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| Grazie Elena e Paola. Anch'io penso a chi sta vivendo momenti difficili, in Abruzzo come a Lampedusa e nei molti luoghi dove la vita è come sospesa, per la salute che non c'è o per la dignità messa a prova dalle ristrettezze, economiche o dello sguardo altrui.
Se Pasqua non fosse concreta, sarebbe una speranza vana. L'augurio allora è, che dove c'è una vita che fatica a gioire delle sue ragioni, perché messa a prova nella sua quotidiana dinamica, ci sia un gesto e un operare che aiuti a rinnovare energie e risorse spirituali per costruire in ciascuno, nel tessuto dellle relazioni interpersonali e in quello apparentemente più anonimo dei rapporti sociali, momenti e condizioni di vita degna, libera, non offesa dal dover ricorrere a concessioni dal potere di turno, ma garantita dalla fedeltà a se stessi e costruita sul proprio impegno e lavoro, oltre che da uno sguardo buono dalle persone con cui ci si rapporta.
E che sia questo sguardo a rilanciare il pensiero verso il significato di ciò di cui la Pasqua è memoriale, non parole avvizzite e in cui il sangue non corre da tempo.
Insomma Buona Pasqua a tutti e che ciascuno possa intravvedere nel modo che gli è più confacente un barlume della gioia significata da quel nascere a nuova vita.
Matteo
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