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PRIX ITALIA, Speciale di radio 3

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view post Posted on 31/10/2010, 06:56
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60° anno di vita di Radio3


SPECIALE DI RADIO 3
(dal 18/09/2010 al 09/10/2010)
dedicato alla riproposizione di alcune opere premiate
nelle passate edizioni del Prix Italia


Prix Italia è il più antico e prestigioso concorso internazionale per programmi Radio, TV e Web.
Si tratta di un appuntamento di grande rilievo che premia la produzione audiovisiva sotto il segno della qualità.
Quella del Prix Italia è una comunità particolarmente viva e dinamica, in continuo movimento.
Ne fanno parte, come soci e membri effettivi, 90 Enti Radiotelevisivi pubblici e privati, in rappresentanza di 46 paesi dei cinque continenti.

www.prixitalia.rai.it/2010/pdf/PrixWEB2010.pdf





prixitalia2008


PRIX ITALIA 2008
LA MUSICA NASCOSTA
DI TIZIANO SCARPA

“La musica nascosta” è il nome della trasmissione radiofonica condotta dal protagonista della storia che ha lanciato un concorso in cui gli ascoltatori devono indovinare l’elemento nascosto all’interno di un brano musicale. Il gioco va avanti da parecchie puntate senza che nessuno sia ancora riuscito ad indovinare la risposta… Ma a sorpresa si inserisce un inquietante demone che scombina le carte e trasforma un’innocente diretta in un vero e proprio thriller .

Claudio Bisio è il dj de “La musica nascosta”, il radiofilm RAI sceneggiato da Tiziano Scarpa, con la musica di Michele Tadini. La voce femminile è di Valentina Montanari (vera voce delle sigle e del gr di RAI RADIO3)

Partendo da una realistica e credibile diretta radiofonica l’opera si sviluppa mescolando diversi livelli di realismo e astrazione, comico e drammatico, fino ad approdare ad un territorio in cui recitazione e suono si fondono in un’unica partitura musicale.

“La musica nascosta” è stato prodotto da Michele dall’Ongaro ed è andato in onda il 5 ottobre 2008 sulle frequenze di RAI RADIO3.

“La musica nascosta” ha partecipato alla 60ma edizione del Concorso Prix Italia svoltosi a Cagliari dal 14 al 20 settembre 2008, vincendo nella sezione Radio Music-Composed Work.

Le motivazioni della giuria del Concorso Prix Italia:
"Un eccellente matrimonio di musica e commedia. Siamo stati costantemente attratti dai continui avvicendamenti della trama, ansiosi di scoprire quale e’ la musica “nascosta”. Un lavoro superbo sul suono. Questo lavoro contiene tutti gli elementi che un buon programma radio dovrebbe avere: un presentatore accattivante, un testo creativo, una partitura musicale innovativa. Inoltre, contiene anche l’elemento piu’ importante di tutti: la sorpresa. Il pubblico e’ costantemente attratto dalle torsioni della trama, ansioso di scoprire quale e’ la musica “nascosta”. Conseguentemente, l’attenzione dell’ascoltatore non si abbassa mai. Sembra quindi essere il programma costruito piu’ brillantemente di tutti: il suo lavoro sul suono e’ superbo, la storia avvincente e ben recitata. Eccellente integrazione di musica con tutti gli altri elementi della radio: cosi’ dolce, che spesso e’ difficile dire dove finisce uno e inizia l’altro."

http://www.mediafire.com/listen/77ktun5ycl...ca_nascosta.mp3





prixitalia1994


PRIX ITALIA 1994
BALLATA DEL ROVESCIO DEL MONDO
DI LUCA FRANCESCONI


Luca Francesconi
Luca Francesconi ha studiato pianoforte al Conservatorio di Milano e composizione con Azio Corghi, a Boston, a Roma con Karlheinz Stockhausen e a Tanglewood con Luciano Berio. Nel 1990 ha fondato a Milano Agon Acustica Informatica Musica, un centro di produzione e ricerca musicale con le nuove tecnologie.
Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali tra cui il Kranichsteiner Musikpreis (Darmstadt), il Förderpreis der Ernst-von-Siemens-Musikstiftung (Monaco) e il Prix Italia con Ballata del rovescio del mondo, opera radiofonica su testi di Umberto Fiori (1994).
Molte importanti istituzioni internazionali hanno programmato concerti monografici dedicati alla sua musica. Francesconi ha scritto finora più di cinquanta lavori per gli organici più diversi, dal solista alla grande orchestra, molti dei quali commissionati dalle maggiori istituzioni musicali e radiofoniche.
Ha composto musica elettronica e vocale, fra cui Etymo per soprano, orchestra da camera e dispositivo elettronico, commissionato dall’Ircam, e Sirene/Gespenster, oratorio pagano per quattro cori femminili, percussioni, ottoni ed elettronica; musica per fiati fra cui un quintetto (Attesa), un ottetto (Aria), una suite strumentale dall’Orfeo di Monteverdi, un vasto lavoro per cinque bande in movimento (Mittel). Ha scritto inoltre due composizioni per grande orchestra: Wanderer per l’Orchestra Filarmonica della Scala, diretta da Riccardo Muti, e Cobalt, Scarlet per la Oslo-Filharmonien (con numerose riprese tra cui: Los Angeles Philharmonic, diretta da Roberto Abbado nel 2003, Orchestre Philharmonique de Radio France, diretta da Kazushi Ono nel 2004).
Tra le opere corali: Terre del rimorso per soli, coro e orchestra, per il Festival Musica di Strasburgo 2001 con la direzione di Peter Eötvös, e Let me Bleed per il New London Chamber Choir.
Del 2002 sono Buffa Opera, commissionata e prodotta dal Piccolo Teatro di Milano, e Ballata su libretto di Umberto Fiori (da La ballata del vecchio marinaio di Coleridge), commissionata dal Teatro La Monnaie di Bruxelles con la regia di Achim Freyer. Lo Holland Festival gli ha commissionato l’opera da camera Gesualdo Considered as a Murderer (2004), su testo di Vittorio Sermonti e regia di Giorgio Barberio Corsetti.
Sempre nel 2004 è stata eseguita la prima di Rest, "Luciano Berio in memoriam", per violoncello e orchestra commissionata dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, per il solista Anssi Karttunen con la direzione di Jukka-Pekka Saraste. Luca Francesconi collabora regolarmente con i più importanti interpreti e le più prestigiose orchestre internazionali. Svolge anche attività di direttore d’orchestra.
È docente e capo del dipartimento di composizione alla Musikhögskolan di Malmö in Svezia.

http://www.mediafire.com/listen/t113q1p3wx...o_del_mondo.mp3





prixitalia1984


PRIX ITALIA 1984
LOHENGRIN
DI SALVATORE SCIARRINO

da Jules Laforgue
Azione invisibile in un prologo, quattro scene e un epilogo
Prima: Milano, Piccola Scala, 15 gennaio 1983
Personaggi: Elsa/Elsa-Lohengrin (rec); coro maschile
Il testo è tratto assai liberamente da una delle Moralità leggendarie del simbolista Laforgue: sei ironiche, beffarde e taglienti parafrasi concepite in forma di racconto breve, di altrettanti emblemi e figure della cultura occidentale. Il tema di Lohengrin è quello di una inaccessibile purezza, vissuta attraverso i sensi di colpa. Il racconto di Laforgue, che ha per titolo Lohengrin figlio di Parsifal , è formato da due parti: nella prima, che ha luogo durante un plenilunio sulla riva del mare, con un rito corale si accusa Elsa di essere impura; ma il cavaliere sul cigno giunge a salvarla e la sposa, in uno stordimento di campane. Nella seconda, lungo i giardini della costa e tra le stanze dei riti nuziali, ha luogo la prima notte d’amore; ma anziché chiedergli chi sia e donde venga, Elsa manifesta a Lohengrin il proprio carnale desiderio. Ferito nella sua missione ideale, Lohengrin si ritrae e regredisce a una condizione fanciullesca, mentre il suo cuscino si trasforma in cigno; a cavallo di esso Lohengrin si invola verso la luna, donde era venuto, lasciando Elsa in preda al rimorso. Nell’opera le due parti dell’‘azione’ sono invertite, in modo che la notte di nozze (scene prima e seconda) precede l’attesa di Lohengrin (scene terza e quarta). Scopo di tale inversione sarebbe di «accrescere l’incertezza: o il cavaliere ha già abbandonato Elsa, o non l’ha ancora liberata (giungerà mai?)». Il lavoro è definito ‘azione invisibile’ in quanto l’autore, convinto assertore di una teatralità intrinseca alla musica stessa, sostiene che «forza di un linguaggio è la sua stessa capacità di rappresentazione». «In Lohengrin», continua Sciarrino, «la solista, attrice, assume su di sé tutte le funzioni centrali del rappresentare: dalla musica al testo, ingloba personaggi e scena in un unico ruolo. Presupposto di una composizione di tal genere è concepire la voce, il corpo come universo . E il moto introspettivo che ne consegue riflette l’ambiente esterno quasi a costruire, illusionisticamente, un mostruoso paesaggio dell’anima, di per sé spettacolo autosufficiente». Raffinatissima è la partitura (vincitrice del XXXVI Premio Italia), nella quale dominano tutti gli stilemi tipici del vocabolario timbrico sciarriniano quali armonici, trilli, tremoli, soffi, glissandi.

www.mediafire.com/listen/k9i7bgw1afelh89/Lohengrin.mp3




prixitalia1975


PRIX ITALIA 1975
DIARIO IMMAGINARIO
DI LUCIANO BERIO E VITTORIO SERMONTI

Ispirato a Il malato immaginario di Molière per la regia di Giorgio Pressburger

Con: Kathy Berberian, Paolo Bonacelli
Pulcinella: Gianni Mazzocchi
Musica: Luciano Berio
Orchestra Sinfonica e Coro della RAI
Tuba solista: Carlo Ingrati
Contrabbasso solista: Franco Petracchi

Dall'Intervista a Vittorio Sermonti:
" .... dalla fine degli anni 50 da quando si attivo' il Centro di fonologiala di Milano, la radio era un luogo in cui gli scrittori italiani, gli uomini di cultura italiani si impegnavano cosi' come in altri Paesi d'Europa era buon uso impegnarsi fin dagli anni Venti ...
Scrittori italiani che scrivessero per la radio di un certo livello (io ero al di sotto di questo livello, beninteso) ce n'erano pochissimi ... Solo all'inizio degli anni Settanta, quando parti' l'iniziativa delle Interviste impossibili, allora molti scrittori scrissero per la radio: scrisse per la radio Sciascia, Arbasino, Calvino...
Allora e per un certo periodo si apri' questa stagione che poi a dire la verita' mi sembra che sia a poco a poco tramontata.

http://www.mediafire.com/listen/czwb8rmsbx...immaginario.mp3





prixitalia1970


PRIX ITALIA 1970
GIOCHI DI FANCIULLI
DI GIORGIO PRESSBURGER

Un radiodramma d'autore "senza intreccio, con pochissime parole, dove praticamente il testo non esiste" dice della sua opera lo stesso Pressburger, che introduce il suo lavoro vincitore del Premio Italia per i programmi stereofonici del 1970. Il testo non esiste ma il fascino di questa sperimentazione assolutamente originale sta nelle voci di 40 bambini che giocano.
Ispirato a un quadro di Peter Brueghel il Vecchio, questa composizione traduce in linguaggio radiofonico i giochi di alcuni bambini di una scuola elementare che si svolgono liberamente in uno studio di registrazione.

Giorgio Pressburger e' nato a Budapest nel 1937. Ha pubblicato numerosi romanzi, tra i quali La legge degli spazi bianchi (1989) che ha vinto il Premio Selezione Campiello e Premio Basilicata. Insieme al fratello Nicola ha scritto "Storie dell'ottavo distretto" (1986) e "L'elefante verde" (1988).
E' autore di testi teatrali, tra i quali La partita, che ha vinto il Premio Pirandello, e Le tre madri, vincitore del Premio Flaiano. E' regista teatrale e cinematografico, si occupa di musica, collabora ai maggiori quotidiani italiani ed e' direttore dell'Istituto di cultura di Budapest.

http://www.mediafire.com/download/2zjhn5nn...i_fanciulli.zip





prixitalia1967


PRIX ITALIA 1967
GIOVANNI SEBASTIANO
DI GINO NEGRI

(trasmissione parziale)

Voce recitante: Franca Mazzola
Con: Mario Basiola, Alfredo Mariotti, Slavka Taskova-Paoletti, Rosima Cavicchioli, Tommaso Frascati, Gennaro De Sica
Antonio Cannarsa (batteria), Nicola Francone (organo), Attilio Prochet (contrabbasso jazz) I Gufi
Orchestra della Rai di Torino diretta da: Ferruccio Scaglia

Non si tratta di un'opera d'avanguardia o di sperimentazione, cui Negri preferi' un filone piu' tradizionale. Insieme ad un'intensa attività di autore nel campo televisivo e radiofonico si dedico' alla divulgazione musicale rivolta ai giovani.

http://www.mediafire.com/listen/sds6ny0r6n..._Sebastiano.mp3





prixitalia1960


PRIX ITALIA 1960
I DUE TIMIDI
DI NINO ROTA E SUSO CECCHI D’AMICO


Nino Rota fu un talento manifestatosi in giovanissima età. Nacque a Milano nel 1911. Basti pensare che mentre i suoi coetanei giocavano a palletta lui aveva già scritto un oratorio e lo avevano anche eseguito. Negli anni successivi,insieme a Petrassi,fu allievo di Casella ma anche di Delachi,Bas,Pizzetti. Nel frattempo si laureò in Lettere. La sua era una famiglia di musicisti e Rota intese sempre la musica anche come insegnamento,è stato direttore del conservatorio di Bari sino alla sua morte avvenuta a Roma nel 1979.
La qualità artistica forse più importante di Rota fu la capacità di usare la musica tonale,lui compositore colto,e non pensare mai a steccati tra musicisti che non fossero alzati dalla scarsa qualità. Questo gli consentiva di non vivere in modo lacerante il dissidio tra la musica da film e la musica "pura" che avrebbe torturato qualche suo eminente collega (vedi Morricone).
Qui lo troviamo autore di una divertente opera radiofonica,registrata rigorosamente in diretta visti i mezzi dell'epoca,scritta da Suso Cecchi d'Amico,scrittrice ed autrice di tantissimi film importanti nella storia del nostro cinema. Più o meno derivata dal "Gianni Schicchi" di Puccini del '18 è un'opera che racconta le piccole miserie di un caseggiato dove per conformismo le vite non prendono mai la direzione intimamente desiderata. Il bel Raimondo ama la giovane Mariuccia,è da lei riamato ma i due per timidezza non si sono mai avvicinati,allora il giovane prende alloggio nella stantia pensione della madre di lei, ne sposerà proprio la madre in seguito ad accadimenti della trama basata sul gioco degli equivoci. Anche Mariuccia convolerà a nozze ancora grazie ad un equivoco con un dottore anch'egli inquilino della pensione. I due ex innamorati si troveranno così a vivere nello stesso caseggiato e ad essere anche in un certo modo parenti. Tutto questo nei dodici quadri che compongono l'opera appositamente realizzata per la radio con particolari artifici dovuti al mezzo ed essenzialmente intesi a stimolare l'immaginazione dell'ascoltatore,non a caso è stato scelto un condominio per ambientarla. Da sottolineare la direzione e la concertazione del maestro Franco Ferrara.
La seconda parte del cd testimonia il lavoro di Rota come compositore classico includendo nella scaletta anche la "Sonata n. 1 per viola e pianoforte" scritta nel 1934,con William Primrose alla viola (uno dei massimi musicisti dell'epoca) e David Stimer al pianoforte. E' composta da quattro movimenti: Allegro moderato,Adagio,Allegretto mosso e Allegro e come per "I due timidi" la data di registrazione è quella dell'11 marzo 1953. Un cd per appassionati e curiosi di esplorare un lato del grande Nino Rota forse meno conosciuto dal pubblico.

www.mediafire.com/listen/hnkpsy71av8ndos/I_due_timidi.mp3

Edited by Elrond_55 - 11/3/2015, 08:34
 
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