Letture dal "Viaggio in Italia"
di Johann Wolfgang von Goethe
Il viaggio di Goethe fu una specie di fuga. Il lavoro come ministro a Weimar aveva soffocato la sua creatività. Sentì la necessità di cambiare pelle. L'Italia era sempre stata il suo sogno, l'Italia classica della Magna Grecia e dei Romani. Tuffandosi in quell'ambiente classico sperava di poter rinascere come artista. Preparava questa fuga di nascosto, nessuno doveva sapere quando e per dove sarebbe partito. Il 3 settembre, alle tre di notte, partì con la carrozza della posta, senza salutare nessuno. All'inizio viaggiava sotto un falso nome, non voleva essere riconosciuto, voleva godersi l'Italia senza dover rendere conto a nessuno. Per molto tempo nemmeno sua madre e i suoi amici più stretti avevano notizie di lui.
Quello che Goethe cercò in Italia non era tanto l'Italia di Michelangelo, di Leonardo, della grande pittura rinascimentale e barocca. Durante il primo soggiorno a Firenze si fermò per appena 3 ore, e a Roma, nella Cappella Sistina si annoiava e si addormentò. La situazione politica in Italia gli era del tutto indifferente. Giotto non lo vedeva e il grande architetto barocco Bernini, onnipresente a Roma, non lo nominava neanche una volta nel suo diario. Cercava l'antichità greca-romana e quando, a Verona, vide per la prima volta un monumento romano "dal vivo", cioè l'Arena, era felice. Una volta arrivato a Roma, si sentì subito a casa e si comportava come se non fosse mai vissuto da un altra parte.
Il viaggio doveva durare alcuni mesi, alla fine erano quasi due anni. Più che un viaggio in Italia era una vita in Italia, e più si fermò, più si rilassò, più cominciò ad interessarsi anche della vita italiana. Goethe cambiò e si può notare un fatto curioso, ma piuttosto significativo: lui che in passato aveva scritto innumerevoli poesie d'amore e romanzi pieni di passione, solo qui, in Italia, a 37 anni, scopre l'amore, quello fisico, sensuale.
Oltre a dipingere continuamente (portò a casa ca. mille disegni), ricominciò a scrivere e a diventare creativo. Il suo diario, pubblicato nel 1829, è un libro molto interessante, ma insolito. Non è tanto una descrizione del paese, piuttosto è una descrizione delle impressioni che riceveva dal paese e dalla gente, mescolata con riflessioni su arte, cultura e letteratura. Leggendo il libro si capisce più di Goethe che dell'Italia. Ma nonostante ciò e anche un libro sull'Italia, ma su un'Italia del tutto goethiana, è la sua Italia, un'Italia che nessun'altro poteva vivere così.
Titolo: Letture dal "Viaggio in Italia"
Autore: Johann Wolfgang von Goethe
Regia: Vissia Bachieca
Narratore: Walter Bentivegna
AVVISO - Questa lettura si compone di 11 file mp3 in un solo file compresso
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https://www.mediafire.com/file/jvfvqr4ny5x...Italia.zip/fileEdited by paolotti - 4/11/2023, 16:17