10) Il viaggiatore incantato giugno 2010
1a puntata: Partenza 05 maggio 2010La partenza, il viaggio preparato e sognato nelle stanze di casa, nelle strade del quartiere, nel mercato di Testaccio, nel cimitero degli inglesi davanti alle tombe di Shelleey, Keats, Gramsci, Gregory Corso.
Come nasce il desiderio di partire. Una mappa, un libro, un film, un quadro, una fotografia
Si parte già prima, molto prima di prendere il treno e l’aereo.
Un dolly sulla nostra vita quotidiana. Ci vediamo da fuori, cominciamo a staccarci…
E attenzione perche' un viaggio, appena nato, e' gia' grande, capace di pensare con la sua testa, di andarsene con le sue gambre. Ad un certo punto, si alzera' in piedi e partira'. E a noi... a noi non restera' che seguirlo
(Giuseppe Cederna)
Le letture di Giuseppe Cederna sono tratte da:
-Xavier De Maistre, Viaggio intorno alla mia camera
-H. Melville, Moby Dick
-N. Bouvier, La polvere del mondo
-L. Ferlinghetti, Canto di vagabondo
www.mediafire.com/?zjlm4ymqyot2a puntata: India 06 maggio 2010L'arrivo in India e' il primo colpo ai nostri sensi. L'odore dell'India. Caldo. I suoni sono piu' forti, amplificati.....
Quando sono arrivato in India la prima volta non sapevo quasi nulla. Avevo letto Kim di Kipling e poco altro. Volevo vedere le montagne, ero aperto e disposto a...a cosa? Non lo sapevo. Il primo impatto fu di fascinazione e terrore, un'emozione continua e fortissima. Come si guarda la poverta'. L'ingiustizia dlela vita sui marciapiedi, della lotta per la sopravvivenza quotidiana, i sensi di colpa, gli storpi ai semafori, la puzza dei vicoli della vecchia Delhi, le meraviglia della vecchia Delhi, l'immernso mercato dei mercati, Chandny Chowk, un altro fiume di vita e di miseria e poi lo specchio del nostro privilegio nei ristoranti per turisti, oi grandi alberghi coloniali....e perche' nonostante tutto ero attirato misteriosamente da tutto...Attarversavo la citta' e riuscivo talvolta a sentirmi a casa, tranquillo, seduto in un avecchia moschea, riuscivo a scendere dentro me stesso, a meditare, tranquillo, quando tutti i miei sensi erano attaccati e scossi uno dopo l'altyro e tutti insieme...una sensazione assurda...eppure.Volevo fuggire e nello stesso tempo qualcosa mi diceva che sarei tornato e che ogni volta sarebbe stato diverso. Ogni volta sarebbe caduto un velo, e ogni volta avrei visto e sentito un pezzetto di me stesso. Com'e' possibile? (Giuseppe Cederna)
Giuseppe Cederna dopo essersi interrogato sulle motivazioni del viaggio e dopo aver osservato le reazioni iniziali vissute durante quel viaggio, racconta oltre che i luoghi i suoi incontri e i cambiamenti che alcuni incontri hanno provocato in lui, sempre accompagnato dai suoi immancabili libri: Kipling, Terzani, Ginsberg, Le Saux, ma mai separando le parole di "carta" dalle parole di "carne".
www.mediafire.com/?mjyd5ykmijz3a puntata: Da Leh a Padum 12 giugno 2010....Ancora in India. Da Leh a Padum il viaggio in Ladakh va fatto con lentezza. Bisogna acclimatarsi, fermarsi a respirare ad ogni tappa e le tappe sono Manali, la confluenza tra il Bhaga e il Chandra river, Keylong, Kargil e decine di monasteri, la turbolenta acqua dell'Indo, oasi verdissime e campi di grano verdi e dorati, villaggi, ghiacciai, valli e montagne fino al ritorno nella valle di Leh.
Immaginate di scendere dai cinquemila duecento metri dell'ultimo passo, lentamente verso l'aria dei tremila...verso le oasi verdi dei villaggi...un venticello tiepido della grande valle che ci aspetta e poi l'Indo. Via il mal di testa, via quella sensazione di svagatezza e leggerezza estrema. Senza peso. E' il ritorno sulla terra. Un altro mondo. Siamo in Ladakh.Libri:
- G. Tucci, Tibet, paese delle nevi
- Joseph Rudyard Kipling , Kim
www.mediafire.com/?4zmzzzgjjko4a puntata: Ticino, le voci del fiume 13 giugno 2010Il Ticino, el Tesin, come dicono in dialetto dalle parti di Abbiategrasso. E' li che andremo oggi. Sara' un viaggio lento, scandito dalla voce dell'acqua che mi ha fatto incontrare personaggi straordinari, viventi naratori dagli occhi liquidi, poeti, cercatori d'oro e di styorie. Una voce che mi ha parlato di me, della mia vita, dei miei sogni e delle mie paure. Di mio padre e delle sue appassionate, furios ebattaglie per l'ambiente, le citta', il territorio, la cosa pubblica che ci appartiene. Mio padre Antonio era seduto ad aspettarmi ad ogni ansa, ad ogni riv del fiume. E anche lui mi ha parlato.
Libri:
- Heinrich Zimmer, Filosofie e religioni dell'India, Mondadori, 2001
- Giuseppe Cederna, Ticino. Le voci del fiume, storie d'acqua e di terra, Excelsior 1881, 2009
- Sherwood Anderson, Le voci del torrente, Il Nuovo Melangolo, 2010
- Antonio Cederna, Brandelli d'Italia. Come distruggere il bel paese: sventramento di centri storici, lottizzazioni di foreste, cementificazione , Roma, Newton Compton, 1991
www.mediafire.com/?ntymmgwg5ug5a puntata: Africa 19 giugno 2010Oggi vi racconto due viaggi molto diversi, quasi opposti.
Il viaggio della conoscenza: Il viaggio verso le pitture rupestri del Tassili si trasformo' nel viaggio per imparare a vedere l'acqua. Imparai a riconoscere delle strane formazioni di terra e di pietre. Dei monticoli, simiili a termitai che dall'oasi si perdevano nel deserto. Erano le prese d'aria della gallerie drenanti, tunnel sotterranei paralleli al deserto, lunghi anche centinaia di chilometri che drenano le piu' piccole quantita' d'acqua, acqua di piogge, di montagne lontane, acqua dell'umidita' di condensazione ....acqua visibile ma acqua vera.Sono sceso in queste gallerie, ho messo i piedi a mollo nell'acqua tiepida. Le oasi sono il risultato di un progetto e del lavoro durissimo delle genti del deserto.
...e il viaggio del dolore degli altri: Venni invitato da Amref ad andare in Kenia, Somalia e in Sud Sudan, per testimoniare in un piccolo documentario il dolore degli altri. Qui non si trattava della meraviglia del mondo ma del suo opposto, l'ombra del mondo, l'ingiustizia. E testimoniare il dolore degli altri non e' facile. E' disturbante, doloroso, talvolta osceno. Come si fa? Qui chiudiamo gli occhi, Laggiu' dovevo tenerli ben aperti. Ero li per questo.
(Giuseppe Cederna)
Libri:
- Giampiero Comolli, Alle porte del vuoto, Theoria, 1988
- Paul Bowles Wallace Shawn, La febbre, E/O, 1992
www.mediafire.com/?neeym5enmkt6a puntata: Marocco 20 giugno 2010Una full immersion nel Marocco dai mille volti.
Citta' , villaggi, colline, montagne, deserti e predeserti, coste sconfinate, fortezze. Mille viaggi sono possibili qui. Non corretelo, tornateci piuttosto, ma non corretelo (Giuseppe Cederna)
Il seguito piu vasto nella grande piazza, ce l'hanno i cantastorie. Intorno ad essi si formano i gruppi piu densi, piu assidui, le loro esibizioni durano a lungo. Gli spettatori che stanno accovacciati per terra formano un primo cerchio e non si rialzano tanto in fretta, altri, in piedi, formano un secondo cerchio, anch'essi si muovono pochissimo e pendono affascinati dalle labbra e dai gesti del cantastorie. A me pareva che egli disponesse le sue parole sempre secondo un ritmo assai personale. Ogni volta che si interrompeva, cio che diceva poi risultava piu incisivo, piu elevato. Rimasi in piedi ad ascoltarli molto a lungo anche quando fui attratto da altri suoni, in quel luogo ricchissimo di suoni, eppure nessuno badava a me. Il cantastorie naturalmente mi aveva notato ma dentro il suo cerchio magico io rimanevo per lui uno straniero giacche non lo capivo. Spesso avrei dato non so che cosa per riuscire a capirlo ma nello stesso tempo ero felice di non capirli, essi rimasero per me un' enclave di vita antica di vita intatta, la loro lingua era importante per loro come la mia per me. Le parole erano il loro nutrimento e da nessuno si lasciavano indurre a barattarle con un nutrimento migliore. Mi apparvero come fratelli, fratelli maggiori e migliori di me...(E. Canetti, Le voci di Marrakech)
Quando si arriva in un paese straniero la prima cosa che ci si fa incontro e' la sua aria, ancora non abbiamo visto nulla ma quest'aria e' gia il preludio, l'anticipazione degli eventi futuri cui fara da culla e da scenario. L'aria insomma e' il respiro del paese o meglio ancora la sua anima. Com'e dunque l'aria del Marocco? Nelle citta e' leggermente acre, sa come di pepe e polvere bagnaticcia e calda, protettiva, magica. Un odore di chiuso, di stoffe, spezie, sudori, bauli assume per le vie ombrose una consistenza frizzante, da libro di fiabe. In campagna e' secca ma come irrorata di fine rugiada, e' tenera, appena appena profumata, un po inconsistente e languida, soffusa e chiara la sua luce. Nel deserto non e nemmero piu aria ma vento fermo e puro, aria distillata senza odori, senza densita, come luce che si fa aria o silenzio invece e di quest'aria e' padre e figlio. Ma tutte queste arie cosi diverse discendono da un'unica primigenia aria ancora piu sottile, respiro remoto e lieve, solo di tanto in tanto questa delicata aria madre si diffonde nel paese carazzandolo col suo manto e tutto allora si tinge ogni volta per sempre di tiepido splendore...(Giampiero Comolli, Alle porte del vuoto)
Mogador l'abbiamo raggiunta al crepuscolo dopo una lunga e tortuosa discesa, che ci dava la sensazione di stare precipitando giu fra i marosi, ma infine ce la siamo ritrovata davanti in una conflagrazione di fiamme e rame e oro e bronzo sulla costa rocciosa. Sulla riva del mare un paio di torrette squadrate ornate agli angoli di guglie aguzze una lunga distesa di brune mura merlate qualche boschetto di palme, una piccola citta bianca che vibra e riluce come le ali di una farfalla tra le ultime scintille di un fuoco morente e poi se si procede lungo la spiaggia oltre le capanne dei pescatori dove ci si accorge gradualmente che ogni cosa e bianca o azzurra bianchi i muri azzurri le persiane e le porte nessun altro colore visibile eccetto gli abiti della gente. Si passa attraverso le alte porte squadrate delle mura della citta per giungere svoltate un angolo nelle stradine del mercato tra negozietti pieni di fratutta pane verdure varrozze cavalli mercanti ebrei in caftani neri, donne velate bianco vestite poliziotti....... (Michael Mc Liammoir)
Libri:
- E. Canetti. Le voci di Marrakech. Note di un viaggio, Adelphi, 2004
- G. Comolli. Alle porte del vuoto, Theoria, 1988
- E. Warthon, In Marocco. Harem, moschee e cerimonie, Editori Riuniti, 2002
www.mediafire.com/?humgummliyz7a puntata: Kastellorizo 26 giugno 2010Giuseppe Cederna racconta il ritorno in Grecia a 20 anni dal film e da allora la Grecia e' diventata una voce, un richiamo costante. Qui , piu' che altrove si impongono prepotentemente le parole antiche e nuove di narratori e poeti che intorno al Mediterraneo hanno scritto prose e versi trascinandoci in luoghi reali ed emozionali insieme, luoghi mitici e dell'anima... senza soluzione di continuita'.
Sempre devi avere in mente Itaca
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumuloati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio
Senza di lei mai ti saresti messo
in mare: cos'altro aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra' deluso.
Fatto ormai saggio, con tutta la tua esperienza
avrai gia' capito quello che Itaca vuole significare
(Konstantinos Kavafis, Itaca)
Libri:
- Predrag Matvejević , Mediterraneo, Garzanti, 1991
- Patrick Leigh Fermor, Mani. Viaggi nel Peloponneso, Adelphi, 2004
- Cesare Brandi, Viaggi e Scritti Letterari, Bompiani, 2009
- Konstantinos Kavafis, Poesie d'amore e della memoria, Newton Compton, 2006
www.mediafire.com/?kz2q5tunlzm8a puntata: Ritorno 27 giugno 2010Forse il viaggio ci ha regalato qualcosa, forse un po' ci ha trasformato, ci ha fatto pensare a noi stessi con delicatezza e rigore. E la nostra vita, quello che siamo adesso appena tornati, ha bisogno di ritrovarsi, di travasarsi dal viaggio alla normalita', senza troppi traumi, rotture, tradimenti. (Giuseppe Cederna)
E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole e in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balía del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea
(Konstantinos Kavafis)
Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare, darsi , tempo , stare seduti in una casa da tè ad osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare con una parola , con un incontro, con l'amico di un amico di una persona che si è appena incontrata e il posto più scialbo, più insignificante della terra diventa uno specchio del mondo , una finestra sulla vita, un teatro di umanità dinanzi al quale ci si potrebbe fermare senza più il bisogno di andare altrove. La miniera è esattamente là dove si è: basta scavare. (Tiziano Terzani)
Libri:
- Nazim Hikmet, Altre poesie d'amore, Arnoldo Mondadori Editore, 1997
- Wiesława Szymborska, La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009): Adelphi, 2009
- José Saramago, Viaggio in Portogallo, Einaudi, 1999
- Daren Simkin, Daniel Simkin, Il viaggiatore, Fazi, 2009
www.mediafire.com/?wheddoaewyela cartella con le otto puntate
ciclo di otto puntate: dal 05 al 27 giugno 2010
di Loredana Rotundo
con Giuseppe Cederna
in regia si alternano Loredana Rotundo ed Elisabetta Parisi
con la collaborazione di Mariangela SpitellaEdited by eos1948 - 2/8/2021, 18:57