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TITANIC: LE ULTIME CENTO ORE, di Vittorio Schiraldi

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Ruitor2
view post Posted on 12/10/2009, 05:34




TITANIC: LE ULTIME CENTO ORE



titanicleultimecentoore



Sceneggiato radiofonico in 25 puntate di Vittorio Schiraldi.



Sceneggiato gentilmente offerto da Gutturnio tratto (http://clubdascolto.jimdo.com/gli_sceneggiati.php)

con Alessio Boni, Valentina Chico, Emilio Cappuccio, Pietro Bontempo, Luca Della Bianca, Angela Goodwin ed Emanuela D'Amico.

PRIMA PUNTATA
tratta dal sito Radio2 Rai (www.antoniogenna.net/doppiaggio/radio/titanic.htm)
La storia ha inizio nell'aprile del 1912, nella stazione di Londra da cui partirà il treno- riservato ai passeggeri di prima e seconda classe - diretto a Southampton, il porto di imbarco e racconta le ultime cento ore del Titanic che, in seguito all'impatto con un iceberg, affondò provocando la morte di centinaia di persone, soprattutto fra gli sfortunati passeggeri della terza classe, gli ultimi ad essere soccorsi.
La cronaca della tragedia si intreccia con le vicende personali dei vari personaggi: Evelyn Everett, figlia di un ricco importatore di caffé, convinta dai familiari ad imbarcarsi per superare il dolore della morte del fidanzato; Michele, cameriere pugliese che emigra insieme alla fidanzata Rosa col miraggio di trovare lavoro a New York; suo fratello Michele, che è in cerca dell'amata Filomena, la quale ha sposato per procura un altro, anche lui imbarcato sulla stessa nave...
www.mediafire.com/file/enring2mrnn/titanic-1.mp3

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SECONDA PUNTATA
Era divenuto l'evento mondano della stagione e certamente anche il più elegante; nessuno si stupì quindi scoprendo che i Ryerson, altrimenti conosciuti come i signori dell'acciaio, si erano imbarcati con facchini che portavano sedici bauli di vestiti e tantomeno vedendo che il miliardario Benjamin Guggenheim aveva deciso di trasportare a bordo la sua collezione di smoking. Quella era sopratutto una crociera per passeggeri di lusso, che mescolavano alle loro esigenze anche notevoli dosi di eccentricità......
www.mediafire.com/file/yztez2zmnyi/titanic-2.mp3

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TERZA PUNTATA
I passeggeri che si recavano a Southampton per imbarcarsi sul Titanic erano convinti che una volta a bordo, non si sarebbero nemmeno accorti di compiere una traversata; forse addirittura il mare non lo avrebbero nemmeno visto: il transatlantico infatti si ergeva sulla linea di galleggiamento più di qualsiasi altro edificio che si sarebbe potuto scorgere a quell'epoca nel centro di Londra. Il Times infatti lo aveva definito "..la più grande macchina semovente mai costruita dall'uomo..", quindi i passeggeri che la mattina del 10 aprile 1912 correvano verso il porto d'imbarco, non avrebbero mai potuto presagire un disastro.
Invece, ciò che pareva inverosimile, di lì a cinque giorni, sarebbe accaduto.La malasorte però, ma più verosimilmente il rispetto delle prerogative di classe, avrebbe comunque risparmiato gran parte dei privilegiati della buona società inglese e americana, impegnati in amene conversazioni nelle carrozze dirette a Southampton....
www.mediafire.com/file/mwhojmvuzmz/titanic-3.mp3

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QUARTA PUNTATA
Nel treno per Southampton messo a disposizione dall'armatore del Titanic, c'era un'altra categoria di passeggeri che guardavano con grande speranza a quel viaggio che li avrebbe condotti a New York: erano gli emigranti, provenienti dalla Francia dalla Spagna e dall'Italia, che cercavano un'opportunità e un modesto benessere nel nuovo mondo. In quel lontano 1912, furono così tanti che lasciarono le loro case, soprattutto in Italia, che quello sarebbe stato ricordato come l'anno della grande immigrazione; niente riusciva a fermarli, nemmeno la consapevolezza di ciò a cui andavano incontro. Quando le navi attraccavano a New York infatti, i ricchi passeggeri della prima e seconda classe, venivano ispezionati con comodo, nelle loro cabine; gli altri, i passeggeri di terza classe, venivano trasportati, o sarebbe più giusto dire: deportati, in un'isoletta di fronte a Manhattan, per essere sottoposti ad una ispezione molto più dura, ma soprattutto umiliante.
www.mediafire.com/file/gtzywz24fmw/titanic-4.mp3

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QUINTA PUNTATA
Il Titanic lasciò il porto di Southampton intorno alle 9:40 del 10 aprile 1912. Prima di sera avrebbe raggiunto le coste francesi a Cherbourg, per imbarcare altri 247 passeggeri. Erano in gran parte ricchi uomini d'affari e industriali americani, che avevano trascorso le prime settimane di una primavera che si annunciava splendida, tra Montecarlo, Mentone, Nizza, tra le ville e gli alberghi di una riviera che veniva considerata il giardino d'Europa. Come a Southampton anche a Cherbourg i giornalisti vennero accolti a decine, condotti a visitare ogni meraviglia a bordo del Titanic: dalle eleganti suite in stile ai ristoranti di lusso.affinchè potessero all'indomani, descrivere sui loro giornali, il fascino di una nave che non aveva uguale; insomma la White Star, aveva fatto di tutto perchè quel viaggio
restasse nella memoria del secolo; purtroppo non si può dire che il caso non ne avrebbe assecondato gli sforzi.
www.mediafire.com/file/z2gw5yrjcmm/titanic-5.mp3

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SESTA PUNTATA
Il miliardario americano , il colonnello John Jacob Astor, non suscitò alcuna meraviglia quando, durante la breve sosta del Titanic a Queenstown, spese 800 dollari per una giacca di pizzo offertagli da un mercante sul ponte della nave. Erano scene abbastanza consuete in quel lontano 1912. La società americana pareva dominata da una ristretta élite di famiglie immensamente ricche che vivevano e si comportavano, come se il mondo fosse stato concepito soltanto per loro. Nessuno quindi si sorprese per i soldi spesi da Jacob Astor per l'acquisto di quella giacca anche se dei 120 passeggeri imbarcati nel porto Irlandese, la maggior parte erano emigranti: giovanotti e ragazze che viaggiavano in terza classe, dopo aver speso i loro risparmi per un biglietto di sola andata con destinazione: il nuovo
mondo.
www.mediafire.com/file/yymxgwajjte/titanic-6.mp3

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SETTIMA PUNTATA
Qualcuno ha scritto che fin dalle primissime ore della partenza del Titanic, si era sparsa la voce che il transatlantico portasse sfortuna.
Sembra che il primo presentimento, colpì alcuni passeggeri subito dopo l'incidente nel porto di Southampton, quando il Titanic, corse il rischio di speronare un'altra nave alla fonda. Lo scrittore Jeffrey Marcus nel suo volune dedicato al viaggio inaugurale del Titanic, ha scritto che al momento dell'incidente nel canale, uno dei passeggeri del Titanic, la signora Harris, si sentì rivolgere la parola da una sconosciuta che, commentando quello che era appena accaduto, le disse "...questo è un cattivo presagio, se lei ama la vita appena a Cherbourg si affretti a sbarcare, e si metta in salvo, ammesso che riusciamo ad arrivarci.."
La signora Harris non dette peso alla cosa, anzi, si mise a ridere, ma molti anni dopo avrebbe ricordato quella conversazione alla quale, al momento, non era riuscita ad attribuire alcuna importanza.
www.mediafire.com/file/znnymijmyoi/titanic-7.mp3

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OTTAVA PUNTATA
www.mediafire.com/file/3oy5mw5qhmz/titanic-8.mp3

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NONA PUNTATA
Il Titanic era equipaggiato quasi certamente con il più potente e moderno sistema di trasmissione radio fino a quel tempo concepito: un sistema reso quasi perfetto dai risultati delle ricerche che un giovane fisico italiano, Guglielmo Marconi, aveva condotto fin dalla fine del secolo scorso per rendere finalmente possibili le comunicazioni radio-telegrafiche da un capo all'altro del mondo. In tal modo fin dagli inizi del '900, quasi tutte le navi in servizio di linea, erano state dotate di impianti radiotelegrafici che non solo consentivano di trasmettere notizie e messaggi in tempo reale, ma potevano dimostrare la loro straordinaria efficacia soprattutto in mare, nell'eventualità di incidenti o disastri, come era accaduto nel 1909 quando l'incrociatore Gladiator e il piroscafo americano St. Paul, entrati in collisione fortunatamente avevano potuto trasmettere richieste di aiuto via etere in un raggio di oltre 1000 miglia dal luogo del disastro. Presto il Titanic avrebbe avuto modo di collaudare la perfezione dei propri impianti ma purtroppo non tutti i suoi passeggeri sarebbero riusciti a beneficiarne.
www.mediafire.com/file/det0zmmnxxy/titanic-9.mp3

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DECIMA PUNTATA
Veniva distribuito tra i passeggeri del Titanic, l'Atlantic Daily Bulletin, il piccolo ma pretenzioso quotidiano di bordo. Impaginato come una rivista, il giornaletto era piuttosto ben fatto e rispondeva in pieno ai gusti della clientela; in gran parte era già stato stampato a terra prima di salpare, ma veniva rinfrescato a bordo con l'aggiunta delle notizie del giorno, notizie che i radiotelegrafisti raccoglievano in cuffia in sala radio e poi trasmettevano al commissario di bordo perchè le inserisse nel bollettino .Insieme ai risultati delle corse e della rassegna stampa, l'Atlantic pubblicava articoli di carattere letterario, artistico e scientifico oltre agli ultimi pettegolezzi sulla vita mondana a Londra e a Parigi.
www.mediafire.com/file/jqtatzdtmyw/titanic-10.mp3

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UNDICESIMA PUNTATA
Era stato previsto un servizio di sorveglianza della rotta affidato a marinai particolarmente addestrati. Questi marinai avrebbero dovuto disporre dei necessari binocoli: ma non li avevano. Pare infatti che durante le operazioni dai carico del transatlantico a Southampton la cassa con i binocoli fosse andata persa o comunque per ragioni che risultano inspiegabili, non fosse stata imbarcata. E' certo che quella notte, la notte del 12 aprile 1912 quando la vedetta Frederick Fleet scoprì innanzi la prua del Titanic la massa oscura dell'iceberg era ormai troppo tardi per evitare la collisione. Una notte fredda, senza luna. I segnali d'allarme delle navi che incrociavano nella zona, erano stati frequenti e circostanziati ma non furono presi molto in considerazione, come accadeva di frequente...
www.mediafire.com/file/qkmmrnwndyh/titanic-11.mp3

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DODICESIMA PUNTATA
Dopo l'urto con l'iceberg, quando fu dato l'ordine di abbandonare la nave, a bordo del Titanic non c'era alcuna consapevolezza di quella tragedia annunciata; non c'era la coscienza della realtà, non c'era affatto l'idea di ciò che stava per compiersi. Non c'era nè preoccupazione nè sgomento: solo fastidio per quello che fino a quel momento pareva soltanto come un fastidioso incidente, se non addirittura uno spiacevole contrattempo. I passeggeri messi in allarme si dirigevano verso i punti di raccolta con molto scetticismo, dando vita ad un esodo quasi surreale. La signorina Russel portò con sè un carillon a forma di maialino, il signor Chambers una rivoltella e una bussola, mentre un cameriere fu visto infilarsi delle arance sotto la camicia. Quanto all'abbigliamento era il più diverso: alcuni signori erano in smoking, molte signore in abito da sera, altre però erano in vestaglia o in pigiama sopra il quale si erano infilata una pelliccia. Pochi avevano pensato di indossare qualcosa di pesante o di più adatto; ognuno comunque cercava di portare con sè ciò a cui si sentiva più legato, fosse un gioiello o un portafortuna e tutti mostravano di avere idee diverse su ciò che doveva essere considerato salvabile. La signora Bishop per esempio, dopo aver abbandonato gioielli per undicimila dollari, mandò indietro il marito a prenderle un manicotto.
www.mediafire.com/file/htqdjeyziti/titanic-12.mp3

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TREDICESIMA PUNTATA
Sul Titanic c'erano 16 scialuppe di legno e quattro canotti. Nel progetto originario ne erano previste molte di più ma l'eventualità di dotare il Titanic con una doppia fila di scialuppe per ciascuna fiancata era stata bocciata perchè ritenuta...esteticamente sgradevole. Ci si era limitati al numero minimo richiesto dai codici di sicurezza. Le 16 scialuppe approvate, potevano portare complessivamente 1168 persone, e di persone quella notte a bordo del Titanic ve ne erano 2207. Questo significava che circa la metà di quanti erano imbarcati sul transatlantico inglese, non avrebbero potuto comunque salvarsi.
www.mediafire.com/file/mzzh3zimzki/titanic-13.mp3

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QUATTORDICESIMA PUNTATA
Il Titanic aveva ricevuto sin dalle nove del mattino i primi allarmanti segnali: la motonave Caronia segnalava infatti la presenza di grossi iceberg. Due ore dopo era stato un mercantile olandese il Noordam a radiotelegrafare la presenza di banchi di ghiaccio a poca distanza dal Titanic. Tutti questi messaggi erano stati consegnati al comandante, ma il capitano Smith non li aveva presi molto in considerazione, pensava che comunque non sarebbero riusciti a danneggiare la sua bella nave, che in ogni caso avrebbe potuto evitarli con una virata.
www.mediafire.com/file/mj2tzkkmm2t/titanic-14.mp3

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QUINDICESIMA PUNTATA
Perchè non fu avvistato in tempo l'iceberg che in una notte del tutto tranquilla avanzava pericolosamente verso il Titanic fino a sfregiarla per quasi tutta una delle sue fiancate? C'è chi disse che quella notte c'era un pò di foschia; chi negò l'esistenza della foschia ma affermando l'assenza totale di luna; chi sostenne che l'acqua non era increspata e il colore bluastro dell'iceberg probabilmente si era confuso con i riflessi del mare ingannando la vista. Resta però il rammarico che se la montagna di ghiaccio fosse stata avvistata 500 metri prima, la collisione sarebbe stata evitata. Ma questo non avvenne, anche perchè le due vedette non avevano il binocolo...
www.mediafire.com/file/jmhrduo1t2t/titanic-15.mp3

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SEDICESIMA PUNTATA
Wallace Hartley che con la sua orchestra avrebbe dovuto rendere più piacevoli le serate a bordo del Titanic, non era soltanto un buon musicista, ma soprattutto un veterano delle traversate atlantiche: aveva suonato a lungo sul Mauretania e ai primi del 1912 era stato ingaggiato dalla White Star per suonare a bordo del Titanic. Il suo complesso formato da otto elementi veniva comunque considerato il migliore che vi fosse in mare; con i suoi ragazzi suonò fino alla fine sul ponte del Titanic, con l'inutile salvagente stretto in fondo alla vita fingendo una disinvoltura che nessuno di quegli otto uomini poteva più permettersi. Wallace Hartley scivolò inghiottito dall' Atlantico in un enorme risucchio. Una settimana dopo il sinistro, la nave Mckay Bennett che incrociava nella zona del naufragio cercando gli ultimi corpi ne trovò due che scivolavano alla deriva: quello di Wallace Hartley il direttore dell'orchestra e quello del violinista; legata ad una cinghia di pelle, la borsa con gli spartiti musicali era ancora stretta al corpo di Hurtley.
www.mediafire.com/file/ijyojmyhzln/titanic-16.mp3

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DICIASSETTESIMA PUNTATA
www.mediafire.com/file/ryd1wdklq1y/titanic-17.mp3

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DICIOTTESIMA PUNTATA
www.mediafire.com/file/nykz1mywgnw/titanic-18.mp3

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DICIANNOVESIMA PUNTATA

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VENTESIMA PUNTATA
www.mediafire.com/file/mmmzjlttudw/titanic-20.mp3

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VENTUNESIMA PUNTATA
Molto si è detto e ancora di più si è scritto intorno alla tragedia del Titanic, mescolando realtà e fantasia, leggenda e cronaca. C'è un personaggio però che resta sullo sfondo di quella vicenda con contorni se non del tutto ambigui, perlomeno incerti e sfumati. E' il capitano Edward J Smith.chiamato semplicemente E J dagli amici, giunto al comando del transatlantico dopo 38 anni di onorata carriera. Di lui si disse che forse si piegò ai desideri dell'armatore, non ordinando di ridurre la velocità del Titanic nonostante la segnalata presenza di banchi di ghiaccio lungo la rotta; altri invece preferirono assolverlo e pur riproverandogli una certa dose di negligenza, conclusero che in fondo poteva anche essere rimasto vittima di una malasorte che aveva ormai preso ad accompagnarsi a lui. Quale che sia la verità, il mistero che ancora avvolge la sua fine, non aiuta certo a comprendere il personaggio: ci sono infatti tre versioni relative alla sua morte. Secondo la prima il comandante Smith fu visto fermo, sul ponte più alto del Titanic mentre aspettava imperterrito che l'ultima onda lo spazzasse via. Altri parlarono di un ultimo gesto disperato e dissero che di fronte all'irrreparabile, il capitano non aveva voluto attendere la fine della sua nave e si era tirato un colpo di pistola alla tempia. La terza versione è meno epica, più umana: E. Smith, sarebbe annegato dopo essersi gettato in mare per tentare di salvare un bambino. Quale che sia la verità un dato è certo: il comandante Smith non si mise in salvo; morì con la sua nave e la fantasia. con l'omaggio dei sopravvissuti ha voluto consegnarlo ad una fine che in qualche modo servisse comunque a riscattarlo.
www.mediafire.com/file/lzawdmjktdd/titanic-21.mp3

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VENTIDUESIMA PUNTATA
Qualcuno si è chiesto come fu il comportamento dell'equipaggio nelle ore immediatamente successive all'impatto con l'iceberg, che avrebbe determinato l'affondamento del Titanic. Secondo i risultati della commissione d'inchiesta, fu del tutto regolare, o meglio, consono a quelle che sarebbero state le aspettative degli armatori. Ufficiali e marinai del Titanic, infatti, rispettando gli ordini ricevuti, pensarono soprattutto a salvare donne e bambini, ma lo fecero nel più crudele rispetto delle priorità dovute alla classe di appartenenza di ogni singola persona, creando in tal modo, superstiti di prima, seconda e terza classe, che naturalmente risultarono i più sacrificati. Furono quindi soltanto 4 delle 143 passeggere alloggiate in prima classe che non riuscirono a salvarsi, mentre delle 179 donne che avevano trovato posto in terza classe quasi la metà morirono annegate. In realtà, mentre resta da tempo accertato il numero degli scampati, fissato ormai in 705, il numero delle vittime del Titanic non fu mai accertato. Secondo alcune fonti andarono perdute 1635 vite, secondo l'inchiesta ufficiale Americana: 1517, secondo l'inchiesta ufficiale britannica: 1490, e infine, secondo il Ministero del trasporto Britannico: 1503, che fino ad oggi resta la cifra più attendibile. Difficile altresì stabilire quanti furono i passeggeri che non riuscirono ad imbarcarsi, nè quanti perirono in mare, lanciandosi in acqua tentando di farsi recuperare dalle scialuppe di salvataggio e quanti invece morirono di assideramento, dopo aver trovato posto sulle lance.
www.mediafire.com/file/mkyjnynnytt/titanic-22.mp3

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VENTITREESIMA PUNTATA
www.mediafire.com/file/zwamtgjyynd/titanic-23.mp3

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VENTIQUATTRESIMA PUNTATA
In quei lunghi drammatici momenti che precedettoro l'affondamento del titanic, vi sono ancora alcune macchie scure rimaste ancora oggi indecifrabili. Una di queste zone buie, è quella relativa al sospetto che i passeggeri di terza classe, furono deliberatamente sacrificati nei loro alloggi, impedendo loro materialmente l'accesso alle scialuppe di salvataggio. L'altra macchia scura, copre invece , almeno in parte, la verità su quello che realmente accadde sulla lancia numero uno, detta la lancia dei ricchi, la prima ad essere messa in mare, quando ci si rese conto della catastrofe. Un fochista infatti, di nome Hendrickson, affermò che le urla della gente che si dibatteva nell'acqua gelida, a 200 metri di distanza dalla lancia, potevano essere udite da tutti. Lui avrebbe voluto tornare indietro, ma Sir Cosmo e Lady Duff Gordon si erano decisamente opposti.
www.mediafire.com/file/ezzfjqej5ol/titanic-24.mp3

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VENTICINQUESIMA PUNTATA
Cadeva una pioggia fitta e sottile, la mattina del 18 aprile 1912, sulla zona di Battery Gardens, all'estremita di Manhattan, il molo 54 era ormai invaso da migliaia di persone e centinaia di fotografi e giornalisti. Lentamente, accerchiata da centinaia di barche, la motonave Carpazia stava percorrendo la riva occidentale della penisola di Manhattan, portando a bordo i 705 sopravvissuti. Nei giorni precedenti i giornali avevano pubblicato una lista di superstiti e dispersi, ma risultava incompleta. Ciascuna di quelle migliaia di persone che affollavano il molo 54, sperava che un probabile errore potesse improvvisamente restituire la vita a un parente pianto per morto, e che inaspettatamente, sarebbe potuto apparire innanzi a loro scendendo come gli altri, con lo sguardo smarrito, dalla scaletta del Carpazia.
www.mediafire.com/file/55wymjzjdgk/titanic-25.mp3

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le 25 puntate compresse in un unica cartella compressa (scarico unico)

www.mediafire.com/download.php?z4m885maf99mc13


Edited by Elrond_55 - 21/3/2015, 07:47
 
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view post Posted on 12/10/2009, 06:22

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evvvvaiiii che negli scatoloni di gutturnio ancora qualcosa c'è... :D :D ^_^ ^_^
 
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MARGHERET
view post Posted on 12/10/2009, 10:37




CITAZIONE (Bluedream @ 12/10/2009, 07:22)
evvvvaiiii che negli scatoloni di gutturnio ancora qualcosa c'è... :D :D ^_^ ^_^

Come mi mancavano gli sceneggiati negli scatoloni di gutturnio.......
GRAZIE!!!!!
 
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lo sciamannato
view post Posted on 4/11/2009, 09:52




ringrazio sentitamente per questo sceneggiato...
sempre pronto a riceverne altri :D :D :D :D
 
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MARGHERET
view post Posted on 4/11/2009, 15:22




CITAZIONE (lo sciamannato @ 4/11/2009, 09:52)
ringrazio sentitamente per questo sceneggiato...
sempre pronto a riceverne altri :D :D :D :D

MOLTE GRAZIE anche da parte mia.... speriamo che dagli scatoloni di Gutturnio ci sia ancora qualche altro bel sceneggiato.....
 
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gutturnio
view post Posted on 5/11/2009, 21:38




1000 grazie a voi
Se non avessi scoperto (nel 2006 sul forum di radio due,) che esisteva un mondo di appassionati del genere,
non mi sarei mai sognato di farne copie digitali ( lavoro che prima o poi andava fatto vista la caducità dei nastri) _grazie dell'imput._
 
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catidi
view post Posted on 9/11/2009, 18:20




Grazie, è bellissimo
 
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view post Posted on 10/11/2009, 15:16

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Amici
Ho scoperto ora questo scrigno di tesori!
Grazie a Gutturnio e a tutti coloro che li hanno resi disponibili!
Un lavoro prezioso e impagabile!
Ciao
Donatella
 
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view post Posted on 1/2/2012, 14:27
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Gran lavoro. Grazie a Gutturnio e a Ruitor2.

Edited by papero62 - 30/12/2012, 12:22
 
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view post Posted on 2/2/2012, 08:11
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Grazie mille Eos1948 veramente gentilissimo!
 
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view post Posted on 30/12/2012, 02:14
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Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno contribuito alla nascita e crescita di questo bel forum :)

Edited by Elrond_55 - 11/1/2013, 13:57
 
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view post Posted on 15/5/2021, 21:01
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15.05.2021 - Link ok
 
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