Tre soldi
Uno spazio nella notte di Radio3 dedicato all’audio documentario.
Tracciamo percorsi sonori raccontando la realtà di oggi e di ieri con il linguaggio della testimonianza diretta.
01) Non si recita a soggetto
Il teatro sociale in Italia prende corpo negli anni '70, spinto dalla forza propulsiva del teatro teorizzato e messo in pratica da Jerzy Grotowski.
Si diffuse la precisa volontà, da parte di autori e registi, di calarsi direttamente nelle realtà cosiddette "difficili", non limitandosi a raccontarle dall'esterno. Queste realtà stesse, tramite gli individui che le abitavano, sarebbero andate ben presto in scena. Nel corso degli anni sono nate tante compagnie, costituite in gran parte - o esclusivamente - da persone con vari disagi (di tipo sociale, fisico o mentale), che successivamente sono diventate attori. Ottenendo spesso risultati sorprendenti e numerosi riconoscimenti.
Quando fu chiesto a Pippo Delbono perché avesse deciso di lavorare con «persone al limite, diverse in qualche modo», lui rispose così: «Perché ho scoperto che avevano delle capacità [...], qualità da arlecchini [...]. Noi della compagnia non siamo diventati dei buoni, che facciamo del bene agli altri, no. Loro fanno delle cose che nessuno nella compagnia è in grado di fare. Queste persone ci danno molto, in cambio tu gli dai delle altre cose, ma non è mai: "Quanto bene faccio per te". Non potrei mai dire a Bobò: "Quanto bene ti ho fatto che ti ho portato fuori da un manicomio", no. Quanto bene ha fatto Bobò al mio teatro. Questo è un valore forte».
Non si recita a soggetto riporta l'esperienza diretta di dieci compagnie che, in modi diversi, rientrano nell'ambito del teatro sociale. È un percorso che va da Catania a Torino, passando per Napoli, Roma e Bologna. Contesti diversi in cui scorgiamo dispiegarsi singole individualità, sempre in rapporto all'esperienza teatrale.
Gli attori portano con sé la propria esperienza diretta, poi rielaborata artisticamente dagli autori e dai registi che li seguono, e che da loro pretendono impegno e fatica costante. Senza limitarsi a sterili autobiografismi e senza l'ombra neppure lontana del dilettantismo.
Si ringrazia Fabio Russo per la presa diretta.
Si ringraziano inoltre i registi e i coordinatori delle singole compagnie.
01.01) Torre di Babele - nuovi confini. Agorà - nuova socialità - educazione al benessere 01 febbraio 2010Nei laboratori teatrali - coordinati e realizzati dalla regista Marilisa Calò - sono chiamati a recitare bambini, persone diversamente abili, migranti e anziani. Lo spettacolo vuole promuovere il passaggio da una società multiculturale ad una interculturale, che riconosca la dignità di ciascun essere umano valorizzando tutte le "Culture della Diversità".
01.02) Arte e salute. Bologna 02 febbrio 2010Le prime iniziative del progetto "Arte e Salute" risalgono al 1998, quando il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna si pose l'obiettivo di produrre spettacoli teatrali professionali con gruppi di pazienti per offrire un punto di riferimento stabile a certe forme di creatività. Alcuni pazienti psichiatrici, i cui talenti erano resi indecifrabili dalla patologia, stanno facendo oggi i mestieri di attore o burattinaio, sotto la direzione di Nanni Garella.
01.03) Almateatro. Torino 03 febbrio 2010Almateatro nasce nel 1993 da un gruppo di donne provenienti da diversi paesi (Marocco, Montenegro, Kenia, Argentina, Somalia, Nigeria, Etiopia, Eritrea, Cile, Perù, Colombia, Filippine, Russia, Italia). È uno spazio-laboratorio al femminile dove, attraverso il mezzo teatrale, si mettono in comunicazione realtà culturali diverse e in continua trasformazione. Direzione artistica di Gabriella Bordin.
01.04) Tribalico. Associazione Au. Di. Do. - Compagnia Urzene. Alpignano (Torino) 04 febbrio 2010L'Officina Teatrale Tribalico nasce nel 1998 nell'ambito dell'associazione AU.DI.DO. (Autogestione Diversamente Dotati).Il laboratorio di teatro mette in scena spettacoli interpretati da ragazzi diversamente abili e da attori professionisti. I testi sono di Salvatore Smedile, la regia è di Alberto Valente.
01.05) Teatro del Pratello. Bologna 05 febbrio 2010Pratello prende il suo nome dalla via del Pratello, storica strada bolognese che da sempre ospita il carcere minorile della città. Realizzando progetti teatrali rivolti all'adolescenza, si rivolge in particolare a minori detenuti o seguiti dai servizi della giustizia minorile. Sempre in scena con attori "esterni". Il gruppo è coordinato e diretto da Paolo Billi.
01.06) Livres como o vento. Torino 08 febbraio 2010Si tratta di laboratori, percorsi educativo-formativi, stage che possono essere fruiti da operatori esterni, da studenti e da persone in situazioni di disagio sociale. Si organizzano spettacoli legati sia al Teatro dell'Oppresso che ad altre forme teatrali ed espressive, con contenuti preminentemente sociali o con finalità più genericamente estetiche. Coordinatore e regista Paolo Senor.
01.07) Manovalanza Teatro. Napoli 09 febbraio 2010Ri-belle è spettacolo di non-attori, di persone in azione su un non-detto da far sentire. La pièce, diretta da Adriana Follieri, è andata in scena il 16 e il 17 gennaio nella suggestiva location della Casa della Pace e della Nonviolenza di Castellammare di Stabia, in via Santa Caterina 11. È l'ex dimora di Lady Cocaina, confiscato alla Camorra dal Comune di Castellammare di Stabia. Otto attori napoletani non professionisti, di età, estrazione e formazione differenti escono dal laboratorio di teatro sociale ManoValanza curato dalla stessa regista per reinterpretare il mito del Minotauro, riscoprendolo tremendamente attuale.
01.08) Associazione culturale Neon. Catania 10 febbraio 2010L'idea di dar vita a un teatro delle diversità appartiene ai registi Piero Ristagno e Monica Felloni, per i quali lavorare con persone affette da sindrome di Down è stato il naturale sviluppo di un'idea di teatro artigianale e poetico.
Portano avanti diverse compagnie con la collaborazione dell'attore professionista Giuseppe Calcagno.
01.09) Voci di Babele. Cir - Vi.To. Roma 11 febbraio 2010Il 26 giugno è la Giornata Internazionale a sostegno delle vittime di tortura. Ogni anno, in questa data, il CIR - Consiglio Italiano per i Rifugiati - mette in scena uno spettacolo teatrale. Lo scorso anno al Teatro India è andato in scena "Voci di Babele", realizzato da chi ha preso parte al laboratorio psicosociale gestito dai registi Nube Sandoval e Bernardo Rey.
01.10) Arrevuoto 12 febbraio 2010Il progetto Arrevuoto dello Stabile napoletano, curato da Roberta Carlotto e Maurizio Braucci, ha ampliato il numero dei partecipanti e dei quartieri coinvolti. I gruppi di ragazzi che hanno partecipato ai laboratori - napoletani, rom ed immigrati - sono oggi circa duecentocinquanta. Ognuno dei cinque spettacoli è il frutto del lavoro di due diversi gruppi di ragazzi e ragazze provenienti da due differenti aree della città. Si incontrano adolescenti di Scampia e adolescenti di Ponticelli, di Barra - S. Giovanni, dei quartieri Vomero, Montesanto e Foria.
https://mega.nz/folder/5xk2EarZ#ssUAY3PaNta7ZNLpt1tlewTrasmissione di RadioRrai3
a cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella
regia di Daria CorriasEdited by eos1948 - 28/7/2021, 09:40