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BORIS GODUNOV, di Aleksandr Sergeevic Puskin

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view post Posted on 16/10/2009, 00:58
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ALEKSANDR SERGEEVIC PUSKIN


Aleksandr Sergeevic Puskin nacque a Mosca nel 1799 da una famiglia di piccola (ma antichissima) nobiltà. Crebbe in un ambiente favorevole alla letteratura: lo zio paterno Vasilij era un poeta, il padre si dilettava di poesia e frequentava letterati di primo piano come Karamzin e Zukovskij. Una casa ricca di libri, soprattutto francesi, che stimolarono le sue precoci letture, ma povero anche di affetti. Nell'infanzia e nell'adolescenza restò affidato, secondo l'uso del tempo, alle cure di precettori francesi e tedeschi, e soprattutto a quelle della 'njanja' Arina Rodionovna, che gli raccontava le antiche fiabe popolari.
Un ambiente sostitutivo della famiglia Puskin lo trovò nel 1812-1817 al liceo di Carskoe Selo. Uscito dal liceo, ottenne un impiego al ministero degli esteri e partecipò intensamente alla vita mondana e letteraria della capitale. A causa di alcuni componimenti 'rivoluzionari' fu confinato nella lontana Ekaterinoslav. Qui si ammalò. Fu ospite della famiglia Raevskij. Seguì poi i Raevskij in un viaggio in Crimea e nel Caucaso, ma alla fine del 1820 dovette raggiungere la nuova sede di Kisinëv [Moldavia]. Vi restò fino al 1823, quando ottenne il trasferimento a Odessa. A Odessa visse una vita meno monotona, con due amori: per la dalmata Amalia Riznic, e per la moglie del governatore locale, il conte Voroncov.
Nel 1823, per l'intercettazione di una sua lettera in cui esprimeva idee favorevoli all'ateismo, fu licenziato dalla burocrazia imperiale, e costretto a vivere nella tenuta familiare di Michajlovskoe, vicino Pskov. Il forzato isolamento non gli impedì di partecipare alla rivolta decabrista del 1825.
Nel 1826 il nuovo zar Nicola II lo chiamò a Mosca per offrirgli una occasione di "ravvedimento". Il "perdono" era in realtà una sorveglianza ancora più diretta e paralizzante. L'essere sceso a compromesso con il potere gli alienò per di più l'entusiasmo dei giovani. Nel 1830 Puskin sposò la bellissima Natal'ja Goncarova, che gli diede quattro figli ma anche molti dispiaceri per la condotta frivola che alimentava i pettegolezzi di corte. In seguito a uno di questi pettegolezzi, Puskin sfidò a duello il 27 gennaio 1837 il barone francese Georges D'Anthès, a Pietroburgo. Ferito a morte, Puskin spirò due giorni dopo.


Boris Godunov

borisgodunovfoto

Boris Godunov è un'opera lirica di Modest Petrovic Musorgskij, su libretto proprio, basata sul dramma omonimo di Aleksàndr Sergeevic Puskin e sulla Storia dello Stato Russo di Nikolai Mikhailovic Karamzin. È la sola opera lirica completata da Musorgskij ed è considerata il suo capolavoro; oltre ad essere una pietra miliare della scuola russa ottocentesca, influenzerà in maniera non indifferente la musica europea di gran parte del Novecento. La musica è stata composta con quel particolare stile che riflette la profonda conoscenza del compositore verso la musica popolare del suo paese e che rifiuta volontariamente l'influenza delle scuole operistiche tedesca e italiana. Pushkin ha basato il suo dramma sul personaggio storico di Boris Godunov traendo larghe ispirazioni dall’Amleto di William Shakespeare. Una migliore comprensione dell’opera può essere facilitata dalla conoscenza degli eventi storici attorno al cosiddetto Periodo dei Torbidi, quel periodo di interregno dominato da un’anarchia assoluta seguente alla fine della Dinastia dei Rurik (1598) e precedente alla Dinastia dei Romanov (1613).
Nell’opera lirica, ambientata tra il 1598 e il 1605, Boris Godunov diventa Zar di tutte le Russie dopo l'uccisione, avvenuta in circostanze misteriose, dell’erede legittimo al trono, Dmitrij, figlio di Ivan IV il Terribile, e spodestando di fatto il successore legittimo (altro figlio di Ivan IV), Fëdor I, considerato mentalmente inabile per regnare. Nonostante gli sforzi per mantenere una condotta di regno più umana rispetto al predecessore, -appunto Ivan IV detto Ivan il Terribile –, la Russia precipita presto nel caos e nella povertà. Un giovane monaco, Grigorij, dopo una fuga rocambolesca dal monastero si fa passare per il falso Dmitrij e riesce a sposare Marina Mniszech, una nobile polacca; dopo aver convinto il re di quel paese della legittimità del suo matrimonio, il falso Dmitrij organizza l'invasione della Russia da parte delle truppe polacche. Boris Godunov, assillato da sensi di colpa e in preda ad allucinazioni, precipita nella follia e muore, designando il proprio figlio Fëdor II come successore.

Titolo: Boris Godunov
Autore: Aleksàndr Sergeevic Puskin
Regia: Corrado Pavolini
Versione radiofonica di: Gerardo Guerrieri
Commenti musicali su antichi motivi popolari russi: Bruno Nicolai
Interpreti: Renzo Ricci, Giorgio De Lullo, Adolfo Geri, Marcello Giorda, Annamaria Guarnieri, Flaminia Ghiandolo, Gisella Fattorini, Maria Teresa Rovere, Renato Cominetti, Fernando Caiati, Gustavo Conforti, Glauco Mauri, Pietro Torbi, Domenico Crescentini, Lia Curci, Enrico Urbini, Giotto Tempestini, Nino dal Fabbro, Sergio Mellina, Valerio degli Abbati, Dario Dolci, Mario Moltesi, Fernando Solieri, Silvio Sfacesi, Raffaele Pisu, Luigi Casciano, Enza Giovine
Compagnia di prosa di Roma della Radio Televisione Italiana



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Edited by eos1948 - 4/5/2021, 09:35
 
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view post Posted on 23/8/2020, 23:38

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view post Posted on 3/5/2021, 13:55

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grazie Paolotti !
 
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view post Posted on 4/5/2021, 08:36
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04.05.2021 - Ripristinato link
Grazie a Paolotti per la collaborazione
 
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