PODCAST HALL

PASSIONI, anno 3° - 2012

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 20/2/2012, 09:21

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


PASSIONI


01) Astropaolo: dal Libano alla Stazione Spaziale Internazionale, dicembre 2011/ gennaio 2012



È Paolo Nespoli, "AstroPaolo" per i fan, l'astronauta e ingegnere di volo italiano dell'ESA che con il russo Dmitri Kondratyev e la statunitense Catherine Coleman ha partecipato alla ventisettesima missione di lunga durata sull'ISS. Obiettivo, sviluppare e testare tecnologie per l'esplorazione spaziale, ovvero sperimentare il modo di mantenere in vita il più a lungo possibile l'equipaggio nelle missioni oltre l'orbita terrestre; grazie ad un accordo intergovernativo, vi collaborano infatti la Nasa e le agenzie spaziali italiana, europea, russa, giapponese e canadese.

Oltre due anni di training per prepararsi alla rampa di lancio e «go Sojuz!»: prima il contraccolpo dei booster quando ci si stacca da terra; poi l'ascesa velocissima mentre tutto vibra e le nubi sfrecciano intorno; infine un cielo nero che più non si può e una calma improvvisa che aiuta a smorzare la tensione.
Otto minuti per ritrovarsi a galleggiare nello Spazio: com'è "spiare" la Terra da lassù, da un finestrino così distante?
«Guardi un pianeta che ti scorre sotto e lo vedi come un gioiello. Sei uno scienziato che guarda il suo esperimento da lontano, un esperimento bellissimo da proteggere. Poi cominci a zoomare sui dettagli del paesaggio. E vai avanti fino ad una risoluzione che ad un certo punto non è più legata alla vista. Metti a fuoco attraverso le informazioni che arrivano: non sei lì, ma ricostruisci quello che accade attraverso le notizie, lo tsunami in Giappone, l'uccisione di Osama bin Laden».




ciclo di tre puntate: dicembre 2011/gennaio 2012
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?0wc915bw12gok7g

Edited by eos1948 - 27/7/2021, 13:35
 
Top
view post Posted on 20/2/2012, 10:41

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


jpg




02) Padri e figli, gennaio 2012




Uno scrittore appena diventato papà ripercorre le tappe del suo apprendistato in un diario semiserio, facendosi aiutare dai grandi scrittori del passato e del presente: Honoré de Balzac, Giacomo Leopardi, Carlo Collodi, Joseph Roth, Mario Rigoni Stern, Franz Kafka, Umberto Saba, Tiziano Scarpa... Un viaggio appassionato e appassionante alla ricerca del modello paterno perfetto, dal pater familias di stampo ottocentesco al Mammo post-sessantottino.

1a puntata: Il padre padrone 14-01-2012

2a puntata: Il Mammo 15-01-2012





ciclo di due puntate: gennaio 2012
di Luca Ricci
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?45d2vzy9v18vggp
 
Top
view post Posted on 20/2/2012, 14:25

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:



jpg




03) Malattie letterarie, febbraio 2012




1a puntata: I medici scrittori 04-02-2012
Diversi scrittori che hanno segnato la narrativa tra Otto e Novecento come Anton Cechov, Louis-Ferdinand Céline, Carlo Levi e Arthur Conan Doyle erano anche medici di formazione. Ci aggireremo nei loro romanzi e racconti per individuare le tracce, molto diverse tra loro, che svelano il rapporto tra medicina e letteratura. Interverranno in trasmissione lo storico Carlo Ginzburg, lo storico della medicina Gilberto Corbellini, il filosofo Stefano Catucci, il medico e scrittore Francesco Eugenio Negro, il medico ed esperto di divulgazione scientifica Massimo Picàri e il critico letterario Gabriele Pedullà.


2a puntata: Narrare i luoghi di cura 05-02-2012
Sui luoghi di cura si è ripetutamente esercitata la letteratura tra Otto e Novecento. Ci soffermeremo sul sanatorio ad alta quota raccontato da Thomas Mann ne La montagna incantata, e poi parleremo dei manicomi e delle colonie penali (quella di S. Stefano in foto) nelle diverse descrizioni di Anton Cechov e Franz Kafka. Infine, affronteremo quel magico luogo in cui il corpo è spesso al centro della scena, il teatro, soffermandoci brevemente anche sul teatro anatomico rinascimentale. Su questi temi sentiremo il punto di vista del filosofo Remo Bodei, dello psicoanalista David Meghnagi, degli storici della medicina Valentina Gazzaniga e Gilberto Corbellini, del critico letterario Gabriele Pedullà e dell'esperto di teatro popolare francese Enrico Bagnasco.


3a puntata: Malattie immaginarie 11-02-2012
Oggi affronteremo l'importanza che in diversi pazienti ha la capacità di racconto, la capacità di narrare e reinterpretare il proprio vissuto, il proprio romanzo autobiografico. Cercheremo poi di descrivere il sottile discrimine tra il racconto di sé autentico e quello interamente immaginario, ovvero la falsa auto-percezione che affligge molti pazienti e diverse figure letterarie: i malati immaginari e i bugiardi cronici come il Barone di Muchhausen, il Peer Gynt di Ibsen, il malato immaginario di Molière, e altre figure medico-letterarie.
Gli ospiti che interverranno sono gli psicoanalisti David Meghnagi e Sabino Nanni, lo storico della medicina Gilberto Corbellini e il critico letterario Gabriele Pedullà.


4a puntata: Storia, armi e medicina 12-02-2012
Il tema della puntata è il rapporto tra storia e medicina. Per affrontarlo percorreremo la storia evolutiva dell'umanità da un punto di vista bio-medico, soffermandoci sulle grandi pestilenze e carestie che hanno cambiato il destino di guerre e conquiste. Partiremo dal primo grande evento pandemico della storia parlando della peste di Atene e della morte di Pericle, per poi raccontare la conquista delle Americhe da parte dell'armada spagnola capitanata da Cortes come una guerra infettiva in cui i conquistadores ebbero la meglio sull'esercito azteco di Montezuma. Concluderemo sui principali eventi biomedici che caratterizzarono il Risorgimento e l'unità d'Italia, svelando alcuni risvolti poco noti della morte di Anita Garibaldi. A discutere con noi questi temici saranno gli storici Carlo Ginzburg, Luciano Canfora, Valentino Sani e lo storico della medicina Gilberto Corbellini.





ciclo di quattro puntate: febbraio 2012
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?rrdn2e4r5736dj8
 
Top
view post Posted on 13/3/2012, 11:22

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:





04) Flamenco!, febbraio 2012




1a puntata: Aria di Roma andalusa 18-02-2012
La sensualità del baile Flamenco attraverso i poeti: dalle satire latine di Giovanale ad Antonio Machado, da Raine Maria Rilke a Federico Garcìa Lorca.
Le antiche radici del flamenco: dal mitico regno dei Tartessos citato nella Bibbia dal re Salomone all’arrivo degli Arabi. La passionalità delle danze delle puellae gaditanae che ballavano nell’antica Roma.


2a puntata: I gitani, bronzo e sogno 19-02-2012
El baile dell’uomo e della donna: l’unione del cielo con la terra, che per Garcìa Lorca è il “tremito del ritmo”.
L’arrivo delle prime carovane “egitziane”, gitane, nel XV secolo: la forza ctonia del flamenco con l’apporto dei gitani. Le persecuzioni dei gitani e il loro grido attraverso il cante flamenco: l’apparizione del “duende” lorchiano, il demone dell’arte.


3a puntata: Miele e limone 25-02-2012
Il grande e leggendario “cantaor” Silverio Franconetti, la cui voce aveva per Garcìa Lorca: “la densa miel de Italia con il limòn nuestro”. “El Café de Silverio”: il flamenco nel XIX secolo.
“El toque”: dalla magia del laud orientale alla chitarra flamenca, il cui suono è per Garcìa Lorca “il singhiozzo delle anime perdute”.. Los palos del flamenco e il flamenco di “ida y vuelta”.


4a puntata: Il duende, la musa e l'angelo 26-02-2012
Il flamenco “eversivo” durante il Franchismo. Il flamenco moderno: dal XX secolo a oggi. Flamenco-fusion: il flamenco e altri ritmi “negri”, dal jazz al blues; dal rock al pop. I nuovi strumenti musicali nel flamenco di oggi: il pianoforte di Dorantes.
Diffusione del Flamenco nel mondo: festival, spettacoli, cinema, scuole, pubblicazioni, radio e TV, siti online.





ciclo di quattro puntate: febbraio 2012
di Marina Cepeda Fuentes
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?424ufl8r9dkgt4d
 
Top
view post Posted on 28/3/2012, 12:28

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


jpg




05) La vita in versi, marzo 2012




"Metti la vita in versi" così inizia una poesia di Giovanni Giudici che resta memorabile per chi intenda per poesia una traduzione della vita stessa. Ma come si inizia a scrivere? E perché la poesia diventa il linguaggio scelto, quasi predestinato per dire di sé nel mondo? E come vivono i poeti? Con quali e quanti altri linguaggi ed esperienze entrano in contatto? Quali sono i mestieri di vivere che portano avanti senza mai allentare l’esercizio della scrittura poetica e della sua resa in pubblico? Chi sono gli altri “attori” della scena poetica? Gli editori e i critici, ad esempio. E’ vero che si scrive poesia più di quanto in realtà non si legga? In Italia sembra che la stima delle vendite di un libro di poesie si aggiri quando va bene sulle 1.500/2.000 copie. Ma a scrivere non si smette mai, anzi aumentano i poeti che pubblicano o si autoproducono pubblicazioni oppure trovano piccole case editrici che scommettono su di loro. Numerosi sono i blog letterari che ospitano contributi poetici senza parlare dell’apporto fondamentale della rete per la diffusione della poesia. Alfonso Berardinelli alla fine degli anni settanta dichiarò che il pubblico della poesia era costituito dai poeti stessi. E’ ancora così oppure sono in atto dei cambiamenti per cui questo pubblico è più complesso e stratificato e la poesia comincia a trovare spazi e contesti analoghi a quelli destinati ai narratori? Editori coraggiosi o incoscienti, critici appassionati e militanti, lettori che sostengono partecipando a letture pubbliche e convegni i loro poeti elettivi, aspiranti poeti e artisti che hanno scelto di dedicare una grande parte della loro ricerca alla collaborazione attiva con autori di versi.





ciclo di quattro puntate: marzo 2012

di Lidia Riviello
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?u7440aaf600lpp9
 
Top
view post Posted on 1/6/2012, 22:56

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


gif




06) La poesia come esperienza, marzo 2012




Ho “riscoperto” la poesia – e le passioni che essa implica - in età matura dopo essermi occupato per molti anni quasi solo di prosa narrativa e saggistica. Forse perché si ha meno tempo e la poesia è pensiero concentrato, o forse perché l’idea di un pensiero trainato da quella cosa così arcaica che è il suono mi attrae molto entro la società della comunicazione e della trasparenza obbligatoria…
Certo oggi la poesia mi appare come il genere più maneggevole, duttile, essenziale, specie in una civiltà che si vuole dell’immagine ma che affonda nella chiacchera. In questi anni sono andato a integrare il mio “archivio” portatile di versi mandati a memoria, quasi una forma di preghiera laica: la tradizione italiana anzitutto, da Dante e Tasso fino a Caproni,Pasolini e Rosselli, oltre a qualche fondamentale passione straniera: Baudelaire, Machado, Benn, Kavafis, Szymborska... Versi che mi piace commentare disegnando una mia autobiografia intellettuale, che spesso si perde nell’adolescenza e nei banchi di scuola. E che, spero, possano costituire un viatico per ciascuno, un repertorio di idee “in musica” che possano accompagnare i momenti di gioia e quelli di tristezza, gli innamoramenti e i lutti. Infine: avendo anche una seconda identità, forse più ludica di quella di critico letterario - percussionista in formazioni jazz o “etniche” - ho riattivato un contatto con il ritmo, con la natura ritmica di ogni ’esistenza individuale, che poi ci mette misteriosamente in contatto con un ritmo del cosmo…




ciclo di quattro puntate: marzo 2012

di Filippo La Porta
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?c2jdjjnk1pak5l2
 
Top
view post Posted on 2/6/2012, 00:00

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


jpg




07) Andare, camminare, raccontare, marzo/aprile 2012




Nel 1995, nel periodo in cui camminavo spesso per il Pratone delle Valli, a ridosso dell’Aniene, e scrivevo, ambientandola in quei luoghi, La terra dei dinosauri (Feltrinelli, 1998), un gruppo di giovani architetti parte per un viaggio. È un viaggio tutto all’interno degli spazi interstiziali della città di Roma: dalla stazione di Vigna Clara, seguendo le rotaie del treno, attraversando con un barcone l’Aniene, dormendo nei pressi della stazione Tiburtina e poi vicino alla Prenestina nella fabbrica abbandonata vicino all’Ex Snia Viscosa.
Lorenzo Romito, Francesco Careri e gli altri, che da qui in poi possiamo chiamare Stalker, e che sono una nebulosa di architetti, di artisti, chiama questi luoghi i Territori attuali. Lorenzo, Francesco, Aldo Innocenzi, Giovanna Ripepi e moltissimi ancora si erano incontrati nel 1991 durante l’occupazione dell’università, quella che fu chiamata La Pantera e avevano maturato insieme questa attenzione ai luoghi di confine, dove naturale e antropizzato si combattono, si confondono.
Da allora, gli Stalker sono un gruppo e una modalità di approccio alle cose del presente. Dal 1995, gruppo artistico riconosciuto a livello internazionale, sono in Francia, in Spagna, a Berlino con workshop, in cui propongono camminare come modalità di conoscenza. Nel 1998 li incontro di persona. È il periodo in cui i rifugiati Curdi hanno costruito a Colle Oppio una città di cartone. Stalker traghetta i rifugiati da quella sede all’ex Mattatorio a Testaccio, che prenderà il nome di Ararat. in un quadrato in cui all’estremo confine c’è il Villaggio globale, poco più in qua i cavallari con le loro carrozzelle, al centro i Rom Calderashi, in mezzo a loro, eppure separata, c’è persino una anziana esule istriana. Sempre più mi convinco che il lavoro di Stalker è uno dei più originali, una delle semine più pervasive per quel che riguarda l’indagine e l’arte del presente.
Altri momenti, tra i numerosi, che segnalo, sono i laboratori a Corviale, in cui Stalker si apparenta con altre realtà nell’Osservatorio nomade, il lavoro con i Rom a Casilino 900 che porta alla costruzione della “Casa di tutti”, presentata alla Biennale, progettata e costruita da maestranze Rom, e gli esiti attuali delle ricerche, Primavera romana, il Corso di arti civiche di Francesco Careri per l’Università di Roma 3, il progetto del Museo relazionale di Aldo Innocenzi a Genazzano.




ciclo di quattro puntate: marzo/aprile 2012

di Carola Susani
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?uyx2bl86s6k8yam
 
Top
view post Posted on 5/6/2012, 21:11

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


jpg




08) Le mille vite di Irene Brin aprile 2012




A cento anni dalla sua nascita, Irene Brin continua a essere un mistero. La sua essenza, che la portò ad attraversare da protagonista il giornalismo, la moda e l’arte italiana dagli anni Trenta agli anni Settanta, la resero inafferrabile.
Nel corso della sua esistenza, la poliedrica artista ligure visse mille vite. Fu Contessa Clara, nobildonna mitteleuropea che insegnò agli italiani nel dopoguerra le buone maniere e scrisse uno fra i galatei più venduti e amati. Fu la prima giornalista di costume del nostro Paese, nonché una grande esperta di moda e sostenitrice all’estero del made in Italy. Fu la fondatrice, insieme al marito Gaspero del Corso, della Galleria dell’Obelisco, centro nevralgico della cultura e dell’arte a Roma, e scoprì talenti come Giacomo Balla e Alberto Burri, portando in Italia geni del calibro di Magritte e Dalì.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1969, Irene Brin è stata però completamente dimenticata.
Per la prima volta - attraverso la testimonianza diretta di famigliari, amici e studiosi - viene tracciato il mosaico complesso e avvincente della storia di una delle più importanti protagoniste dell’Italia del Novecento. Viene finalmente raccontata la straordinaria biografia di una donna anticonformista e cosmopolita che visse mille vite, ma restò sempre se stessa.





ciclo di due puntate: aprile 2012

di Flavia Piccinni
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?3ar7655qgqh1z7v

 
Top
view post Posted on 6/6/2012, 18:18

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


jpg




09) Abitare la lingua aprile/maggio 2012




La lingua degli scrittori è considerata una lingua letteraria. Ma prima di essere tale deve essere stata una lingua personale, la lingua che fin dall'infanzia essi si sono formati in modo diverso, in circostanze storiche, famiglie, luoghi di appartenenza diversi. A formare una lingua personale non concorrono solo nozioni di tipo culturale ma parole, discorsi, suoni, canzoni, fumetti, giochi, filastrocche, modi di dire, espressioni dialettali o auliche, persino traumi verbali, che si mescolano alla rinfusa per trovare poi un ordine nella soggettività parlante. Nel caso di uno scrittore questa lingua dalla formazione eterogenea a un certo momento è poi travasata nella scrittura. Il "genio della lingua" è un singolare genius loci: di un luogo dell'anima e insieme di un luogo culturale.
Nel ciclo "Abitare la lingua" , attraverso le conversazioni con quattro autori differenti per età, provenienza e esperienze, la scrittrice Elisabetta rasy indaga il percorso di formazione della loro lingua personale e come è poi diventata lingua letteraria. Raffaele La Capria, Valerio Magrelli, Edoardo Albinati, Silvia Avallone parlano della loro biografia linguistica e insieme evocano i materiali verbali e sonori che vi hanno contribuito e quelli che ad essa possono essere associati. Nella convinzione che la storia di un paese - e sicuramente la storia italiana - è strettamente legata alla lingua che vi si parla, questi incontri tendono a cogliere dal vivo, nelle singole esperienze, quella terra di frontiera tra consapevolezza e inconscio in cui la lingua di tutti si fa parola personale che risuona.






ciclo di quattro puntate: aprile/maggio 2012

di Elisabetta Rasy
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?xxity1oxnov3qur

 
Top
view post Posted on 6/6/2012, 20:05

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


jpg




10) Fùtbol. Il sogno ribelle di Osvaldo Soriano maggio 2012




Stefano Tassinari racconta lo scrittore argentino Osvaldo Soriano attraverso le voci di chi lo ha incontrato.
Dalle letture dei suoi scritti alle sue passioni, ascolteremo, tra le altre, la voce dell’autore in un’intervista del ’79 .
Osvaldo Soriano - nato a Mar del Plata nel 1943 e morto a Buenos Aires nel 1997 - giornalista, esordì nel 1973 col romanzo Triste, solitario y final ironico omaggio al cinema americano e al romanzo giallo. Esule in Francia dal 1976 al 1983, denunciò l'oppressione della dittatura argentina nelle storie realistico-grottesche di No habrá más penas ni olvido e Cuarteles de invierno.
Una più brillante comicità caratterizza i successivi A sus plantas rendido un león eUna sombra ya pronto serás , romanzi politico-avventurosi a sfondo internazionale. Ha raccolto i suoi articoli in Artistas locos y criminales e rievocato la sua passione per il calcio in Cuentos de los años felices.
Tra le ultime opere il romanzo La hora sin sombra, di cui è protagonista la figura paterna che ritorna anche in molti racconti della raccolta Piratas, fantasmas y dinosaurios.
Al tema prediletto del calcio s'ispirano i diciannove racconti riuniti, con l'inedito che dà il titolo al volume, in Memorias del Míster Peregrino Fernández y otros relatos de fútbol.







ciclo di quattro puntate: maggio 2012

di Stefano Tassinari
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?mjx6ta3b7joxvxe

 
Top
view post Posted on 6/6/2012, 22:14

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


jpg




11) Il mestiere più antico del mondo maggio 2012




Questa è la storia di una scoperta sofferta e lentissima. È la storia della nascita di una passione, quella per la terra, che, forse a causa delle sue origini primordiali, non ha avuto uguali nella mia vita. Ma è anche la storia della fine di un mondomillenario che ho avuto la fortuna di vedere coi miei occhi e di vivere, seppur nella limitatezza del mio stato di adolescente, con un’intensità indimenticabile. È anche un grido di dolore per lo stato di abbandono in cui l’agricoltura è stata lasciata, per l’incredibile, offensiva superficialità con cui il mondo rurale viene rappresentato dai media, per l’indifferenza, spesso per la diffidenza che nella società, ormai completamente metropolitana, suscita l’esistenza stessa degli agricoltori. Al di là delle celebrazioni pubblicitarie delle valli degli orti e dei mulini bianchi, questa storia è anche un’invettiva contro i luoghi comuni del “naturale”, contro le divisioni che hanno sempre limitato la forza politica degli agricoltori, contro lo sprezzo dei politici. Ed è anche un po’ la storia della mia vita.







ciclo di due puntate: maggio 2012

con Antonio Leotti
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?4rcxs8hca35l44y
 
Top
view post Posted on 30/6/2012, 23:27

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


jpg




12) La cucina in giallo, giugno 2012




Crimini e ricette, detective e cuochi, viaggiano spesso di pari passo. Alcuni investigatori come il commissario Maigret, Pepe Carvalho, Montalbano, sono diventati “ambasciatori” della passione per il buon cibo e i buoni vini. L’elenco sarebbe davvero lungo e una trattazione approfondita potrebbe richiedere una serie annuale, ma nel corso delle quattro puntate dedicate a noir e cucina noi tralasceremo i big per indagare autori meno noti ai lettori italiani: Fréderic Dard, ideatore di San-Antonio, personaggio “ereditato” dal figlio Patrice Dard, autore dal 2001delle avventure del commissario più sessuomane di Francia. Donna Leon, tradotta in 23 lingue, ma sconosciuta per volere dell'autrice al pubblico italiano, benché il suo commissario Guido Brunetti viva, come lei, a Venezia. Edith Kneifl, signora del noir austriaco, autrice del personaggio di Katharina Kafka, una zingara-barista che indaga su misteri insieme all’amico Orlando, un travestito che si veste come l’imperatrice Sissi. Jerriyn Farmer, ideatrice della serie di Madeline Bean, simpatica, vivace e perspicace cuoca che gestisce una società di catering a Hollywood, città dove i misteri su cui indagare riguardano spesso le celoebrities...
Leggeremo insieme brani tratti da:
Alta cucina, di Rex Stout (Nero Wolfe).
Gondolier, remet ton slip, di Frédéric Dard (il commissario San-Antonio)
Céreal killer, di Patrice Dard (disponibile in italiano con lo stesso titolo)
Postmortem, di Patricia Cornwell (Kay Scarpetta)
Geheimes Salzburg di Edith Kneifl (Katharina Kafka)
Dim Sum Dead di Jerrilyn Farmer (Madeline Bean)
Immaculate Reception di Jerrilyn Farmer






ciclo di quattro puntate: giugno 2012

di Roberta Corradin
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?a8rfog9bkig8xy2


 
Top
view post Posted on 19/7/2012, 11:19

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


jpg




13) Hugo Pratt e altre latitudini, giugno 2012




La terra di Hugo Pratt è in realtà il “pianeta” terra. Nel senso che questo immaginifico autore, ha fatto viaggiare i suoi personaggi (in primis Corto Maltese) in tutti gli angoli del globo terracqueo.
A suo agio in ogni latitudine, Hugo Pratt finisce per disegnare il mondo e poi percorrerlo e poi ridisegnarlo e poi ripercorrerlo…
Il titolo provocatorio di questo ciclo avanza una tesi che è quella di guardare all’autore di fumetti e inventore di storie Hugo Pratt non come a un personaggio della cultura, ma come a un epicentro geografico,come a uno spazio fluttuante, come, appunto, a una latitudine.
Tanti i contributi e i ricordi che cerchiamo di far riaffiorare, tanti i personaggi (familiari, amici, collaboratori, studiosi, appassionati) che sollecitiamo per mettere insieme i tasselli di un puzzle professionale che è anche una mappa biografica, poetica, musicale e sentimentale. Ne viene fuori un viaggio spericolato che tocca i cinque continenti e ci regala il ritratto di un genio del fumetto dai contorni contradditori e seducenti.
Alla fine del percorso Hugo Pratt si rivela non solo il grande maestro della “letteratura disegnata”, non solo un grande viaggiatore, ma anche un personaggio dalle tante sfumature caratteriali e dai mille interessi: ciarliero e silenzioso, pantagruelico e ascetico, sbruffone e timido, innamorato della gente e solitario, geloso di Venezia e cittadino del mondo.






ciclo di quattro puntate: giugno 2012

di Valerio Corzani
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?683alys52ctbsj5

 
Top
view post Posted on 7/10/2012, 08:16

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


gif




14) Leggende Olimpiche, luglio 2012




“Leggende Olimpiche” ripercorre la storia delle Olimpiadi attraverso le vicende dei suoi protagonisti raccontati in un momento cruciale, mentre il destino, quasi inaspettato, ha cominciato a soffiare dalla loro parte. E’ il momento della sfida, della magia, delle luci che si accendono. Ad alcuni di loro resterà solo il senso di un brivido sottopelle, un appuntamento mancato o magari una delusione difficile da digerire; per altri sarà il traguardo che coronerà anni di sacrifici e di allenamenti, il terremoto destinato a non lasciare nulla come era prima. Parleremo di imprese e di personaggi che si sono cristallizzati nell’archivio dei ricordi. Che ci hanno accompagnato negli anni, davanti alla radio o a una televisione a colori o in bianco e nero, in un salotto inondato da amici o in completa solitudine, ad un orario impossibile o sprofondati su un divano, nel tentativo di vivere anche noi l’incanto di certi momenti di gloria.
“Leggende Olimpiche” sfoglierà in anteprima l’album delle prossime Olimpiadi di Londra che si apriranno il 27 luglio. Due settimane di sport, 12.000 atleti, 29 discipline, 302 medaglie d’oro in attesa di un vincitore. Una visita guida in una specie di museo che racchiude anche i suoni e i profumi delle Olimpiadi del passato. Un percorso dove l’odore dell’erba tagliata di fresco della pista di atletica si mischia al sapore del cloro delle piscine e dove il rimbombo dei materassini delle palestre s’intreccia con il frusciare delle ruote delle biciclette. Una storia delle Olimpiadi attraverso le vicende dei suoi protagonisti raccontati in un momento cruciale.
Probabilmente ognuno di noi riesce ancora a ricordare con chi ha trascorso un determinato ultimo dell’anno, il nome dei compagni all’esame di maturità, un passaggio essenziale della propria vita. Questo programma è rivolto a tutti coloro che amano lo sport e che non temono troppo il detto sulle sventure degli anni bisestili. Le Olimpiadi cadono ogni quattro anni e quella lunga attesa si concentra in due settimane di straordinario, bulimico surmenage radiofonico e televisivo. Il programma è dedicato a quelli che ricordano dove erano quando Pietro Mennea superò sul filo di lana Alan Wells o quando gli Abbagnale vinsero il loro primo oro. Se la loro febbre a 90 ha ancora bisogno di sfogarsi sono nel posto giusto, sulla sintonia giusta e soprattutto sono arrivati al momento giusto: in una delle nostre “Leggende Olimpiche”.






ciclo di venti puntate: luglio 2012

di Giampiero Vigorito
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci


puuntate 01-10
www.mediafire.com/?g3wfny04s2qcawc

puntate 11-20
www.mediafire.com/?rot4ltmj0q22024
 
Top
view post Posted on 7/10/2012, 10:09

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


jpg




15) Generazione autostop, settembre 2012




Il racconto del pollice alzato dall’America on the road di Jack Kerouac al carpooling in rete del Nuovo Millennio.
Mezzo secolo attraversato da un modo di viaggiare che divenne uno dei simboli del movimento hippy, un segnale di riconoscimento tra i giovani “contro” in Europa, la filosofia dei backpackers sulle lunghe distanze delle mete e del tempo. L’hitchiking, l’autostop, che dalla seconda metà degli anni Ottanta conoscerà un lento ma inesorabile declino, ha ispirato ilo cinema, la letteratura, la musica.
Ospiti in studio il regista Pietro Balla, il giornalista e scrittore Luca Rastello, il musicista Shel Shapiro, Andrea Baldini manager di Carpooling Italia.





ciclo di due puntate: settembre 2012

di Luciano Del Sette
a cura di Cettina Flaccavento
regia di Ornella Bellucci



www.mediafire.com/?44cejff3zf32jvz


 
Top
16 replies since 20/2/2012, 09:21   867 views
  Share