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PASSIONI, anno 2° - 2011

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01) La terza vita, gennaio 2011




La storia della vecchiaia e della longevità, dalle prime formulazioni nel pensiero classico sino alla ricerca medica contemporanea.
Esclusa o rispettata, abietta o spirituale, la figura del vecchio è spesso stata il campo di forza su cui si sono esercitate le riflessioni che ogni società ha stabilito con la vita e il suo inevitabile declino. La medicina e le condizioni sociali delle società moderne hanno però recentemente introdotto una nuova figura dell'anziano: longevo, se non centenario, in salute, e capace di stabilire nuovi rapporti affettivi, in grado cioè di vivere una “terza vita” dopo la giovinezza e la maturità. Nelle 4 puntate i temi della vecchiaia e della longevità verranno affrontati tenendo conto sia l'aspetto storico sia la più attuale prospettiva medico-scientifica.
Interverranno l'astrofisica Margherita Hack, il genetista Luigi Luca Cavalli Sforza, il biblista Card. Franco Ravasi, lo storico dell'arte Marco Vallora, l'immunologo e gerontologo Claudio Franceschi, lo psicoanalista e filosofo Umberto Galimberti, lo storico dell'antichità Hartwin Brandt, il neuroscienziato Alberto Oliverio, l'anglista ed esperta del pensiero femminile Vita Fortunati, la demografa Graziella Caselli, la storica della medicina Valentina Gazzaniga, lo storico della letteratura contemporanea Richard Ambrosini, la psicologa Donata Francescato, e la ex presidente delle Comunità ebraiche italiane Tullia Zevi.

1a puntata: La vecchiaia tra sapienza e marginalità 26-12-2010
Alcune delle tematiche discusse, quali il concetto stesso di vecchiaia e l'evoluzione dell'età dell'uomo, saranno infine analizzate anche da un punto di vista biologico e medico, grazie ai commenti di importanti scienziati.Interverranno il genetista Luigi Luca Cavalli Sforza, il biblista Card. Franco Ravasi, lo storico dell'arte Marco Vallora, l'immunologo e gerontologo Claudio Franceschi, lo storico dell'antichità Hartwin Brandt.


2a puntata: Sullo stile tardo: creatività nella terza età 02-01-2011
Il tema della seconda puntata è la vitalità e creatività che si raggiunge con l'età avanzata.
Il percorso inizia con i casi offerti dalla pittura europea e giunge ad alcuni casi letterari, per lasciare presto il passo a un'analisi sociologica che analizza le possibilità di incanalare l'inventiva e la vitalità che nella società avanzate giocheranno popolazioni di anziani sempre più longevi e in buona salute. Sul tema verrà gettata anche una prospettiva scientifica grazie ad alcune riflessioni mediche e demografiche...
Interverranno l'astrofisica Margherita Hack, il genetista Luigi Luca Cavalli Sforza, lo storico dell'arte Marco Vallora, l'immunologo e gerontologo Claudio Franceschi, la demografa Graziella Caselli, lo storico della letteratura contemporanea Richard Ambrosini, la psicologa Donata Francescato.


3a puntata: Negazione della vecchiaia: dal puer aeternus alla senescenza femminile 08-01-2011
Interverranno lo storico dell'arte Marco Vallora, l'immunologo e gerontologo Claudio Franceschi, lo psicoanalista e filosofo Umberto Galimberti, lo storico dell'antichità Ertwin Btandt, il neuroscienziato Alberto Oliverio, l'anglista ed esperta del pensiero femminile Vita Fortunati, la storica della medicina Valentina Gazzaniga, la psicologa Donata Francescato.

4a puntata: Immortalità e longevità tra mito e realtà 09-01-2011
L'ultima puntata traccerà la storia del desiderio umano che unisce culture lontane e ricerca medica avanzata nella ricerca della longevità.
Interverranno il biblista Card. Franco Ravasi, lo storico dell'arte Marco Vallora, l'immunologo e gerontologo Claudio Franceschi, il neuroscienziato Alberto Oliverio, la demografa Graziella Caselli, la storica della medicina Valentina Gazzaniga, la psicologa Donata Francescato, e la ex presidente delle Comunità ebraiche italiane Tullia Zevi.




ciclo di quattro puntate: dal 26 dicembre 2010 al 0 gennaio 2011
di Andrea Grignolio
regia di Maria Angela Spitella


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02) Danilo Dolci. Una storia corale, gennaio 2011




In questa serie ripercorriamo la storia di Danilo Dolci (1924-1997), poeta, operatore sociale, studioso di pedagogia, maestro della nonviolenza, con Carola Susani, nata nel 1965 in Veneto, nel 1969 si è trasferita in Sicilia. Da anni abita a Roma. Ha pubblicato romanzi e libri di racconti, tra cui La terra dei dinosauri (Feltrinelli 1998) e Pecore vive (Minimum fax 2006). Del 2008, è L’infanzia è un terremoto, per Laterza, a metà tra autobiografia e reportage narrativo, attorno alla Valle del Belice e al terremoto del 1968. E’ presente in diverse antologie, tra cui Laboriosi oroscopi (Ediesse 2006), Last and Lost, raccolta di reportage narrativi sull’Europa che scompare, edita nel 2006 da Suhrkamp in Germania e da Czarne in Polonia nel 2008), Sono come tu mi vuoi (Laterza 2009). E’ redattrice di “Nuovi argomenti”.



1a puntata: Fare presto e bene (perché si muore) 15-01-2011
Nella prima puntata raccontiamo dell’arrivo di Dolci dal triestino nella Sicilia occidentale, a Trappeto prima e poi a Partinico. Con Amico Dolci, musicista, uno dei figli di Danilo, con Gerolamo Giuliano, negoziante socialista che conobbe Dolci a Partitico e con Gaetano Ferrante - negli anni Cinquanta giovane comunista, oggi ordinario di Fisica all’Università di Palermo - parliamo dell’incontro tra Danilo Dolci e la Sicilia, della fondazione del Borgo di Dio, dell’opera di assistenza, dei doposcuola, dell’Università popolare che portava in Sicilia le migliori menti italiane, dei digiuni di Danilo Dolci, mai simbolici, mai solitari.
Libri:
- Fare presto (e bene) perche' si muore, Francesco De Silva, Torino, 1954;
- Banditi a Partinico, Laterza, Bari 1955; a cura di Giuseppe Barone e Sandro Mazzi, Aldo Capitini Danilo Dolci, Lettere 1952-1968, Carocci, Roma 2008.
- Giuseppe Barone, La forza della nonviolenza. Bibliografia e profilo critico di Danilo Dolci, Dante&Decartes, Napoli 2004
- Giuseppe Barone, Danilo Dolci, una rivoluzione nonviolenta, Altraeconomia, Milano 2010.


2a puntata: Verso il mondo nuovo 16-01-2011
Nella seconda puntata, raccontiamo delle grandi battaglie di Danilo Dolci per il lavoro e per l’acqua democratica, come diceva Dolci. Della battaglia per l’acqua, che alla fine degli anni Sessanta portò alla nascita della diga sul fiume Jato, parliamo con Amico Dolci, uno dei figli di Danilo Dolci. Della lotta per il lavoro, dello sciopero alla rovescia dei disoccupati che lavorarono alla trazzera vecchia, che collegava Partinico alla campagna, parliamo con Lorenzo Barbera, operatore sociale, che conobbe allora Danilo Dolci, di cui poi divenne collaboratore. Con Alfredo Robino, che è stato segretario della Camera del lavoro di Partinico, ma ha conosciuto Danilo Dolci da bambino, parleremo di come fosse particolare l’idea di riflessione collettiva per Danilo Dolci, di come coinvolgesse tutti anche i bambini.
Libri:
- Inchiesta a Palermo, Einaudi, Torino, 1957;
- Una politica per la piena occupazione, Einaudi, Torino, 1958;
- Spreco. Documenti e inchieste su alcuni aspetti dello spreco nella Sicilia Occidentale, Einaudi, Torino, 1960;
- Conversazioni, Einaudi, Torino, 1962;
- Racconti siciliani, Einaudi, Torino, 1963;
- Verso un mondo nuovo, Einaudi, Torino, 1964;
- Conversazioni contadine, Mondadori, Milano, 1966
- Lorenzo Barbera, La diga di Roccamena, Laterza, Bari 1964.


3a puntata: Terremoti 29-01-2011
Quando arrivò il terremoto del 1968, il Centro studi e iniziative per la piena occupazione di Danilo Dolci da dieci anni lavorava con straordinari risultati alla pianificazione dal basso nella Sicilia occidentale.
Nella terza puntata, raccontiamo con l’aiuto di Ludovico Corrao, senatore e promotore della città d’arte di Gibellina, cosa cambia con il terremoto. Il terremoto del Belice e il Sessantotto portano conflitti anche all’interno del gruppo di Dolci. Ne parliamo con Francesco Calcaterra, all’epoca collaboratore di Danilo Dolci. Danilo Dolci ha un intuizione. Per raccontare le sofferenze dei terremotati c’è bisogno di una comunicazione diversa, di media diversi, democratici. Nasce la prima radio libera. Ascoltiamo l’appello della Radio Clandestina di Partinico e alcuni brani dal Limone lunare, poema che Danilo Dolci scrisse apposta per la Radio libera.
Libri:
- Chi gioca solo, Einaudi, Torino, 1966;
- Inventare il futuro, Laterza, Bari, 1969
- Il limone lunare, (Poema per la radio dei poveri cristi, 1970
- Non sentite l’odore del fumo?, Laterza, Bari,1971
- Lorenzo Barbera, I ministri dal cielo, Feltrinelli, Milano 1980.


4a puntata: Mi chiamo Danilo Dolci e pongo interrogativi 30-01-2011
Nella quarta e ultima puntata ragioniamo della presenza continua del tema della formazione nel pensiero e nell’opera di Danilo Dolci. Ci facciamo guidare da Vincenzo Borruso, medico, già ispettore sanitario regionale, che fu tra i primi collaboratori di Danilo Dolci e da Francesco Cappello, uno dei collaboratori più recenti, docente di Matematica e Fisica nella scuola superiore. Nella trasmissione del sapere Danilo Dolci cerca una terza via tra l’autoritarismo e lo spontaneismo senza indirizzo e la trova nelle domande, in quella che chiama Struttura maieutica reciproca. Chiudiamo le quattro puntare con la testimonianza di Martina Lo Cascio, nipote di collaboratori di Danilo Dolci, che ha conosciuto Dolci da bambina.
Libri:
- Chissa' se i pesci piangono, Einaudi, Torino, 1973;
- Non esiste il silenzio, Einaudi, Torino, 1974;
- Poema umano, Einaudi, Torino, 1974;
- Esperienze e riflessioni, Laterza, Bari, 1974;
- Il Dio delle zecche, Mondadori, Milano, 1976;
- Creatura di creature, Feltrinelli, Milano, 1979;
- Il ponte screpolato, Stampatori, Torino, 1979;
- Da bocca a bocca, Laterza, Bari, 1981;
- Palpitare di nessi, Armando, Roma, 1985;
- La creatura e il virus del dominio, L'Argonauta, Latina, 1987;
- La comunicazione di massa non esiste, L'Argonauta, Latina, 1987;
- Dal trasmettere al comunicare, Edizioni Sonda, Torino, 1988;
- Comunicare, legge della vita, Lacaita, Bari, 1993;
- Nessi fra esperienza etica e politica, Lacaita, Bari, 1993;
- La struttura maieutica e l'evolverci, La Nuova Italia, Firenze, 1996;
- Francesco Cappello, Seminare domande, Emi, Bologna (in corso di pubblicazione).




ciclo di quattro puntate: 15-16 e 29-30 gennaio 2011
di Carola Susani


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03) Viaggio sull'Etna, febbraio 2011




Giovani Vallone, il motoscrittore di Sicilia, ci porta nel regno del vulcano più alto d’Europa. Incontreremo Goethe, Polifemo, Sant’Agata, Empedocle e la lava nera dell'Etna.
Vallone, autore tra l’altro dell’ultima Guida dell’Etna (Flaccovio editore), ci racconta alcune affascinanti storie legate a questo leggendario posto, eterno frutto della curiosità. Un viaggio incantato una “passione” quasi religiosa, per un vulcano che l'emblema di una terra la Sicilia che racchiude in se storie antiche.


1a puntata: Una giornata pittoresca...con Goethe e tanti altri 05-02-2011
Durante il Grand Tour ( i settecenteschi viaggi pittoreschi, quelli dove si pitturavano le immagini a mò di fotografie) la Sicilia era la meta finale. Il viaggio nel viaggio era rappresentato dall’Etna. Vedere l’alba dal cratere centrale del vulcano più alto d’Europa è stata l’obiettivo di Goethe e compagnia bella.
Partiremo da Piazza Duomo a Catania, allora come ora il centro della cittadina Etnea. Prenderemo la carrozza e saliremo, scortati dai figli dell’Etna (i crateri spenti a varie quote), fino alla cima del Mongibello la “montagna due volte” (mons, monte in romano e Jebel, montagna in arabo). Incontreremo briganti, frati, grotte, e tanta tanta lava.
Hanno partecipato: Silvana Recupero, Ettore Foti, Alfio Patti, Gaetano Perricone, Salvo Caffo


2a puntata: " 'A Muntagna" Fantastica...con Polifemo e tanti altri 06-02-2011
A muntagna” è come gli etnicoli chiamano l’Etna, ovvero: la montagna. Quindi da questa parte è donna e non di genere maschile come dovrebbe essere: il vulcano Etna.
Vi racconteremo delle innumerevoli leggende e dei miti attorno a questo luogo pieno di mistero e fascino. Una montagna che nei millenni ha scatenato la fantasia e la curiosità di poeti, scrittori, aedi … Un intreccio di storie incredibili, di luoghi mitici, di giganti, filosofi, condottieri …
Hanno partecipato: Silvana Recupero, Alfio Patti, Gaetano Perricone


3a puntata: Incendi e preghiere...con i santi e tanta lava 12-02-2011
Gli incendi, come venivano un tempo chiamate le eruzioni, da sempre hanno camminato insieme ai santi le cui statue, veli, oggetti … i devoti portavano vicino all’eruzione nella speranza di fermarla. A volte ci si riusciva ed altre no. E poi strane eruzioni in cui pesci sembravano uscire dal cratere, la lava che in una settimana ha invaso il paese di Mascali, nel racconto dei protagonisti e di un filmato d’epoca. Una puntata piena di miracoli e magma. In una frase: la vera storia dell’Etna.




ciclo di tre puntate: 05-06 e 12 febbraio 2011


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04) Le parole delle donne, febbraio 2011







1a puntata: Politica 19-02-2011
Conversazione di Ritanna Armeni sulla parola Politica con Luciana Castellina, politica e scrittrice, autrice del recentissimo "La scoperta del mondo, edito da Nottetempo, e Flavia Perina, politica e direttore del Secolo d'Italia.


2a puntata: Potere 20-02-2011
Conversazione di Ritanna Armeni sulla parola Potere con Alisa Del Re, Professoressa associata in Scienza Politica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova dove insegna: Partiti Politici e gruppi di pressione nella UE e Politiche sociali e di Pari opportunità nell’Unione Europea e Sofia Ventura, docente in Scienza della politica all'Università di Bologna Collabora con il magazine della Fondazione Farefuturo.


3a puntata: Famiglia: Maternità e Paternità 26-02-2011
Conversazione di Ritanna Armeni sulle parole Maternità e Paternità con Carola Susani, scrittrice, autrice di "Mamma o no Mamma", Feltrinelli, 2009 e Giulia Galeotti, autrice del saggio "In cerca del padre. Storia dell'identità paterna in età contemporanea", Laterza, 2009


4a puntata: Famiglia: Convivenza o Matrimonio 27-02-2011
Conversazione di Ritanna Armeni sulle parole Convivenza e Matrimonio con le giornaliste Barbara Palombelli e Annalena Benini


5a puntata: Lavoro 05-03-2011
Conversazione di Ritanna Armeni sulla parola Lavoro con Livia Turco, parlamentare che ha sempre messo al centro della sua attività politica i temi del lavoro del welfare e delle pari opportunitàha, e Bianca Beccalli docente di Sociologia del Lavoro all'Università degli Studi di Milano


6a puntata: Linguaggi e sessismo 06-03-2011
Conversazione di Ritanna Armeni sulle parole Linguaggi e Sessismo con Valeria Della Valle, lessicografa, docente di Linguistica Italiana all'Università di Roma La Sapienza e con Chiara Valentini, giornalista e saggista.


Le parole delle donne

Quante parole mai dette di donne.

E quali parole di quante donne,
straziato soffocato dolore
concepita perdita immatura.

Per queste parole, cielo sulla terra,
gridate invano nel nulla
di contadine bruciate nella pelle
dai parti riversi nei cesti, all'odore inaridito dell'erba.

Per le parole seminate di vita
gioia forte nel dare, senza avere
di donne soggetto del loro essere.

Per quelle parole nella gola ingoiate,
paura taciuta per sempre
di femmine all'asta sui marciapiedi.

Per chi, donna, non dirà mai
all'infinito morendo ogni giorno
nei propri diritti e nei propri pensieri.

Per chi, partigiana, offrì il suo coraggio
vivendo il terrore dell'ultima notte.
E per le madri che videro morte
negli occhi di figli caduti al fronte.

Oggi,
per loro e per chi non è più
ricordi e parole come fiori
spuntare dal ventre e dalle gonne,
come inno di libertà e di pace
.



di Loreta Salvatore
la sua pagina su scivere





ciclo di sei puntate: febbraio e marzo 2011


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05) Le città visibili marzo 2011







1a puntata: Il centro storico 12-03-2011
Tema della puntata è il centro delle città, anche se probabilmente il centro delle grandi città e i paesini di campagna sono diventati una parte minoritaria del nostro mondo.
Negli ultimi cinquant’anni le città si sono allargate e unite tra loro cancellando le campagne, e il paesaggio si è riempito di una forma che non è quella che si intende normalmente per città ma che non è più campagna. Case, palazzi, capannoni, infrastrutture, nel migliore dei casi spazi verdi gradevoli ma innaturali. Le estreme periferie urbane soffrono del perduto rapporto con la natura ma al tempo stesso della mancanza dell’effetto città.E se il destino della metropoli e poi megalopoli fosse la necropoli(ovvero la sua distruzione)?Il nesso tra metropoli e distruzione non è solo un capriccio apocalittico ma viene descritto in modo puntuale in un romanzo di Winfried G. Sebald, uno scrittore tedesco morto nel 2001, Austerlitz (Adelphi). Proprio Jacques Austerlitz, personaggio principale e professore di architettura, spiega all’io narrante che gli “edifici sovradimensionati gettano già in anticipo l’ombra della loro distruzione e fin dall’inizio sono concepiti in vista della loro futura esistenza di rovine”. Dunque: la metropoli è inconsciamente progettata per diventare una testimonianza del passato, un cumulo di macerie. Questa sembra essere anche l’opinione di un sociologo molto importante per la storia dell’urbanistica Lewis Mumford, che nel 1961 (La città nella storia, III volume, 1977) torna sul suo fondamentale saggio del 1935 – La cultura delle città – per concludere che la sua diagnosi di allora non era stata affatto pessimistica o esagerata. E ricorda in proposito la distruzione quasi totale di Varsavia nel 1939 e poi del centro di Rotterdam nel 1940. Nei centri storici delle città si srotola una memoria insieme luttuosa e gloriosa.
Ospite l' ingegnere Paolo Berdini

2a puntata: La periferia 13-03-2011
La passione della periferia, quella periferia cantata, tra gli altri, dal Pasolini dei Ragazzi di vita e di Una vita violenta, e poi di Accattone e Mamma Roma, una periferia romana(verso Est) che gli apparì come un luogo senza tempo, sottratto alla storia, alla memoria, in cui c’era una misteriosa continuità con la mentalità stoico-epicurea della Roma di duemila anni prima…come se quella mentalità si fosse custodita dentro una ghiacciaia. Per qualcuno l’anima vera della città si nasconde in periferia, in cui si sperimenta di più, si sperimentano di più identità, culture, ibridazioni,(si pensi solo a un romanzo come Contagio di Walter Siti, in cui la periferia diventa il microcosmo che rispecchia il macrocosmo, l’epitome del mondo contemporaneo….Siti rovescia la tesi del suo amato Pasolini: non la borgata si è imborghesita e omologata ma l’umanità intera si è andata “imborgatando”, assomiglia sempre più alla borgata, a quella filosofia di vita cinica, nichilista, vitalistica, finalizzata alla pura sopravvivenza… Nell Incanto del lotto 39 di Thomas Pynchon(1998), romanzo che nei ’66 anticipò Internet, la metropoli vista dall’alto era come il circuito stampato di una radio a transistor, un insieme di geroglifici che però nasconde una intenzione di comunicare. Una comunicativa sempre presente nella forma stessa di una metropoli, anche se va decifrata Nel suo La città nella storia(1961)Lewis Mumford sostiene che “la continua espansione della metropoli nella informe conurbazione metropolitana” crea un ambiente alienante, privo del rispetto del limite.Una critica di Mumford attuale, e non certo veteroumanistica Ma probabilmente il senso del limite, dal punto di vista urbanistico, va ritrovato entro nuovi modelli di convivenza e di aggregazione, in cui prevale la figura della rete, in cui ogni punto è centrale e periferico, o comunque ha una sua specificità e assoluta unicità, legata alla memoria, alla propria storia.. Un quartiere periferico o molto popolare può diventare di moda, e può essere un po’ “colonizzato” dalla boheme di artisti d’avanguardia e ceto culturale, ma senza perdere il legame con il passato.
Ospite Mario De Quarto, giornalista e geografo atipico


3a puntata: Fuga dalla città 19-03-2011
La “passione”di fuggire dalla città, tipicamente americana, non ha veramente contagiato l’Europa. Pensavate che gli americani fossero degli adoratori della metropoli, simbolo scintillante della Modernità? Tutt’altro. Anzi tentano in tutti i modi di fuggire dalla metropoli, dal suo spazio congestionato, dalla sua folla anonima. Alla metropoli - oppressiva e conflittuale - contrappongono da sempre la frontiera, spazio illimitato dell’avventura e della libertà individuale, sottratto perfino allo stato e ai suoi doveri. Questa la tesi di Emiliano Ilardi, illustrata con rigore argomentativo e verve polemica nel saggio La frontiera contro la metropoli (Liguori). L’America dunque, almeno a partire da Thoreau, fugge dalla metropoli o intende distruggerla(vedi il filone cinematografico catastrofico: la catastrofe come igiene del mondo) per ricominciare tutto da capo. Assume la città come luogo di transito e non dell’abitare. Ha paura della folla metropolitana e infatti la frantuma e isola nei sobborghi, nei mall, etc. Le cose però stanno cambiando. La nuova ondata migratoria latino-americana mette in discussione quella identità protestante, con la sua religione civile. Si mostra legata alla metropoli, vuole mettervi radici. Si potrebbe anche osservare che si tratta di una declinazione del conflitto tra Nord protestante e Sud cattolico del mondo: per il primo la “salute” è data dall’integrità e dal non farsi contagiare, per il secondo dalla comunione e mescolanza stessa.
Ospite l'ingegnere Paolo Berdini


4a puntata: I confini 20-03-2011
Ci appassiona stabilire dei confini? Un confine protegge ed esclude, è sempre arbitrario e insieme rassicurante. Non importa che sia visibile: a Sparta non esistevano le mura. Confine era il limite raggiungibile dalle lance dei suoi cittadini, ma non perciò perdeva il suo valore simbolico: di qua sicurezza, di là pericolo. Uno dei caratteri fondamentali della globalizzazione è l’urbanizzazione: nelle città vive per la prima volta più della metà della popolazione mondiale. Ma nella città contemporanea i confini sono diventati molto più sfumati. Centro e periferia, città e campagna si confondono e si intrecciano. Si parla infatti di città-rete, di città-regione, di città-arcipelago. Si moltiplicano i cosiddetti non-luoghi, anonimi, identici ovunque, privi di memoria e di identità. In letteratura ad esempio un noir ambientato a Bergamo si svolge perlopiù in autogrill, outlet, svincoli e ipermercati, esattamente come un noir ambientato a Bari. Inoltre: i confini di una città non coincidono quasi mai con i suoi confini territoriali o amministrativi: l’aereoporto di Milano, a Malpensa, è più vicino a Varese, la fiera di Milano sta a Rho.Ma di confini abbiamo bisogno come peraltro abbiamo bisogno di continui sconfinamenti. La vicenda umana si muove da sempre tra regole e loro trasgressione, tra limiti e violazione dei limiti, entro una oscillazione, una pendolarità che poi coincide con il ritmo dell’esistenza. Alla fine la costruzione di identità sempre più multiple, meticce come le nostre implica proprio continui sconfinamenti e insieme la appassionata ridefinizione di nuovi confini.
Non saremo puniti, come gli abitanti della biblica Gomorra, per aver dissolto i confini, ma serve tutta la nostra passione per il territorio, per i luoghi dove abitiamo, per reinventare delle città visibili a misura d’uomo, o se preferite - dato che un certo antropocentrismo sconsiderato ha portato alla distruzione dell’ambiente - a misura di una posizione dell’uomo più decentrata e più umile, ma non meno responsabile.
Ospite Mario De Quartu




ciclo di quattro puntate: marzo 2011


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I negativi ritrovati di Robert Capa



06) Fotoreporter marzo/aprile 2011




1a puntata: Il fotogiornalismo 26-03-2011
Ospite Uliano Lucas

2a puntata: Le agenzie 27-03-2011
Ospite Roberto Schirer dell'Agenzia "Tam Tam"

3a puntata: Le fotografe 02-04-2011

4a puntata: Fotografi di riflessione 03-04-2011





ciclo di quattro puntate: marzo/aprile 2011


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07) Il coraggio del fare - Storie di imprenditori aprile 2011




1a puntata: 09 aprile 2011
Mario Vernacchia, dalle Ferrari ai treni. Quando il design caratterizza il Made in Italy
Norberto Ferretti, barche esclusive, un sogno per tutti


2a puntata: 10 aprile 2011
Gian Paolo Dallara, dagli studi aereonautici alle auto estreme della Formula Indy
Paolo Mutti, dal nucleare ai pannelli fotovoltaici. Storia di un successo tutto italiano


3a puntata: 16 aprile 2011
Luca Cecchini , come rendere intelligenti i pali della luce
Dino Zoli, dal mattone all'industria tessile presente in tutto il mondo




ciclo di tre puntate: aprile 2011
di Gianfranco Rossi


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08) La fabbrica degli scrittori aprile 2011




Paolo Volponi è l'autore che, più di altri, nella seconda metà del Novecento ha messo il tema del lavoro al centro della propria produzione narrativa, ma anche i romanzi e le raccolte di poesie di altri scrittori di quella stessa generazione, i quali, con forme diverse, hanno affrontato alcuni passaggi fondamentali sul piano sociale, come la nascita della figura dell’operaio/massa o la trasformazione del capitalismo produttivo in capitalismo finanziario. Il riferimento, in questo senso, va ad autori quali Nanni Balestrini, Ottiero Ottieri, Ermanno Rea, Elio Pagliarani, solo per citarne alcuni.
Un salto all’indietro ci riporta all’Ottocento di Charles Dickens e di Emile Zola, che potrebbero essere definiti dei precursori della “letteratura industriale”, mentre una particolare attenzione viene riservata ai cosiddetti “poeti e scrittori operai” degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, come Ferruccio Brugnaro, Luigi Di Ruscio, Tommaso Di Ciaula e Gavino Ledda.
Un’intera puntata è dedicata agli autori di oggi, inevitabilmente propensi a raccontare il “non lavoro” e il precariato, che, per milioni di giovani, rappresentano le sole condizioni offerte da un mercato del lavoro sempre più penalizzante - tra questi, ricordiamo Andrea Bajani, Francesco Dezio, Giorgio Falco, Michela Murgia e Silvia Avallone.
Tra gli ospiti intervistati nel corso della trasmissione: lo scrittore e poeta Nanni Balestrini, il critico letterario Massimo Raffaeli e la saggista e studiosa di letteratura anglofona Silvia Albertazzi.
Infine, va sottolineata la colonna sonora scelta a commento dei testi, basata su canzoni di lotta, brani tratti dalla musica popolare e pezzi originali di gruppi contemporanei, comunque dedicati al tema del lavoro.


1a puntata: 23 aprile 2011


2a puntata: 24 aprile 2011


3a puntata: 30 aprile 2011


4a puntata: 01 maggio 2011





ciclo di quattro puntate: aprile/maggio 2011


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09) Antonio Machado, il poeta di Siviglia maggio 2011



La Siviglia dove nacque Antonio Machado nel 1875 e che ispirò molte delle sue poesie: il Palacio de las Dueñas con la fontana e il suo patio dove maturano i limoni; la Settimana Santa dove sfilano centinaia di immagini barocche alle quali i “cantaores” di flamenco lanciano, come dardi appassionati i canti tipici chiamati “saetas”. E la luce, la meravigliosa luce di Siviglia.


1a puntata: Ricordi di un patio di Siviglia - 07 maggio 2011
Brani musicali:
- Maestros de la saeta-Gracia de Triana: “Tu eres la mas guapa”
- Joan Manuel Serrat: “Saeta”
- Joan Manuel Serrat: “Retrato”
- Conchita Piquer: “Romance de la Reina Mercedes”


2a puntata:Mas se perdio en Cuba: Antonio Machado e il sentimento tragico della vita nella Spagna del 1898 - 08 maggio 2011
Brani musicali:
- Manuel Vallejo: “Tarantos”
- Carlos Cano: “Guajira Guantanamera”
- Joan Manuel Serrat: “Españolito”
- Carlos Cano: “Habaneras de Cadiz”


3a puntata: Madrid, Castiglia e Leonor:ovverossia l'amore - 14 maggio 2011
Brani musicali
- Zarzuela: “La Gran Via-Introduccion y polka de las calles”
- Joan Manuel Serrat: “Guitarra del mesón”
- Paco Ibañez: “Proverbios y cantares”
- Joan Manuel Serrat: “Las moscas”
- Elisa Belmonte: “Cancion del Dueros”


4a puntata: Verso la morte sognando la luce di Siviglia - 15 maggio 2011
Calixto Sanchez: “Una noche de verano/Señor ya me arrancastes”
- Carlos Cano: “Casida del herido por el agua”
- Paco Ibañez: “Andaluces de Jaén”
- Joan Manuel Serrat-Sabina: “Cantares”

Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.

Al andar se hace camino
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante, no hay camino
sino estelas en el mar…


Viandante, sono le tue orme
la strada, nient'altro;
viandante, non sei su una strada,
la strada la fai tu andando.

Mentre vai, si fa la strada
e girandoti indietro
vedrai il sentiero che mai
più calpesterai.

Viandante, non hai una strada,
ma solo scie nel mare






ciclo di quattro puntate: maggio 2011
di Marina Cepeda Fuentes
letture di Clara Berna e Francesca Santini


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10) Talenti a Berlino maggio 2011





1a puntata: 21 maggio 2011
Dedicata alla Neue Welle, la Nuova onda musicale. Ma nel viaggio attraverso tutte le nuove tendenze artistiche berlinesi ci accompagna Angelo Bolaffi, saggista e direttore dell’Istituto italiano di Cultura a Berlino fino allo scorso marzo. Dopo di lui, Frieder Butzmann, Marc Sabat e Marc Weiser ripercorrono le loro esperienze musicali prima e dopo la Wende, la “svolta” costituita dalla caduta del Muro nel novembre 1989. I tre musicisti raccontano il disagio e le energie dei tempi del Muro, la sperimentazione sospesa tra scrittura sonora e ideazione di immagini, la realtà dei concerti, che si tengono sempre in locali diversi perché spesso alcuni punti di incontro chiudono per lasciare spazio a nuove cantine e nuove sale da concerto. Infine, Arne Burdhof racconta la propria esperienza di responsabile del Nina Hagen Fan club più documentato del mondo.


2a puntata: 22 maggio 2011
Dedicata alle nuove letterature, si apre con una intervista esclusiva con la scrittrice Yade Kara, autrice del romanzo “Salam Berlin” e in libreria con il seguito “Cafè Ziprus”, non ancora tradotto in italiano. Mitte e Charlottenburg sono i quartieri che più la ispirano, mentre i nuovi talenti della scrittura e della poesia sono ricordati da una delle responsabili della libreria “Dante Connection”, nonché, in prima persona, da Jan Wagner e Lutz Sailer (ospiti anche dell’Accademia Villa Massimo a Roma) e dalla traduttrice Marina Pugliano, da sempre impegnata con i nuovi scrittori dalla Germania. Non mancherà la storia di un tassista turco, che gira per Berlino con il baule del suo taxi pieno di libri che legge ad alta voce e presta a clienti e colleghi.


3a puntata: 28 maggio 2011
Dopo un attraversamento della scena teatrale berlinese, sospesa tra Brecht e le avanguardie di oggi, voce agli artisti. Intervengono Via Lewandowski, iconoclasta esponente della pittura concettuale, poi Maria Sewz, fotografa ed elaboratrice di opere che nascono dai suoi scatti e l’italiano Adelchi Mantovani, immigrato in Germania per fare l’operaio ed ora uno degli esponenti della pittura figurativa a Berlino. L’arte dei numerosissimi e ricchissimi musei berlinesi si incontra con i nuovi talenti, anche non berlinesi di origine, così come li racconta il critico d’arte Alessandra Pace, che ha organizzato numerose mostre tra Berlino e Londra.


4a puntata: 29 maggio 2011
È attraversata dal bilancio dei nuovi talenti di Berlino, proposto da Joachim Blueher, direttore di Villa Massimo a Roma e dall’autore del programma. Molti giovani artisti arrivano da altre città tedesche e naturalmente i più giovani non hanno conosciuto i 28 anni del Muro (1961-1989) che divise in due la città. Un disagio, intrecciato con curiosità intellettuale e stimolo verso una possibile “nuova” Berlino che raccontano gli architetti Elizabeth Menne, Andrea Hartmann e Matthias Graf. Tutti ricordano come, quando c’era il Muro, moltissimi appartamenti furono divisi in due “come da un coltello” con il soggiorno a Berlino Ovest e la camera da letto a Berlino Est. Una doppia Berlino che, secondo Peter Maenz del Museo del Cinema, ha influenzato i giovani registi (alcuni allievi della scuola di cinema dello stesso Museo), spingendoli a raccontare una Berlino “quotidiana”, erede però anche delle schizofrenie culturali, visive, narrative del periodo del Muro.





ciclo di quattro puntate: maggio 2011


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Grazie papero , comincio con Antonio Machado ;)
in attuale acquisizione ...
 
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11) Folli giardinieri giugno 2011





1a puntata: Betta Passanisi, Giardino ‘LE ZOCCATE’, Massafra (Taranto) 11 giugno 2011
Bosco-giardino della macchia mediterranea nel cuore della Messapia (Magna Grecia) a 20 km da Taranto. Giardino siccitoso a stanze detto ‘a zoccate’ , stanze-cave dove si facevano i ‘conci’, pietre per uso abitativo. In ognuna delle stanze questa artista giardiniera ha ricavato degli angoli molto suggestivi di piante autoctone e aromatiche nel rispetto esemplare della flora locale.


2a puntata: Bruno Vaglio, Giardino ‘TRE PIETRE’, tra Nardò e Galatone (LECCE) 12 giugno 2011
Spaccato verdissimo della campagna salentina dove l’agronomo e paesaggista si tuffa nel cuore del panorama botanico locale con estremo rigore e amore per le piante ‘povere’ con deragliamenti sentimentali di sapore tropicale. Atto eversivo e pienamente riuscito di cultura e coltura del giardino mediterraneo modello di paesaggismo e rivalutazione del giardino come ‘credenza alimentare e mentale’ dell’uomo.


3a puntata: Carlo Confidati, Giardino di Bagnaia (VITERBO) 18 giugno 2011
Con il suo giardino e il centro Moutan, questo grande botanico e imprenditore, ha creato la più grande collezione di peonie fuori dalla Cina. 200000 tra arbustive e erbacee, 650 varietà appartenenti a tutte le specie botaniche, queste peonie sono un esempio strabiliante di integrazione paesaggistica tra Asia e Occidente. Giardiniere impegnato e colto ha riscritto la storia dei fiori con un approccio al giardino italiano come sfida professionale e risorsa di sopravvivenza.
Scott Barfoot, Giardino ‘TENUTA TORRECCHIA’, Cisteran di Latina
Giardiniere e paesaggista inglese adottato dai grandi giardini italiani. Alto esempio di compromesso riuscito tra committenza e originalità del giardiniere ‘in trasferta’. Il giardiniere ha splendidamente portato la campagna circostante dentro la cinta muraria del XIIII secolo che accoglie un giardino romantico su diversi livelli intorno al granaio intrecciandosi con le rovine del borgo antico. Un teatro verde della memoria per tutti i sensi dove il giardino all’inglese rimane un momento stilistico importante che si eleva a ‘recipiente’ del paesaggio italiano sotto lo sguardo attento di un inglese appassionato.


4a puntata: Gottardo Bonacini, Giardino ‘VILLABAGNO’ (Reggio Emilia) 19 giugno 2011
Poeta giardiniere alla ricerca di una convivenza armoniosa con la natura del luogo. 6000 mq di giardino e terreno agricolo senza soluzione di continuità per raccontare una passione per un giardiniere attratto dalla bellezza. Un percorso di vita in nome del divenire e mosso dalla volontà di trovare un luogo a semi e talee che vengono da lontano in uno spazio di ricerca, equilibrio e adattamento a violenti episodi climatici fino agli innamoramenti per varietà ed essenze da scoprire.


5a puntata: Maurizio Usai, Giardino ‘La Pietra Rossa’, Solana (Cagliari) 25 giugno 2011
Giovane paesaggista giardiniere che ha creato nella Sardegna, dedita poco ai giardini, un angolo verde di intense emozioni sconvolgendo e coinvolgendo le asprezze di questa terra. Grande esperto di rose e attento agli accostamenti cromatici sia floreali che di foliage rappresenta occhi e mani di alta botanica.


6a puntata: Italo Vacca e Leo Minniti, Giardino ‘I CAMPI’, Milis (Oristano) 26 giugno 2011
Grandi giardinieri, ‘ficcati nella terra sarda’ come nella tradizione millenaria della regione, in uno spazio devoto alla coltivazione degli agrumi e difficilissimo hanno creato un giardino siccitoso nel totale rispetto della flora sarda. Oggi I Campi è un’oasi delizie e dell’amore d’inestimabile valore e creatività baciato dal vento e dal mare.




ciclo di sei puntate: giugno 2011
di Mauri Dattilo


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12) Aria nuova, vita nuova luglio 2011





1a puntata: 02 luglio 2011
Come cambiare gli stili di vita, e innanzitutto i consumi? Con quale bussola? In questa puntata se ne parla con Giuseppe Roma, direttore generale del Censis, il più autorevole istituto di ricerca sulla società italiana.
Tra il 2007 e il 2010 i consumi in Italia sono diminuiti di 1754 euro l’anno: è come se per venti giorni, per ogni anno, non avessimo consumato nulla. Un cambiamento molto significativo, e non solo per effetto della Grande Crisi.


2a puntata: 03 luglio 2011
Come stanno cambiando le nostre città? Se nel Novecento la bussola è stata orientata alla parola espansione degli spazi e delle infrastrutture, adesso il paradigma è capovolto: le città vengono ridisegnate e attrezzate con l’idea di ridurre le dimensioni degli spazi e aumentare invece la qualità della vita dei cittadini e dei servizi.
In questa puntata se ne parla con Stefano Boeri, architetto, autore del progetto Milano Expo 2015 e assessore comunale alla cultura.


3a puntata: 09 luglio 2011
Anche negli uffici, e nella vita lavorativi, sono in atto profonde trasformazioni. Orientate in primo luogo a ridurre gli sprechi ed a migliorare gli ambienti. In Italia, per esempio, si stampano 32 pagine al giorno con un enorme spreco di carta. Un altro esempio di cambiamento è quello di incentivare l’uso delle biciclette per gli spostamenti urbani dei propri dipendenti: è una novità applicata da molte aziende. In questa puntata se ne parla con Barbara Grazzini, rappresentante per l’Italia di Gap, l’associazione no-profit che si occupa di diffondere nel mondo buone pratiche per la sostenibilità ambientale.


4a puntata: 10 luglio 2011
Chi è l’uomo ecologico? E che cosa significa, per l’universo cattolico, la sostenibilità e il rispetto della natura? Il Papa in un recente discorso su questi argomenti ha difeso le energie che “salvaguardino il creato e non siano pericolose all’uomo”. Per capire meglio il discorso della Chiesa se ne parla in questa puntata Giovanni Maria Vian, direttore dell’Osservatore Romano.





ciclo di quattro puntate: luglio 2011


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13) La Fortezza del Teatro, luglio 2011




Questa è la storia in quattro puntate del drammaturgo Armando Punzo, l'uomo che ha trovato la sua libertà in carcere, e dei ventitrè anni di vita e teatro vissuti nel carcere di Volterra. E' la storia della Compagnia della Fortezza, degli amici di Armando, dei suoi attori, dei familiari, dei collaboratori e del suo pubblico. E' la storia della grande sfida di Armando e della sua acclamata Compagnia di rendere ufficiale quello che è già chiaro agli occhi di tutti, critici e pubblico, vale a dire che il carcere di Volterra è da anni un teatro a tutti gli effetti, e renderlo stabile significherebbe sancire, per la prima volta in assoluto in un luogo come un carcere, il valore dell'arte e della trasformazione della società attraverso la cultura. Attraverso le testimonianze di attori, amici, operatori teatrali, collaboratori viaggeremo insieme ad Armando tra Volterra e Napoli, tra Roma e Beirut, fra carcere, teatro, case e piazze. Franco Quadri disse durante le prove dello spettacolo Pinocchio- Lo spettacolo della Ragione, che era ormai tempo di riconoscere il genio di Punzo. Chiunque abbia assistito ad uno spettacolo della Compagnia è rimasto colpito al punto di commuoversi davvero come non succede più così facilmente nel tempo delle emozioni facili, proprio come accadde al grande critico da poco scomparso.

www.volterrateatro.it/
www.compagniadellafortezza.org/



ciclo di 04 puntate: 16/24 luglio 2011

di Lidia Riviello
a cura di Cettina Flaccavento
con la collaborazione di Mariangela Spitella


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14) L'armonia del mondo, luglio/agosto 2011




1a puntata del 30 luglio 2011
Si ricostruisce il profilo di Marius Schneider, fra i massimi etnomusicologi e mitologi del Novecento, a partire dalle fondamentali opere del periodo spagnolo, nelle quale nasce quella geniale ricostruzione del pensiero “megalitico” e delle cosmogonie sonore, che faranno la fortuna della sua ricerca.
Lo storico delle religioni Nuccio D’Anna, che ebbe conoscenza diretta di Schneider, analizza vari aspetti particolari, come il rapporto con il pensiero indiano e l’importanza dei testi schneideriani negli studi storico-religiosi.
Le musiche della puntata sono tratte dal CD: Chants de l’Eglise de Rome. Période Byzantine dell’Ensemble Organum diretto da Marcel Pérès

2a puntata del 31 luglio 2011
Si ricostruisce il profilo del cosiddetto pensiero “armonicale” o Armonica, di derivazione pitagorica, ma diffuso particolarmente nel Novecento dall’eminente studioso Hans Kayser.
Maria Franca Frola, germanista e massima esperta di questo autore nel nostro Paese, dopo un excursus storico, descrive i tratti salienti di questa disciplina, soffermandosi anche sui più diversi ed interessanti campi di applicazione.
Le musiche della puntata sono tratte dal CD: Revelation. Music for the harmonically tuned piano di Michael Harrison.

3a puntata del 06 agosto 2011
Si ricostruisce il profilo degli studi intorno all’ecologia acustica e al paesaggio sonoro, iniziati a partire dalla fine degli anni Sessanta dello scorso secolo dal compositore e studioso canadese Murray Schafer.
Il teorico delle arti Roberto Barbanti propone in consonanza con tale indirizzo disciplinare un nuovo “paradigma acustico” in grado di limitare l’eccessivo potere delle immagini visive nella nostra cultura e società.
Le musiche della puntata sono tratte dal CD: New and discovered musical instruments di Max Eastley e David Toop.

4a puntata del 07 agosto 2011
Si ricostruisce il profilo del pensiero “armonico” sottostante ad una tradizione salentina come quella del tarantismo, a sua volta interpretato come esempio pienamente realizzato di un pensiero “mediterraneo”.
L’etnomusicologo e musicista Pierpaolo De Giorgi, autore di numerosi volumi sull’argomento, definisce i contorni di un’affascinante mondo, i cui principi meritano di essere mantenuti e diffusi.
Le musiche della puntata sono tratte dal CD: Taranta taranta dei Tamburellisti di Torrepaduli diretti da Pierpaolo De Giorgi.



ciclo di 04 puntate: luglio/agosto 2011

a cura di Cettina Flaccavento
con la collaborazione di Mariangela Spitella



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