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GILBERTO GOVI, Pignasecca e Pignaverde

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view post Posted on 13/8/2010, 06:15

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GILBERTO GOVI




Amerigo Armando, vero nome di Gilberto Govi, simbolo ed emblema del teatro genovese, nasce a Genova il 22 ottobre 1885 da una famiglia di origine mantovana. Frequenta per tre anni l'Accademia di Belle Arti, dotato di grande talento artistico, usava disegnare grottesche auto caricature che delineavano ogni ruga e riproducevano su carta il suo viso in ogni sua parte, così sviluppa un sistema originale per creare personaggi nuovi per le sue interpretazioni. Formidabile caratterista era una miniera di fantasia.
Appassionato di teatro infatti recita fin da ragazzino ed entra in una nuova compagnia teatrale dilettante facente parte dell'Accademia Filodrammatica Italiana con sede al Teatro Nazionale di Genova. E qui nel 1911 che incontra per la prima volta Caterina Franchi, in arte Rina Gaioni, che poi diventa sua moglie e gli resta accanto sino alla fine, sia nella vita sia come partner nella carriera teatrale.
Nel 1913 con Alessandro Varaldo e Achille Chiarella fonda la compagnia La Dialettale,lavorando a Genova e provincia che continua ininterrottamente a recitare anche durante la Prima guerra mondiale. Ma dopo l'invito esplicito dell'Accademia Filodrammatica a non recitare più in dialetto, nel 1916 decide di continuare per la sua strada e fonda una nuova Compagnia dialettale genovese,esibendosi sempre con grande successo.
Nel 1923 al Teatro Filodrammatici di Milano rappresenta la commedia I Manezzi pe majà na figgiadi Niccolò Bacigalupo, è l'inizio del successo a livello nazionale e internazionale. Infatti nel 1926 parte per la sua prima tourneè in America Latina e porta in giro ben 78 commedie.
Nelle sue interpretazioni Govi faceva rivivere la vita di tutti i giorni con una grande facilità, lui preferiva raccontare la storia della gente umile, dall'operaio al falegname, facendo divertire il pubblico fino a farlo ridere di cuore anche con una sola espressione o un semplice ammiccamento. Un vero e proprio talento naturale.
Nel periodo bellico e post bellico si cimenta anche come attore cinematografico in 4 films e verso la parte finale della sua carriera, il piccolo schermo gli consente, grazie alla registrazione dal vivo di alcuni spettacoli, di farsi conoscere dal grande pubblico e dalle generazioni successive. Quella del 1960 è la sua ultima stagione teatrale quando porta in scena la commedia Il Porto di casa miascritta dal poeta Enrico Bassano.
Nel 1962 si ammala e muore a Genova il 28 aprile del 1966 a 81 anni.

A cura di Alessandra Fiori



PIGNASECCA E PIGNAVERDE

http://www.mediafire.com/file/tnb5cazz3dsv...0Pignaverde.mp3

Edited by Ruitor2 - 24/12/2010, 22:36
 
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