Il “lettore” Daniel Pennac
Domenica 7 febbraio 2010 ho avuto la fortuna di assistere al teatro Argentina di Roma alla lettura spettacolo di Daniel Pennac, Bartleby, una storia di Wall Street. La lettura è un adattamento dello stesso Pennac che ha utilizzato la traduzione francese del celebre
Bartleby the Scrivener di Herman Melville di Pierre Leyris (ed. Gallimard). Lo spettacolo, con regia di François Duval, scenografia di Charlotte Maurel
e luci Emmanuelle Phelippeau-Viallard, è andato in scena all’interno progetto "Face à Face" parole di Francia per scene d'Italia.
Bartleby lo scrivano è sicuramente un testo enigmatico e affascinante, molto interessante per gli amanti degli audiolibri è la versione di Serena Dandini:
Dal sito del teatro Argentina riportiamo quanto Pennac pensa di Bartleby e del suo implacabile “I would prefer not to”:
Non ricordo nemmeno più quando ho letto Bartleby di Melville per la prima volta. I miei più vecchi amici affermano che gliene parlo da sempre. Bartleby e il suo datore di lavoro mi appassionano. Il primo per il suo rifiuto di giocare il gioco degli uomini, il secondo per l'inutile accanimento a voler comprendere questo rifiuto, l'uno e l'altro attraverso lo sconcertante e bizzarro confronto di due solitudini. Se domandassimo a Bartleby il perché di questa lettura pubblica, risponderebbe impavido: "Ma non ne vedete voi stessi la ragione?" Ed è esattamente ciò che si riproponeva Melville: vedere attraverso sé stesso, e cioè attraverso il nostro io più profondo, dove giace questa risata che accompagna, qualsiasi cosa noi facciamo, i nostri sforzi più lodevoli. E poi tutta la mia vita ho letto ad alta voce. (A voce altra). E questo doveva prima o poi finire sulla scena di un teatro. Tanto più che oggi ho la stessa età del narratore di questa storia. E' sciocco, ma comunque ci unisce.Ed è stato un vero bene che il leggere ad alta volce dello scrittore francese sia finito in scena. Vi posso garantire che è veramente un grande lettore e che lo spettacolo, supportato da sovratitoli in italiano, è stato molto intenso.
Per quanti di voi hanno dimestichezza con il francese propongo l’ascolto della lettura di due estratti di
Chagrin d’école (
Diario di scuola). In questo libro Pennac mette insieme le sue esperienze di studente e di insegnante, i due estratti riguardano quelle dell’insegnante e sono pagine particolarmente emblematiche del suo percorso autobiografico e il lettore è lo stesso Pennac:
www.mediafire.com/?1wiyynjyylaDiario di scuola ha avuto un grande successo di pubblico anche in Italia, è una lettura che offre uno spaccato del mondo della scuola che dà la possibilità di riflessioni ad insegnanti e genitori, ma anche agli stessi studenti. Come già successo con
Come un romanzo, anche con
Diario di scuola, penso che Pennac sia riuscito un po' a scuotere un modo vecchio e statico di vedere la scuola. Per sapere di più su
Diario di scuola potete sentire il dibattito cui ha partecipato lo stesso Pennac, registrato il 25 settembre 2008 al Festivaletteratura di Mantova:
www.mediafire.com/?3ky2zzkno0oEdited by gulliver63 - 12/2/2010, 16:51