LE MOSTRE IMPOSSIBILI, dal 15 settembre al 2 ottobre 2009

LE MOSTRE IMPOSSIBILI

15-09-2009 Stefano Chiodi: L'origine del mondo

Inizia un'altra piccola avventura qui a Radiotresuite: abbiamo coinvolto storici dell'arte, critici, curatori di mostre a pensare, nella più assoluta libertà, una mostra che ognuno di loro avrebbe voluto realizzare o anche soltanto vedere e che non è possibile costruire sulla faccia della terra, o perlomeno sulla faccia di "questa" terra. Una mostra impossibile dunque, qualcosa che derivi dall'immaginazione piuttosto che dalla realtà delle cose. Il primo interlocutore è questa sera lo storico e critico d'arte Stefano Chiodi, la cui vita si dipana intorno alla musica e all'arte contemporanea, e che ci porta dentro il padiglione della Philips all'Expo di Bruxelles 1958. E ascoltate perché.

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16-09-2009 con Ester Coen

Tra i massimi esperti internazionali di Futurismo e di Metafisica, nonché di arte italiana della prima metà del 900, Ester Coen propone non una ma due mostre impossibili. La prima, "La spaventosa bellezza dell'assenza", dedicata alle opere distrutte o perse, che possa approfondire il senso della barbarie umana. La seconda, "Spazio e materia, che prendendo spunto da una frase di Boccioni, "ci sarà un tempo in sui il quadro non basterà più", viene immaginata all'interno di uno shuttle che si addentra in un buco nero.

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17-09-2009 con Francesco Bonami

Curatore tra l'altro del Museo d'Arte Contemporanea di Chicago e direttore artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte di Torino, Francesco Bonami, rispondendo alla nostra domanda: quale mostra avrebbe voluto realizzare ma che sa essere impossibile da realizzare, propone tutto Picasso, ma veramente tutto, tutte le 17.235 che si dice l'artista abbia prodotto.

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18-09-2009 con Anna Coliva

Un'altra mostra in esclusiva per Radiotre, un'altra mostra che altrove sarebbe impossibile anche soltanto immaginare. Il tema affrontato riguarda la questione della rappresentazione della realtà: l'arte è nata per questo, per ri-rappresentare la realtà e da qui l'accostamento che Anna Coliva, direttrice della Galleria Borghese in Roma, ha voluto fare di due artisti che hanno rappresentato la massimo livello la rappresentazione della realtà: Caravaggio e Velasquez .

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21-09-2009 con Costantino D'Orazio

La mostra impossibile di Costantino D'Orazio dovrebbe essere realizzata nella cupola d'oro della Moschea della Roccia, uno dei più importanti santuari di tutto il mondo islamico, l'edificio islamico più antico ancora oggi esistente (fu completata nel 691). Una mostra che naturalmente non ha nulla a che vedere con le questioni politiche che occupano la vita di Gerusalemme, ma che va alla radice delle religioni che viviamo oggi in questo mondo. Se esiste un luogo che abbia in sé un senso, una pregnanza, nel quale si possano far convergere i riti di tutte le religioni e riunire alcuni tra i simboli più importanti delle diverse religioni questo è proprio la Cupola d'oro.

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22-09-2009 con Gianfranco Maraniello

Nella storia dell'Arte contemporanea ci sono opere che non sono ospitate in alcun luogo perché spesso le opere coincidono con i luoghi che le ospitano e non c'è differenza tra luogo e opera. Oppure ci sono opere che invece di essere disposte nello spazio sono disposte lungo l'arco del tempo e allora non sai più bene in quale luogo sei, in quale tempo sei. L'eccedenza dei limiti spaziale e temporali è data da molte opere ed è con queste che vorrebbe realizzare la "sua" mostra impossibile Gianfranco Maraniello, direttore dell'Istituzione Galleria d'Arte Moderna di Bologna.

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23-09-2009 con Angela Vettese

La mostra impossibile della critica d'arte Angela Vettese non è una mostra da consumare stando fermi, ma un vero e proprio viaggio, camminando, girando, magari volando, una mostra itinerante e assoluta il cui luogo privilegiato potrebbe quindi essere l'aereoplano, uno o mille che siano. Più impossibile di così davvero difficile pensarla....

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24-09-2009 con Daniela Lancioni

La mostra impossibile, che può vivere solo nei cieli immaginari della Radio e che nessuna istituzione potrebbe accettare, per la storica dell'arte Daniela Lancioni si dovrebbe realizzare in una periferia, nel prato brullo e disseminato di sporcizia tra condomini multipiani: una volta bonificato, ecco una serie di parallelepipedi bianchi progettati, perché no, da Renzo Piano, muti all'esterno ma molto significativi all'interno perché in ognuno ci dovrebbe essere un ambiente creato dagli artisti non con quadri, con sculture, bensì un ambiente definito esso stesso come un'opera d'arte.

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30-09-2009 con Luca Massimo Barbero

La mostra impossibile che vorrebbe allestire Luca Massimo Barbero, già direttore della sede veneziana della Fondazione Guggenheim, dal 23 marzo direttore del Macro di Roma assumendosi la responsabilità di "far ripartire" il Macro (ovvero il museo dell'arte contemporanea di Roma, negli spazi dell'ex Birra Peroni di via Emilia, dopo l'ampliamento di diecimila metri quadrati avviato quasi quattro anni fa), dovrebbe essere una mostra che possa "incuriosire" e quindi usare un soggetto per far conoscere un materiale inusuale ma al tempo stesso consueto, una mostra che pensi come materiale l'aria e lo spazio, l'oggetto visibile e trasparente che contiene la materia di cui poi parlerà la mostra. E per questo Luca Massimo Barbero parte da Marcel Duchamp che nel 1919 prende un'ampolla di vetro per usi medici (con l'indicazione Serum physiologique) e, facendosi aiutare da un farmacista parigino, la svuota del suo contenuto e la riempie con 50 cc di Air de Paris, e quest'opera diviene un paradigma, una rievocazione senza riconoscimento, un qualcosa del passato che si offre come un'idea sempre nuova.

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01-10-2009 con Chiara Bertola

La mostra immaginata da Chiara Bertola, critica d'arte e curatrice, responsabile tra gli altri del del Museo e delle attività artistiche della Fondazione Querini Stampalia di Venezia, è particolarmente "impossibile": la vorrebbe dentro un giardino, dentro una giungla, dove le opere dovrebbero germinare come una forma organica, ma una dentro l'altra, in un processo dentro il tempo. Gli artisti coinvolti iniziano una partenza e poi, ogni settimana, dovrebbero intervenire altri artisti creando così una mostra "viva" una mostra che continua a vivere, a crescere, a mutare entro dialoghi diversi

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02-10-2009 con Maria Grazia Messina

Ultima mostra impossibile ed a proporcela è Maria Grazia Messinadocente ordinario di storia dell'arte contemporanea, per la quale però la vera mostra impossibile in realtà sarebbe semplicemente una mostra ben fatta che rispondesse a tre semplici requisiti: una programmazione a lungo termine (impossibile in Italia), un progetto scientifico (non 10 capolavori per sostenere 60 mediocri), e le opere esposte dovrebbero essere proprio quelle pensate e non quelle subentrate strada facendo per mille problematiche. Ma una mostra impossibile vera e propria Maria Grazia Messina ha voluto comunque immaginarla per Radiotresuite e la sua dovrebbe vedere insieme alcune opere, per così dire, "resuscitate", opere scomparse e, solo in alcuni casi, poi ricomparse. In particolare i primi tre lavori di Kandinsky , "Le bonheur de vivre" di Matisse e la "Tour Eiffel" di Robert Delaunay.

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Edited by eos1948 - 25/7/2021, 14:36