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VIAGGIAR PER STORIE

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view post Posted on 14/12/2012, 15:43

papero

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Viaggiar per Storie:
per mare, per cielo



01 Franco Cardini, Forme e aspetti del viaggio nella civiltà medievale 09-05-2012
Premessa la natura convenzionale del concetto di "medioevo" e la sua esclusiva riferibilità alla storia dell'Europa meridionale e occidentale latina (salvo usi analogici e traslati), la dimensione del viaggio medievale si configura anzitutto in due sensi di base: la metafisica e la simbolica della vita stessa come viaggio, quindi dell'Homo Viator in un senso; e il suo carattere di necessità esistenziale e sociale, rigorosamente ancorato nelle due dimensioni fondamentali del tempo e dello spazio, in un altro.
"Ire necesse": la parola latina "Via" è per un verso ancorata alla dimensione dell'andare, "ire", per un altro al mondo delle idee e delle immagini mentali ("ire"/"videre"). Il viaggio può quindi essere "iter", quando ha motivi e scopi, traguardi, ben espliciti ed espressi in termini militari o mercantili; ma può essere anche "peregrinatio", quando prevale la dimensione religiosa dell'estraneità e quindi della provvisorietà rispetto al mondo, il che comporta altresì un carattere penitenziale e uno stato di rischio e di sofferenza costanti.
Ma, quanto allo scopo del viaggio stesso, esso può presentarsi come "avventura", quando la mèta è provvidenzialmente demandata a Dio, e come "ricerca" ("queste"), quando invece si hanno le idee chiare sul traguardo da conseguire. Quanto alla sua realizzabilità, le forme del viaggio possono essere concrete, ma anche immaginarie e fantastiche.

02 Paolo L. Bernardini, Inghilterra è modernità. Genova scopre Londra 16-05-2012
All'Europa continentale, preda di ogni sorta di dispotismo, lo splendore della monarchia limitata inglese l'aveva raccontato Voltaire, e poi Montesquieu nella prima metà del Settecento. Ma ad un figlio della Genova decadente ma non decaduta, Pietro Paolo Celesia (1732-1806), dobbiamo la prima descrizione diretta del mondo della libertà anglosassone, dove la Corte è lontana e la democrazia partecipata, dove la libertà è tutelata e la borghesia regna. Console genovese dal 1756 al 1759, viaggiatore attento e libero da impegni istituzionali nei quattro anni precedenti, Celesia ci offre un quadro vivacissimo del mondo inglese, attraverso corrispondenze private e dispacci ministeriali. Per la prima volta un genovese, e illuminista, ci dona una descrizione spontanea e appassionata della libertà d'Oltremanica, rischiando la censura, ma ponendo una bella pietra di paragone per l'Antico regime in cui si dibatteva anche la Superba.

03 Antonio Gibelli, Una ragazza a New York 23-05-2012
Nell'era pre-telefonica e pre-telematica l'unico modo per comunicare a distanza era la corrispondenza. Anche i contadini semiletterati che affollarono le banchine dei porti per andare nelle Americhe tra Ottocento e Novecento dovettero abituarsi a far uso della scrittura. Da qualche decennio lettere e cartoline dei migranti sono raccolte e catalogate da diverse istituzioni a fini di studio e di recupero della memoria, tra le quali l'Archivio Ligure della Scrittura Popolare (ALSP) di Genova. In cinque lettere qui conservate, spedite dall'America, una ragazza di estrazione rurale racconta la New York degli anni Venti con grande vivacità e spirito di osservazione: i ritmi frenetici della vita e del lavoro, i rapporti umani nella fabbrica multietnica, il riverberarsi dell'unico Dio nella babele delle Chiese e delle sette... In una parola: la modernità.

04 Raffaele La Capria, America 1957. A sentimental journey 30-05-2012
Nel 1957, vinta una prestigiosa borsa di studio presso l’Università di Harvard, lo scrittore si imbarca per un viaggio americano. Il viaggio è occasione di un confronto “sentimentale”, qualche volta serio, più spesso ironico, in cui La Capria registra il diverso rapporto che europei e americani intrattengono con lo spazio e con i movimento; conosce intrepide vecchiette viaggiatrici, lugubri (e quasi clownesche) funeral house e molti altri elementi del paesaggio e del costume americano. Fino a riprendere la via del mare e ritrovare, alla fine del viaggio, il “suo” Mediterraneo.

05 Franco Malerba, Aquae caelestes 01-06-2012
Malerba è stato il primo astronauta italiano ad andare nello spazio a bordo dello Space Shuttle Atlantis nel luglio 1992.

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www.mediafire.com/?pur42m2n37czdj8



Edited by eos1948 - 24/4/2019, 15:37
 
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