Gioco all'alba
di Arthur Schnitzler
Lungo racconto, amaro e perfetto, Gioco all’alba (1927) narra la vicenda di una creatura peculiarmente schnitzleriana: Willi, un ufficiale snello, piacente, leggero, che ama la vita e le donne, purché non esigano troppo da lui. Le amanti, il gioco, i colleghi, gli spettacoli, i soldi, le uniformi si alternano nella sua mente in una tenue ma costante fantasticheria, che aggira accortamente gli ostacoli del reale. Ma c’è un momento in cui il destino, come risvegliandosi da una ingannevole sonnolenza, comincia a stringere anche per lui i suoi nodi: da quel momento le ore di Willi precipitano verso un’alba livida e irreparabile. Una lunga partita a carte, con i suoi precedenti e le sue conseguenze, basta qui ad assumere i tratti antichi della fatalità. Le sorti ruotano, le parti si rovesciano, i fatti vorticano intorno al protagonista. Con magistrale colpo di scena, quando la stretta è già divenuta soffocante, Schnitzler fa balenare, accanto al denaro, l’amore, l’uno nello specchio dell’altro. E la reciprocità erotica svela qui il suo volto segreto: quello della più sottile crudeltà. Come in Doppio sogno e Fuga nelle tenebre, che appartengono allo stesso giro di anni, Schnitzler compendia in queste pagine, infallibilmente scandite, tutta la sapienza della sua arte.
lettura integrale a più voci diretta da Giorgio Pressburger
Regia: Giorgio Pressburger
Assistente alla regia: Nereo Zeppe
Realizzazione tecnica: Sergio Degani e Rudi Sperco
Con: Giampiero Biason, Mariacristina Bortolotti, Luciana Del Mestre, Lidia Kozlovich, Claudio Luzzini, Piero Padovan, Andrea Pressburger, Giorgia Vignoli
Programma realizzato dalla sede RAI per il Friuli Venezia Giulia
AVVISO - Questa lettura si compone di 09 file mp3
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