfia è una comunità, ma anche una civiltà, è un luogo, immerso nella campagna toscana, ma anche un’utopia, nata dalla visione radicalmente evangelica del suo fondatore, don Zeno Saltini, scomparso nel 1981, che sulla fraternità ha fondato ogni legge e l’unico modo di stare nel mondo. Abbracciare il Vangelo e concretizzarlo prima di tutto in un pasto e in un letto offerto agli orfani, che in migliaia, dagli albori di questa esperienza ad oggi, vi hanno trovato calore materno, paterno e fraterno. Alda Benzi, “mamma di vocazione”, ci racconterà la tenerezza di questa missione, imperniata sulla complicata vicenda umana di don Zeno e segnata dai nodi nevralgici della storia del nostro paese e delle sue istituzioni politiche e religiose; su questo farà luce Francesco Matterazzo, presidente di Nomadelfia. Mentre una coppia di giovani sposi nomadelfi, Raffaele Masiero e Susanna Scifoni, ci accompagnerà nei dettagli di questo vivere profondamente alternativo, nei ritmi e nella progettualità del popolo di Nomadelfia, incondizionatamente centrato sulla norma dell’amore.
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41) Le donne dell’ebraismo liberale con Rabbi Barbara Aiello, Rav Pauline Bebe,Giorgia Foscarini. 13 dicembre 2014
Incontriamo oggi due donne dell’ebraismo liberale: la prima, Barbara Aiello è l’unica rabbina presente sul suolo italiano, figlia di anusim meridionali, emigrati negli Stati Uniti prima della sua nascita e qui tornati all’ebraismo. Gli anusim, ebrei costretti a convertirsi al cristianesimo durante l’Inquisizione, hanno tramandato per secoli tracce delle loro radici ebraiche, tradizioni perpetrate in segreto, sussurrate, tramandate di generazione in generazione. Barbara Aiello ha deciso di consacrare la sua vita a questa missione: aiutare le famiglie dei discendenti degli anusim di Calabria e di altre regioni del meridione d’Italia a ritrovare e rivivere le proprie radici ebraiche, in armonia con la vita che ciascuno ha costruito nel presente. Ci racconterà la sua storia, il suo percorso personale fino al rabbinato, le difficoltà e le prospettive del suo impegno. Ascolteremo anche da una giovane studiosa, Giorgia Foscarini dell’Università Cà Foscari di Venezia, i risultati di una ricerca svolta presso la comunità degli ultra-ortodossi in Israele incentrata sulle modalità di cambiamento sociale introdotte dall’istruzione laica e professionale delle donne. Infine un’altra rabbina, Pauline Bebe, la prima ad essere stata ordinata in Francia nel 1990, ci parlerà della sua storia e della situazione dell’ebraismo liberale a Parigi e in Francia.
https://mega.co.nz/#!1Jxg2RoL!nLCH...HFeJjhLOMJe80y0


42) Bolivia, Brasile: missioni, nuova missionarietà, stare dentro 20 dicembre 2014
Con il racconto della sua vita, la teologa Antonietta Potente, vissuta per venti anni in Bolivia all’interno di una famiglia Aymara, ci farà percorrere la distanza smisurata che separa l’Occidente e i suoi meccanismi spersonalizzanti dalla semplicità di una comunità lontana, il cui stile di vita ha però la grandezza esemplare di sentire un’anima anche nelle piccole cose, negli oggetti in apparenza insignificanti, trattati essi stessi come soggetti: un “animismo”, uno stare dentro, da riconsiderare, anche per pensare un nuovo ordine politico ed economico. Parallelamente, non si ferma la lotta affinché tutti i soggetti siano trattati da soggetti, con pari diritti, come fa da trent’anni padre Saverio Paolillo dentro l’orrore delle carceri minorili brasiliane, contrapponendosi frontalmente e pericolosamente al sistema della violazione dell’integrità fisica e morale dei più deboli. È questa la missionarietà? Non fare la carità, ma separarsi dalle comodità familiari per entrare in una vita diversa e operare per un mondo diverso?
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43) Cittadella con Tonio Dell’Olio, Chiara De Luca, Anna Nabot , Guido Crainz.27 dicembre 2014
Oggi, in prossimità dell’inizio del nuovo anno, la storia di un luogo, di uno spazio, che ha rappresentato simbolicamente anche di un tratto di storia italiana: la storia della “Cittadella”, la Pro Civitate Christiana che ha sede ad Assisi, e che a partire dal dopoguerra, e in particolare negli anni 50 e 60 divenne un punto di riferimento per il mondo cattolico (da Ernesto Balducci e Tonino Bello, dal cardinal Pellegrino, a Raniero La Valle, a Enzo Bianchi) , ma anche per intellettuali laici come Lucio Lombardo Radice, Antonino Caponnetto, e altri, tra cui Pier Paolo Pasolini che qui scrisse il suo Vangelo secondo Matteo, e William Congdon che trasse ispirazione per le sue opere. Ma, come spesso accade, quando mutano i tempi storici alcuni luoghi non reggono allo sviluppo dei tempi, e allora occorre trovare energie nuove, rinnovare i progetti. Ci sono queste energie nuove per Cittadella? Qual è lo spirito del tempo a cui oggi si trova a rispondere? Ne parliamo con Tonio Dell’Olio, che fa parte oggi della PCC e responsabile del settore internazionale di Libera, con Chiara De Luca, presidente della Cittadella, Anna Nabot, responsabile della Galleria, e lo storico dell’Italia contemporanea Guido Crainz.
Link: www.rocca.cittadella.org/rocca/s2ma....jsp?idPagina=2
Suggerimenti di lettura
Tonio Dell'Olio, Pace, EMI ed. 2009
AA.VV. Pier Paolo Pasolini - Intellettuale del dissenso e sperimentatore linguistico, Cittadella editrice 2005
https://mega.co.nz/#!QMwBUQAb!91wN...ncvaAPVwt4Zk8Ic

Edited by Firefly58 - 16/5/2015, 10:58
 
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