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3 Sonate per Violino e Pianoforte

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view post Posted on 11/12/2010, 16:02

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Orvieto ( Umbria )

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Autore : Johannes Brahms



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Interprete/i : Violinista Uto Ughi

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Pianista Pier Narciso Masi

Altri interpreti :

Violinista Wolfgang Shneiderhan, pianoforte Carl Seeman,
violinista Henryk Szeryng , pianista Arthur Rubinstein
violinista Salvatore Accardo, pianista Bruno Canino
violinista Gioconda de Vito, pianista Edwin Fischer
violinista Isaac Stern , pianista Alexander Zakin
violinista Pinchas Zukerman, pianista Daniel Barenboim
violinista Adolf Busch, pianista Rudolf Serkin
violinista Itzhak Perlman, pianista Daniel Barenboim
violinista Franco Gulli, pianista Enrica Cavallo
violinista Arthur Grumiaux, pianista Gyorgy Sebok
violinista David Oistrakh, pianista Sviatoslav Richter
violinista Josef Suk , pianista Julius Katchen
violinista Anne Sophie Mutter, pianista Alexis Weissenberg

( Anno di registrazione 1977 )

Allegretto molto Moderato
Allegretto Grazioso
Presto Agitato




Commento di Angelo Procino :

Negli ultimi anni si risveglio` in Brahms la predilezione per la musica da camera; nacquero cosi` autentici gioielli che possono considerarsi tra i suoi massimi capolavori. Tra questi, le 3 sonate per violino e pianoforte.
La composizione della Prima Sonata in sol maggiore op. 78 risale all'estate del 1878, durante un soggiorno distensivo sulle rive del lago austriaco di Poertschach, amato da Brahms. Si tratta di un lavoro splendidamente proporzionato che si guadagnò il curioso titolo di "Regen-Sonate" ("Sonata della pioggia"), per la presenza del tema del "Regenlied", pagina per canto e pianoforte composta qualche anno prima su testo di Klaus Groth.
Questo tema fornisce gli elementi ritmici e melodici a tutti e 3 i movimenti della Sonata, con citazioni ora palesi, ora nascoste, che si distendono con estrema naturalezza tra le maglie del suadente dialogo strumentale. Il clima della composizione, come spesso avviene nella fase più matura del Brahms camerista, è di un'intensità avvincente ma riservata, dal sapore vagamente malinconico e domestico.
I tempi sono: "Vivace ma non troppo", "Adagio" e "Allegro molto moderato".
Alla prima esecuzione della Sonata provvide lo stesso Brahms con il violinista Joseph Hellmesberger nel novembre 1879.
Anche la Seconda Sonata in la maggiore op. 100 si fa notare per la serenità e la contabilità dei suoi temi. Fu composta nel 1886 durante una vacanza estiva al lago di Thun e quindi fatalmente battezzata - dall'editore Widmann di Berna, amico di Brahms - "Thuner-Sonate". Si compone di 3 brevi movimenti (è la Sonata più concisa del gruppo) di bella chiarezza formale, che valorizzano l'elegante semplicità dei motivi fondamentali: un "Allegro amabile", dove si presenta un tema di derivazione liederistica ("Wie Melodien zieht es mir", op. 105); un "Andante tranquillo", che apre originali parentesi in tempo "Vivace". Infine un "Allegretto grazioso", dove la distesa idea iniziale, esposta dal violino, si svolge con ricchezza di chiaroscuri, fino all'epilogo generosamente lirico. Brahms ed Hellmesberger fecero conoscere al pubblico questa Sonata nel dicembre 1886.
La Terza Sonata in re minore op. 108, l'ultima scritta da Brahms tra il 1886 e il 1888, si è guadagnata, più delle altre 2 precedenti, i favori del pubblico e degli interpreti.
Per quanto le generalizzazioni siano sempre imprecise e l'affermazione possa essere contestata, è indubbio che questa partitura, impregnata di un caldo pathos e densa di un materiale musicale che porta i due strumenti a far risaltare al massimo la loro natura timbrica e tecnica, abbia quasi sempre ottenuto grandi consensi. Va in effetti riconosciuta a questa Sonata una ricchezza di scrittura e una varietà di atteggiamenti espressivi che non ritroviamo nelle pur straordinarie op. 78 e 100. Qui il felice connubio fra tradizione formale e urgente desiderio di confessione interiore trova percorsi soleggiati, dal potere di conquista immediato, diretto. Di qui l'ottima accoglienza del pubblico, ma anche i rilievi meno compiacenti di qualche frangia critica, orientata a scorgere i migliori valori laddove vengano velati dal pudore. I movimenti di questa celebre Sonata, dedicata ad Hans von Bulow, sono 4: "Allegro", "Adagio", "Un poco presto e con sentimento" (in fa diesis minore), "Presto agitato".
La mirabile esecuzione che proponiamo, effettuata presso l'auditorium dalla RAI di Napoli, e` affidata al violinista Uto Ughi e al pianista Pier Narciso Masi.
Ascolteremo il III movimento ( Allegro molto moderato ) dalla sonata op 78, il III movimento ( Allegretto grazioso ) dalla sonata op 100, e il Finale (Presto agitato ) dalla sonata op 108.

Biografia dell' autore :

Johannes Brahms, compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco nacque ad Amburgo nel 1833 e mori` a Vienna nel 1897. Nato da modestissima famiglia, apprese le prime nozioni di musica dal padre, contrabbassista in orchestre popolari. Studiò il pianoforte con Cosel e Marxsen (1841) e dal 1847 si produsse in concerti pubblici come fanciullo prodigio.
Nel 1853 conobbe Schumann che agevolò la sua carriera; divenne direttore dei concerti alla corte del principe di Lippe-Detmold, poi direttore di cori ad Amburgo (1859). Si stabilì a Vienna nel 1862, come direttore della Singakademie, e più tardi della Gesellschaft der Musikfreunde (Società degli amici della musica) [1872-1875]. Da quel periodo la storia della sua esistenza s'identifica con quella della sua opera: la sua vita trascorse a Vienna, spesso interrotta da viaggi in Svizzera, in Italia, nel Salzkammergut e nella Selva Nera
La poetica e lo stile di Brahms sono soprattutto il risultato d'un istinto sorprendente, d'un genio che tutto risolveva in poesia. L'influenza viennese e ungherese che si riscontra nella sua musica è puramente accidentale e transitoria. In lui si fondono mirabilmente le tendenze classiche e quelle romantiche. Il materiale tematico brahmsiano è molto ricco: gli allegri delle sue sonate comprendono fino a sei o sette temi. L'arte della variazione assunse con lui un'ampiezza e una libertà in precedenza sconosciute. Spiccatamente originale è anche la sua concezione ritmica, che predilesse schemi irregolari e sincopati e si avvalse spesso della sovrapposizione di serie metriche contrastanti. Le sue melodie, caratterizzate da intenso lirismo, rivelano affinità con i temi folcloristici.
Il percorso artistico compositivo di Brahms culminante nella sinfonia è segnato da una faticosa ricerca di equilibrio formale, continuamente messo in crisi da una foga sonora che urta contro le strutture classiche di stampo beethoviano. Questo bisogna tenere a mente per capire la musica di Brahms. Visto da questa prospettiva Brahms che senza volerlo rompe la dialettica tematica della forma sonata, che riempe l' orchestra con sonorità ampie e prorompenti può benissimo essere accostato a Wagner più che a Beethoven.
La musica di Brahms è stata definita anche "una specie di prosa musicale moderna ". E' vero, Brahms continua non è un "classico", ma si serve di schemi apparentemente classici per esternare il suo linguaggio musicale. Le strutture sinfoniche classiche, entrano in contrasto con la tortuosa mobilità e ampiezza della frase melodica che crea un flusso musicale continuo; l'ampiezza del giro armonico, sovente spinto alle estreme possibilità tonali e mai rigidamente conclusivo, fa pensare più all'avanguardia che al classicismo beethoviano.
Il catalogo di Brahms conta tra le opere maggiori : due concerti per pianoforte ed orchestra, quattro sinfonie, le 21 danze ungheresi op. 35, le ouverture op. 80 e 81, il concerto per violino e violoncello op. 102, e il concerto per violino op. 77. Queste le opere maggiori a cui si affiancano tantissimi brani pianistici, per organo, per coro e molta musica da camera.

Biografia dell'Interprete :

Uto Ughi, considerato tra i maggiori violinisti del nostro tempo, costantemente osannato dalla critica più qualificata, vanta una prestigiosa carriera internazionale che lo porta a suonare da solista in tutto il mondo, per i massimi teatri e festival, tra cui tutti i grandi teatri italiani, Salzburg Festival, Wiener Festwochen, Parigi, Zurigo, Ginevra, Madrid, New York, Washington, São Paulo, Buenos Aires, Tokio, Hong Kong, Pechino, Kuala Lumpur, Singapore. Collabora con celebri orchestre, anche nella duplice veste di violinista e direttore, includenti le più importanti orchestre d'Italia, quelle d'Europa, quali le cinque grandi orchestre di Londra (London Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra, Philarmonia Orchestra, Royal Philarmonic Orchestra, BBC Symphony Orchestra), City of Birmingham Symphony Orchestra, Bournemouth Symphony Orchestra, Concertgebouw Orchestra Amsterdam, Rotterdam Philarmonic Orchestra, Orchestre de la Suisse Romande, Tonhalle Orchestra Zurich, Oslo Philarmonic Orchestra, Orchestre National de France, Orchestre de Paris, Orchestre National du Capitole de Toulouse, Orquesta Sinfónica Nacional de España, Orquesta Gulbenkian Lisboa, Bamberger Symphoniker, Sachsische Staatskapelle Dresden, Kirov Orchestra St. Petersburg, Bolshoi Orchestra Moscow, Israel Philarmonic Orchestra, Orchestre Philharmonique de Montecarlo, Camerata Salzburg, Mozarteum Orchester Salzburg; degli Stati Uniti: New York Philharmonic Orchestra, Philadelphia Orchestra, Boston Symphony Orchestra, National Symphony Orchestra Washington D.C., Dallas Symphony Orchestra, Houston Symphony Orchestra; del Sud America: Orquesta Filarmónica de Buenos Aires, Orquesta Sinfónica Nacional del Teatro Colón; del Giappone: NHK Symphony Orchestra Tokyo, Tokio Philharmonic Orchestra; dell'Australia: Sidney Symphony Orchestra, per citarne solo alcune. La sua carriera internazionale lo vede al fianco dei più rinomati direttori quali, tra gli altri, Sawallisch, Prêtre, Haitink, Celibidache, Sir Colin Davis, Maazel, Masur, Mehta, Rostropovic, Sargent, Kondrashine, Leitner, Rozhdestvensky, Sanderling, Cluytens, Ahronovich, Barbirolli, Végh, Frühbeck de Burgos, Temirkanov, Jansons, Nagano, Slatkin, Gergiev, Zinman, Conlon, Chung, Oren, Plasson, Inbal, Peskó, Giulini, Rossi, Bellugi, Ceccato, Sinopoli, Gelmetti, Gatti. Il suo repertorio include concerti di Bach, Bartók, Beethoven, Brahms, Bruch, Dvorák, Lalo, Mendelssohn, Mozart, Paganini, Prokofiev, Respighi, Schumann, Sibelius, Tartini, Tchaikovsky, Viotti, Wieniawsky. La sua prestigiosa discografia realizzata per BMG Classics Ricordi in collaborazione con London Symphony Orchestra (tre CD con Sanderling, Sawallisch, Prêtre), Philharmonia Orchestra (due CD con Sawallisch e Slatkin), Symphonieorchesters des Bayerischen Rundfunks (Sawallisch), I Filarmonici di Roma (già Orchestra da Camera di Santa Cecilia), I Solisti Veneti (Scimone).
Per i suoi meriti artistici gli vengono conferite le alte cariche onorifiche di Accademico Effettivo di Santa Cecilia, Cavaliere di Gran Croce, Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni. Impegnato nella salvaguardia del patrimonio artistico nazionale, fonda il festival Omaggio a Venezia raccogliendo fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare, dà quindi vita al festival Omaggio a Roma mirando alla valorizzazione reale dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani.
All'età di sette anni si esibisce per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n. 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Studia sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Suona due preziosissimi strumenti: il Guarneri del Gesù 1744 e lo Stradivari Kreutzer 1701 appartenuto al violinista cui Beethoven dedicó la Sonata a Kreutzer.



Edited by sergiomac - 12/12/2010, 15:48
 
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view post Posted on 12/12/2010, 17:48

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Grazie, SegioMac!!!
 
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