PODCAST HALL

CON PAROLE MIE - QUEL GIORNO, UN GIORNO, Stagione 2012-2013 / Settembre - Dicembre

« Older   Newer »
  Share  
ferrupaol
view post Posted on 12/9/2012, 05:34




CON PAROLE MIE STAGIONE 2012-2013


quelgiornoungiorno



QUEL GIORNO, UN GIORNO



Con parole mie la trasmissione
di e con Umberto Broccoli che
recupera e analizza fatti e persone
del quotidiano di ieri, per leggere
il quotidiano di oggi.

La collaborazione ai testi è di
Patrizia Cavalieri, la regia di Luca Bernardini,
in redazione Georgia Allegretti e Laura Nerozzi.

Per le Teche Rai Mimmi Micocci.



A partire dal 10 settembre 2102, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.06 alle 14.37 "Con parole mie" ripercorre il calendario delle vite di tanti, sulle tante date del mondo.
In questa serie Umberto Broccoli parte da un brano de "I Fasti" di Ovidio e con il calendario al suo fianco rilegge fatti ed eventi del giorno.
Ogni puntata avrà poi come ospite speciale Frate Indovino, con una sua gemma di saggezza.


LINK alla cartella dei file
www.mediafire.com/?k9cb69qtjs78q


Puntata del 10 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Abebe Bikila


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti: "Canterò i tempi delle festività distribuite nell’anno latino e le loro origini, e il sorgere e il celarsi degli astri sotto la terra..".
A seguire Broccoli legge un episodio dell’avanzata della Grande Armata di Napoleone narrato da un veterano: "Ci mettiamo in marcia di buon mattino, forzando il passo a causa di non lontane scariche di artiglieria della nostra avanguardia, che molesta la ritirata dei Russi..".
Nella terza lettura le impressioni su Londra di Sigmund Freud: "Con l’hotel ho avuto fortuna, un alberghetto in posizione tranquilla, ma elegante, addirittura confortevole. Se la solitudine non fosse tanto opprimente, desidererei davvero restare un po più a lungo..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una radiocronaca di Nando Martellini sulla vittoria di Abebe Bikila alle Olimpiadi del 1960.

In chiusura una poesia di Emily Dickinson "Non stimare lontano"

Non stimare lontano quello che si può avere
anche se in mezzo si stende il tramonto-
nè stimare vicino ciò che standoti a fianco
è più lontano del sole.




Puntata del 11 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Nikita Krusciov



Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti: "Certo, o Romolo, conoscevi le armi più degli astri, ed era più assillante il pensiero di vincere i popoli di confine..".
A seguire il sensazionale ritrovamento dei resti mortali di Giacinto, martire, a S. Giovanni dei Fiorentini: "Il caposquadra continuando il lavoro con grande cautela, rimise in luce un loculo intatto, chiuso da una lastra marmorea..".
Nella terza lettura un brano di Kahlil Gibran tratto da Lettere d’amore del Profeta: "Ogni amore è sempre l’amore più grande del mondo, e il più importante. L’amore non è qualcosa di simile a una torta, che possiamo dividere in parti più grandi o più piccole..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una radiocronaca di Luigi Vismara, corrispondente del Giornale Radio da Mosca, sulla morte di Nikita Krusciov nel 1971.

In chiusura una poesia di Percy Bysshe Shelley "Il canto di Asia".

La mia anima è un battello incantato
che come un cigno addormentato fluttua
sulle onde d’argento del tuo canto;
e la tua anima, simile ad angelo,
siede accanto al timone e lo regge
mentre tutti i venti dolci fischiano.
Sembra che fluttui per sempre, per sempre
sopra quel fiume così serpeggiante
in mezzo a monti, foreste, abissi,
un paradiso di luoghi incolti,
sinchè come uno chiuso nel proprio
sonno, portato all’oceano, io fluttuo
giù e intorno, in un mare profondo di
suono che si sparge, si sparge.

Puntata del 12 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Sommergibile Scirè

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti: "Affinchè tuttavia tu sappia le leggi dei vari giorni, ogni astro del mattino non possiede lo stesso carattere..".
A seguire Robert Browning scrive a Elizabeth Barret, rispettivamente scrittore e poetessa inglesi: "Parole non potranno mai esprimerti quanto completamente tu mi sia cara, cara al mio cuore e alla mia anima..".
Nella terza lettura il recupero del sommergibile Scirè attraverso le parole del capitano Giuseppe Bercini cui è affidata la direzione della missione: "Il relitto risulta un po’ più devastato e non è così integro come potrebbe sembrare, soprattutto nella parte prodiera..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia tratta dal Giornale Radio sul debutto di Rinaldo in campo il 12 settembre del 1961.

In chiusura una poesia di Giuseppe Ungarétti "12 settembre 1966".

Sei comparsa al portone
in un vestito rosso
per dirmi che sei fuoco
che consuma e riaccende.

Una spina mi ha punto
delle tue rose rosse
perché succhiassi al dito,
come già tuo, il mio sangue.

Percorremmo la strada
che lacera il rigoglio
della selvaggia altura,
ma già da molto tempo
sapevo che soffrendo con temeraria fede,
l’età per vincere non conta.

Era di lunedì,
per stringerci le mani
e parlare felici
non si trovò rifugio
che in un giardino triste
della città convulsa.


Puntata del 13 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Licio Gelli


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti: "La sollecitudine di Giunone reclama le calende ausonie, una bianca agnella adulta cade nelle Idi a Giove; nessuna tutela divina v’è per le None..".
A seguire un brano tratto da Le vite del Vasari sulla morte di Andrea Mantegna: "..dipinse per uso suo una bellissima casa, la quale si godette mentre visse. E finalmente d'anni 66 si morì il 13 di settembre 1506 a hore diecenove..".
Nella terza lettura il Capitano degli alpini Arnaldo Berni, che trovò la morte sulla vetta del Monte San Matteo, scrive al padre: "Quassù quando il tempo è brutto la vita diventa proprio insopportabile, poichè non puoi nemmeno avere il diversivo del sonno e le ore sono lunghe..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia sull'arresto di Licio Gelli nel 1982 in Svizzera.

In chiusura una poesia di Eric Fried "Contegno".


Essere morto relativamente
forse persino
deceduto
più di due volte
o tre soltanto

Eppure domandare ancora:
'Chi pone le domande
la vita o la morte?'
e intanto non dare risposta
a nessuna delle due.

Puntata del 14 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Joe Kittinger


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti: "Giano bifronte, inizio dell’anno che tacito scorre, tu che solo fra gli dèi puoi vedere il tuo dorso, sii propizio ai duci per opera dei quali la fertile terra gode di serena pace, e così il mare..".
A seguire uno scritto di Eduard Morike sul viaggio che Mozart intraprese in compagnia della moglie Costanza alla volta di Praga: "Madame Mozart indossa un comodo abito da viaggio verde chiaro a righe bianche; mezzo disciolta la gran massa dei suoi bei riccioli bruni e lucidi ricade sulle spalle e sul collo, mentre la folta chioma del marito, era raccolta in una treccia..".
Nella terza lettura Giuseppe Verdi scrive all'amico e Conte Opprandino Arrivabene da S. Agata: "Io sto qui respirando dell’aria finchè voglio, ma non ho da ammirare altro che le mie vacche, i miei bovi, cavalli etc..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia su Joe Kittinger, primo uomo ad aver attraversato l'Oceano Atlantico in mongolfiera.

In chiusura una poesia di Cataldo Antonio Mannarino "Abbandona in quel punto".

Abbandona in quel punto al noto scoglio
la canna l’ amo e l’ esca il pescatore;
e salta col tridente pien d’ orgoglio
al lido e corre scorto dal furore.
E tutti gli altri, che tacer li voglio
distintamente a brevità maggiore,
lasciando l’ opra lor, l’ ufficio e l’ arte
esser parean guerrier d’ Alcide e Marte.

Puntata del 17 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Georg Winkler

Georg WinklerUmberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti: "Allora il sacro Giano, mirabile nel duplice aspetto, si offrì d’improvviso al mio sguardo con i suoi due volti..".
A seguire una lettera dell'alpinista Georg Winkler che decide di affrontare le torri del Vajolet: "Partenza alle 6.15. Attacco alle 7.30. Attraverso una serie di stretti canalini collegati tra loro si raggiunge la base della guglia terminale e, superando un paio di paretine, alla vetta..".
Nella terza lettura un brano di Gabriele D'Annunzio sulla sua amante Giuseppina Mancini, che visse una profonda crisi depressiva: "Stamani il dottore non ha nulla di nuovo da dirmi. La reclusa ha dormito più tranquillamente; ha mangiato più del solito..".

Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia sull'accordo a Camp David tra Egitto ed Israele del 1978.

In chiusura una poesia di Pino Caruso "Sulla mia tomba".


Sulla mia tomba: "E anche questa è fatta!".

Puntata del 18 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno


Edgar Allan PoeUmberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti: "Quest’aria translucida e i tre restanti elementi, il fuoco, l’acqua, la terra, costituivano un solo coacervo..".
A seguire una lettera di Edgar Allan Poe alla poetessa Sarah Anna Lewis: "Mia carissima Mrs Lewis, mia cara sorella Anna, come voi stessa mi avete permesso di chiamarvi, finchè vivrò non potrò dimenticare né voi né la vostra gentilezza..".
Nella terza lettura un resoconto sulle ultime ore di Arthur Schopenhauer: "..per lui l’unico bene sarebbe stato arrivare al nulla assoluto, ma.. la morte non apre alcuna prospettiva per questo..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo un discorso di Benito Mussolini del 1938 sulla discriminazione razziale in Italia.
In chiusura una poesia di Ennio Cavalli "Aria".

Svelto miracolo il cambio d’aria.
Spalanchi la finestra e tutto avviene.

Puntata del 19 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno:Raissa Gorbaciova

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti. E' Giano che racconta: "Quanto vedi ovunque, il cielo, il mare, le nubi, le terre, tutto si chiude e s’apre per mia mano..".
A seguire una lettera di Henri Matisse, poco prima della morte: "Malgrado tutto quello che se ne può pensare, sono stato fortunato per tutta la vita. Devo dire che non ho lasciato raffreddare il tempo e le preoccupazioni non m’hanno segnato..".
Nella terza lettura un brano di Italo Calvino: "Non che sia diminuito il mio disinteresse per quello che succede, ma non sento più la spinta a esserci in mezzo in prima persona..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia sulla morte di Raissa Gorbaciova nel 1999.
In chiusura una poesia di Paolo Ruffilli "Finalmente".

Con te magari
troverò la strada
che non ho trovato,
di chi ama
senza essere
riamato
e sciolto, adesso,
dal voto
del reciproco compenso,
liberato dal peso
che pesa su se stesso
in ogni senso,
sollevato dal provare
il mio piacere
tutto in levare
amerò finalmente
solo per amare.


Puntata del 20 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno:Cesare Zavattini

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti. E' Giano che racconta: "Ogni porta di qua e di là ha due facciate: di esse, l’una guarda la gente, l’altra gli dèi Lari..".
A seguire un estratto da Il diario segreto di Maria Antonietta sul figlio, malato, Luigi Giuseppe: "Usando gli attrezzi del laboratorio, il medico ha fabbricato un piccolo busto rigido per la schiena del bambino..".
Nella terza lettura un brano di Cesare Zavattini tratto da Straparole del 1962: "il portiere Felice mi ha fatto gli auguri per i sessant’anni che compio oggi..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia, tratta dal repertorio televisivo, sulla battaglia tra Garibaldi e francesi papalini.

In chiusura una poesia di Dante Maffia "L'amore".
Accadde all’improvviso, come tutto accade.
L’amore si risvegliò dal suo sogno mentre l’azzurro cantava dentro finestre vuote.
Tutti sapevano che c’era, tutti lo conoscevano.
Ma com’era
fatto veramente, come parlava?

Sulla mappa i porti non si contano, non si contano
le isole e gli scogli. Siamo ancora in viaggio,
è la nostra condizione.


Puntata del 21 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Papa Paolo VI


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti. Giano risponde ad Ovidio che gli domanda perchè l'anno cominci con il freddo: "Consacrai l’inizio dell’anno alle diverse attività, affinché dall’auspicio non risultasse ozioso l’anno intero..".
A seguire un brano di Goethe tratto da Viaggio in Italia: "Fra i lavori del Palladio ce n’ è uno per il quale ho sempre avuto una predilezione speciale; sarebbe, a quanto si dice, proprio la casa da lui abitata..".
Nella terza lettura un articolo de Il Messaggero sulla volontà di Papa Paolo VI di intraprendere un viaggio in Terra Santa: “21 settembre 1963. Dopo lunga riflessione e dopo aver invocato il lume divino…sembra doversi studiare positivamente se e come possibile una visita ai luoghi santi, nella Palestina”
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo la voce di Ennio Flaiano che parla del suo libro "Ombre bianche" del 1972.
In chiusura una poesia di Giovanni Pascoli "I Puffini dell'Adriatico".

Tra cielo e mare (un rigo di carmino
recide intorno l’acque marezzate)
parlano. E’ un’alba cerula d’estate;
non una randa in tutto quel turchino.

Pur voci reca il soffio del garbino
con oziose e tremule risate.
Sono i puffini: su le mute ondate
pende quel chiacchiericcio mattutino.

Sembra un vociare, per la calma, fioco,
di marinai, ch’ad ora ad ora giunga
tra ‘l fievole sciacquio della risacca;
quando, stagliate dentro l’oro e il fuoco,
le paranzelle in una riga lunga
dondolano sul mar liscio di lacca.

Puntata del 24 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Soichiro Honda

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti. Giano risponde alle domande di Ovidio: "I presagi sogliono essere negli inizi. Voi volgete le timide orecchie al primo udire una voce, e l’àugure consulta il primo uccello che gli appare..".
A seguire un estratto da una lettera di Giacomo Puccini a Sybil Seligman, giovane signora londinese: "Cara Sybil, vi mando la mia più recente fotografia; è brutta ma non ho niente di meglio..".
Nella terza lettura un brano tratto da Libro segreto di Gabriele D'annunzio: "Partii da Taliedo a capo della mia squadriglia oggi 24 settembre 1917 lunedì, prima del mezzogiorno. La mia mèta era il campo di Gioia del Colle nella Puglia piana.."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo un'intervista di Mario Soldati a Soichiro Honda, fondatore dell'azienda automobilistica HONDA.

In chiusura una poesia di Cesare Pavese "Sono uscito al mattino".
Sono uscito al mattino al freddo e al sole
come a un’impresa eroica.
Ho fatto nulla tutta la giornata
finchè stremato dalla gran fatica
son ritornato a stento, moribondo.
Così ogni giorno ripasso la vita
che mi è venuta in sorte a questo mondo.

Puntata del 25 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Delia Scala


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti. Giano risponde alle domande di Ovidio: "Anche quando regnava Saturno ne vidi a stento qualcuno al cui animo non fosse gradito il lucro..".
A seguire un ricordo di James Joice di Roma: "Devo essere un individuo estremamente poco sensibile. Ieri sono stato a vedere il Foro..".
Nella terza lettura un'epistola di Sigmund Freud da Roma alla famiglia: "Godo di questa preziosa solitudine un po’ malinconica, vado molto a passeggio in questo clima stupendo, fra le rovine del Palatino..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia di Delia Scala in cui l'attrice parla della sua data di nascita.

In chiusura una poesia di Asclepiade di Samo "Lunga è la notte".

Lunga è la notte d’inverno, il sole tramonta fra
le Pleiadi e io sono là, bagnato, alla sua porta,
colpito dal desiderio dell’ingannatrice. No, non è amore
questo che mi ha mandato Afrodite, ma una freccia
angosciosa di fuoco.


Puntata del 26 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Troisi e Caruso


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti. Ancora Giano che racconta: "Ma dopo che la fortuna di questo luogo drizzò il capo, e Roma con il sommo vertice raggiunse gli dèi, crebbero le ricchezze..".
A seguire un ricordo del navigatore inglese James Cook tratta dai suoi Giornali di bordo: "Alle due del pomeriggio misi in vela e presi il mare avendo a bordo novantaquattro persone fra ufficiali, marinai, signori e loro servitori..".
Nella terza lettura un'epistola di Vitaliano Brancati ad Anna Proclemer: "Annina cara, la morte della zia Afra mi ha molto addolorato. Rimpiango che non l’abbiamo vista nel nostro viaggio in Alto Adige..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo la premiazione di Massimo Troisi ai David di Donatello, presentata da Pino Caruso.

In chiusura una poesia di Elsa Morante "Alla favola".

Di te, Finzione, mi cingo,
fatua veste.
Ti lavoro con l’auree piume
che vestí prima d’esser fuoco
la mia grande stagione defunta
per mutarmi in fenice lucente!

L’ago è rovente, la tela è fumo.
Consunta fra i suoi cerchi d’oro
giace la vanesia mano
pur se al gioco di m’ama non m’ama
la risposta celeste
mi fingo.

Puntata del 27 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Hair


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura di Ovidio tratta da I Fasti. Ancora Giano che racconta: "Un tempo si donavano monete di rame: ora è di migliore augurio l’oro, e la moneta antica è vinta dalla nuova..".
A seguire una lettera della Contessa Lara al suo compagno da Ventimiglia: "Bubino mio, due righe in tutta fretta. Eccomi qui, mezza morta dalla stanchezza..".
Nella terza lettura una pagina del diario del tenente d’Artiglieria Giovannino Guareschi: "A Stradom dei ragazzi polacchi prigionieri che lavorano lungo la linea ci regalano il loro pane e le loro sigarette e ci danno il benvenuto della Polonia martoriata e generosa..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia sul debutto di Hair.

In chiusura una poesia di Elsa Morante "Messaggio".

E tu stella acuta notturna
splendi ancora
se per il solco delle strade
grida la triste anima dei cani.

Sorgeranno colline d’erba magra
a coprirti:
ma nel mio buio conquistato
brillerai, fuoco bianco,
parlando ai vivi della mia morte.

Puntata del 28 settembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Achille Campanile


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio chiede a Giano perché nel rame della moneta è impressa da un lato la nave, dall’altro una testa bifronte..
Nella seconda lettura una descrizione del mondo da parte del mugnaio Menocchio, datata 1583: "Io ho detto che, quanto al mio pensier et creder, tutto era un caos. Cioe’ terra, aere, acqua et foco insieme..".
A seguire un brano sulla morte di Nicolò Paganini: "Paganini è morto. In lui si spegne uno di quegli spiriti potenti che la natura sembra aver fretta di richiamare a sé: con lui scompare un fenomeno unico nella sfera dell’arte..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo delle frasi di Achille Campanile sull'umorismo.

In chiusura una poesia di Vincenzo Cardarelli "Attesa".


Puntata del 1° ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Umberto Boccioni

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti di Ovidio. E' Giano a raccontare come era Roma, prima che ci fosse Roma..: "qui dove ora è Roma lussureggiavano intatte selve, e così grande estensione era pascolo a pochi buoi..".
Il secondo brano è una descrizione della scuola nel settecento da parte di Vittorio Alfieri: "Tirandomi così innanzi in quella scoluccia, asino fra asini e sotto un asino, io vi leggevo alcuni autori latini e vi facevo temi sguaiati e sciocchissimi".
A seguire una lettera di Umberto Boccioni del 1907: "Sono accasciato, stanco e svogliato. Tante ragioni causano questo. Perdo le briglie della mia volontà e non so comandarmi e obbedire ferramente..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo la voce di un bambino che racconta i doveri noiosi della scuola.
In chiusura una poesia di Sandro Penna "Scuola".


Puntata del 2 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Mozart


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio tenta di dare una spiegazione ai riti agonali: "Aggiungi quattro giorni, contati di seguito, alle None, e bisognerà propiziarsi Giano nel giorno detto Agonale..".
A seguire un ricordo di Mozart durante il suo primo viaggio in Italia: "Siamo rientrati a Bologna dalla residenza di campagna del conte Pallavicini-Centurioni. Andiamo tutti i giorni a trovare Padre Giovanni Battista Martini..".
Il terzo brano è tratto dal diario di Ferdinand Gregorovius che arriva a Roma nel 1852: "La mia prima uscita fu pel Campidoglio e pel Foro; sul tardi al Colosseo su cui splendeva la luna..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia con l’annuncio della rubrica radiofonica l'Almanacco del 1950.

In chiusura una poesia di Nevio Nigro "Voglia".

Puntata del 03 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Achille Lauro


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti di Ovidio: "Caco muove per primo allo scontro venendo alle mani e feroce intraprende la zuffa con tronchi d’albero e macigni..".
A seguire un brano sulla morte di San Francesco d’Assisi: "Alla Porziuncola era il tramonto del 3 ottobre, di sabato. La sua ultima preoccupazione fu la povertà. Era piagato, come il Cristo sulla croce..".
Il terzo è un ricordo di Johann W. Goethe della musica ascoltata in Italia: "Le donne, dietro alla grata, eseguivano un oratorio. La chiesa era piena di uditori; la musica bellissima, le voci stupende..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia di Empedocle Mafia che riferisce un messaggio del Comandante dell'Achille Lauro Gerardo De Rosa.


In chiusura una poesia di Cesare Pavese "Vedo lontano".


Puntata del 4 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Roberto Rossellini


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti di Ovidio: "Nel giorno delle Idi un sacerdote casto nel tempio del grande Giove sacrifica alle fiamme le viscere d’un agnello castrato..".
A seguire una descrizione di San Francesco d’Assisi da parte del biografo Tommaso da Celano: "Statura mediocris, parvitati vicinior..! Di statura mediocre, che si accostava alla statura di un uomo piccolo..".
Il terzo brano è tratto dal diario di Ferdinand Gregorovius: "Siena mi ha disilluso; la credevo graziosa ed è invece angusta ed oscura come Bologna. Nessun movimento di vita..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia di Roberto Rossellini che parla di San Francesco.

In chiusura una poesia di Sergio Zavoli "Una volta guardavo il filo azzurro".



Puntata del 05 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Curzio Malaparte

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti di Ovidio: "È vietato introdurre oggetti di cuoio nel tempio affinchè cose morte non violino i puri fuochi..".
Il secondo brano è di Johann W. Goethe che si trova a Venezia nel 1786: "Ritorno ora dalla tragedia e rido ancora. E’ necessario che metta subito in carta questa buffonata..".
Nel 1939 Curzio Malaparte attraversa l’Etiopia per conto del Corriere della Sera: "La strada è deserta. Ogni tanto qualche indigeno attraversa la piazza, là in fondo.."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1963 di Vincenzo Talarico che racconta un aneddoto su Vincenzo Cardarelli.

In chiusura una poesia di Giovanni Giudici "Questo caro sgomento".



Puntata dell' 8 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Giovanni Verga

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti di Ovidio: "Tre o quattro volte esaminai i Fasti che segnano le date, e non v’ho trovato alcun giorno consacrato alla seminagione..".
Nel secondo brano Giovanni Verga scrive a Dina Castellazzi di Sordevolo: "Vorrei prendere la tua testina fra le mani, così, così..Cara, cara Dinuzza amata tanto e amante..".
A seguire un articolo tratto da “La Repubblica”, datato martedì 8 ottobre del 1985: "Terroristi palestinesi hanno sequestrato ieri sera la nave da crociera italiana Achille Lauro.."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1982 in cui il governo polacco mette al bando il sindacato Solidarnosc.
In chiusura una poesia di Paolo Ruffilli "La maniera del cielo".

Puntata del 9 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Diga Vajont

Diga VajontUmberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio si rivolge a Cerere e Terra: "Provvedono ad un comune ufficio Cerere e la Terra; quella offre un’origine alle messi, questa il luogo..".
Il secondo brano è tratto dal Diario di Josiah Wedgwood, ceramista inglese: "9 ottobre 1779..una grande fabbrica presso Chorley venne attaccata. Due assalitori rimasero uccisi sul posto, un altro morì annegato..".
A seguire un ricordo di Ferdinand Gregorovius, in viaggio verso Roma: "Orvieto ha soltanto 9000 abitanti. Mazzocchi mi ha condotto al teatro che si sta ora costruendo. E’ attualmente il solo segno vitale che dia la città.."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1963 in cui un giornalista descrive la situazione dopo la frana che ha distrutto la diga del Vajont.

In chiusura "Vivremo o moriremo" di John Lennon.


Puntata del 10 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Olimpiadi di Tokio


Olimpiadi di Tokio @raiUmberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio spiega l’origine del nome del mese di febbraio: "Gli antenati romani dissero Februe le espiazioni: e ancora molti indizi confermano tal senso della parola...".
Il secondo brano è tratto da Lettere dall’Italia di Felix Mendelssohn, compositore tedesco, che si trova in viaggio a Venezia: "Nel pomeriggio feci anche una gita sul mare Adriatico e nei giardini pubblici dove il popolo si sdraia a mangiare sull’erba..".
A seguire un ricordo di Howard Carter, egittologo inglese, della Valle dei Re: "In un silenzio quasi religioso la pesante pietra spezzata in due, il cui peso superava i 1250 chili, si alzò da terra.."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1964 con la radiocronaca della cerimonia d'apertura delle Olimpiadi di Tokio.
In chiusura una poesia di Nazim Hikmet "I tuoi occhi".

Puntata dell' 11 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Papa Giovanni XXII

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti di Ovidio in cui Fauno, ingannato da uno scambio di vesti, tenta di sedurre Ercole: "Fauno geme caduto pesantemente dal sommo del giaciglio, e a stento riesce a sollevare le membra dalla dura terra..".
Nel secondo brano Enrico IV scrive una lettera alla sua preferita: "Alla marchesa di Verneuil, 11 ottobre 1599..Non potendovi baciare di persona, ho baciato mille volte la vostra lettera. Non dubitate: ho ancora molto da dirvi, stiamo troppo bene insieme perché non sia così..".
A seguire una bella descrizione del viaggio di Cristoforo Colombo: "Giovedì 11 ottobre 1492..Alle dieci di notte, mi parve di vedere una luce, lontano, sull' orizzonte..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1962 contenente il Discorso alla luna di Papa Giovanni XXIII, in apertura del Concilio Vaticano II.
In chiusura una poesia di Alda Merini "O figli miei".


Puntata del 12 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Lupa Capitolina

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio da una spiegazione della storia della Lupa: "La concava culla sostiene i gemelli a fior d’acqua: ah qual grande destino portò quel piccolo battello!..”.
Nel secondo brano Vladimir Majakovskij, poeta georgiano scrive alla sua amica Elsa Triolet per la quale usava un diminutivo maschile: "Caro Elik! Sarei contento di non scriverti, ma come è possibile non rispondere a una lettera così dolce?..".
A seguire una descrizione di Ennio Flaiano in viaggio a Tivoli: "Perché il Paese è morto. Sensazione che la vita culturale non fiorirà mai in certe regioni d’Italia.."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1992 in cui Eugenia Nante intervista il senatore Taviani in occasione delle Colombiadi.
In chiusura "Sono Pietro de’ Franceschi".

Puntata del 15 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Cristoforo Colombo

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio spiega donde abbia origine la dedica a Quirino e quindi le Quirinalia: "Colui che ha questo nome, fu Romolo prima, sia perché la lancia fu detta curi dagli antichi Sabini..".
Nel secondo brano Cristoforo Colombo incontra degli indigeni che gli donano del tabacco: "Lunedì, 15 ottobre 1492..e così, mentre navigavo fra queste due isole..trovai un uomo solo..recava seco una zucca piena d' acqua e alcune foglie secche..".
A seguire Friedrich Nietzsche ricorda le sue origini: "Mio padre era pastore di questo paese..era il perfetto ritratto del prete di campagna!".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una toccante testimonianza di un ebreo romano al quale hanno portato via i figli.
In chiusura un "Ex voto di Montenero".


Puntata del 16 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Papa Giovanni Paolo II

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio descrive l'incontro tra Romolo, ormai salito in cielo e Giulio Proculo: "Vieta ai Quiriti di piangere, non offendano la mia divinità con le loro lacrime: il popolo devotamente offra incenso e plachi il nuovo Quirino..".
Nel secondo brano una nota di Rosalie Lamorliere, cameriera della regina di Francia Maria Antoniétta: "La mia signora, la vedova Capeto, l’ex regina Maria Antonietta, è stata prelevata stamattina nella sua cella dai membri del Tribunale rivoluzionario che l’ha condannata..".
A seguire una riflessione di Cesare Zavattini sulla vita in provincia: "Sono tornato questa notte da una vacanza luzzarese troppo lunga, quanti bei giorni ma rapidi come i battiti del cuore..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1978, anno in cui viene eletto Papa Giovanni Paolo II.
In chiusura una poesia di Emily Dickinson "Il mistero del dolore".



Puntata del 17 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Madre Teresa Calcutta


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti di Ovidio: "..i campi antichi non avevano esperti coloni: le aspre guerre stancavano uomini pur operosi. V’era più gloria nella spada che nel ricurvo aratro..".
Nel secondo brano un frammento di diario di Carlo Michelstaedter: "17 ottobre 1910..Sono orribilmente stanco, la mente è rotta per questo vano sforzo di suggestione. Tutto inutile, le impressioni non fanno presa nell’animo, mi svaniscono appena avvicinatesi..".
A seguire una pagina del diario di Giovanni Guareschi, reduce da una campo di concentramento : "Nota dei miei debiti a tutt’oggi: al capitano Queirolo devo quarantasette cicche, al sottotenente Besozzi tre patate..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo un'intervista a Madre Teresa di Calcutta del 1979, anno in cui riceverà il Premio Nobel.
In chiusura "Che Dio vi renda in amore" di Madre Teresa di Calcutta.


Puntata del 18 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Generale Montgomery

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio descrive le Cerimonie Ferali, feste dedicate ai morti: "..si onorano anche le tombe; si placano le ombre degli avi, si portano piccoli doni nelle costruzioni sepolcrali..".
La seconda lettura propone un frammento di diario di Goethe che si trova a Bologna: "Verso sera finalmente mi sottrassi a questa vecchia, rispettabile e dotta città, alle sue folle di genti che, protette dal sole e dal maltempo grazie ai portici..".
A seguire un brano tratto da Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo: "Io nacqui Veneziano ai 18 ottobre del 1775, giorno dell’evangelista san Luca; e morrò per la grazia di Dio Italiano..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia in cui il generale Montgomery partecipa ad una gara di mangiatori di ostriche nel 1953.
In chiusura "Così breve è il nostro cammino" di un anonimo egiziano del XVI-XI sec a.C.


Puntata del 19 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Fontana di Trevi tinta di rosso


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio si sofferma ancora sulle feste dei morti: "Fu Enea a portare tale costume nelle tue terre, o virtuoso latino. Egli recava al Genio del padre doni rituali e il popolo apprese da qui le cerimonie devote”.
Nel secondo brano Giovanni Pascoli scrive da Matera: "Sol d’ una cosa mi lagno: qui è troppo caro il vivere e l’ alloggio..".
A seguire le parole che secondo alcuni Jacqueline Kennedy avrebbe detto dopo la morte del cognato, il senatore Robert Kennedy: "Non so se potrò resistere ancora. Sono stata svegliata dal telefono con la notizia che Bobby è morto..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia con la notizia della tintura rossa versata nella Fontana di Trevi nel 2007.

Puntata del 22 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno:John Fitzgerald Kennedy

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio si rivolge alle vedove durante le feralie: "..durante queste pratiche, restate in attesa o giovani vedove, la fiaccola di pino attenda giorni puri..".
Nel secondo brano Donato (santo), scrive dall' Irlanda: "Scottia è il suo nome, negli antichi libri; ricca di mercanzie, d' argento e d' oro, di gioielli e di stoffe, benigni al corpo l' aria e il dolce suolo..".
A seguire le parole di Leonardo Frescobaldi, viaggiatore in Terrasanta: "La sera giungemmo alla fonte di Moises..questo è un luogo dove Moises fece dare ad Aron suo fratello della verga sulla pietra, donde uscì grandissima abbondanza d’acqua..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1962 del Presidente USA John Fitzgeral Kennedy sulla crisi cubana.

In chiusura "Il passato" di Emily Dickinson.


Puntata del 23 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Charles Rosen


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio descrive un rito di natura magica legato alla festa dei morti: "Ecco una vecchia decrepita che siede in mezzo a fanciulle: celebra un sacrificio a Tacita, ma ella tace a stento..".
Nel secondo brano l’aristocratica Marie d’Agoult scrive al suo amante, Franz Liszt: "Oh mio caro Franz! Permettetemi di dirvi ancora una volta, con tutta l’effusione del mio animo, che voi vi avete fatto nascere un sentimento profondo, inalterabile..".
A seguire una lettera di Ennio Flaiano a Federico Fellini: "Caro Federico, approfitto della fine dello sciopero postale per dirti che ho visto il tuo Satyricon e che mi ha colpito..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del pianista Charles Rosen che esegue un brano di Franz Liszt.

In chiusura "Il cielo s'indora" di Luciano De Giovanni.

Puntata del 24 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Concorde

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio racconta come nasce la storia della Dea Muta: "Giove, vinto da amore sfrenato per la ninfa Giuturna, soffrì umiliazioni non degne di un dio così grande..".
Nel secondo brano le ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo: "L’ho pur una volta afferrato nel collo quel ribaldo contadinello che dava il guasto al nostro orto..".
A seguire Felix Mendelssohn -Bartholdy scrive alla famiglia durante il suo viaggio in Italia: "Gli Appennini non sono poi così belli come me li ero immaginati, perché dal nome, me li figuravo sempre come una pittoresca ed estesa montagna coperta di boschi..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo un servizio del 2003 di Michele Ruggiero sull'ultimo volo del Concorde.

In chiusura "Rivolgi un animo duttile" di Teògnide.




Puntata del 25 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno:Primo Carnera


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio descrive le celebrazioni private durante la festa del dio Termine: "Termine, sia tu una pietra oppure un tronco piantato nel terreno, anche tu sin dall’antichità hai potere divino..".
Nel secondo brano un estratto del giornale di viaggio di Herman Melville: "Buon vento, parecchia pioggia. Verso mezzogiorno una nave è apparsa di controbordo. Ha issato la bandiera, e abbiamo visto che era americana..".
A seguire Giuseppe Mazzini scrive a Giuditta Sidoli: "Tu sai ch’io t’amo. Te l’ho manifestato nelle mie gioie, e, ancor più, nei miei dolori. Sei dunque sicura del mio amore, più ancora che del tuo..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo un'intervista del 1967 di Gianni Bisiach a Primo Carnera.

In chiusura "Se vuoi costruirti una vita serena" di Johann Goethe.

Puntata del 26 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Beatles

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio si sofferma ancora sul dio Termine: "..tu, o venerabile Termine, non conosci gli intrighi, non sei corrotto dall’oro, conservi con legittima lealtà le terre a te affidate..".
Nel secondo brano Johann Wolfgang von Goethe scrive da Foligno: "Presso la Madonna degli Angeli lascia il mio vetturino e salii sotto un ventaccio impetuoso il colle d’Assisi..".
A seguire una pagina del diario di Trilussa: "26 ottobre 1899. Oggi è il mio genetliaco. Ventott’anni!..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1965 dei Beatles che ricevono la Croce di Cavaliere dell'Impero Britannico dalla Regina Elisabetta.

In chiusura "Il cerchio" di Paolo Volponi.


Puntata del 29 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Anthony Eden

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio si sofferma sull’origine del Regifugium, da collegare alla fuga di Tarquinio il Superbo: "..ora devo cantare la fuga del re..Da essa prese nome il sesto giorno prima dell’ultimo del mese..".
Nel secondo brano Leo Longanesi riporta le parole di un generale di Corpo d’armata: "Oggetto: addestramento pratico. Silenzio. L’attitudine a operare in silenzio non si acquisisce facilmente, è invece indispensabile che si sappia tacere..".
A seguire una lettera surreale di Mino Maccari all'amico Ennio Flaiano: "Roma 29 ottobre 1965. Caro Ennio, ieri abbiamo fatto la Marcia su Roma e ci siamo divertiti moltissimo..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1956 in cui Anthony Eden parla dai microfoni della BBC della crisi di Suez.

In chiusura "Tu sei come una terra" di Cesare Pavese.


Puntata del 30 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Eduardo De Filippo



Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio ricorda lo stupro di Lucrezia da parte di Sesto Tarquinio: "..Ella tace, perché non ha voce né forza per parlare, e da tutto il suo animo è svanita ogni capacità di pensare..".
Nel secondo brano Innocenzo III espone la sua concezione teocratica: "E certamente, come la luna riceve dal sole la luce, essendo minore del medesimo, così l’autorità del re deriva lo splendore della propria dignità dall’autorità del Papa..".
A seguire una lettera di Giovanni Guareschi dal campo di concentramento: "..i miei compagni di camerata deliberano di assegnarmi mezzo mestolo di cavoli in più in segno di ringraziamento per la conversazione che ho tenuta ieri sera..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1984 con l'ultima apparizione in pubblico di Eduardo de Filippo.

In chiusura "Tuffarsi nel Lete" di Nelo Risi.



Puntata del 31 ottobre 2012 - Quel giorno, un giorno: Giacinto Bosco

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio parla della festa degli Equirria: "..Ormai restano due notti del secondo mese, e Marte stimola i cavalli veloci aggiogati al suo carro..".
Nel secondo brano Gregorovius narra la vicenda di Irene, imperatrice d'Oriente: "Niceforo, tesoriere del palazzo, vestita la porpora il 31 ottobre dell’802, dopo un’incruenta rivolta, esiliò Irene nell’isola di Lesbo..".
A seguire una lettera di Giovanni XXIII alle sorelle: "..Stamattina mi sono recato al Ministero degli Esteri per consegnare il documento che mi accredita come Delegato Apostolico..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1970 in cui Antonio Leone intervista l’allora Ministro delle Poste e Telecomunicazioni Giacinto Bosco.

In chiusura "Un pugno d’arena" di Tagore.



Puntata del 1° novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Giangiacomo Feltrinelli

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio parla del mese di Marzo dedicato a Marte: "O bellicoso Marte, lasciato per un poco lo scudo e la lancia, assistimi, e sciogli fuori dall’elmo la lucente chioma..".
Nel secondo brano Claudio Rutilio Namaziano, funzionario romano, descrive il passaggio accanto all’isola d’Elba: "Avanzando a remi ci sembriamo fermi, ma la terra che scivola indietro prova il progresso della prua..".
A seguire una lettera di Paola Garelli, fucilata da un plotone fascista: "..Mimma cara, la tua mamma se ne va pensandoti e amandoti, mia creatura adorata..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1958 in cui Sergio Zavoli intervista Giangiacomo Feltrinelli sul conferimento del Premio Nobel a Boris Pasternak.

In chiusura "Se le parole son fiato" di Matteo Marangoni.


Puntata del 02 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Pier Paolo Pasolini


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio chiede a Marte come mai a lui, dedito alle armi, le matrone dedicano i Matronalia: "..già la tromba stava per dare il segnale della battaglia, quando le donne rapite s’interpongono fra padri e mariti, e tengono stretti al seno i figli amati..".
Nel secondo brano Arthur Rimbaud scrive a Izambard: "Signore sono tornato a Charleville...mia madre mi ha accettato e io eccomi qua, l’ozio assoluto..".
A seguire il messaggio del Presidente Pertini ai familiari e a tutto il mondo, in occasione della morte di Eduardo De Filippo: "La sua scomparsa è un grave lutto della cultura italiana, e per me la perdita di un amico carissimo..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1975, tratta dal TG2 con la notizia della morte di Pier Paolo Pasolini.

In chiusura "Epigramma a Tibullio" di Domizio Marso.


Puntata del 05 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Alluvione Firenze 1966


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio ci parla di Egeria: "Egeria fu sposa nonché consigliera di Numa. Dapprima piacque addolcire con l’osservanza del diritto e il timore degli dèi i Quiriti troppo inclini alla guerra..".
Nel secondo brano i ricordi di Francesco di Giovanni di Durante: "Il giorno 5 novembre dell’anno 1334 mi accinsi ad apprendere i primi rudimenti di abaco dal maestro Ser Iacopo di casa Peruzzi..".
A seguire l’inizio del viaggio di Gulliver: "I marinai scorsero uno scoglio a non più di mezza gomena dalla nave verso il quale ci sospingeva inesorabilmente il vento..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1966, tratta dal GR in cui Marcello Bargellini dà la notizia dell'alluvione di Firenze.

In chiusura "Dimentica i mandorli in fiore" di Nazim Hikmet.



Puntata del 06 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Aiché Nanà

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio continua il racconto su Pico e Fauno: "..che cosa facessero, Pico e Fauno, liberi dai legami, quali formule magiche pronunciassero, con quale arte traessero Giove dalle sedi celesti è vietato all’uomo sapere..".
Nel secondo brano Ottone convoca un sinodo in San Pietro e rivela al mondo intero la vergogna di Papa Giovanni XII: "..ci hanno riferito cose tanto ignominiose sul Vostro conto, che arrossiremmo di vergogna anche se fossero riferite a un commediante. ..".
A seguire una pagina tratta dal diario di Maria Antonietta: "Carlotta è in partenza. Il cortile è gremito di carrozze e carri su cui stanno caricando bauli e scatoli. Ci abbracciamo a piangiamo..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1960 sulla vicenda della ballerina turca Aichè Nanà che eseguì una danza ritenuta licenziosa al ristorante Rugantino di Roma.

In chiusura "La pantera” di R. M. Rilke .



Puntata del 07 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Imre Nagy

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti di Ovidio sugli agoni equestri: "..quando colui che porta il giorno purpureo con rapido carro orbitando si sia levato sei volte e sei volte sommerso, vedrai di nuovo le Equirrie..".
Nel secondo brano Evelina Rzewuska, nobildonna polacca scrive a Honorè de Balzac: "..devo dipingervi con tutto l’entusiasmo di cui sono capace il sentimento profondo che provo grazie alle vostre opere..".
A seguire una lettera scritta da John Ruskin al padre da Padova: "..la sua immagine si associa al piacere che avevo da bambino di andare a Venezia, per questo continuo ad amarla..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1956, anno dell'insurrezione ungherese, in cui Vittorio Mangili raccoglie la voce di Imre Nagy, Presidente del Consiglio Ungherese.

In chiusura "E ora?" di Nelo Risi.



Puntata del 08 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Antonio Gramsci


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio narra la storia di Anna Perenna che, dopo la morte di Didone, sua sorella, è costretta a viaggiare come un’esule ed approda sulla costa del Lazio, dove viene accolta da Enea.
Nel secondo brano una lettera di Antonio Gramsci dal carcere: "Roma: 8 novembre fino al 25 novembre; isolamento assoluto e rigoroso..".
A seguire Papa Giovanni XXIII scrive alla sorella Ancilla che è malata: "..il mio cuore porta continuamente la ferita, cioè il pensiero della mia cara sorella. Dico al Signore sia fatta la tua volontà ma il dirlo mi costa..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1960 in cui J.F.Kennedy legge un telegramma inviato ad Eisenhower dopo la vittoria nelle elezioni presidenziali.

In chiusura "La mia memoria bambina" di Ennio Cavalli



Puntata del 12 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Base navale di Taranto



Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio narra l'episodio di Marte beffato da Anna Perenna, antica divinità romana: "L’innamorato Dio le credette e preparò il talamo. Anna si coprì il volto di un velo come una novella sposa, e vi si fece condurre.."
Nel secondo brano un bando di governatore per reggere la città di Livorno: "12 novembre 1609..Un buon politico dovria essere di qualità eminente, non partiale e disinteressato..".
A seguire il Bollettino italiano n.158 del 12 novembre 1940 sulla notte di Taranto: "Nelle prime ore della notte aerei nemici hanno attaccato la base navale di Taranto..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia con la rievocazione della Notte di Taranto.

In chiusura "Alla corsa d’amore.." di un Anonimo vietcong.


Puntata del 13 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Silvia Plath



Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio descrive una festa dedicata ad Anna Perenna, antica divinità romana: "Accorre la plebe che si disperde sui prati e si sdraia sull’erba, ciascuno accanto alla sua innamorata..".
Nel secondo brano una lettera di Friedrich Nietzsche da Torino: "..L’autunno è ormai alla fine, con una uniformità che ha meravigliato gli stessi torinesi..esso ha ripetuto, giorno per giorno, la sinfonia della sua dorata bellezza..".
A seguire un ricordo scritto lasciato da Silvia Plath: "Ogni giorno è così prezioso. Provo una tristezza infinita al pensiero di tutto questo tempo che si allontana da me..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia in cui Christian De Sica e Cesare Zavattini ricordano Vittorio De Sica.

In chiusura "Ombre cadono nell’acqua" di Bing Xin.


Puntata del 14 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Enrico Ameri


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio spiega per quale ragione il miele viene associato a Libero, divinità italica identificata con Bacco-Dioniso: "..E si fanno focacce per il dio perché egli si compiace dei succhi dolci; si dice infatti che il miele fu trovato da Bacco.."
Nel secondo brano un ex voto di Montenero, datato 14 novembre 1851: "..IL SUDDETTO EQUIPAGGIO GETTANO UNA CIMA CHE PER GRAZIA RICEVUTA DA MARIA SS. DI MONTENERO FURON TIRATI IN SALVO..".
A seguire Aldo Palazzéschi scrive all’amico scrittore Antonio Baldini: "Mio caro Antonio,mi ha molto addolorato sapere che tua moglie è stata colpita dal tifo. L'estate scorsa qui si parlò con insistenza di una forma tifoide assai diffusa a Roma..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo la voce di Enrico Ameri nella radiocronaca del 1973 dell'amichevole Inghilterra - Italia.

In chiusura "Tempo assediato" di Titos Patriokos.



Puntata del 15 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Valeria Moriconi


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio ci spiega perché il 18 marzo la costellazione del Nibbio diventa visibile: "Saturno era stato cacciato dal suo regno da Giove; adirato eccita alle armi i forti Titani e cerca di avere l’aiuto che gli era dovuto dal fato..".
Nel secondo brano la notizia di uno dei primi rapimenti di persona, conclusosi con la liberazione dell' ostaggio: "..La famiglia Corbu, non vedendo tornare il proprio congiunto, si impensierì e mandò un conducente alla vigna per conoscere il motivo del ritardo..".
A seguire una lettera di David Herbert Lawrence ad un amico dopo l'uscita del suo romanzo La verga d’Aronne: "Tutti detestano La verga d’Aronne, compresa Frieda. Ma io ho avuto giusto adesso un cablogramma da Seltzer il quale pensa che il libro è una meraviglia..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una scheggia del 1986 con Valeria Moriconi e Paolo Stoppa sull'opera teatrale L'Arialda.

In chiusura "La falce lunare" di Ibn Hamdis.



Puntata del 16 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Josè Saramago

Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio descrive le Quinquatrie, la festa dei cinque giorni: "Nel primo non si sparge sangue, né è lecito combattere con il ferro; la ragione è che in quel giorno è nata Minerva..".
Nel secondo brano uno scritto di Béatrix Saule, conservatore capo del castello di Versailles, autore di romanzi e sceneggiature storiche sulla vita e i tempi di Luigi XIV.
A seguire il capitano olandese Willem Isbrantz Bontekoe ci descrive un incendio avvenuto a bordo del suo vascello: "..Io ero al timone, e secondo il mio calcolo non dovevamo essere molto lontani dal lido. Ma la densità della bruma, e la pioggia, che non diminuiva, mi fecero provare un’aria sì cruda..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo un'intervista a Josè Saramago sul mestiere dello scrivere .

In chiusura "Il tempo non s’arresta" di José Saramago.


Puntata di lunedì 19 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Galileo



Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio descrive le feste quinquatrie che secondo l’autore duravano cinque giorni e dove venivano passati in rassegna tutti i mestieri e le arti: "La dea anche insegna a scorrere con la navetta fra l’ordito ben fitto, e a infittire con il pettine i fili troppo radi...".
Nel secondo brano una lettera che lo scienziato Galileo scrive al matematico Fulgenzio Micanzio riguardo un nuovo metodo scientifico non più basato su teorie prestabilite .
A seguire un appunto del poeta inglese Samuel Roger durante un viaggio compiuto nel 1814, dove la natura circostante si fa fonte di ispirazione: "..Siamo partiti che era ancora scuro e, all' albeggiare, i boschi all' orizzonte rivelano contro il cielo fiammeggiante i loro contorni vari e ondeggianti..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo Mike Bongiorno presentare la prima trasmissione Lascia o raddoppia?

In chiusura "Mi guardi con occhi penetranti" di Alda Merini.


Puntata di martedì 20 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Flaiano


Umberto Broccoli apre la puntata con una lettura tratta da I Fasti in cui Ovidio racconta come i figli di Nefele (nuvola), provano a scampare al sacrificio della Tubilustrium, cui erano stati destinati dalla matrigna Ino: “Frisso e la sorella stanno davanti all’altare e gemono sul comune destino…”
Nel secondo brano Marco Mendoza, viceré della Nuova Spagna, riceve illustrissime Istruzioni per esplorare una regione che si diceva vastissima, La Nuova Galizia “…appena sarete giunti nella provincia di Culuacan, esorterete e spronerete gli spagnoli che risiedono nella villa di San Miguel…”
A seguire la cronaca di quel 20 novembre del 1972 , giorno in cui lo scrittore italiano Ennio Flaiano perse la vita.
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una testimonianza che ci conduce al 20 novembre 1945, all’ inizio del processo di Norimberga.

In chiusura " Mi convinco: la cosa più bella di te sono le lacrime " di Adonis.


Puntata di mercoledì 21 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Einstein

Umberto Broccoli introduce il poema di Ovidio introducendo un documento tratto da I Fasti in cui si descrive l’equinozio di primavera: “…Quando l’Aurora si sarà fatta precedere tre volte dalla stella del mattino, i giorni avranno la stessa durata delle notti…”.
Nel secondo brano Stephen Powle descrive Venezia popolata da molte cortigiane: “…posso considerarmi molto fortunato: abito tra numerose signoras…”
A seguire una lettera di George Bernard Shaw, drammaturgo e scrittore irlandese, ad uno studente che scelse la vita da pastore rinunciando ad una vita di studi.
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche viene trasmessa la voce di Albert Einstein che spiegando la Teoria della relatività ristretta.

In chiusura " Follia” di Nizar Qabbani .



Puntata di giovedì 22 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Kennedy

Umberto Broccoli introduce il IV libro del poema di Ovidio rivolgendosi a Venere, dea a cui dedica il quarto mese dell’anno: “… Tu sei sempre stata il mio modello e il tema del mio canto… Sono giunto al quarto mese, nel quale sommamente ti si onora..”
Il secondo brano è una esplicazione riferita all’editto di Rotari, emanato il 22 novembre 643 da Re Rotari.
A seguito un testo della lettera che il poeta, Giovanni Pascoli, scrive alle sorelle Ida e Maria: “Mi sono già adattato al soggiorno di Massa, che infine è buono. Oggi per esempio, fa freddo; ma un freddo …”
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo una testimonianza raccolta da Danilo Colombo, di Kennedy che parla agli americani.

In chiusura “Verso un villaggio di retrovia” di Guillaume Apollinaire



Puntata di venerdì 23 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Mercury


Umberto Broccoli introduce il poema I Fasti partendo dal racconto di due ricorrenze rivolte alle donne: “…Madri e nuore latine, e anche voi che non portate benda né lunga veste, venerate ugualmente la dea..”
Il secondo brano è una lettera dello scrittore Francesco Petrarca che racconta della sua visita ai luoghi virgiliani accompagnato dai suoi amici: “…Con i miei illustri amici visitai Baia: niente mi fu più gradito di quel giorno…”
A seguire un testo ripreso dal comunicato stampa dove Freddie Mercuri dichiara di avere l'AIDS: “Desidero confessare che sono risultato positivo all’HIV..”
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo le testimonianza di quella domenica in cui avvenne il terremoto in Irpinia.

In chiusura “Non cerco smeraldi sfavillanti o pallide perle” di Caio Mecenate



Puntata di lunedì 26 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Proust

Umberto Broccoli introduce il poema I Fasti da una spiegazione che parla di due ricorrenze rivolte alla figura della donna ebeneficiando la Fortuna Virile: "Apprendete ora perché nel luogo bagnato di acqua calda offrite incenso alla Fortuna Virile..."
Nel secondo brano una lettera che Marcel Proust, dopo la morte di suo padre, scrive a John Ruskin : " Poi viene il tempo del lavoro...; poi il tempo della morte".
A seguire un testo ripreso da una corrispondenza di lettere tra il compositore austriaco Arnold Schönberg a Thomas Mann.
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, rivivremo il momento della storia della politica riferito al caso Gladio Cossiga Andreotti.
In chiusura "Fuggono i giorni lieti" di Sandro Penna.

Puntata di martedì 27 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Papa Giovanni XXIII

Umberto Broccoli introduce I Fasti da un testo che descrive gli spettacoli scenici e circensi dedicati alla festa della Grande Madre nel mese di aprile: "Il teatro risuona, e i giochi richiamano; assistete, o Quiriti..."
Nel secondo brano viene letta una testimonianza di Robert Einstein che scrive al cugino Albert sulla la strage avvenuta in toscana ai suoi parenti: "i tedeschi hanno ucciso Nina, Luce e Cicì, mentre io ero nascosto non lontano nel bosco..."
A seguire una lettera di Papa Giovanni XXIII scritta alla nipote Enrica Roncalli: "...La vera bellezza, la vera ricchezza sta più dentro che fuori...Il Signore ti guidi e ti benedica".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo l'approvazione del Senato sulla nazionalizzazione dell'energia elettrica.

In chiusura "La notte ti distendi" di Dante Maffia.


Puntata di mercoledì 28 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno: A.Mondadori

Umberto Broccoli apre la puntata con un testo de I Fasti in cui a Saturno era stata fatta una profezia: sarebbe stato privato del suo regno da suo figlio. L'unico rimasto in vita è Giove di cui Saturno non ne sapeva l'esistenza perché tratto in inganno: " Era nato Giove: al suo posto una pietra avvolta in un panno...; così il fato decise che quel genitore subisse l’inganno.."
Nel secondo brano una citazione del testo di Antonio Brancati "L’uomo e il tempo": "Navigarono tre mesi e venti giorni, senza trovar mai terra, e mangiarono quanto biscotto avevano; e quando non n’ebber più, mangiavano la polvere.
A seguire una lettera di Alberto Mondadori al padre. "Caro papà... sono sicuro che sotto la tua guida... non mi verrà mai meno la forza e l’ardire per continuare nel duro".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo un'inchiesta del telegiornale del '61 sulla legge appena approvata che punisce l'adulterio della donna.
In chiusura "I giorni e le notti" di Giuseppe Ungaretti

Puntata di giovedì 29 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno:
Canzonissima

Umberto Broccoli introduce la puntata da un testo de I Fasti descrivendo la storia di Attis e la sua evirazione " ... la dea Cibale; ella lo volle tutto per sé, e custode del suo tempio, e gli disse.."
Nel secondo brano un testo di Prosper Merimee da "Lettere a una sconosciuta": " Non immaginate il posto dove sono.."
A seguire un testo che descrive il giorno in cui Giovannino Guareschi viene catturato dai tedeschi e spedito in un campo di concentramento.
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo una testimonianza dell'anno 1962 quando Franca Rame e Dario Fo abbandonano Canzonissima per le continue censure imposte ai loro copioni.
In chiusura "Fantasma" di Gyula Illyès


Puntata di venerdì 30 novembre 2012 - Quel giorno, un giorno:Toscanini


Umberto Broccoli introduce la puntata da un testo de I Fasti che descrive l'arrivo di Cibelea a Roma: "Aveva toccato la foce dove il Tevere si spande nell’alto mare e scorre in più libera distesa.."
Il secondo brano sono delle righe che Arturo Toscanini scrive a Carla De Martini riguardo l'opera "Phrinè" di Saint-Saens.
A seguire un testo che riprende il pensiero dello scrittore e intellettuale Karl Kraus: "mi son preso in casa un cervello di giornalista come oggetto da analizzare.."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo una testimonianza dello Scandalo Locheed del 1976.
In chiusura "Questi giorni invernali così chiari" di Corrado Govoni


Puntata di lunedì 3 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Ungheretti


Umberto Broccoli introduce il poema I Fasti da una descrizione di Claudia Quinta, discendente dell’antica famiglia dei Claudii, che accoglie l’arrivo della nave di Cibele con le altre matrone: "Arrivano alla curva del fiume, l’Atrio del Tevere (Ostia), da dove volge a sinistra..."
Nel secondo brano una lettera che Arthur Rimbaud scrive ai famigliari da Tagiùra:"Miei cari amici, sto formando la mia carovana per lo Scioa...conto di andarmene da qui verso la fine di gennaio.."
A seguire un testo dove lo scrittore, Giuseppe Ungaretti, descrive la sua esperienza vissuta tra le montagne che delimitano il confine tra Austria e Italia:"Ne ho visti paesi; ma, in Italia, uno senza attorno monti, senza un’ondulazione apparente, piano come un vassoio, chi se l’aspettava?.."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo la testimonianza di Christian Barnard che fa parlare il mondo con i suoi trapianti di cuore.

In chiusura "La memoria bambina" di Ennio Cavalli.


Puntata di martedì 04 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno:Iotti


Umberto Broccoli introduce I Fasti da un testo che descrive l’anniversario della dedica di un tempio alla Fortuna Pubblica sul Quirinale: "Un tempo si consacrò in questo giorno sul colle di Quirino un tempio alla Fortuna pubblica.."
Nel secondo brano viene descritto il giorno in cui il re, Luigi XIII , andò a trovare il Cardinale Richelieu:"Il Cardinale e Luigi XIII non si vedevano da vari mesi..."
A seguire un documento che descrive l'invito al pittore Giovan Battista Tiepolo dagli Inquisitori di Stato, a trasferirsi al servizio del re di Spagna:"Tiepolo Mostrò egli tutta la prontezza di obbedire, tosto che la sua malsana salute.."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo la notizia della morte di Leonilde Iotti.

In chiusura "Chi ha detto che la vita è breve?" di Joyce Lussu.


Puntata di mercoledì 05 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno:
Disney


Umberto Broccoli apre la puntata con un testo de I Fasti in cui si descrive l’anniversario della vittoria di Cesare a Tapso, in Africa:"E’ questo il giorno in cui Cesare sulle terre libiche vinse l’infida armata del magnanimo Giuba.."
Nel secondo brano una testimonianza di vita di Maria Antonietta prima di essere giustiziata:"Oggi Luigi Saverio e Luigi hanno litigato e si sono picchiati durante la messa d'Avvento..."
A seguire un documento dal Diario dell'Esilio di Luigi Einaudi per avere poi una parte di primissimo piano nella costruzione della nuova Italia.
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo la voce di Walt Disney che inaugura Disneyland il 7 Luglio del 1955.
In chiusura "Sottovento la barchetta" di Nico Oréngo.


Puntata di giovedì 6 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Ravel



Umberto Broccoli introduce la puntata da un testo de I Fasti descrivendo il giorno finale dei Megalensia, durante i quali si tenevano i giochi nel Circo Massimo dove arrivava anche la processione sacra:"il Circo sarà stipato per un’affollata processione di dèi..."
Nel secondo brano un testo degli ex voto liguri che abbraccia un arco di tempo di quasi tre secoli.
A seguire delle rghe di una lettera che il compositore francese Maurice Ravel scrive a Henry Prunières:"Caro amico,
scusatemi, ve ne prego: non potrò recarmi né al vostro gentile invito.."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo una testimonianza di quella notte tra il 7 e l’ 8 dicembre in cui avvenne il colpo di Stato Junio Valerio Borghesei.
In chiusura "Venezia" di Gesualdo Bufalino


Puntata di venerdì 07 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Manfredi


Umberto Broccoli introduce la prima puntata storica dell'anno. Il venerdì la trasmissione dedicherà lo spazio al racconto di eventi, personaggi, figure imprenditoriali, avvenimenti che hanno fatto storia lasciasndoci un grande ricordo.
Il personaggio su cui verte la puntata di oggi è Nino Manfredi. Una biografia che inizia dall'esperienza a teatro a quella della televisione per poi passare al grande schermo. Il suo dialetto ciociaro di cui parlerà in un'intervista a Luisa Rivelli, lo renderà uno dei protagonisti della commedia all'italiana, l'esperienza a "canzonissima" lo porta ad essere uno dei presentatori più stimati del piccolo schermo per poi passare alla sua interpretazione nel fil "L'impiegato" con cui ebbe un grande successo nelle sale cinematografiche.

Puntata di lunedì 10 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Natta



Umberto Broccoli introduce il poema I Fasti da una descrizione dei giochi che si celebravano tra il 12 e il 19 aprile in onore di Cerere, la dea semplice: "per i giochi di Cerere, non c’è necessità di dichiararne il motivo, il dono e il merito della dea sono evidenti di per sé…".
Nel secondo brano un documento tratto dagli scritti di Stendhal e dedicato a Napoleone: "Il ritorno di Napoleone ha reso molto felici i Francesi...Egli ha avuto qualcosa di eroico".
A seguire un testo dove Mendelssohn -Bartholdy (Felix), compositore e direttore d'orchestra tedesco, scrive al padre durante un suo viaggio in Italia:"Caro padre, è oggi un anno che festeggiammo il tuo compleanno da Hensel e lascia che io ti racconti qualcosa di Roma..".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo un momento del 1963 che ricorda il Premio Nobel a Giulio Natta.
In chiusura "Pioggia" di Stefano Vanzina .


Puntata di martedì 11 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Mann


Umberto Broccoli introduce I Fasti da un testo che descrive la ricorrenza dedicata a Cerere, la dea semplice, durante il mese di aprile:"Basta a onorare la dea un’offerta di farro e di sale crepitante..."
Nel secondo brano viene descritto il momento in cui i due fratelli Giannantonio e Francesco Petrucci vengono condotti al patibolo per essere decapitati nel 1486 a Napoli :"Salito su lo talamo, dilegata la gola..levata la gramaglia a pie’..s’avvide del sangue..".
A seguire una lettera del più grande scrittore tedesco del XX sec. Thomas Mann, ad Albrecht Goes:"Caro pastore Goes, grazie di cuore per le sue poesie...”
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo la notizia dell' 11 dicembre 1991, giorno in cui nacque a Maastricht l’Unione Europea .

In chiusura "Ancora un poco" di Ghiorgos Seferis.


Puntata di mercoledì 12 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Strage Piazza Fontana

Umberto Broccoli apre la puntata con un testo de I Fasti in cui si descrive il rapimento di Proserpina figlia di Cerere e Giove. Cerere comincia la ricerca quando incontra Cèleo che le offre ospitalità:"non disprezzare il tetto della mia umile capanna.."
Il secondo brano sono delle righe di una lettera rubata dal cassetto dei coniugi Stravinskij. Igor Stravinskij, compositore russo, scrive alla moglie: "Il mio primo concerto è finito. E’ stato un gran successo..."
A seguire un documento dal Diario di Luigi Einaudi che racconta dell’ esilio durato più di un anno.
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo un ricordo della strage di Piazza Fontana avvenuto il giorno venerdì 12 dicembre.
In chiusura "Una stazione" di Roberto Vecchioni.


Puntata di giovedì 13 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno:Primo Levi


Umberto Broccoli introduce la puntata da un testo de I Fasti raccontando di quando Proserpina, figlia della dea Cerere, rompe il digiuno che la obligherà a restare sposa dello sposo inmfernale. Parla Cerere: "Ormai il cielo non è più abitabile per me; tu ordina che anch’io sia accolta nella valle degli Inferi!"
Nel secondo brano un testo che descrive il Sir Francis Drake, navigatore, servitore della regina Elisabetta,durante il suo primo viaggio inglese di circumnavigazione.
A seguire delle righe da "Se questo è un uomo", quando lo scrittore Primo Levi viene catturato dalla Milizia fascista il 13 dicembre 1943: "Ero stato catturato dalla Milizia fascista il 13 dicembre 1943. Avevo 24 anni...nessuna esperienza.."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo la voce Jolly Fellini raccontare delle sue domeniche d'infanzia
In chiusura "Contro la tracotanza" di Friedrich Wilhelm Nietzsche


Puntata di venerdì 14 dicembre 2012

Umberto Broccoli introduce la puntata storica della settimana. Il venerdì la trasmissione dedica lo spazio a raccontare di eventi, personaggi, figure imprenditoriali, avvenimenti che hanno fatto storia lasciandoci un grande ricordo.
Oggi si continuerà a raccontare della vita di Nino Manfredi. Una biografia che inizia dall'esperienza a teatro a quella della televisione per poi passare al grande schermo. Lo ascolteremo parlare di se al microfono di Sandro Ciotti in cui si definisce essere "un ragazzo di 43 anni" per poi ricordarlo in un’ interpretazione di una delle poesie di Trilussa "La voce de la coscienza". Rivivremo il suo ruolo di attore nei film "Per grazia ricevuta", "Nell’anno del Signore", "In nome del Papa Re" che ebbe un grandissimo successo vincendo ben 3 David di Donatello.



Puntata di lunedì 17 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno:Wright



Umberto Broccoli introduce il poema I Fasti da una descrizione della vittoria di Giove contro i Sanniti nel mese di aprile: "Le Idi di Aprile sono sacre a Giove denominato Vincitore.."
Nel secondo brano delle righe tratte dal diario di Orville Wright che racconta di quel 17 dicembre del 1903 giorno in cui con il primo aereo a motore riuscì a volare per 12 secondi compiendo una distanza di 37 metri: "L'equilibratore si ruppe malamente, ma la struttura principale non ebbe assolutamente danni. La distanza sul terreno fu di 852 piedi in 59 secondi…".
A seguire un racconto tratto da gli ex voto di Montenero su il naufragio nella notte del 17 dicembre 1926.
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, ascolteremo una testimonianza che riporta il 17 dicembre 1981 quando le Brigate Rosse rapirono a Verona il generale americano NATO James Lee Dozier
In chiusura "E’ il mare che attira" di Nico Oréngo .



Puntata di martedì 18 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Napoleone


napoleone.jpgUmberto Broccoli introduce la puntata da un racconto tratto da I Fasti di quando Ottaviano, con l’aiuto delle truppe dei consoli Irzio e Pansa, sconfisse a Modena l’esercito di Antonio:" Cesare, quel giorno con il suo esercito sconfisse il nemico in armi a Modena..."
Il secondo brano è una descrizione tramandata dal biografo Las Cases sulle abitudini di Napoleone: "vi si serviva il caffè, e si cominciava a conversare... Si passava quindi ad un tavoliere di rovescino: l’Imperatore affermava essere questo il gioco prediletto della sua giovinezza..."
A seguire delle righe tratte dal diario dei due fratelli Edmond e Jules de Goncourt che racconta delle loro memorie personali.
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo la voce di Mussolini durante l'inaugurazione di Carbonia nel 1938
In chiusura "Forse l’umanità..." di Lina Kostenko.



Puntata di mercoledì 19 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Medici


Umberto Broccoli introduce il poema I Fasti descrivendo la festa di Fordicidia che prevedeva il sacrificio di una vacca pregna:"Quando sia sorto il terzo giorno dopo le Idi di Venere, voi, o pontefici, sacrificate una vacca forda..."
Il secondo è un testo ripreso dalla delibera fatta passare da Lorenzo de' Medici che spostava lo Studio fiorentino a Pisa:"commodo per Studio la città di Firenze, come la experientia già altre volte, quando ci s’è facto Studio..."
A seguire delle righe scritte da Guy de Maupassant dove si vantava di possedere sino a otto donne nella stessa giornata:"Da ieri vi penso disperatamente. Un desiderio assurdo di rivedervi, di rivedervi subito...".
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo la voce di Papa Montini che parla del Vet Nam.
In chiusura "Nessun ricordo t’angustii" di Omar.

Puntata di giovedì 20 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno

Umberto Broccoli introduce la puntata da un testo de I Fasti descrivendo il periodo sotto il Re Numa quando il raccolto scarseggiava e il bestiame partoriva troppo presto e spesso morivano di parto di parto:"Numa asperge il capo intonso di acqua di fonte e cinge due volte il capo di fronde di faggio..."
Nel secondo brano un testo che riprende le righe di una lettera di Flora Tristan manifestante la sua lotta alle ingiustizie sociali:" Signori, vi prego di non vedere solo una richiesta personale nella petizione che ho l’onore di rivolgervi per il ristabilimento del divorzio..."
A seguire un biglietto d’auguri di un Natale che il poeta tedesco Rainer Maria Rilke scrisse alla madre.
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo una voce che ricorda il giorno in cui morì Walter Chiari.

In chiusura "Voglio riposare nel folto dei boschi" di Antoinette de Heredia



Puntata di venerdì 21 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Giulietta Masina


Umberto Broccoli introduce la puntata storica della settimana. Il venerdì la trasmissione dedica lo spazio al racconto di eventi, personaggi, figure imprenditoriali, avvenimenti che hanno fatto storia lasciando un grande ricordo. Il personaggio su cui verte la puntata di oggi è Giulietta Masina. Una biografia che inizia dall'esperienza in televisione con la nascita nel '47 di Cico e Pallina per passare ai ricordi della sua vita privata unita a Federico Fellini. Ascolteremo delle sue partecipazioni a programmi noti come il quiz "Il Musichiere" a "Mostra personale" nel '61 . Sarà lei a ricordare alcune delle sue più note interpretazioni come Gelsomina in "La strada", dove recitò accanto ad Anthony Quinn e RichardBasehart e "Giulietta degli spiriti" di Fellini.


Puntata di lunedì 24 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno:Italo Calvino

Umberto Broccoli introduce la puntata dal poema I Fasti dal mese di Aprile, ricordando la prima attribuzione del titolo di imperator al giovane Ottaviano:"una guerra vittoriosa desse al giovane Augusto il titolo di imperatore..."
Nel secondo brano delle righe tratte da una lettera che Lord Chesterfield scrisse al figlio che soggiornava a Parigi:"Caro amico, eccoti finalmente parigino, e a un parigino ci si rivolge in francese...".
A seguire una lettera che Italo Calvino scrisse ad Elsa Morante la Vigilia di Natale:"il mio Buon Natale ti arriverà in ritardo ma non così spero il mio buon Anno..."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, dedicheremo un Buon Natale a personaggi illustri

In chiusura "La Viggija de Natale" letta da Alberto Sordi .


Puntata di giovedì 25 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Foscolo



Umberto Broccoli introduce la puntata da un racconto tratto da I Fasti descrivendo le Iadi, stelle costituenti la costellazione del Toro:"in questa notte le Iadi tramontano tuffandosi nel mare..."
Il secondo brano sono delle righe tratte dall' introduzione di una lettera che Ugo Foscolo scrisse ai suoi amici dall'Inghilterra ma con dedica ad un lettore anonimo:"se tu se’ lettore italiano, non ti dolere se non m’udrai perorare per la nostra indipendenza..."
A seguire un testo di Bruno Barilli, scrittore e musicista italiano, che parla del Natale milanese.
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo il ricordo del Natale tra 1949 e 1950 quando il Papa aprì la Porta Santa.
In chiusura "Natale scettico" di Jules Laforgue.


Puntata di mercoledì 26 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Quasimodo

Umberto Broccoli introduce il poema I Fasti descrivendo, ultimo giorno delle feste di Cerere:"nella festa di Cerere si brucia una volpe: a quel modo che fece perire le messi essa perisce... "
Il secondo è un testo di Ferdinand Gregorovius, storico tedesco, da I Diari romani:"La festa del Natale è passata tranquillamente. Il 23 Roma è stata tutto il giorno coperta di neve..."
A seguire una lettera dello scrittore italiano Scipio Slataper alla moglie:"Ieri era Natale. Io pensavo a te. Pensavo a casa.."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche dedicheremo un Buon Natale a personaggi illustri.

In chiusura "Natale" di Salvatore Quasìmodo.


Puntata di giovedì 27 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Darwin

Umberto Broccoli introduce la puntata da un testo de I Fasti descrivendo Aprile, momento in cui avviene il passaggio del sole dall’Ariete in Toro:"quando il giorno seguente, l’Aurora verrà sui rosati cavalli a visitare la terra a distesa..."
Nel secondo brano un testo dal diario Maria Antonietta, l'attimo in cui venne condannata in attesa di essere giustiziata:"Ho deciso di togliere le stecche di balena dal busto. Pizzicano e mi mozzano il respiro..."
A seguire delle righe di una lettera che Charles Robert Darwin, naturalista inglese, scrisse alla sorella Caroline.
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche ascolteremo una testimonianza dell' attacco terroristico all'aeroporto di Fiumicino da parte dei palestinesi.
In chiusura "Nel bicchiere di frodo" di Vittorio Sereni.

Puntata di venerdì 28 dicembre 2012 - Puntata storica - Walter Chiari

Umberto Broccoli introduce la puntata storica della settimana. Il venerdì la trasmissione dedica lo spazio al racconto di eventi, personaggi, figure imprenditoriali, avvenimenti che hanno fatto storia lasciandoci un grande ricordo.
Il personaggio su cui verte la puntata di oggi è Walter Chiari, attore, comico e conduttore televisivo. Lo ascolteremo definirsi essere un personaggio unico nel suo genere nella trasmissione "Incontri". Ricorderemo momenti tratti dalle sue più grandi interpretazioni da Alberto Annovazzi nel film "Bellissima" alla presenza in teatro con Rascel in "La strana Coppia".
Infine la conduzione del programma “Canzonissima” che nel ’68 fu un vero trionfo insieme a Mina e Paolo Panelli.


Puntata di lunedì 31 dicembre 2012 - Quel giorno, un giorno: Nietzsche

Umberto Broccoli introduce la puntata dal poema I Fasti dove vengono descritte le feste celebrate nel mese aprile in onore della dea Pale:"O alma Pale, assisti chi canta i sacri riti pastorali, se con devoto impegno onoro le tue ricorrenze..."
Nel secondo brano delle righe tratte da una delle lettere che Marina Tsvetayeva scriveva al tedesco Rainer Maria Rilke:"L’anno è finito con la tua morte? La fine? L’inizio! Tu sei il Nuovo Anno..."
A seguire un testo tratto da I Diari di Bernard Berenson:"Ed ora sto di fronte ad un altro anno, 1952, il mio
ottantesimo..."
Nella rubrica realizzata in collaborazione con Rai Teche, una testimonianza del Presidente della Repubblica Sandro Pertini durante il suo messaggio di fine anno.

In chiusura "Verso nuovi mari" di Friedrich Wilhelm Nietzsche .





********
***************

Edited by ferrupaol - 23/2/2013, 14:12
 
Top
view post Posted on 28/12/2012, 14:19

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
7,326

Status:


nella cartella i file sono aggiornati fino al 27/12
 
Top
1 replies since 12/9/2012, 05:34   521 views
  Share