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LE INTERVISTE DI CIAK: LUCHINO VISCONTI

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view post Posted on 27/2/2011, 13:57

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Luchino Visconti



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Interprete/i : Il regista Luchino Visconti al microfono di Lello Bersani

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( Anno di registrazione 1961)

Le Interviste



Visconti sul Film ' Il Gattopardo '
Visconti sul Film ' Il Gattopardo 2 '
Introduzione ' Lo Straniero '
Visconti sul Film ' Lo Straniero '


Commento di Emilia Morelli :

Due interviste a Luchino Visconti realizzate da Lello Bersani per Ciak, rubrica del Giornale Radio dedicata al mondo della celluloide, il cinema. Il cronista dello spettacolo e il grande regista a confronto, per restituirci il clima di un'epoca.
La prima risale al 1961, durante la preparazione del grande affresco storico Il Gattopardo, definito dall'autore un film sul 'ricordo di cose passate'. Tratto dal romanzo di Tomasi di Lampedusa, il soggetto verte sulle trasformazioni che avvengono, all'arrivo dei garibaldini in Sicilia, all'interno di una famiglia aristocratica rappresentante del 'vecchio mondo', un universo destinato a scomparire con l'Unita' d'Italia e con l'affermarsi della borghesia.
Una curiosita' che non possiamo trascurare: al momento dell'intervista gli attori del cast non erano quelli che conosciamo. Infatti il regista aveva pensato a Warren Beatty per la parte di Tancredi, poi assegnata ad Alain Delon, e a Laurence Olivier per la parte del principe di Salina, 'il Gattopardo', interpretato infine da Burt Lancaster.
Altra rivelazione dell'intervista e' il progetto di Visconti di una riduzione cinematografica dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni!
Giunti ai saluti, con un sagace scambio di battute Bersani allude alla censura che ha colpito Rocco e i suoi fratelli.
La seconda intervista, del 1967, e' stata realizzata con Visconti sul set del film Lo straniero, interpretato da Marcello Mastroianni. Tratto dal romanzo di Albert Camus, il film narra la storia di un francese ad Algeri che, senza un vero motivo, si ritrova ad uccidere un uomo; per questo verra' processato e condannato a morte.
Bersani commenta dettagliatamente l'atmosfera e i luoghi piu' caratteristici della neo capitale algerina dove, in un sobborgo chiamato Marengo, intervista il regista insistendo sul rapporto tra il film e il romanzo. Visconti dichiara di essere stato attratto in particolar modo dalla 'filosofia dell'assurdo' di Camus e dalla sua attualita'.

Biografia Interprete

LUCHINO VISCONTI
E' sempre difficile sintetizzare in poche righe la vita di un grande regista che, con i suoi film dalla rigorosa perfezione, dagli anni '40 ai '70, ha contribuito in modo fondamentale ad alimentare la stagione d'oro del cinema italiano.
Luchino Visconti nasce a Milano nel 1906 da una famiglia aristocratica e colta che gli trasmette la passione per la letteratura, la musica, il teatro (i suoi avi sono tra i fondatori della Scala ).
Negli anni '20 viaggia molto. A Parigi conosce le personalita' piu' interessanti del milieu culturale e artistico dell' epoca, tra cui Kurt Weill, Jean Cocteau, Coco Chanel, e vive quella che sara' un'esperienza lavorativa fondamentale: č infatti assistente e costumista di Jean Renoir. In Francia avviene anche la sua maturazione ideologica, frequentando gli ambienti vicini al Fronte Popolare e al Partito comunista.
Tornato in Italia, si trasferisce alla fine degli anni '30 a Roma, dove si inserisce nel mondo cinefilo riunito intorno alla rivista 'Cinema'. Nel 1943, gira il suo primo film: 'Ossessione', tratto dal racconto 'Il postino suona sempre due volte' di J.M. Cain. Ma la guerra lo costringe a sospendere temporaneamente l'attivita' registica e ad impegnarsi in prima persona nella Resistenza: verra' arrestato e torturato.
Nel dopoguerra, si dedica maggiormente al teatro. Ma gia' nel 1947 torna dietro alla macchina da presa con il documentario 'La terra trema', ambientato tra i pescatori di Aci Trezza, dal romanzo 'I Malavoglia' di Verga. Tra gli anni '50 e '60 realizza i suoi maggiori capolavori, molti dei quali ispirati da opere letterarie: 'Senso' nel 1954, omaggio a Verdi e revisione critica del Risorgimento; 'Le notti bianche' nel 1960, da Dostoevskij; 'Rocco e i suoi fratelli', censurato e accusato di oscenitą; 'Il gattopardo', Palma d'Oro a Cannes nel 1963, dall'omonimo romanzo di Tomasi di Lampedusa, a cui segue 'Lo straniero', da Camus.
Tra il 1969 e 1973 realizza il progetto di una trilogia germanica con 'La caduta degli dei', 'Morte a Venezia' e 'Ludwig'. Durante la lavorazione di quest'ultimo film, il regista viene colto da ictus. 'Gruppo di famiglia in un interno' e 'L'innocente', del 1974 e del 1976, saranno i suoi ultimi lavori. Visconti muore infatti il 17 marzo del 1976.
 
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